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Visualizza la versione completa : Comportamento diverso fra animali di provenienza diversa?


alexalbe
19-10-2006, 23:53
Posto in questa sezione ma pregherei i moderatori se la ritengano sbagliata di spostarla in quella che loro ritengono più adatta.
Tutti noi abbiamo nelle nostre vasche coralli (e per questo intendo SPS) di diversa provenienza.
Animali selvatici raccolti in natura, animali allevati in talea, talee di seconda, terza o chissà quale generazione. Tutti noi abbiamo animali presi dal negoziante dopo settimane di permanenza in vasche inguardabili o prese appena importate.
Ho sempre ritenuto che il comportamento di animali così eterogenei strutturalmente e così adattabili ai vari ambienti abbiano un comportamento che deriva dalla permanenza nel tempo a determinate condizioni (nutrienti, luce, movimento, ecc) e che queste caratteristiche condizionino le "generazioni" successive.
Cioè, per esempio, se la vasca mi diventa tutta marrone perchè ho sbagliato qualcosa, il colre viene recuparato in modo diverso dai vari tipi di animali?

Marco AP
20-10-2006, 00:34
Non sono un esperto di coralli... ma penso proprio che hai ragione.
Io estenderei il discorso in modo molto più ampio. Ogni essere vivente si adatta alle condizioni che trova, o almeno cerca di adattarsi, e credo sia normale che poi nel suo DNA si instaurino comportamenti di sopravvivenza diversi da quelli che avrebbe trovato in altre condizioni e quindi automaticamente tramanda alle generazioni successive.
La cosa che poi bisogna sottolineare è che in natura queste forzature sono molto rare, ma cmq ci sono e danno origine a mutazioni di vario tipo e spesso probabilmente queste "mutazioni" sopravvivono per breve tempo e quindi non sono neanche rilevabili, mentre in cattività sono molto superiori e volendo anche controllabili.
Ciao ;-)

Rama
20-10-2006, 02:13
alexalbe, Marco AP, se siete d'accordo sposterei l'argomento nella sezione Advanced... ;-)

Personalmente ritengo plausibile che un corallo di provenienza selvatica sia molto meno "manovrabile" nella gestione rispetto ad un animale proveniente da talea (specialmente con l'avanzare delle generazioni)

Gli animali riprodotti in acquario per frammentazione, per quello che ho visto (o forse mi è sembrato di vedere...), sono più rapidi a cambiare certe tonalità di colore, variare lo spessore del tessuto, l' estroflessione dei polipi, e ad avere improvvisi aumenti nella crescita...
Penso che se questo è vero, sia la natura stessa che riesca a "regolare" la sensibilità e la rapidità del mutare alle nuove condizioni in cui l'animale si trova e si abitua poi a vivere.

La stessa capacità di difesa dai parassiti o comunque da fattori di disturbo esterni mi sembra più rapida negli animali che ho in vasca e che magari provengono dalla talea dell'amico di un amico del mio amico...
Di recente sono spesso con gli animali a bagno nel betadine, una cosa che ho osservato e che forse è riconducibile a questo argomento è il fatto che:
1) gli animali selvatici che avevo sono risultati i più colpiti (1 colonia completamente morta, un altra ha sofferto). In seguito ai bagni i polipi restano chiusi per due o più giorni, e appena rimessi in vasca espellono muco in maniera vistosa.
2) gli animali propagati in vasca non hanno subito attacchi dai parassiti, in seguito ai bagni tornano ad aprirsi ed estroflettere regolarmente, non producono eccessivo muco, mantengono tessuto sufficentemente spesso e non hanno avuto viraggi di colore significativi.

Il fatto che abbia beccato le maledette alla prima esplosione demografica, per fortuna, non mi dà modo di vedere quanto le talee non selvatiche reggano a questi attacchi... per fortuna non ho trovato uova e dai bagni non rinvengo più alcun parassita, quindi la maggior sofferenza delle selvatiche è forse imputabile al fatto stesso che gli ospiti sgraditi "viaggiavano" su di esse probabilmente... #24

BiAndrea
20-10-2006, 10:09
Flavio, in natura abbiamo generalmente valori sempre stabili, sia chimici sia biologici, e questo condiziona molto tanti fattori, anche la risposta ai parassiti.....
La biodiversità è ragione di equilibrio, ma per il momento è utopia (almeno in parte) in acquariofilia.....