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Marco per quanto possa condividere(pur usando io stesso un controller) il tuo pensiero,porti,secondo me, un paragone errato.Sai meglio di me che quelle vasche sono portate al limite della saturazione di elementi,ivi compresa l'erogazione di co2(come da te riportato con il quantitativo di 3 bolle/sec),e spesso(direi sempre IMHO) i pesci sono posizionati in vasca solo per il periodo delle foto. |
concordo con TUKO, le vasche che cita Marco Conti sono spinte a livelli che per la maggioranza di noi sono impensabili, tra l'altro il più delle volte hanno dimensioni ragguardevoli e influisce anche questo sulla stanilità del sistema.
Personalmente ho comprato un milwakee con elettrovalvola oramai un anno fa e per adesso (un attimo che mi tocco............................................. .....) va da Dio. Nn tornerei mai indietro perchè ritengo che i vantaggi siano di molto superiori agli svantaggi. VANTAGGI: -con un dito regolo il ph con precisione soddisfacente -l'equilibrio del ph in vasca rimane stabile giorno e notte -adesso so in tempo reale quanta co2 ho in vasca, prima dovevo arrivarci per supposizioni e prove intercalando test, tabelle e "bolle al minuto" che tirengo piuttosto inaffidabili come ha già sottolineato SCRIPTORS -costi oramai abbordabili SVANTAGGI: -ogni tanto bisogna tarare la macchina (personalmente una volta al mese circa e sgarra al massimo di 1/2 punto. -altri svantaggi nn ne trovo, per ora. ciao a tutti |
...infatti, visto che nella maggior parte delle nostre vasche non sono così spinte,
maggior ragione sarebbe superfluo un phmetro (sempre parere personale). Nel mio caso per esempio, ho un kH 3. Questo, per come conduco la vasca è sempre costante da 2 anni. I cambi dell'acqua sono effettuati sempre nella stessa maniera e nelle stesse concentrazioni, dunque parto con un parametro sufficentemente fisso. Ciò è confermato dai test periodici. Il numero di bolle che erogo è costante nel tempo, in numero sufficente calcolato coi test liquidi di pH, seguendo la tabella kh/ph->co2. Niente tabelline fasulle n°bolle ecc... che sappiamo tutti essere imprecisi, per via dell'aleatorietà delle dimensioni delle bolle stesse tra diffusori, % di concentrazione della co2 nella nostra bombola, ecc.... Dunque il pH riamane 'fisso' in limiti accettabili. Non ho mai avuto infatti casi di intossicazione da co2. Di notte scende il pH, ok, ma non ci sono mai stati problemi. Anche in natura succede questo fenomeno. Concordo con voi Tuko e Marfis, che la presenza del phmetro può essre vantaggioso. E' lo stesso discorso che si fà col cavetto riscaldante. P.S. Marfis, la maggior parte delle vasche spinte ADA sono 90x45x45, 150 litri scarsi, quindi non direi proprio 'ragguardevoli'. |
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Ribadisco il mio parere sul phmetro cosciente che come molte delle cose che possediamo, adesso che nn è più un lusso sembra che sia indispensabile, ma fino a qualche anno fa era assai poco diffuso e le vasche andavano benissimo comu que. Onore al merito a chi riesce a vivere senza ammenicoli tecnologici, io ci sono dentro e uscirne mi risulterebbe difficile. Mi viene in mente un esempio ecclatante: l'ultima auto che ho comprato l'ho voluta con i sensori di parcheggio posteriori. Adesso parcheggiare è un sogno, ma quando guido quella di mia morosa che nn ce li ha diventa il peggiore degli incubi. Ho perso miseramente le misure, eppure fino a due anni fa, ho parcheggiato perfettamente macchine senza sensori, servosterzi e doppi specchietti.......... #24 #24 #24 |
Ci sono 2 modi di vedere la cosa, uno è quello che ha scritto Marfis che è quella del lusso, ma un altro punto di vista è quello della miglior qualità di vita per i nostri pescetti, è vero che una vasca si può mandare avanti senza phmetro ma è allora vero anche che si può fare una vasca con un fondo di ghiaietto colorato zanza andare su akadama o flourite, si può mandare avanti una vasca senza co2 o con test a striscette e non a reagente, per rifarsi al paragone delle macchine di marfins, tu la vedi come un lusso tipo i sensori del parcheggio, e se invece la vedessimo come un evoluzione tipo aibag o abs ? certo 20/30 anni fa non c'erano ma si guidava cmq.... ma quanti incidenti hanno salvato? Forse sono andato un po' ot #19 ma io la vedo si come un lusso ma che cmq migliorano le nostre vasche e non sono solo accessori di bellezza.
Ciao |
Non vorrei essere frainteso.
Non sono contrario per definizione al phmetro. Dico solo che si potrebbe farne a meno se le condizioni legati alla tipologia della vasca e ai metodi di conduzione lo permettono. Se Tuko o Marfis, per qualsiasi motivo, si trovano comodi col phmetro, niente di più lecito. Parecchie vasche belle e con flora e fauna in salute sono condotte senza phmetro. Quello che intendi dire tu Cartiz alla fine, secondo me ha un altro significato. Mi rifaccio a proposito soprattutto alle vasche marine. Negli ultimi dieci anni la tecnologia e i metodi di conduzione degli acquari marini, ha fatto passi da gigante, senza alcun paragone con quelli dolci. E' avanzata di anni luce. Dal filtro sottosabbia, al biologico, jaubert puro, per poi arrivare agli skimmer. Senza parlare poi della proliferazione di altri aggegi quali reattori di calcio, kw, post reattori ecc... e soprattutto degli alimenti per i coralli. Oggi condurre una vasca marina come si deve, cioè allevare coralli in salute per anni è possibile, fino a 10 anni fa era fantascenza. Così come i sistemi di sicurezza per le auto, così la tecnologia e la conoscenza per il filtraggio e l'alimentazione per le vasche marine, sono importanti e indispensabili. Magari fra qualche anno, questo salto lo si avrà anche per il dolce, dove magari il filtro biologico sarà un dolce ricordo con tutte le sue discussioni sui canolicchi, spugne, lana, filtro lento filtro veloce, fanghi ecc... |
Quindi il phmetro non potrebbe essere l'inizio del "salto" nella gestione del dolce, come i vari reattori, schiumatoi, ecc lo sono stati per il marino? certo si può farne a meno non è indispensabile ma io non ho mai detto che lo sia, allora anche nel marino a gestione "naturale" lo schiumatoio non è indispensabile a differenza del berlinese, quindi mi pare che cmq stiamo dicendo un po' tutti le stesse cose anche se ognuno alla sua maniera cioè che il phmetro è utile ma non indispensabile a meno di fare una particolare gestione dell'acquario, sbaglio?
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Non sbagli CARTIZ, solo che ognuno ha le sue esperienze e giustamente le sue idee in merito.
Il ragionamento del lusso l'ho fatto per rispondere a MARCO CONTI e per far capire che la sua è una posizione condivisibile, secondo me. Ma il fatto che io stesso possegga ed elogi il phmetro con elettrovalvola porta in teoria alla conclusione contraria, ma di fatto torniamo alla partenza: nn c'è un giusto o uno sbagliato, ci sono svariate possibilità dettate dalla passione, dalla disponibilità economica e di tempo, da ciò che si vuole realizzare o anche semplicemente da una sfida con se stessi. Ognuna trarrà le sue conclusioni e agirà di conseguenza. Per MARCO CONTI può essere un discorso di soddisfazione personale, il fatto di nn utilizzare il phmetro, mentre personalmente considero soddisfazione personale far andare al meglio l'acquario nel modo più sicuro e meno impegnativo possibile e accolgo sempre con entusiasmo le innovazioni in merito. In pratica credo che tutti vogliamo il meglio per pesci e piante ma ognuno ha il proprio modus operandi per arrivarci. L'acquariologia è una passione talmente impegnativa che chiunque ci si appropinqui senza un effettivo amore ma solo con una "cotta", nn regge che per qualche mese, ma chi supera i primi scogli e vede l'oceano che c'è oltre, difficilmente vi rinuncierà in futuro, con o senza spinotti e sonde. Scusate la lungaggine e la sdolcinatezza dell'intervento ma oggi piove, ho una giornata no e mi fa un male cane il tattoo fatto ieri, e a guardare l'acquario in salotto mi sembra che tutto sia migliore......... :-)) :-)) :-)) un saluto a tutti. |
Sfrutto la vostra esperienza per chiarirmi un dubbio:
il phmetro, se collegato ad elettrovalvola, una volta tarato mantiene il ph al valore impostato (più o meno ovviamente). Ma dal momento che la variazione di ph dipende anche dal valore del kh, perchè l'acquario abbia buoni valori è cmq necessario lavorare sul kh per mantenere la co2 a livelli ottimali o sbaglio? Voglio dire, se ho kh basso basta pochissimo per far scendere il ph --> potrei avere poca co2 se ho kh alto serve più co2 per far scendere il ph --> potrei avere troppa co2 in vasca è esatto? Avendo un valore diciamo medio (kh=5) è plausibile ritenere che i valori di co2 erogati dal phmetro siano giusti in relazione alla vasca o non c'è assolutamente connessione tra le due cose? grazie :-)) |
il PHmetro (con sonda ecc.) aumenta o diminuisca il dosaggio di CO2 in base alla lettura del PH in vasca ... basta
quindi (secondo me) confermo quanto dici relativamente il KH, unico fattore che devi continuare a regolare manualmente ;-) se io avessi un tale sistema comunque regoleri il riduttore di pressione ad una pressione di esercizio piùtosto bassa e che mi metta al riparo da possibili problematiche e 'soffocamento' dei pesci, utilizzando quindi l'elettrovalvola più come riduzione del dosaggio notturno (ad esempio) piuttosto che fargli fare completamente tutto il lavoro |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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