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Quote:
Forse perchè la ludwigia è a crescita veloce mentre la althernathera no? #24 |
Ho fatto una foto mediocre all'apice della mia, ha quasi raggiunto la superficie:
http://img149.imageshack.us/img149/3872/dsc00737tu2.jpg Certo che se le altre piante stanno bene è strano, utilizzi anche il fertilizzante liquido? Non sono un esperto, ma probabilmente il blocco della crescita potrebbe anche dipendere da uno squilibrio dei nutrienti. Personalmente al tuo posto per ora opterei per un consistente cambio settimanale, per almeno 1-2 mesi per vedere se si sblocca la situazione. Come neon ho 2 4.000°k e un 6.500. |
anche io ho dua da 4.000 e una da 6500
sulla althernanthera ho solo una 4.000 ... l'idea era di cambiare il neon (che già ho comprato) con uno da 6500 e aggiungere solo in quel punto uno da 4000 PL #24 NPS Messina, provero nella ricerca sul vecchio forum #24 non vorrei che alle piante rosse piace di più un 6500 per esempio e alle verdi un 4000 ok, mi arrampico sugli specchi :-D |
ho problemi con il vecchio forum #24 (mi rimanda a link attuali e quindi fuori senso)
... chissà perche le cose più interessanti (e che ci riguardano) le trovo sempre leggendo appunti,in rete, sulla coltivazione della canapa/cannabis #23 comunque devo provare a portare il fotoperiodo intorno le 10 - 11 ore ... se dovesse funzionare mi fumo qualche foglia di althenanthera :-D :-D :-D |
Scriptors, non è che hai un'Alternabthera reineckii "lilacina", che molto più difficile da coltivare rispetto alla varietà "roseifolia"?
La differenza esistente tra piante cosidette "rosse" e quelle verdi sta nei pigmenti accessori , cioè molecole che aiutano i pigmenti fotosintetici (la clorofilla "a") nella reazione di fotosintesi (in realtà nelle foglie esistono i fotosistemi, in cui c'è solo una molecola di clorofilla che è il centro di reazione e da 250 a 400 molecole di pigmenti antenna con funzione di captare la luce e convogliare l'energia al centro di reazione....). Questi pigmenti accessori sono presenti in tutte le piante (alghe comprese), ma in quantità ed in tipologie diverse. Solitamente le piante superiori posseggono come pigmenti accessori la clorofilla "b" ed i carotenoidi, che assorbono la luce a lunghezze d'onda diverse ed ampliano lo spettro fotosinteticamente attivo. Quest'ultimi sono i responsabili del colore giallo, arancione e rosso delle foglie (per fare un esempio anche il beta carotene, responsabile del colore arancione delle carote, è un carotenoide). Ora, un'altra funzione dei carotenoidi è anche quello di proteggere i tessuti fogliari e la clorofilla "a" da un eventuale eccesso di energia (come la troppa luce) che potrebbe innescare processi di fotossidazione, con liberazione di molecole di ossigeno altamente reattive e capaci di distruggere le cellule. Invece i carotenoidi proteggono le cellule assorbendo l'eccesso di energia in surplus ed è per questo che "colorano" le foglie di rosso: per proteggerle dalla troppa luce. Ed è anche per questo che le foglie si colorano di rosso solo se esposte a forte irradianza: con luce bassa non avrebbero senso di esistere. E ci sono specie che hanno la possibilità di mettere in campo notevoli quantità di carotenoidi (perchè evoluti in luoghi con forte luce) ed altre no. Scusate come al solito la lungaggine del messaggio....... #13 |
Bravo Andrea, giusto quello che cercavo ;-)
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niente scuse, li voglio più lunghi i messaggi ;-)
comunque non hai risposto alla domanda, non avendo io chiesto, come mai le foglie verdi arrivate in prossimità delle lampade diventano rosacee ;-) (per chi non capisce traduco dicendo che diventano rosa per proteggersi dalla forte illuminazione ... come noi ci abbronziamo) sembrerebbe il colmo che le piante 'rosse' abbiano bisogno di forti intensità luminose per poi 'proteggersi' diventando rosse ... anche se credo di aver capito che, avendo già naturalmente (secoli di adattamento) determinate protezioni necessitano di forti intensità luminose proprio per fare in modo che la luce superi queste permettendo loro di effettuare la fotosintesi ... ora per logica (ma è solo la mia e quindi fallace) se un determinato pigmento è rosso significa che riflette in maggioranza tale spettro lasciando passare meglio gli altri il dilemma diventa quindi: a. vuol dire che gradazioni diverse (diciamo più sul blu ... tipo 6.500 - 9.000 °k) favoriscono queste piante b. essendo queste gradazioni maggiormente riflesse è necessario proprio aumentare queste ultime (diciamo quindi 3.000 - 4.000 °k) si ritorna quindi al 'dilemma iniziale' del topic comunque ho sostituito il 4.000 con un 6.500 e vedremo se migliora e/o deperisce più velocemente eventualmente mi attrezzo (serve solo il cablaggio) per montare un secondo T5 da 54W 4.000 a fianco di quello esistente in modo da portare a 1,13 w/l l'illuminazione diretta sulla pianta oppure sostituire il 6.500 con il 9.000 che ho smontato a circa due mesi dell'allestimento causa infestazione bbastar... in teoria con le restanti piante sane dovrebbe essere 'ridotta' una eventuale reinfestazione tanto da permettermi lo studio del quesito ... ma forse meglio aspettare settembre ed il fresco ... o meglio approfittare del caldo ... #24 mo apro un'altro topic :-D |
ps. la pianta attuale è: ALTERNANTHERA BETTZICKIANA ROT - ROSAFARBENES
è interessante notare come alcuni negozi, che le vendono come pianta per acquari, mettano le medesime foto che ti trovano in rete riguardante la coltivazione 'EMERSA' della stessa ... non vorrei che fosse una pianta emersa che rivendono come pianta acquatica #24 il negozio tedesco dove l'ho presa mi sembra abbastanza affidabile ... bhooo #17 |
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In pratica: tutte le foglie di tutte le piante effettuano il processo di fotosintesi da sole molecole di clorofilla "a", che ha 2 picchi di assorbimento della luce a 430 (blu) e 680 nm (rosso), a prescindere dalla specie considerata. Però, una pianta abituata a forte irradianza (le rosse) posseggono, in percentuale, grandi quantità di carotenoidi (che, fungendo da pigmenti antenna, hanno un ruolo fondamentale nel processo) che hanno il loro picco massimo su lunghezze d'onda un pò diverse, intorno al blu-verde. Indi per cui temperature di colore tra 6000 e 7500 °K le favoriscono. Mentre specie abituate a poca luce (perchè in natura situate sotto altre piante, vedi Anubias) si trovano meglio a loro agio con temperature di colore intorno ai 4000-5000°K, cioè con uno spettro maggiormente spostato verso il rosso, perchè gli strati delle foglie di altre piante sopra di loro assorbono molto blu facendo passare in percentuale radiazioni più sul rosso (si chiama rapporto red/far red ed è la stessa differenza che esiste tra foglie di sole e ombra di uno stesso individuo). C'è anche da dire che noi acquariofili siamo abituati a differenziare la luce principalmente attraverso la temperatura di colore e/o i lumen, mentre il discorso sullo spettro luminoso fotosinteticamente attivo (che poi è quello che interessa alle piante) è un pò più complesso..... |
;-)
quindi dovrei vedere qualche miglioramento con la 6.500 per quanto riguarda il discorso sullo spettro luminoso mi stò rendendo conto che conta molto di più rispetto alla classica temperatura colore e/o peggio il solo wattaggio #23 grazie ;-) |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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