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Visualizza la versione completa : 75 L lordi Metodo Walstad


Jefri
10-10-2013, 14:58
Avvio: Gennaio 2011

Vasca: Ferplast Cayman 60 professional modificato (ho tolto il coperchio e ho usato dei comuni portalampada E27. L'idea l'ho presa dall'utente del forum di AcquaPortal Linea). Dimensioni 62,5 x 34,5 x h45,5 cm.

Tecnica: Quella in dotazione. Ho tolto il coperchio al filtro interno per poter mettere le radici del Pothos dentro al vano dei canolicchi. Uso solo lana di perlon. Due lampade a risparmio energetico da 32W, totale 64W. Luce naturale diffusa. L'acquario come potete vedere dalle foto è affianco ad una finestra.

Fondo: Ghiaetto nero e terra da giardino come substrato fertile.

Arredi: Due legni di cui uno interrato per fare da barriera fisica alla stolonatura della Vallisneria.

Flora: Echinodorus ozelot, Echinodorus bleheri, Vallisneria spiralis, Cryptocoyne spp, Pogostemon helferi, Pistia stratiotes, muschi, Eleocharis acicularis (praticamente non cresce), Crinum calamistratum, Aegagropila linnaei.

Fauna: Neocaridina davidi var. yellow, Physa marmorata, Planorbis, Melanoides tubercolata, copepodi, collemboli.

Valori attuali: pH 7.5, KH 6, GH 14, NO2 0, NO3 0, PO4 0, T variabile con le stagioni. La lascio andare a 20°C in inverno. Punte di 31°C in estate. I valori di rete sono pH>8, KH 10, GH 16, NO3 10 mg/l. Uso solo questa, anche per i rabbocchi.

Gestione: descrivendovi la gestione spiegherò anche i punti salienti del libro e i motivi per cui adotto determinati comportamenti. Ogni cosa viene presa di pari passo dal trattato, nulla è farina del mio sacco tranne le esperienze dirette.
Lo smaltimento dei rifiuti è affidato in gran parte alla quantità di piante presenti. Viene considerato fondamentale per l'equilibrio del sistema avere piante emerse (nel mio caso Pistia e Pothos) poiché possiedono vantaggi netti rispetto alle piante sommerse: a) hanno accesso diretto alla CO2 atmosferica b) capacità fotosintetica tre volte maggiore c) uso migliore dello spettro solare. Le piante sommerse, superato un limite di luce non varia la fotosintesi, al contrario di quelle emerse d) nei pressi delle radici (sia interrate che galleggianti) si ha una notevole attività batterica.

Non fertilizzo mai. La fertilizzazione è affidata agli animali (le caridine finora) e ad una somministrazione “generosa” di cibo che non essendo consumato nel breve periodo va a fornire azoto, fosforo e microelementi in colonna. La Walstad assume (con prove di analisi chimiche) che il mangime viene prodotto con organismi che contengono gia quei micro elementi di cui le piante abbisognano. Inoltre l'acqua di rete è carica di elementi vari tra cui Cl, K e S. (ovviamente parlava delle acque di rete americane, di cui riportava le analisi). Il fondo di terriccio è ricco di sostanze e materiale organico. Riporto un passo tradotto dal libro riguardo il fondo:” Un sedimento con un redox tra +70 e +120mV sembra essere ottimale, così da permettere il rilascio dei nutrienti. Ad un valore moderatamente basso di redox i metalli dalla forma ossidata passano alla forma solubile, per esempio il manganese da MnO2 passa a Mn2+.La “microzona ossidata” è lo strato superficiale del sedimento. Separa il sedimento anaerobico dallo strato aerobico dell'acqua soprastante. Anche se è formato da uno strato di pochi mm esso è criticamente importante. Per prima cosa previene che i nutrienti passino nella colonna d'acqua, per esempio il ferro solubile (Fe2+) in questo strato passa nella sua forma ossidata (FeOOH). Secondo questa è una zona di notevole attività batterica. Qui vari batteri neutralizzano l'ammonio e l'acido solfidrico prevenendo che queste tossine, che si formano negli strati inferiori, passino nella zona d'acqua. Convertono inoltre il metano in CO2 che può essere utilizzata dalle piante e la materia organica in sostanze utili”.

La CO2 non viene somministrata. Molte piante riescono ad ottenere il carbonio dai carbonati presenti in acqua (decalcificazione biogena). Le specie che non ci riescono devono ottenere quella disciolta in acqua e a questo sopperiscono i DOC (carbonio organico disciolto) generati con le decomposizioni del mangime in eccesso e della materia organica presente nel substrato. Personalmente cerco di favorire ciò con l'introduzione di foglie di quercia e pignette d'ontano che, oltre a rilasciare acidi, subiscono una lenta decomposizione fino a sfaldarsi in vasca.

La vasca è posta vicino ad una finestra per favorire la crescita vegetale e risparmiare sulla luce artificiale, così come consigliato nel libro. Il vetro laterale è coperto da una patina verde che scherma in parte la luce che non arriva mai diretta però. Sono presenti inoltre delle BBA che per motivi sconosciuti vanno e vengono. Qualche filamentosa verde, nulla più. Sinceramente non mi preoccupo per le alghe perché le trovo estetiche (e anche i miei ignari ospiti che ammirano piu i ciuffetti di “pratino ondulante nero” rispetto al bellissimo Pogostemon. Gusti). Visto che si parla di alghe introduco anche il discorso allelopatia. Questo termine si ritrova spesso nel libro e indica un rilascio di sostanze chimiche (specialmente amminoacidi, acidi fenolici, flavonoidi, tannini e stilbeni) da parte delle piante atto a produrre lotta biologica intraspecifica, contro alghe, batteri e protozoi. Una sorta di disinfezione che producono le piante contro eccessive proliferazioni algali o batteriche. Di contro si ha anche una forte inibizione intraspecifica tra piante, per questo la Walstad consiglia di inserire piante provenienti dalle stesse zone geografiche poiché queste sembrano aver sviluppato delle reciproche immunità agli allelopatici di piante con cui condividono gli stessi habitat. Esperimenti condotti hanno dimostrato per esempio un inibizione totale di crescita nella Pistia da parte dell'Eleocharis acicularis e addirittura la morte della stessa da parte di alcune specie di Nimphea.

Concludo con i cambi d'acqua. Questi vengono fatti in misura del 40% ogni quattro mesi circa. Dopo il cambio si ha un breve periodo di assestamento delle piante che dopo circa 1-2 settimane riprendono la crescita. Rabbocco con sola acqua di rubinetto. E' interessante notare il fenomeno di riduzione delle durezze. Passo da un GH di 16 dell'acqua di rete a 14. Il KH passa da 10 a 6. Passato un periodo variabile di quattro mesi circa assisto ad una stasi completa se non addirittura sofferenza delle piante. Probabilmente questo fenomeno è provocato dall'accumulo di allelopatici e a squilibri ionici delle sostanze in colonna. Qui passo al cambio d'acqua.

Le informazioni necessarie alla conduzione le ho prese dal libro ‘Ecology of the planted aquarium' scritto dalla dott.ssa Diana Walstad. Nel volume vengono descritti approfonditamente i principi ecologici che sottendono ad un acquario di piante. Gli argomenti trattati riguardano l'allelopatia (interazione chimica tra piante), i biofilm batterici, la chimica dei sedimenti nel fondo ecc.
Penso che il libro sia una lettura molto interessante per tutti coloro che decidono di avere una vasca con piante, che sia low tech o meno e che sicuramente consiglio. Si trovano nozioni che esulano dalla normale conduzione di una vasca, e che somigliano più ad un trattato scientifico, ma che ci permettono di osservare i fenomeni racchiusi in quei quattro vetri con maggiore comprensione.

Scusate il papiro ma penso sia doveroso spiegare un pò, spero di non avervi annoiati:-))
Un pò di foto della vasca presa "al naturale" senza particolari pulizie:


http://s10.postimg.cc/52p8ngu7p/IMG_2193_copia.jpg (http://postimg.cc/image/52p8ngu7p/)

http://s10.postimg.cc/5qy36esxh/IMG_2194_copia.jpg (http://postimg.cc/image/5qy36esxh/)

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http://s9.postimg.cc/42l0o3owb/IMG_2165_copia.jpg (http://postimg.cc/image/42l0o3owb/)

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AGGIORNATO AL 10/03/2014:

Flora: Aggiunta Hydrocotyle leucocephala

Fauna: Aggiunti Danio margaritatus, Betta e due Ampullarie. Gli alimento (poco) con secco e granulare di vari tipi e marche, congelato e molto vivo.

Valori: pH 7, KH 6, GH 8, T 24°C

Gestione: I cambi d'acqua vengono fatti in modo un po' più frequente. Intorno alle 6 settimane. Ho cominciato ad utilizzare un po' di osmosi e torba, per tenere più basse le durezze e il pH rispetto a prima. Come illuminazione sono passato ai led (la plafo è ancora da ultimare). 60 power led da 1W. Le piante crescono veramente tanto e devo potarle più spesso ma son cresciute anche alghe. Per limitarle ho utilizzato per un periodo un fertilizzante NPK per alzare NO3 e PO4 e far lavorare di più le piante. Considero però questa illuminazione troppo performante e non adatta a una vasca di questo genere.

Metto un po' di foto. Scusate la qualità ma le ho fatte dal tablet.
http://s21.postimg.cc/f0bz6qc5v/image.jpg (http://postimg.cc/image/f0bz6qc5v/)

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http://s10.postimg.cc/wj20iicfp/image.jpg (http://postimg.cc/image/wj20iicfp/)

http://s10.postimg.cc/ep6ih7tdh/image.jpg (http://postimg.cc/image/ep6ih7tdh/)

Con questo aggiornamento considero "chiusa" questa vasca. A breve la smantellerò perché ho in mente un progetto molto interessante:-))#28

Emiliano98
10-10-2013, 15:46
Spettacolare #25

Marco2188
10-10-2013, 15:50
L'unica cosa che rovina questa vasca sono i graffi sul vecchio, per il resto una favola.
Altro che acquascaping :-))

Jefri
10-10-2013, 15:53
Grazie ragazzi:-) si purtroppo è stata la prima vasca e ne ha passate di tutti i colori il vetro (alias fratello piccolo:-D)

Marimarco69
10-10-2013, 20:52
MOLTO bella e Naturale#70#25...

... La piantina nell'angolo a sx sembra....#rotfl#... insalata riccia, come si chiama? (non lo so sul serio)

Comunque, BRAVO!!!!

C@rmin&
10-10-2013, 21:03
Bella#70.. la pianta esterna è il Pothos? :-)

alexfdj
10-10-2013, 21:11
la pianta in basso che sembra insalata riccia :-D è Pogostemon

ClaBosUD
10-10-2013, 21:11
Stupendo!!!!!

Marimarco69
10-10-2013, 21:14
la pianta in basso che sembra insalata riccia :-D è Pogostemon

Prendo nota... Grazie.#28-14-

Schopenhauer
10-10-2013, 21:22
Molto bello e naturale, mi sarebbe piaciuto vederci qualche nanofish!

La galleggiante a sx è Salvinia natans?

daniele.cogo
10-10-2013, 21:54
Molto bello, complimenti!
Non sai quante volte è venuta voglia anche a me di scoperchiare questo acquario. :-))

D.

Agro
10-10-2013, 22:23
Da cultore del metodo Walstad non posso che complimentarmi.
Comunque il fatto che le alghe vanno e vengono ciclicamente, sia dovuto proprio alla gestione.
Non è la prima volta che sento di alcune vasche che "autoscillano".

malù
10-10-2013, 22:30
Jefri #25
Veramente un bel lavoro, ottime le spiegazioni e l'"intreccio" fra la tua esperienza e gli scritti della Walstad, direi che siamo nella serie A dell'acquariofilia.........vedo con piacere sempre più vasche poco tecnologiche #36#

Agro
10-10-2013, 22:34
Si lo stavo pesando pure io mentre scrivevo, ultimamente spuntano molte vasche con questo tipo di gestione.

Jefri
10-10-2013, 22:47
Grazie a tutti!!!!#12
In realtà ho aspettato molto a presentare la vasca... Temevo di ricevere molte critiche per il fatto che cerco la luce naturale e faccio pochi cambi. È il contrario di quello che generalmente si consiglia.
In futuro voglio provare a ridurre la conducibilitá usando osmosi, sia per poter introdurre dei pesci (e completare così il metodo, che prevede l'utilizzo dell'azoto e del fosforo direttamente dalla fauna) sia per vedere la reazione delle piante.

Vedo di rispondere a tutti.. la pianta esterna è Pothos. La galleggiante è Pistia. In basso a sx pogostemon e in basso a dx lilaeopsis (messa da poco, vedo come reagisce).

Raf90
10-10-2013, 23:51
complimenti, piace molto anche a me! Non conoscevo il metodo Walstad e ho trovato il post molto interessante #70

kallestyle
11-10-2013, 00:17
Bella jefri, ti rinnovo i complimenti anche qui!!!

Inviato dal mio GT-N7100 con Tapatalk 4

Ale87tv
11-10-2013, 01:57
bellissima!!! :-) come ti ho già scritto :-)

Ale87tv
11-10-2013, 01:58
già con i valori così per dei danio margaritatus è ottima ;-)

mattser
11-10-2013, 10:05
layout veramente molto bello, interessante anche il metodo di gestione......sarebbe interessante saperne di più; dove hai preso le informazioni necessarie? libri?

Brontoscorpio
11-10-2013, 10:19
complimenti, gestione non per tutti e ottimo risultato

Jefri
11-10-2013, 10:59
layout veramente molto bello, interessante anche il metodo di gestione......sarebbe interessante saperne di più; dove hai preso le informazioni necessarie? libri?

Si mattser, è scritto nell'ultimo paragrafo:-) -lo so, è un papiro-. Il libro è Ecology of the planted aquarium di Diana Walstad.

mattser
11-10-2013, 11:03
grazie jefri, è un libro comune oppure bisogna strapparsi i capelli per trovarlo? e cosa molto importante: è in inglese?

Jefri
11-10-2013, 11:26
Io l'ho letto in inglese ma DOVREBBE esserci la versione in italiano!

mattser
11-10-2013, 11:29
ok, me la cavo in inglese....ma ovviamente :-))

VLADLEN
11-10-2013, 11:32
fantastica vasca

anche io ho del photos in vasca, 5 rami, ma non ho mai pensato di metterlo nel filtro
oggi procedo anche io

grazie per lo spunto

Jefri
11-10-2013, 11:57
In realtà è scritto in maniera molto scorrevole quindi è una lettura piacevole. L'unico problema sono i termini tecnici e i nomi comuni che ovviamente sono diversi da quelli italiani.

Il Pothos l'ho messo nel vano del filtro per due motivi. Il Primo è puramente estetico perché secondo me le radici libere in vasca stonavano con il layout. Il secondo è perché l'ossigeno liberato dalle radici dovrebbe massimizzare l'attività dei batteri nitrificanti.

qazqaz
11-10-2013, 12:06
grazie jefri, è un libro comune oppure bisogna strapparsi i capelli per trovarlo? e cosa molto importante: è in inglese?



se cerchi su google lo trovi subito, ho girato vari negozi e alla fine mi sono dato alla consultazione online. Se conosci l'inglese ti consiglio di leggerlo in inglese perchè nelle traduzioni succede sempre di tutto!!!


jefri capisco le tue paure nel pubblicarlo anche perchè io sono stato bacchettato per una cosa del genere parecchi mesi fa xD

Ma ho continuato ad avere la vasca con il walstad solo che io non uso luce artificiale ma solo luce del sole, cambi di acqua praticamente inesistenti, lumache a mangiare le alghe e pearling che pare acqua minerale :-D ogni tanto trovo qualche alga filamentosa che però sparisce presto mangiata dalle lumache, ora vorrei fare un ulteriore esperimento ed esporlo anche alla pioggia

Jefri
11-10-2013, 13:35
Molte persone che fanno prendere solo luce naturale alle vasche son d'accordo che si ottengono risultati eccellenti (tipo autovasche in giardino).
Se la vegetazione è molta e ben supportata nella crescita non dovrebbero esserci esplosioni algali.

qazqaz
11-10-2013, 14:08
l'unica pianta su cui escono delle piccole alghe sullo stelo è l'hygrofila plisperma ma tempo 2-3 giorni e non ci sono piu ma le piante crescono senza problemi

Jefri
12-10-2013, 12:48
Si noto anche io questo altalenarsi delle alghe... Comunque non me ne preoccupo:-)

qazqaz
12-10-2013, 15:47
Si noto anche io questo altalenarsi delle alghe... Comunque non me ne preoccupo:-)



nemmeno io xD

Agro
12-10-2013, 16:02
Le alghe fanno del "gioco", anzi queste vasche penso che siano la palestra migliore per capire bene cosa le fa avanzare o indietreggiate. ;-)

Jefri
12-10-2013, 16:09
Anche perché le alghe son molto più brave delle piante ad accaparrarsi i nutrienti. Quindi sono un grande aiuto per tenere bassi gli inquinanti.

Diventano un problema solo quando esplodono. Il che dovrebbe ovviamente essere un campanello d'allarme perché qualcosa non va. O prosperano le piante o le alghe, vie di mezzo sono difficili. Anche perché, sempre riprendendo la Walstad, entrambe producono allelopatici (anche qui, molti di più le alghe) che inibiscono a vicenda l'altra categoria.

Agro
12-10-2013, 16:27
E qui entrano ancora in gioco i cambi ben fatti, per mantenere le sostanze alleopate ad livelli accettabili, se i cambi sono troppo copiosi i livelli si abbassano troppo e si può favorire le alghe.

Jefri
12-10-2013, 16:37
Vero... Inoltre la ridottissima dimensione di un acquario rispetto ad un qualsiasi sistema acquatico ha permesso di studiare bene determinati fenomeni.

Si sono verificate inibizioni anche del100% su cianobatteri o alghe verdi da parte della Pistia, per esempio. A livello sperimentale. L'ho trovato molto interessante. Infatti spiegavano l'assenza di vegetazione in zone densamente popolate di galleggianti. (Oltre chiaramente per il problema luce)

Nannacara
13-10-2013, 01:09
Grande Jefri,un lavoro ben fatto
a breve allestiro' un 20 litri con il metodo Wallstad,lo trovo davvero interessante
dici di rabboccare l'evaporazione con acqua di rete,cosi' facendo non sballano i valori dell'acqua?
Ciao

briciols
13-10-2013, 08:47
Jefri il metodo di gestione della walstad applicato lo si vede raramente purtroppo e dico purtroppo perchè oggi spesso l'acquariofilo medio-italiano spara luce da stadio e co2 a manetta in vasca non dando le giuste priorità ad un ambiente che come hai dimostrato puo essere gestibile molto piu con semplicità . Ti rinnovo i complimenti e l'unica cosa che ti volevo chiedere è perchè i cambi dell'acqua non li fai piu ravvicinati invece di aspettare tutto quel tempo? giusto una mia curiosità personale.
Come ti diceva anche ale anche secondo me potresti benissimo tenerci un bel gruppetto di rasbore galaxy ;-) Complimenti,complimenti e ancora complimenti per la vasca! W le vasche naturali! ;)

Luca_fish12
13-10-2013, 08:56
Piace molto anche a me questo acquario e soprattutto il metodo di gestione! :-) complimenti!

Per le alghe, è molto probabile che la temperatura influisca parecchio; infatti l'estate quando le vasche sono più calde si sviluppano spesso più alghe del solito!
Per il resto, a me le alghe non dispiacciono affatto, anzi, per certi versi e in alcune vasche che ho avviato recentemente non vedo l'ora che arrivino ;-)
(che poi, alla fine, l'unico vero problema per il quale si debellano nelle vasche è per proteggere la flora superiore, le piante, che altrimenti ne risentirebbe troppo della concorrenza. Io ho risolto questo problema....in alcuni allestimenti...via la flora superiore! :-)) )

Sul discorso della luce naturale mi trovi assolutamente d'accordo; da un anno gestisco l'intera fishroom solo con la luce del sole e devo dire che sono davvero soddisfatto del risultato!

Fra91
13-10-2013, 09:31
Jefri mi sa mi sa chi hai dato proprio un bello spunto...Complimenti davvero, bella vasca. Non è semplice riuscire a mantenere vasche così (per me perchè ho sempre voglia di smanettarci un pò, il contrario di queste vasche insomma). Mi dai maggiori informazioni inerenti il fondo? penso sia una perte fondamentale del sistema. Che fondo hai utilizzato?

malù
13-10-2013, 11:58
Quoto Fra, è il momento di descrivere per bene le caratteristiche del fondo.

Inviato dal mio GT-I9070 con Tapatalk 2

Jefri
13-10-2013, 15:09
I cambi vanno fatti a distanza per vari motivi:

a) Principalmente-e paradossalmente-per proteggere i pesci. I vari acidi umici e i DOC (carbonio organico disciolto) fanno il lavoro svolto dall'EDTA (chimicamente sono molto simili) contenuto nei biocondizionatori. Infatti quando rabbocco con sola acqua di rete il biocondizionatore non lo uso. Inolte cambiando meno spesso si favorisce l'equilibrio della vasca, oltre che meno stress per i pesci aggiungo io.

b) Favorire l'accumulo di allelopatici che contrastano le proliferazioni algali, batteriche e di possibili virus.

c) Permettere l'assorbimento dei microelementi contenuti nell'acqua di rete. In un articolo sulle piante presente sul portale si riporta che fertilizzare con una conducibilità oltre i 300 uS non ha molto senso perchè si crea squilibrio ionico. Infatti un'elevata concentrazione di un elemento limita l'assunzione di un altro. Nei primi periodi dopo il cambio parziale noto una stasi di crescita. PRESUMO che ci sia un lento assorbimento di sostanze all'inizio per lo squilibrio ionico. Quando le piante cominciano ad assumere i nutrienti si riduce lo squilibrio e la vegetazione comincia a lavorare meglio.

Cambiare meno spesso e permettere alle piante un periodo di relativa stasi permette una maggiore e più rigogliosa crescita in seguito. Continuare a "pompare" la vegetazione rischia di provocare grosse carenze e sofferenza alle piante. Da qui le copiose somministrazioni delle vasche spinte di fertilizzanti.

Del fondo scrivo stasera che devo andare a recuperare un po di info sul libro.. :-)

Jefri
13-10-2013, 19:40
Allora... Nel libro si fa riferimento sia alla terra da giardino che a quella in sacco da fiori. Per comporre il fondo si usa 1/2 di terra e ghiaia fine, rispettivamente. Quindi 2 cm terra e sopra 2 cm ghiaia.

Il mio fondo è composto da 5 cm di terra prelevata in collina da un campo dove abita mio nonno (quindi so per certo essere esente da pesticidi) prelevata a dieci cm di profondità. Siccome la terra era molto compatta l'ho mischiata a lapillo vulcanico sbriciolato.
Sopra ho messo della ghiaia medio fine nera per altri 5-7 cm. Nulla più:-)

Il ghiaetto ceramizzato nero lo trovo piuttosto pessimo. A posteriori avrei preferito mettere un manado o qualcosa di più naturale, almeno nel colore. Il fondo ho deciso di farlo alto per poter coltivare piante con apparato radicale "importante" come le Echinodorus e la Vallisneria. All'inizio avevo anche la Limnophila sessiflora, poi abbandonata perché per gestirla bene bisognava sradicarla e non era il massimo sollevare il fondo fertile. A questo proposito posso dire però che non ho mai avuto problemi in vasca, neanche con le caridine.

briciols
13-10-2013, 22:05
I cambi vanno fatti a distanza per vari motivi:

a) Principalmente-e paradossalmente-per proteggere i pesci. I vari acidi umici e i DOC (carbonio organico disciolto) fanno il lavoro svolto dall'EDTA (chimicamente sono molto simili) contenuto nei biocondizionatori. Infatti quando rabbocco con sola acqua di rete il biocondizionatore non lo uso. Inolte cambiando meno spesso si favorisce l'equilibrio della vasca, oltre che meno stress per i pesci aggiungo io.

b) Favorire l'accumulo di allelopatici che contrastano le proliferazioni algali, batteriche e di possibili virus.

c) Permettere l'assorbimento dei microelementi contenuti nell'acqua di rete. In un articolo sulle piante presente sul portale si riporta che fertilizzare con una conducibilità oltre i 300 uS non ha molto senso perchè si crea squilibrio ionico. Infatti un'elevata concentrazione di un elemento limita l'assunzione di un altro. Nei primi periodi dopo il cambio parziale noto una stasi di crescita. PRESUMO che ci sia un lento assorbimento di sostanze all'inizio per lo squilibrio ionico. Quando le piante cominciano ad assumere i nutrienti si riduce lo squilibrio e la vegetazione comincia a lavorare meglio.

Cambiare meno spesso e permettere alle piante un periodo di relativa stasi permette una maggiore e più rigogliosa crescita in seguito. Continuare a "pompare" la vegetazione rischia di provocare grosse carenze e sofferenza alle piante. Da qui le copiose somministrazioni delle vasche spinte di fertilizzanti.

Del fondo scrivo stasera che devo andare a recuperare un po di info sul libro.. :-)


Grazie Jefri mi hai chiarito la situazione #70

Jefri
13-10-2013, 22:10
Vorrei provare a vedere cosa cambia con cambi un po' più ravvicinati, magari ogni due mesi..

E anche a ridurre le durezze. Si consiglia acqua medio tenera di solito per i planta... Invece la Walstad asserisce che le piante crescono meglio in acqua dura#24

Continuerò con i miei esperimenti e terrò aggiornata la discussione:-)

Nannacara
13-10-2013, 22:37
e' per questo che ti chiedevo il perche' dei rabbocchi con acqua di rete,dovrebbe comportare un aumento della durezza con diminuzione della co2 disponibile
Come si comportano i valori di questa vasca,hai riscontrato variazioni nel tempo?

Jefri
13-10-2013, 22:44
Si.. Ho scritto tutto nella descrizione.

Col tempo le durezze di abbassando perché le piante consumano i carbonati (passo da KH 10 a 6) e elementi come Ca e Mg (GH da 16 a 14). Per quello vado a rabboccare con solo rubinetto.

Nannacara
13-10-2013, 23:19
quindi nell'arco di 4 mesi registri un calo graduale fino ai valori riportati(gk14/kh6)
inizialmente in vasca avrai registrato valori alti di ferro,nitrati e altri elementi disciolti provenienti dal fondo,dopo quanto tempo si e' stabilizzata la situazione?
Ciao

Jefri
14-10-2013, 07:50
Dopo aver allestito ho usato del carbone nel filtro per pulire bene l'acqua. Per moltissimo tempo ho tenuto solo piante quindi dei valori non mi sono curato. Quando facevo le misurazioni però i composti azotati e i fosfati non erano mai rilevabili, anche se prelevavo acqua con una siringa sopra al fondo.

Leggo spesso che valori di NO3 o PO4 a 0 possono provocare alghe. Qualcuno mi spiega perché?#24

Ale87tv
14-10-2013, 10:23
perchè quei pochi che ci sono vengono arraffati prima dalle alghe, lasciando le piante a stecchetto..

Rentz
14-10-2013, 11:21
molto bella la vasca e molto utile la descrizione... complimenti! mi piace apprendere le varie gestioni che si possono utilizzare

Miskin
06-11-2013, 16:35
bella! le vasche cosi' naturali mi piacciono molto di piu' di quelle "stilose" ma asettiche.

una curiosita' i portalampada sono ikea? :-)) mi sembrano come quelli che ho preso io per una vasca che sto progettando

bowser
09-11-2013, 20:06
ci sono collemboli???

Jefri
09-11-2013, 20:15
Si Miskin, sono ikea:-)

Si anche per te bowser :-)

bowser
09-11-2013, 20:19
dove stanno? sulla superficie? io ne ho solo nei terrari
comunque complimenti per la vasca!!!!

Jefri
09-11-2013, 20:59
Grazie:-) si si solo in superficie!

alemo78
15-11-2013, 00:39
ciao, innanzitutto complimenti #70 un piccolo capolavoro!

volevo chiederti, per curiosità, se un risultato simile si può ottenere anche con vasca chiusa.
non che odi le vasche aperte, ma a causa del gatto particolarmente pirla e amante dell' acqua rischio di trovarmi con l'acquario svuotato... #06

Rentz
15-11-2013, 10:24
il photos direttamente sui cannolicchi non sapevo portasse vantaggi.... se è cosi ci faccio un pensierino

Jefri
15-11-2013, 11:37
ciao, innanzitutto complimenti #70 un piccolo capolavoro!

volevo chiederti, per curiosità, se un risultato simile si può ottenere anche con vasca chiusa.
non che odi le vasche aperte, ma a causa del gatto particolarmente pirla e amante dell' acqua rischio di trovarmi con l'acquario svuotato... #06

Direi di si, se riesci a coltivare piante galleggianti e magari usi qualche fessura per inserire il Pothos:-)

Lic
17-11-2013, 22:13
Le lampade da 32w non escono troppo dal portalampada? Io ne ho messa una da 20w ed è accecante :D

Inviato dal Tardis

Renzo90
28-11-2013, 14:59
Bravo, personalmente non conoscevo questo metodo, mi documenterò.
Considerando che non eroghi co2 ne fertilizzante, le piante rispondono molto bene!
Le bba sostano sulo sul legno, oppure ti attaccano anche le piante?
Il libro c'e anche in italiano?

Jefri
28-11-2013, 15:10
Le lampade da 32w non escono troppo dal portalampada? Io ne ho messa una da 20w ed è accecante :D

Inviato dal Tardis

Devi prendere quelle più compatte. Se prendi quelle simili alle pl escono si.
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Bravo, personalmente non conoscevo questo metodo, mi documenterò.
Considerando che non eroghi co2 ne fertilizzante, le piante rispondono molto bene!
Le bba sostano sulo sul legno, oppure ti attaccano anche le piante?
Il libro c'e anche in italiano?

Dovrebbe esserci anche in italiano si. Le BBA restano solo sul legno. Qualche ciuffetto ogni tanto lo trovo in giro ma lo rimuovo. Comunque non invadono.

C'è un perché non erogo CO2 ne aggiungo fertilizzante. O, meglio, glieli fornisco in modo diverso:-)

Renzo90
28-11-2013, 20:54
C'è un perché non erogo CO2 ne aggiungo fertilizzante. O, meglio, glieli fornisco in modo diverso:-)

Si, ho capito l'essenza del metodo, ma volevo solo sottolineare che tutti coloro che hanno un plantacquario, compreso io, si scervellano sui micro, macro, eccessi, assenze, marche di fertilizzanti, con questo metodo invece trascurando totalmente questo aspetto, le piante sono in ottima forma:-)
Come in tutte le cose, la scelta più semplice è quasi sempre la migliore:-))

Jefri
28-11-2013, 22:31
Eh.... Il mio primo approccio alle piante è stato più o meno come il tuo.

Diciamo che ero piuttosto scettico sul metodo, anche perché va contro tutti i dogmi acquariofili. A partire dalla luce naturale e per finire (orrore!) con la terra da giardino. Almeno questo pensavo quando leggevo. Eppure funziona alla grande. Chiaramente ci vuole un minimo di esperienza perché, soprattutto all'inizio, qualche problema può esserci. Ma sul lungo periodo ti dimentichi letteralmente di averla.

Al di la comunque della gestione semplice ed economica il libro della Walstad approfondisce temi veramente molto interessanti. Cominci ad apprezzare (e saper gestire) molto di più una vasca.

Dalla Pietà
22-02-2014, 11:48
Ciao,
anche io utilizzo questo sistema di gestione delle vasche! (simile)
Ci sono molti pro e molti contro però è il metodo più "sano" sia per consumi e inoltre si avvicina molto alla natura ovviamente per alcuni generi di pesci. Personalmente allevo anabantidi e affini, perchè non allevi pesci su questa vasca?
Ho letto che vuoi abbassare la durezza dell'acqua ma te lo sconsiglio!
Se vuoi possiamo approfondire anche in privato.

malù
22-02-2014, 12:42
Come mai in privato??
Approfondite qui così ne giovano tutti!!!!

Inviato dal mio GT-I9070 utilizzando Tapatalk

royalblue
22-02-2014, 15:56
bella e interessante, conoscevo sommariamente il metodo, ma non ho mai avuto l'onore di sfogliare il libro, posso chiederti di approfondire con quello che sai e che trovi nel libro sull allelopatia, ho sempre imputato il prosperare di alcune specie a discapito di altre una questione di concorrenza nel metabolismo e una difficoltà di "ambientamento sommerso" di altre, ma magari toppavo completamente
(ripensandoci ricordo che non riuscivo a spiegarmi il deperire di alcune piante in salute quando l'echino fioriva, puo darsi che ne rilasci di più nei periodi di fioritura?)
perchè le tieni a temperatura ambiente? lo prevede il metodo?
poi sei sicuro che le piante consumino tanti carbonati da dover integrare con solo rubinetto? non so da te ma da me esce durissima l'acqua di rete,l'intenerimento dell'acqua io forse lo imputerei più che altro ad un filtro biologico ben maturo puo darsi?
mi è sfuggito quanto tempo ha la vasca
poi scusa ma volevi fare un bassorilievo sul vetro con tutti quei graffi?? XD

Jefri
01-03-2014, 01:25
Dalla Pietà non allevavo (ora tengo delle rasbore galaxy) pesci perché non conoscevo il metodo. Non volevo fare danni inutili. Vista la stabilità della vasca ora, finalmente, sono riuscito a "chiudere il cerchio" del metodo.
Saltuariamente fertilizzo con una goccia/giorno di NPK per orchidee. Quando mi ricordo. Perché ho un esercito di Pistia che mi mangia tutto. Credo che per avere una buona vasca Walstad servano litraggi più generosi, così da allevare più pesci e sopperire alla mancanza cronica di No3 e Po4.

Perché dici di non abbassare le durezze? Per mettere i Danio le ho abbassate e non è cambiato nulla. Tranne il classico adattamento delle cryptocoryne (peste).
------------------------------------------------------------------------ royalblue ho scritto un articolo a riguardo dell'allelopatia, eccolo:
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=446565

La T ambiente la tenevo per le caridine e per le piante, a cui non dispiace avere periodi di "freddo". L'alternanza stagionale è un fattore che, secondo me, si considera ancora poco rilevante in acquariofilia. Mentre porta dei vantaggi. Comunque il metodo non ne parla.. Ho letto qualcosa a proposito su un articolo di Guarraci.

Il discorso valori ha lasciato perplesso anche me. Ho scritto le durezze a cui mi esce dal rubinetto e quelle che rilevo dopo un certo periodo.. Probabilmente alcune piante operano una decalcificazione biogena notevole.
Il filtro non dovrebbe abbassarle.

Il bassorilievo è opera di un fratello piccolo che si divertiva a passare la calamita per pulire i vetri in mia assenza-92

Cartiz
01-03-2014, 10:19
Interessante anche se io l'avrei popolata di piu, com'è ora ? posteresti una foto aggiornata per vedere l'evoluzione (mi interessa capire come evolvono piante e alghe visto che sono in "lotta" per accaparrarsi i nutrienti)

Ale87tv
01-03-2014, 10:23
#24 ma a quanto hai le durezze adesso? i Danio margaritatus non sono proprio di acque tenerissime :-)

Jefri
01-03-2014, 17:51
KH 7 e GH 10 Ale. Ma ho cominciato a fare cambi più frequenti (sempre comunque nell'ordine di un mese, anche più). Ma solo per un discorso che non potevo permettermi la stasi di crescita che prima avevo, avendo pesci. Non mi sento ancora così "bravo" per gestire i problemi, e comunque non voglio avere inutili decessi.
Anche se forse sono solo pare perché la vasca è stabilissima.

La foto la metterò.. Ora sto combattendo con un po' di alghe perché son passato ai led, e probabilmente c'è troppa luce.

Messiah
03-03-2014, 00:42
bello davvero.....non riesci con quel wattaggio a coltivare qlke pianta rossa????sicuramente avrebbero creato quel colore in piu.....straordianrio il lavoro fatto con quei due tipi di lampade....
una domanda,ma quelle "chiocciole" e animaletti dove le hai trovate?

Jefri
03-03-2014, 01:22
Ora son passato ai led..
Le piante a stelo non le volevo perché, dovendole togliere dal substrato quando si pota, la terra entra in contatto con la colonna. Non è il caso:-)

Le lumache le ho prese da privati, le melanoides. Le Physa son cresciute "spontanee".

briciols
03-03-2014, 14:05
Sarei curioso di vedere la vasca aggiornata ad oggi :-))
questa è in assoluto tra le mie preferite e penso che hai fatto veramente uno splendido lavoro!

Jefri
03-03-2014, 14:48
A breve posterò una foto#70 devo anche aggiornare valori, fauna e descrizione:-)

Ale87tv
03-03-2014, 15:05
io per la limnophila, non la espiantavo e aspettavo i ricacci del fusto lasciato :-)

Jefri
03-03-2014, 15:34
Si ma esteticamente non è il massimo:-)

Cartiz
11-03-2014, 21:36
Foto ?

Jefri
11-03-2014, 22:47
Guarda il primo messaggio:-)

Agro
11-03-2014, 23:18
io per la limnophila, non la espiantavo e aspettavo i ricacci del fusto lasciato :-)

Anche io faccio cosi tanto ho il legno che nasconde il punto di taglio ;-)

Che led hai?

Cartiz
11-03-2014, 23:59
Probabilmente è stato il cambio di illuminazione a scatenare le alghe, e la scarsa fertilizzazione crea un eccesso luminoso.

Jefri
12-03-2014, 01:39
Ho 60W distribuiti (equamente) tra BF e BC, e dieci rossi... Ma è troppo secondo me.

Indubbiamente l'illuminazione che spinge di più ha creato problemi. Una vasca di questo tipo ha indubbi pregi (poca manutenzione, stabilità, economicità ecc..) ma ha pur sempre dei limiti. Basta esserne consapevoli:-)

Ora la smantellerò per darmi a qualcosa di più "sofisticato", ma mi reputo totalmente soddisfatto:-))

Cartiz
12-03-2014, 18:51
Purtroppo l'effetto collo di bottiglia manda all'aria tutto il discorso di stabilità, piu luce significa piu fertilizzanti, piu co2, piu cambi piu potature ecc ecc.... se una di queste è carente sballa tutto il resto

Jefri
21-03-2014, 02:09
Indubbiamente.. Con 60W, circa, di neon ero a cavallo... Coi led ho sforato, rotto la magia :-)