Visualizza la versione completa : Come evitare eccessivo allungamento
Enza Catania
13-09-2011, 17:48
Ho letto che per evitare l'ccessivo allungamento di alcune varietà veloci sarebbe bene adottare un sistema che tiene conto di un picco d' illuminazione, ad es: 4 ore a 60w, 2a100w e 4 a 60w. Questo sistema pare contribuirebbe a irrobustire la pianta e a colorarla ulteriormente oltre a rallentarne l'allungamento. Qualcuno di voi ha mai sperimentato questa tecnica? -15
Ho letto che per evitare l'ccessivo allungamento di alcune varietà veloci sarebbe bene adottare un sistema che tiene conto di un picco d' illuminazione, ad es: 4 ore a 60w, 2a100w e 4 a 60w. Questo sistema pare contribuirebbe a irrobustire la pianta e a colorarla ulteriormente oltre a rallentarne l'allungamento. Qualcuno di voi ha mai sperimentato questa tecnica? -15
Io sapevo solamente che più la luce è forte più la pianta cresce compatta e quindi si allunga meno verso l'alto. Riguardo al picco non so di sicuro,ma presumo che più ore vengono date di luce forte meno la pianta si allunga in alto,ma potrei sbagliare.
cassa 92
13-09-2011, 19:19
conta che c'e piu rischio che si formino alghe con luce più potente
Enza Catania
14-09-2011, 13:26
io non parlo di aumento di watt o cambio della frequenza della luce, ma proprio di concentrazione del wattaggio ottimale in poche ore"il picco" ho letto di questa procedura ma vorrei avere dei riscontri (forse ho sbagliato sez)#24
berto1886
14-09-2011, 14:01
se la luce è poca è poca che siano 4 o 10 ore!
omeroped
14-09-2011, 14:15
se la luce è poca è poca che siano 4 o 10 ore!
Quoto... Inoltre mi sembra di ricordare che le piante abbiano una limitata quantità di ore giornaliere in cui effettuano la fotosintesi quindi è perfettamente inutile darne di piú.
L'intensità luminosa invece è un'altra cosa...
La questione illuminazione – crescita delle piante è un argomento alquanto complesso.
Questo perché entrano in gioco molteplici fattori. Oltre all’intensità luminosa, c’è da calcolare il rapporto ore luce/buio, l’attivazione o l’inibizione con la luce di diversi ormoni, il ciclo fenologico della pianta (i stimoli cioè che possono portarla ad esempio alla fioritura) e la specie considerata (importantissimo).
L'allungamento degli internodi (ossia di quella porzione di fusto tra un nodo di foglie e l'altro) ad esempio è regolato sia dalla quantità di luce che dall’intensità. Solitamente maggiore è intensità di illuminazione, minore è la crescita degli internodi (piante basse e compatte). C’è da sottolineare però il fatto che ogni specie possiede un valore massimo di saturazione alla luce, oltre il quale non solo non aumenta la fotosintesi, ma in alcuni casi la interrompe, per evitare danni da fot ossidazione.
Stesso discorso per le ore di luce che vengono date ad una pianta. Ci sono piante che si accontentano di 6 – 7 ore, altre a cui ne servono 12 – 14. Altre ancora che aumentando (longidiurne)o diminuendo (brevidiurne) le ore di luce, fioriscono.
Il sistema di aumentare la potenza di illuminazione nelle ore centrali ha quindi un suo perché con determinate specie e non con altre.
Enza Catania
14-09-2011, 17:52
Ti ringrazio per la risposta attinente e concisa, la mia richiesta però mirava ad accertare se c'erano testimonianze a tal riguardo. Ciao
Ti ringrazio per la risposta attinente e concisa, la mia richiesta però mirava ad accertare se c'erano testimonianze a tal riguardo. Ciao
Io,da quello che ha detto Entropy,deduco che una regola generale,che vada bene per quasi tutte le piante per quanto riguarda il picco,non c'è. Altrimenti devi valutare ogni pianta singolarmente e adeguarti di conseguenza,o addirittura inserire le piante che abbiano uguali caratteristiche in fatto di luce.
Cioè anche se qualcuno avesse provato di sicuro noterebbe una crescita più compatta di certe piante e magari un blocco vegetativo di altre.
berto1886
14-09-2011, 21:40
ottimo approfondimento... molto complesso come temevo che fosse!
omeroped
14-09-2011, 22:07
ottimo approfondimento... molto complesso come temevo che fosse!
quoto :-)
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