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Federico Rosa 23-12-2009 13:35

bubba21, devi sapere che la situazione normativa italiana è purtroppo una barzelletta internazionale, in pratica che cosa è successo avevemo una vecchissima norma del '96 che faceva riferimento ad un vecchio modo di studiare le strutture in zona sismica, molto semplificato e di facile gestione (per i tecnici mi riferisco al calcolo alle tensioni ammissibili TA abbreviato) dopo il terremoto di San Giuliano visto che non ci si decideva già da anni a sfornare una normativa moderna su richiesta della protezione civile fu varata una norma Ordinanaza del 2005. Fatta prodotta, pubblicata ma mai entrata in vigore. Perchè? perchè siamo italiani, infatti il prof che la scrisse (tale Calvi) non era un barone (l'ho conosciuto in giro per congressi e mi ha fatto una ottima impressione) e non era appoggiato dalle lobby del mattone ed allora che è successo' semplice è stata prorogata all'infinito (di fatto era facoltativo l'utilizzo se non in ambito pubblico) fino alla pubblicazione del DM del 2008.
Dirai bene allora ci sono riuscit!! macchè niente. Le lobby del mattone hanno fatto prorogare anche questa, nonostante fosse stata scritta da qualche barone universitario fino a che, scusate il cinismo, non c'è stato il terremoto dell'Aquila che ha spinto il Governo a far finta di fare qualche cosa e quindi è stato abrogato il decreto che ne posticipava l'entrata in vigore. Questo per dire che oggi finalmente abbiamo una normativa sismica degna di questo nome ... il tutto fino al 2011 anno di entrata in vigore degli eurocodici europei ... abbiamo fatto due norme dal '96 a oggi di cui una stara in vigore circa un anno e mezzo .... siamo veramente la barzelletta d'europa.
La nuova norma comunque cambia completamente approccio allo studio del sisma e quindi inserisce una analisi più rigorosa dei comportamenti sismici. Questo non vuol dire che avremo solai a prova di giga acquari ma magari garantisce uno studio più accurato di certi dettagli costruttivi.
Ovviamente il problema rimane per gli edifici esistenti specie quelli del boom economico, tipici degli anni 60 e 70 mentre i vecchissimi edifici in muratura hanno problemi diversi più legati al deterioramento dei materiali. Mamma che palloso che son stato #07

Federico Rosa 23-12-2009 14:00

cicala, la posizione della vasca dovrebbe farti stare tranquillo, la presenza di un vano scale adiacente fa supporre la presenza di una trave apposita che porta le scale (innestate su di essa) a meno che le scale non siano del vecchio tipo in lastre di pietra direttamente incassate nella muratura, la luce di carico 2,5 metri è molto modesta ed essendo il momento agente proporzionale al quadrato della luce questo è positivo, inoltre il fatto che la vasca gravi su più travetti aiuta a ripartire il carico, cioè ogni travetto si prende una quota parte del carico dovuto alla vasca.
Visto che ormai sono noioso provo a darti un'idea di come funzioni il calcolo :-)) se dico cacchiate o non sono chiaro abbiate pietà:

Una volta stabiliti i carichi agenti Q, normalmente considerati distribuiti sul solaio al metro quadrato (mq) questi si linearizzano moltiplicandoli per l'interasse del singolo travetto (i di solito 50-60 cm) ottenendo il carico uniforme lineare sul singolo travetto q=i x Q. A questo punto si passa dalla scienza delle costruzioni che in base a come si considera vincolato agli estremi il singolo travetto ci permette di ricavare l'andamento del momento flettente e del taglio lungo il suo asse. I valori che si ottengano sono ricavati da formule legate alla lunghezza stessa del travetto L. Si ha per esempio nel caso di doppia cerniera il momento flettente pari a M=qL2/8 (il 2 sta per quadrato non riesco a mettere l'apice) e il taglio pari a T=qL/2. Note le sollecitazioni sul travetto si studia la sua composizione cioè larghezza, altezza, materiali ed armatura necessarie affinche risulti verificato. Questa scarna scarna spiegazione illustra come i carichi si leghino e come il tutto sia condizionato alla lunghezza del travetto ed alla sua distanza dal travetto accanto. I materiali utilizzati hanno anche essi una loro importanza che entra in gioco nel calcolo. Avere luci modeste, nel tuo caso 2,5 metri, porta a momenti bassi (anche se entra nella formula al quadrato). L'altro aspetto positivo è che chi ha fatto la casa generalmente ha utilizzato un unica tipologia di solaio per l'intero appartamento, e tale tipologia è quella calcolata per il solaio diciamo peggiore (cioè con una luce maggiore per esempio) cioè il più caricato, questo ti dovrebbe garantire un margine di sicurezza per i solai meno impegnati. Spiego meglio se hai un soalio di 6 metri in un'altra stanza 99 su 100 è quello su cui è stato dimensionato il solaio di tutto l'appartmento, quindi in una stanza di 2,5 metri dovresti avere un surplus di sicurezza. Spero di essere stato chiaro ma ne dubito #23 un saluto Federico

Federico Rosa 23-12-2009 14:11

simonesipe, nel tuo caso l'ancoraggio su una parete in roccia di 60 cm è sicuramente stata una ottima soluzione, anche non avendo idea di come ciò sia avvenuto materialmente #36# per la tua domanda la risposta è: teoricamente si è possibile stabilire qual'è il carico sopportabile dalla tua tipologia di solaio, materialmente però è molto complesso ed i margini di accuratezza ristretti. Essendo il tutto molto vecchio (o antico) l'incertezza maggiore risiederebbe sullo stato di conservazione dei materiali e sulla qualità che avevano ai tempi del loro utilizzo, il legno per esempio è un materiale molto eterogeneo essendo di provenienza naturale e non industriale, inoltre è soggetto a fenomeni di attacco di funghi e parassiti anche non visibili ad occhio nudo. Una autentica rovina poi sono le eventuali infiltrazioni atmosferiche, mi è capitata di recente una trave in legno deteriorata irrimediabilmente all'attacco a causa della presenza di una canna fumaria che l'ha letteralmente cotta negli anni (edificio storico della mia città). Insomma avresti bisogno di accurate indagini sui materiali ed anche così certe incertezze rimarrebbero. Un saluto Federico

p.s. dimenticavo sono ing. :-))

Federico Rosa 23-12-2009 14:11

ALGRANATI, ma di cosa ci mancherebbe #12

Manuel_S 23-12-2009 15:16

spero di poter presto dare una spiegazione così anche io
anche se mi manca un bel po' (sono al 1° anno :P)
e poi non ing. ma architettura :P

tutto questo per dire

complimenti federico per le spiegazioni davvero chiare a mio parere! ;-)

cicala 23-12-2009 15:34

Federico Rosa, grazie mille...... #25 #25

Federico Rosa 23-12-2009 17:20

Manuel_S, ripensaci passa al lato buono della forza :-D :-D :-D

Manuel_S 23-12-2009 21:26

Federico Rosa, ahahahaha ma io sono dalla parte giusta!
in ing. non c'è manco una ragazza, da me è pieno zeppooooo! ahahahaha

Orysoul 23-12-2009 22:16

patrik84,
salve io sono un neofita ma sono 10 anni che faccio il carpentiere da non confondere con il muratore, ne ho costruite molte di scheletrature per case e palazzi....si intende per scheletratura la struttura portante del palazzo ossia lo scheletro in cemento armato.
Essento un palazzo di 5 piani e molto probabile che sia stato fatto un solaio in bausta quindi travetti e pignatte e ti dico che se l'acquario è attaccato a un muro portante puoi dormire tranquillo. per farti un esempio quando si costruiscono i palazzi vengono appoggiati al centro e sparsi qua in la del solaio pancali di blocchi o forati peso dagli 8 ai 11 quintali,quindi con un peso di 7 quintali attaccato al muro portante stai tranquillo e qui ci siamo.PERO'
negli anni passati venivano spesso montati solai con travetti precompressi o varesi con la divverenza di avere una distanza fra loro da 80 fino a 140cm invece di 47cm come i travetti montati in bausta.....tra trave e trave precompresso viene messo un tabellone di 5 cm quindi se hai piazzato l'acquario a cavallo di un solo travetto inizia ad essere pericoloso e potrebbe cedere anche perchè a differenza dei solai in bausta che hanno uno spessore da 20 cm in su i solai con travetti precompressi difficilmente arrivano a 20 cm con lo sfioro della gettata in cemento.
Altra alternativa solai prefabbricatti ossia pannelloni in cemento che vengono appoggiati fra travi portanti e poi vengono uniti da un getto unico con rete elettrosaldata o tiranti fra pannelli, se fosse fatto cosi il tuo solaio puoi aggiungere 30 kg di rocce e poi puoi mettere un acquario uguale al tuo sopra a quello che già hai ;-) .....conclusione chiama il propretario dell'appartamento e fatti dare i disegni se non li avesse recati in comune al genio civile o fatti cercare fra le mappe catastali qualcosa dovrebbe venir fuori poi recati da un geometra o parla con lo stesso addetto al genio civile che se ne intendono anche loro....un sopralluogo non serve a nulla fidati mi trovo spesso a parlare con ingenieri e geometri bravi sulla carta ma incompetenti sul posto soprattutto a lavoro finito, anche perchè senza disegni è difficile capire di che solaio si parla.... lo scheletro in un palazzo di 5 piani è in cemento su quello ci metto la firma però assicurati del solaio ok ciao

Federico Rosa 24-12-2009 11:14

Orysoul, tutto quello che scrivi (incompetenza degli ing a parte -04 ) può essere giusto per edifici moderni ma stiamo parlando di un edificio degli anni '60 quindi non troverai nulla al genio (o meglio è in cartaceo in chissà quale archivio abbandonato). In comune trovi gli architettonici ed il proprietario precedente avrà al massimo un catastale dell'atto di compravendita.
I solai di allora erano quasi sicuramente senza soletta collaborante, la tecnologia in precompresso andava per la maggiore ma non di certo i solai a lastre che sono posteriori. E' molto probabile che l'edificio sia in c.a. ma ti assicuro che è possibile fare strutture di questo tipo anche in muratura, pensa ai centri storici delle città toscane tanto per farti un idea. Negli edifici in c.a non ci sono muri portanti nel vero senso della parola, i muri portanti sono negli edifici in muratura, in quelli in c.a. la funzione portante è riservata allo scheletro a travi e pilastri.

Of topic: guarda un po' se ti interessa la mia firma visto che sei di Cecina ;-)


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