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io ho provato a fare 3gg continui di illuminazione.....con i t5 e non ho visto nessun risultato...forse i 3gg non bastano ma sopra si parlava soltanto di un aumento a 13 ore...sempre!
sbaglio? |
Io avevo sentito dire 3/4gg ma non so se sotto hqi o altro...
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Ricordo chiaramente un post, forse era su RI, sove un utente aveva trovato la vasca con le luci bloccate accese al rientro dalle vacanze, verosimilmente da giorni...
Riferiva di avere delle punte di crescita molto allungate e fini con colori più sbiaditi... ma dopo GIORNI di luce... e comunque non a tal punto da essere superspurgati... E' anche vero che le nostre luci sono mediamente piuttosto scarse rispetto al sole... A me sembra che ci si stia orientando verso lo stress da viaggio... Eppure io ricordo chiaramente di aver letto da qualche parte che il corallo non può cibarsi delle zooxanthellae... ho cercato l'articolo ovunque, ma non lo trovo... Innanzitutto, dove si trovano le zoox nel tessuto corallino? sono extracellulari vero? solo sul tessuto esterno, oppure anche più internamente? |
si legge sempre che le zooxantelle danno i loro prodotti della fotosintesi al corallo ,io non credo che glieli passa e poi le zooxantelle se ne vanno ,non mi sembra logico ,mi sembra piu logico che il corallo tramite tessuto le assorba ricavandone ciò che ha bisogno,anche perche tramite tessuto cattura batterioplankton ,detriti e animali piu grandi che li trasferisce al polipo.
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a me capitò qualche anno fa di accorgermi che l'impianto luci delle mie vasche funzionava ininterrottamente da diversi giorni , e le colorazioni degli animali erano mutate profondamente . aprii anche un post proprio su acquaportal che se non erro si chiamava LUCE VS ZOOXANTHELLE , allegando anche qualche foto . la discussione per la verità non riusci a spingersi molto in la .
avendo osservato i risultati di un fotoperiodo aumentato sul sistema e sugli animali stessi, quando cominciai a lavorare con Karang (l'attività che gestivo sino a qualche mese fa)mi riproposi di prestare massima attenzione al fattore "luce" . questo non significava aumentare a dismisura il fotoperiodo bombardando di luce gli animali per avere colori piu' sgargianti, anche perchè nel frattempo, grazie alle esperienze maturate nei paesi di origine, avevo ben capito che non tutte le specie di acropore hanno le medesime capacità di sopportazione . da un discorso "quantitativo " la mia attenzione si era invece spostata sull'aspetto "qualitativo" ,che mi impegnava maggiormente nel distinguere le caratteristiche delle varie specie e cercar loro la giusta collocazione in vasca. trattandosi di vasche di lavoro , e quindi per certi versi poco stabili (a volte si passava dall'avere le vasche vuote, ad inserire 5/600 acropore in un sol colpo ) ed avendo osservato che non tutti gli animali arrivavano al top e che i tempi di recupero diventavano proibitivi ed onerosi per un'attività commerciale come la mia che doveva pagare affitto e bollette, allora cominciai a impegnarmi per raggiungere un migliore qualità gia in origine . |
INK, secondo me sarebbe interessante riuscire a capire il rapporto tra colorazione,luce, ed alimentazione , in virtu' di quello che avviene anche alle zooxanthelle .
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secondo quanto dice borneman le zooxanthellae sono nel gastrodermis,nel secondo strato di cellule del tessuto. |
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però questo da anche maggior forza al fatto che l'uso di spurgare i coralli porta a far saltare strati di tessuto ... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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