Visualizza la versione completa : Zone anossiche... Come prevenirle?
GoldbergVariation
25-01-2012, 21:04
Ciao a tutti,
sto riavviando il mio acquario Tanganica per correggere alcuni errori commessi per ingenuità, e uno di questi è la formazione di zone anossiche piuttosto ampie sotto la sabbia... Come fondo, di uno spessore di circa 7/8 cm, avevo appunto della sabbia molto fine per consentire ai miei Neolamprologus similis di compiere le loro operazioni di scavo...
Adesso non vorrei rischiare di commettere di nuovo l'errore che ha fatto sì che si verificasse questo fenomeno... Quindi, cosa devo fare?
Vi ringrazio in anticipo. :-)
Ciao, di solito è consigliato avere fondi bassi e con granulometria non eccessivamente fine e compatta... Viene suggerito anche l'uso del gravelit, per via della sua forma... Così come del cavetto(anche se su questo ho i miei dubbi)... ;-)
GoldbergVariation
26-01-2012, 09:47
Il fatto è che con i conchigliofili del Tanganica mi trovo costretta ad utilizzare una sabbia molto fine... Se riducessi lo spessore si riducerebbe anche la possbilità di creazione di queste zone anossiche?
Teoricamente sì, la probabilità si abbassa decisamente, ma ovviamente non si può escludere al 100%... Semmai prova con una spolverata di gravelit a contatto col vetro, e poi qualche cm della sabbia finissima che usi tu... Il gravelit alla fine è economico e non dà problemi, anzi per via della sua conformazione aiuta anche l'insediamento batterico...
Metalstorm
26-01-2012, 11:43
Ciao, di solito è consigliato avere fondi bassi e con granulometria non eccessivamente fine e compatta... Viene suggerito anche l'uso del gravelit, per via della sua forma... Così come del cavetto(anche se su questo ho i miei dubbi)...
si, questo però in un plantacquario...il gravelit col cavolo che i similis riescono a scavarlo, il cavetto appena ci arrivano si ustionano (il cavetto poi serve per favorire lo scambio di nutrienti alle radici dellle piante)
Con pesci come i simili le zone anossiche, anche con 6cm (che è il minimo per loro) di sabbia finissima non si formano!!! Sono sempre dietro a scavare come delle ruspe.
Se proprio vuoi una sicurezza, butta dentro una manciata di melanoides tubercolata: dove non arrivano i similis a scavare, ci pensano loro a drenare
Quando fai l'allestimento della vasca metti prima 10 cm di acqua e dopo la sabbia, mescolandola bene con le dita in modo da togliere tutta l'aria.
Poi quel tipo di pesci e le melanoides faranno il resto ;-) .
GoldbergVariation
26-01-2012, 12:40
Grazie mille per l'aiuto! :-) In effetti i similis sono terribili in questo senso... E se mi dite che anche con la sabbia più fine (perché in effetti quella che ho è finissima) non ci sarà problema, mi fido.
Quando fai l'allestimento della vasca metti prima 10 cm di acqua e dopo la sabbia, mescolandola bene con le dita in modo da togliere tutta l'aria.
Poi quel tipo di pesci e le melanoides faranno il resto ;-) .
Grazie per il prezioso consiglio, non ci avevo pensato... Lo farò. :-)
Ciao, di solito è consigliato avere fondi bassi e con granulometria non eccessivamente fine e compatta... Viene suggerito anche l'uso del gravelit, per via della sua forma... Così come del cavetto(anche se su questo ho i miei dubbi)...
si, questo però in un plantacquario...il gravelit col cavolo che i similis riescono a scavarlo, il cavetto appena ci arrivano si ustionano (il cavetto poi serve per favorire lo scambio di nutrienti alle radici dellle piante)
Con pesci come i simili le zone anossiche, anche con 6cm (che è il minimo per loro) di sabbia finissima non si formano!!! Sono sempre dietro a scavare come delle ruspe.
Se proprio vuoi una sicurezza, butta dentro una manciata di melanoides tubercolata: dove non arrivano i similis a scavare, ci pensano loro a drenare
Ma io infatti mica ho detto di mettere 10 Kg di gravelit... Ovvio che con qualsiasi "geofago" o pesce che comunque ama scavare va usato con parsimonia... E per il cavetto sono d'accordo ed avevo già espresso i miei dubbi, anche se io sapevo che serve a migliorare la circolazione dell'acqua e quindi a evitare stagnazioni(mentre alle piante serve poco o nulla per me)... In ogni caso GoldebergVaration ha già scelto, quindi amen! :-)
[Neofita mode: ON] Raga, scusate la mia ignoranza #24
....ma cosa sono le zone anossiche e perché si formano e perché non dovrebbero formarsi??
Ho provato a cercare sul web la risposta alla mia domanda ma ho trovato pareri addirittura favorevoli....quindi, visto che tendo a fidarmi di quello che leggo sul nostro forum, vorrei sapere la vostra.
Piccolo chiarimento :-).
Di per sé, una condizione anossica non è fonte di disagio e problemi. Il problema (parlando di fondi spessi e fini) si crea (eventualmente) quando a questa condizione anossica si associa un’elevata concentrazione di sostanza organica. In tal modo infatti, si avviano alcuni processi respiratori anaerobici da parte di batteri e funghi che portano (in determinate condizioni) alla formazione di sostanze tossiche o destabilizzanti, come metano, ammoniaca, acido solfidrico, acido acetico, etc.
Un fondo spesso di sabbia finissima ma povera in sostanza organica, pur producendo condizioni anossiche, non scatena processi anaerobici.
A volte questi processi si notano nella zona di contatto tra i vetri laterali e la sabbia, perché lì c’è la luce e lo scambio di gas necessari per la crescita di alghe e microorganismi, che successivamente portano all’accumulo di sostanza organica. Se poi (più in basso) si formano zone anossiche, si avviano allora processi anaerobici.
Occhio che anche la denitrificazione è un processo anaerobico, eppure in molti frangenti è un bene perchè consuma nitrati ;-)
Detto questo, una domanda: GoldbergVariation, cosa ti ha fatto supporre che nella tua vasca ci siano state zone anossiche?#24
GoldbergVariation
16-02-2012, 23:07
Piccolo chiarimento :-).
Di per sé, una condizione anossica non è fonte di disagio e problemi. Il problema (parlando di fondi spessi e fini) si crea (eventualmente) quando a questa condizione anossica si associa un’elevata concentrazione di sostanza organica. In tal modo infatti, si avviano alcuni processi respiratori anaerobici da parte di batteri e funghi che portano (in determinate condizioni) alla formazione di sostanze tossiche o destabilizzanti, come metano, ammoniaca, acido solfidrico, acido acetico, etc.
Un fondo spesso di sabbia finissima ma povera in sostanza organica, pur producendo condizioni anossiche, non scatena processi anaerobici.
A volte questi processi si notano nella zona di contatto tra i vetri laterali e la sabbia, perché lì c’è la luce e lo scambio di gas necessari per la crescita di alghe e microorganismi, che successivamente portano all’accumulo di sostanza organica. Se poi (più in basso) si formano zone anossiche, si avviano allora processi anaerobici.
Occhio che anche la denitrificazione è un processo anaerobico, eppure in molti frangenti è un bene perchè consuma nitrati ;-)
Detto questo, una domanda: GoldbergVariation, cosa ti ha fatto supporre che nella tua vasca ci siano state zone anossiche?#24
Grazie per la spiegazione! :-)
L'ho supposto dal fatto che la mia sabbia, in determinate zone anche non troppo in profondità, aveva assunto un colore grigio-nero (la mia sabbia è bianca), specialmente in prossimità del vetro... Quindi, se ho capito bene, sono sì zone anossiche ma comunque non pericolose?
....la risposta interessa anche a me #24
L'ho supposto dal fatto che la mia sabbia, in determinate zone anche non troppo in profondità, aveva assunto un colore grigio-nero (la mia sabbia è bianca), specialmente in prossimità del vetro... Quindi, se ho capito bene, sono sì zone anossiche ma comunque non pericolose?
Quelle zone nerastre che vedi sotto la sabbia in prossimità del vetro, non sono causate da processi anaerobici come fermentazione o altro, ma sono semplici crescite di cianobatteri e alghe varie. La formazione di sacche anossiche con conseguenti reazioni potenzialmente pericolose verrebbero segnalate da bolle sotto (parecchio sotto...) la sabbia (che però potrebbe anche essere azoto prodotto dalla denitrificazione) e/o da odori sgradevoli.
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