Visualizza la versione completa : MALATTIA PIANTE o calcificazioni? grazie
Salve a tutti amici di acquariofili!
da qualche settimana ho notato che in vasca le piante soprattutto a foglia larga (come le anubias) mi si ricoprono di una sorta di "calcificazione", una patina dura, come se fosse calcare, ruvida al tatto, bianchiccia da vedere.
avete esperienza in merito? non capisco cosa possa essere, se una malattia, una carenza, o dei depositi di calcare..
se mi date qualche dritta o avete domande per meglio indirizzarvi chiedete pure..
se riesco stasera metto una foto..
grazie mille..
Ciao, cerca "decalcificazione biogena", un processo comune in vasche povere di carbonio organico! ;-)
filofilo
29-05-2012, 19:11
Piu' che altro denota una mancanza in vasca di CO2. Il carbonio organico non c'entra. Il valore di KH potrebbe essere diventato molto basso. Controllalo.
Piu' che altro denota una mancanza in vasca di CO2. Il carbonio organico non c'entra. Il valore di KH potrebbe essere diventato molto basso. Controllalo.
Sai che differenza c'è tra il carbonio organico ed inorganico? Sai chi, e soprattutto come, produce l'anidride carbonica di cui ogni pianta superiore necessita? ;-)
filofilo
30-05-2012, 22:44
Sai che differenza c'è tra il carbonio organico ed inorganico?
Si.
Sai chi, e soprattutto come, produce l'anidride carbonica di cui ogni pianta superiore necessita? ;-)
Si.
http://www.acquariofilia.biz/vbglossar.php?do=showentry&id=397
Non mi pare... Il carbonio del carbonato di calcio è inorganico ed è quello che la pianta va a prendere quando quello organico derivato dall'anidride carbonica a sua volta derivata da processi metabolici di esseri viventi, che in acqua si discioglie velocemente(o sale in superficie, scegli tu) e diventa spesso un fattore limitante allo sviluppo delle piante.
In definitiva la pianta va a ledere la durezza dell'acqua(nonchè la sua salute, perchè il carbonio dei carbonati segue processi diversi di assorbimento) per procurarsi il carbonio necessario ai suoi processi autotrofi, non distinguendo più traorganico e inorganico.
Quindi non puoi dire che è un problema di anidride carbonica e che il carbonio organico non centra; è una contraddizione! ;-)
filofilo
31-05-2012, 00:26
Non mi pare... Il carbonio del carbonato di calcio è inorganico ed è quello che la pianta va a prendere quando quello organico derivato dall'anidride carbonica a sua volta derivata da processi metabolici di esseri viventi, che in acqua si discioglie velocemente(o sale in superficie, scegli tu) e diventa spesso un fattore limitante allo sviluppo delle piante.
Questa frase non ha capo ne coda, manca almeno un verbo.
La CO2 non e' un composto organico. Non e' un'anidride, puo' derivare dal carbonio organico ma non necessariamente. Venere ha l'atmosfera fatta principalmente di CO2 senza avere "processi metabolici di esseri viventi". Sulla Terra la CO2 viene emessa anche dai vulcani. per restare in argomento, in acquario se ho decalcificazine biogena devo aumentare la CO2, e non dare una fonte di "carbonio organico". Cosa consiglieresti? Del glucosio in vasca?
Ecco comunque una definizione di composto organico e inorganico.
Chiaramente il biossido di carbonio e' inorganico.
http://it.wikipedia.org/wiki/Composto_organico
Comunque questa e' una discussione che probabilmente non interessa a Isabel.
Mah: siccome parliamo di piante e non di astronomia, e siccome l'anidride carbonica che usano le piante di solito non viene da vulcani(poi il fatto che un composto sia sintetizzabile da esseri viventi, non vuol dire che non possa formarsi "spontaneamente"! Sai che i fulmini fissano piccole quantità di azoto? Eppure anche i derivati dell'azoto sono sintetizzabili dagli esseri viventi!) ma da processi di respirazione/fermentazione che, correggimi se sbaglio, sono opera di esseri viventi, io suggerirei di considerare l'anidride carbonica(o biossido di carbonio o come te pare, sempre due ossigeni e un carbonio sono) un composto di natura organica.
Non mi leggere Wikipedia per favore, e non prendere come unica fonte d'informazione un sito internet... ;-)
Comunque, come dici tu, restiamo in argomento:
per restare in argomento, in acquario se ho decalcificazine biogena devo aumentare la CO2, e non dare una fonte di "carbonio organico". Cosa consiglieresti? Del glucosio in vasca?
Sai su cosa si basano i fertilizzanti che integrano il carbonio quando l'anidride(o biossido) non svolge correttamente il proprio dovere(perchè magari altera i valori in maniera imprevista o scorretta)? Oppure quando si vuole fornire ad es. ferro in maniera più assorbibile? Carboidrati, gluconati, ecc. Vedi Excel, Iron, Propel, Envy, EasyCarbo, ecc.. (Ovviamente contengono ben più di un composto, come ad es. aldeidi, aa, vitamine, ma il succo è quello...). Indovina quindi cosa gli viene più o meno direttamente somministrato? ;-)
Quello che si può consigliare a chi come Isabel ha di questi problemi è una integrazione completa del carbonio(in ogni "forma") e possibilmente anche di nutrienti, magari in maniera anche blanda(dipenderà dallo stato e dalle esigenze della sua vasca). Questo onde evitare ulteriori indebolimenti, ma anzi per risollevare e proteggere lo stato di salute delle nostre amate piante.
filofilo
31-05-2012, 09:51
Wikipedia era piu' pratica da citare del Mcmurry o un altro testo di chimica organica. Non andare fuori tema. La CO2 non e' un composto organico. Il resto sono chiacchiere. Ora sono stanco di questa discussione con chi non ha la capacita' di ammettere di avere sbagliato.
P.S. le domande retoriche che poni sono abbastanza irritanti.
Wikipedia era piu' pratica da citare del Mcmurry o un altro testo di chimica organica. Non andare fuori tema. La CO2 non e' un composto organico. Il resto sono chiacchiere. Ora sono stanco di questa discussione con chi non ha la capacita' di ammettere di avere sbagliato.
P.S. le domande retoriche che poni sono abbastanza irritanti.
Ahahhahah vabbè se uno se impunta allora che parliamo a fare. Ciao
Ragazzi non vi scaldate :-))
Faccio il terzo in comodo per togliere ogni dubbio.
-Punto 1:
Non mi pare... Il carbonio del carbonato di calcio è inorganico ed è quello che la pianta va a prendere quando quello organico derivato dall'anidride carbonica a sua volta derivata da processi metabolici di esseri viventi, che in acqua si discioglie velocemente(o sale in superficie, scegli tu) e diventa spesso un fattore limitante allo sviluppo delle piante.
la CO2 è un composto inorganico. Non importa da dove proviene, è comunque inorganico, in quanto organico viene considerato qualsiasi composto del carbonio in cui C possieda 4 legami covalenti. Il carbonio presente nella CO2 ha 2 legami con altrettanti atomi di O. Quindi è inorganico.
Il carbonio organico in vasca è comunque un parametro molto importante da sapere, ma non semplice da misurare, in quanto somma del carbonio organico disciolto (DOC) e di quello particolato (POC), entrambi complicati (per noi acquariofili) da estrapolare.
-Punto 2
Piu' che altro denota una mancanza in vasca di CO2. Il carbonio organico non c'entra.
Il carbonio organico (disciolto), può entrarci, perchè una sua somministrazione (tramite prodotti vari) può sicuramente minimizzare il fenomeno della calcificazione biogena.
-Punto 3
Capitolo decalcificazione biogena, che poi è l’argomento del post che ci interessa maggiormente.
La definizione scritta sul glossario di AP è in realtà inesatta, o meglio incompleta (provvederò al più presto ad una sua correzione ;-)).
Perché innanzitutto, afinchè la decalcificazione avvenga, l’acqua della vasca deve essere medio-dura e contenere buone % di calcio e/o magnesio.
E poi perchè la decalcificazione avviene anche in vasche prive di piante capaci di sequestrare il carbonio dai carbonati e bicarbonati.
Infatti, in tali acque, avviene questa reazione:
Ca(HCO3)2 <-> CaCO3 + H2O + CO2
Se c’è quindi carenza di CO2 la reazione (per la legge dell’equilibrio) si sposta verso destra, con conseguente formazione e precipitazione di carbonato di calcio. Lo stesso risultato si ottiene se diminuiamo la concentrazione di… acqua. Se infatti facciamo evaporare un’acqua dura tramite bollitura, otterremmo precipitazioni di carbonato di calcio e/o magnesio.
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