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esox 29-06-2008 23:58

ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
cmq , a parte che tenere bassi i nitrati in una vasca tanga è abbastanza inutile, visto che non li ammazzi neanche a martellate, non vedo perchè non mettere la lemna direttamente in vasca...tanto non serve a molto e cmq i tanga non dovrebbero mangiarla..

Paolo Piccinelli 30-06-2008 11:00

testone1991, o metti la lemna come consigliato da esox, oppure più semplicemente cambi 1/3 di acqua la settimana (come faccio io).

Basta attrezzarsi... io in 40 minuti levo e rimetto circa 180 litri di acqua e le continue ripro (ho costantemente 3-4 femmine incinte) dimostrano che i pesci stanno bene.
PS con 22 pesciozzi da 10/15 cm in vasca ho nitrati sotto i 20 mg/l e solo un pò di vallisneria (beh, forse un BEL pò di vallisneria #13 )

Jo76 30-06-2008 11:11

Paolo Piccinelli,
...che bella sta vasca... #25 ;-)

Mkel77 30-06-2008 17:28

'mazza che tinozza Paolo............ #25

Paolo Piccinelli 30-06-2008 17:33

#12 #12 Troppo buoni!!! :-))



Mkel77, ho anche io la mano pesante con la valli... :-D :-D :-D

Mkel77 30-06-2008 17:43

Paolo Piccinelli, pensa che alcune delle mie hanno cominciato a stolonare, e da 5 ora me ne ritrovo 9........ :-D :-D :-D

luca2772 01-07-2008 08:34

Se ho capito bene, testone1991 vorrebbe mantenere i nitrati molto bassi, indipendentemente dal "metodo".
In effetti me ne vengono in mente solo due: assorbimento da parte dei vegetali e fermentazione (o riduzione) batterica.

Per il primo metodo la controindicazione che vedo è data dalla necessità di specie a crescita molto rapida, con conseguente manutenzione.
A meno che... Sia possibile creare una vasca larga e bassa (anche solo 10-15cm) in cui inserire della lemna. Una pompetta ed un tracimatore si occuperebbero del ricambio.
La "manutenzione" in questo caso si limiterebbe ad eliminare parte della lemna con un retino: molto più confortevole che usare forbici & co.

Per il secondo metodo, come è stato detto, occorrerebbe creare un ambiente adatto ai batteri che trasformano gli NO3 in N2, ovvero un ambiente buio, povero di ossigeno (anaerobo ma non anossico; un po' di ossigeno ci vuole comunque per tamponare i rischi di creare composti tossici). In altre parole un denitratore.
Scartando in prima analisi quelli commerciali, forse il denitratore più semplice potrebbe essere un banale bidone (tipo quelli da monnezza per intenderci), riempito per 20 cm di lapillo vulcanico o anche di comune ghiaietto, basta che non sia troppo fine da compattarsi.
L'acqua viene introdotta a metà profondità moolto lentamente e tracima in vasca tramite un troppo pieno. Non va toccato nulla.
Per molto lentamente intendo che per una vasca da 200 litri ed un bidoncino da 30 litri, non dovresti superare i 10 l/h.
Il tempo di avvio si misura in mesi, non meno di 6 per avere i primi effetti e penso un annetto per avere il sistema a regime.

Il metodo "fondo alto" in vasca col tanga è rischioso perchè la sabbia fine sarebbe smossa solo per i primi cm dai pesci: gli strati profondi rischiano di compattarsi (non essendoci infauna come nel marino) col rischio di creazione di bolle di idrogeno solforato. Una bomba che se uscisse ammazzarebbe i pesci in pochissimo tempo.

Sul fondo alto come denitratore nel dolce ci sto lavorando anch'io, ma è una vasca piantumata, il fondo è alto (sarà, se si decidono a consegnarmi la vasca -04 ...) complessivamente 15 cm e il substrato profondo (9 cm) è in lapillo lavico di media pezzatura. ;-)

Mkel77 01-07-2008 08:46

io nel mio tanganica ho un fondo altro 15 centimetri nel punto più spesso, la sabbia è mista c'è sabbia con granulometria 2mm e sabbia più fine, ma di certo non è "sugar size", confido in questo sistema anche perchè la vasca è piantumata con alcune piante di vallisneria e sto pensando all'inserimento di lumache del genere melanoides..................

luca2772, secondo me, ma può essere che mi sbagli, un denitratore non dovrebbe rimanere al buio, ma dovrebbe prevedere cicli di luce, questo consentirebbe la formazione di alghe che con il processo fotosintetico produrrebbero zuccheri che, in quanto composti del carbonio servirebbero da alimento per i batteri anaerobi.........infatti questi ultimi per completare il processo di denitrificazione hanno bisogno di zuccheri o altri composti simili.

Paolo Piccinelli 01-07-2008 09:15

Quote:

questi ultimi per completare il processo di denitrificazione hanno bisogno di zuccheri o altri composti simili.
..io gli davo la vodka ;-)

Quote:

ho un fondo altro 15 centimetri nel punto più spesso
Mi raccomando di inserire almeno qualche melanoides... nella mia tinozza a causa degli scavi dell'otopharinx a volte foglie di valli e/o cacca restano intrappolate nel fondo e quando sifono trovo la sabbia color grigio-scuro, sicuro preludio alla decomposizione anossica


...inoltre le piccole melano sono lo snack preferito dei miei lethrini #18 #18

luca2772 01-07-2008 12:47

Avevo letto in un forum USA di un denitratore per marino che usava quel sistema: era una sump illuminata 24h su 24 riempita di aragonite grossa in cui transitava lentamente una parte dell'acqua proveniente dallo skimmer...

Non so quanto sia fattibile un metodo di somministrazione di carbonio organico sotto forma di glucosio ai batteri.

Paolo, mettevi la vodka nel filtro? Zeovit per il dolce #19
Facciamo a gara? :-D :-D :-D


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