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Visualizza la versione completa : Akadama in acquario: pro e contro


Gippy
07-03-2012, 19:22
Salve a tutti,
vorrei aprire un dibattito sull'utilizzo dell'Akadama in acquario.
Questo perchè sono convinta che sia il miglior substrato dal punto di vista: economicità-qualità-semplicità
Vorrei sapere che ne pensate anche a fronte della vostra personale esperienza.
Io ho dei poecilidi e di certo non uso questo fondo..ma in futuro pensavo appunto di modificare la popolazione e avvalermi di questo ritrovato.

L'akadama è:

economica: eh si..per chi intraprende certi studi è la prima cosa che viene in mente. Comprata online ci viene a costare di meno delle varie marche specifiche per acquariofilia. Risparmi sulla RO, sul fondo fertile, costa anche di meno di altri substrati.
permette di ottenere un'acqua a ph acido e una durezza bassa: niente acqua RO, basta quella del rubinetto e l'akadama non satura ci permette di ottenere valori da amazzonico. E questo anche durante i cambi d'acqua..da effettuarsi sempre con quella del rubinetto.
estetica: anche l'occhio vuol la sua parte: ha un aspetto naturale, bell'effetto.
niente fondo fertile: non necessita di un fondo fertile. Essendo allofana ha un alto drenaggio, per cui i nutrienti raggiungono benissimo le radici. (e qui ci metterei anche un bel risparmio sul fertilizzante)

appena mi vengono in mente altri pro ve li sottopongo.
Contro:
Innanzitutto non può essere usata per ogni allestimento: i poecilidi e le ampullarie finirebbero all'altro mondo...per non paralre dei malawi.
Può portare il kh a zero e questo può portare un problema di gestione nei primi mesi. (anche se poi a portarlo a kh 3 non è un'enorme complicazione penso).
Appena allestito ti alza un polverone: un paio di giorni e tutto torna normale.

Secondo me è un tipo di fondo che può essere consigliato al neofita che vuole determinati pesci (non il fritto misto per intendersi, ma per es. sceglie di mettere neon, cardinali, scalari, barbus).

Mi aiutate ad allungare le due liste per avere una visione completa della questione? -28

scriptors
07-03-2012, 19:31
Iniziando a leggere direi che hai scritto qualche inesattezza, quindi parti da presupposti errati ;-)

Tanto per dirne uno: non abbassa la durezza in eterno ma dopo poco si satura ed è come qualsiasi altro fondo

realexander
07-03-2012, 19:36
io ho comprato quella hard quality con la banda nera e rossa, granulometria media.
Ho notato che si sgretola facilmente anche in acquario, per cui devi fare un fondo abbastanza "sottile" altrimenti l'akadama più in fondo ti si sminuzza.

Gippy
07-03-2012, 19:51
ho dimenticato un contro: data la granulometria è sconsigliabile per i pesci da fondo che amano insabbiarsi e che potrebbero ferirsi.
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Iniziando a leggere direi che hai scritto qualche inesattezza, quindi parti da presupposti errati ;-)

Tanto per dirne uno: non abbassa la durezza in eterno ma dopo poco si satura ed è come qualsiasi altro fondo
Invece che dirmene uno..dimmeli tutti! Ti considero veramente un grand'esperto sui fondi, ho letto una tua guida..speravo proprio rispondessi :-))
Un primo vantaggio però lo dà..resta da vedere per quanto tempo.. e qui il tempo mi aspetto che me lo dica chi l'ha provato sulla propria pelle. Mi pare di aver capito, però, che ci mette un bel pezzo prima che si saturi. A quel punto si andrà di Ro, come si farebbe nei soliti casi...(però un risparmio economico c'è di sicuro. Scusami l'insisitenza sull'economicità..deformazione professionale!).
Però anche se si satura (e qui dimmi se sbaglio) consente lo stesso di drenare l'acqua e i nutrienti che abbiamo disciolto in essa alle radici (??)

Mirko_81
07-03-2012, 20:14
sinceramente non sono per nulla d'accordo con 3 di 4 dei tuoi punti positivi

economica: eh si..per chi intraprende certi studi è la prima cosa che viene in mente. Comprata online ci viene a costare di meno delle varie marche specifiche per acquariofilia. Risparmi sulla RO, sul fondo fertile, costa anche di meno di altri substrati.
in commercio ci sono fondi molto buoni ad uso acquaristico migliori e più economici

permette di ottenere un'acqua a ph acido e una durezza bassa: niente acqua RO, basta quella del rubinetto e l'akadama non satura ci permette di ottenere valori da amazzonico. E questo anche durante i cambi d'acqua..da effettuarsi sempre con quella del rubinetto.
l'akadama non fà miracoli, assorbe la durezza non in modo costante e sopratutto creando differenze anche notevoli tra Kh e Gh, oltretutto non è assolutamente vero che si evita l'utilizzo di acqua di RO, l'akadama non assorbe per sempre,come gia detto da scriptors e per ultimo ma non meno importante, più viene saturata in fretta e più il granulo tenderà a sfaldarsi velocemente

niente fondo fertile: non necessita di un fondo fertile. Essendo allofana ha un alto drenaggio, per cui i nutrienti raggiungono benissimo le radici. (e qui ci metterei anche un bel risparmio sul fertilizzante)
risparmiare sul fertilizzante sta a significare esaurire il fondo in un arco di tempo brevissimo, e dove sta il risparmio?

scriptors
07-03-2012, 20:51
;-)


Poi se lo saturi con 'schifezze' il fertilizzante lo devi mettere da subito.

Riguardo al pH lo abbassa perchè abbassa il KH, nel momento in cui metti un po di acqua di rubinetto il pH schizza in alto per poi abbassarsi poco e lentamente in funzione del KH (se c'è solo la CO2 atmosferica) = sbalzi di pH e pesci stecchiti

Metalstorm
08-03-2012, 10:38
Maaaaa.......a sto punto qualcuno mi spiega la VERA utilità si sto fondo?

no perchè dei problemi ne sono più o meno a conoscenza (quello del granulo che si sfalda prima se la saturi in fretta mi mancava), ma degli effettivi effetti benefici faccio davvero fatica a trovarne traccia in giro #24

Entropy
08-03-2012, 14:19
Dico personalmente la mia.
L’akadama, essendo una argilla allofana (ossia derivante dall’alterazioni di silicati di alluminio) possiede un’alta CSC, ossia capacità di scambio cationico, che rappresenta la potenzialità di un substrato di scambiare e veicolare gli elementi nutritivi (per la precisione cationi come Ca++, K+, Mg++, NH4+, Fe+++ ed altri ancora) tra le particelle del terreno e le radici delle piante. Quindi è un indice indiretto della fertilità di un terreno. Indiretto perché, di per sé, l’akadama non contiene elementi nutritivi, ma questi devono essere dosati all’interno della vasca. Essendo poi un “assorbitore” di cationi (= ioni positivi) preleva dall’acqua ioni Ca++ e Mg++, abbassando di conseguenza la durezza totale (o meglio, la durezza permanente), ed indirettamente provoca anche la diminuzione del KH. Ma l’abbassamento dei due valori non è legato da un'equazione lineare. Cosicché si viene a creare nel tempo un certo squilibrio, che risulta proporzionale al rapporto volume akadama/volume acqua e ai valori di durezza totale e alcalinità.
Succede anche che se le concentrazione di calcio e magnesio sono elevate, l’akadama si satura con tali cationi e, visto che la forza di adsorbimento è proporzionale alla carica dello ione adsorbito, li preferisce ad altri con carica minore, come il potassio o l’ammonio, minimizzando di fatto l’assorbimento di tali nutrienti ed il vantaggio di avere un substrato con un’alta CSC. Se invece accade che il pH dell’acqua è sotto la neutralità (e più pericolosamente sotto al 6) la CSC diminuisce drasticamente e ciò che era legato torna in soluzione, mentre ciò che è in soluzione non viene legato. Di conseguenza cambiamenti repentini del pH in una vasca con akadama (vedi ad esempio inserimento impianto di CO2 o suo staramento) possono comportare vari squilibri.
Detto ciò, se ne deduce che l’utilizzo dell’akadama come unico substrato è possibile, ma è da consigliare solo a chi ha un preciso quadro di ciò che accade e che accadrà nel proprio acquario e con una certa esperienza nel capire (o anticipare) le variazioni e nel correggere eventuali squilibri.
Un utilizzo più sicuro e consono dell’akadama potrebbe invece essere quello di integrazione per un fondo fertilizzato (mischiandolo con esso) o per un fondo molto alto, vista la sua leggerezza se rapportata al volume. Anche in quest’ultimo caso però, valide (e forse migliori e più economiche) alternative risultano il gravelit e il lapillo vulcanico.

Metalstorm
08-03-2012, 15:27
quindi in soldoni avrebbe il vantaggio di catturare gli elementi nutritivi in forma cationica rendendoli disponibili per le piante....però per evitare di saturarla o perdere le sostanze legate bisogna saper dosare e tenere monitorati ph e durezze.

Ho capito bene?

Entropy
08-03-2012, 16:00
quindi in soldoni avrebbe il vantaggio di catturare gli elementi nutritivi in forma cationica rendendoli disponibili per le piante....però per evitare di saturarla o perdere le sostanze legate bisogna saper dosare e tenere monitorati ph e durezze.

Ho capito bene?

Esattamente.
Avere un fondo di akadama e poi riempire l'acquario con un'acqua molto dura ha un effetto controproducente sulla fertilità di tale substrato, in quanto molti cationi di calcio e magnesio vengono adsorbiti, ma poi rimane poco "spazio" per altri tipi di ioni (come potassio e ammonio).
Con un'acqua troppo tenera però, si deve stare attenti a non far scendere troppo il pH, pena la diminuzione di efficienza dell'akadama come CSC e/o il rilascio delle sostanze adsorbite.

scriptors
08-03-2012, 16:11
Andrea, come sempre, sei stato fin troppo chiaro.

Meglio materiale inerte, smanettabile senza problemi e microporoso (utile sia ai batteri che alle radici).

#70

Metalstorm
08-03-2012, 16:38
Meglio materiale inerte, smanettabile senza problemi e microporoso (utile sia ai batteri che alle radici)
tipo lapillo lavico o gravelit?

sarò scettico, ma a sto punto il gioco vale davvero la candela? l'uso di tale fondo gestito correttamente da così evidenti vantaggi da compensare la difficoltà di utilizzo e lo sbattimento per equilibrare il sistema?
Leggendo quanto scrivete, se dovessi scegliere un fondo alternativo impegnativo per avere maggiori risultati sulle piante, delle due me la sentirei di più di "rischiare" con il fondo in terriccio da giardino (con tutte le sue problematiche) rispetto all'akadama

un'altra cosa dell'akadama che non mi torna è il suo utilizzo da parte di molti in vasche di gamberetti...che vantaggi dovrebbe portare alle caridine?

Corydoras 98
08-03-2012, 17:32
ragazzi....io quoto metal...

ps: @metalstorm..secondo me alle caridine nmo porta niente..anz abbassa le durezze forse serve a far risaltare i colori...

scriptors
09-03-2012, 10:02
Mi riferivo alla flourite, da quando uso la black sand non penso più a nessun tipo di fondo.

Se devo riallestire, svuoto, sciacquo e riutilizzo ;-)

Se devo cambiare un po il layout, spianto, aro con le dita e ripianto (magari una mezza sifonata non guasta dopo un annetto)