Visualizza la versione completa : l'acquariofilia...rispetta l'ambiente????
nvokbetsi87
24-06-2011, 13:13
Saluti a tutti!
Ho deciso di pubblicare questo thread perche mi stà molto a cuore l'argomento,
e vorrei sondare tra noi appassionati le opinioni,le idee e fare uno "status" della nostra passione oggi,e del suo impatto sull'ambiente
(dalla pesca,al commercio,all'utilizzo di tecnologie piu o meno pulite,i metodi di gestione della vasca,i prodotti di consumo,gli alimenti etc.....)
Facciamo così: butto là qualche spunto e aspetto un vostro giudizio,una vostra opinione o un idea per cambiare il sistema.
:-))
si parte!
-I pesci?!?!?!?!? quanto ci state attenti a cosa è,da dove proviene,se pescato o allevato e se pescato,chi lo ha fatto e come è arrivato qui in Italia?
-Metodi di pesca?!?!?!cianuro,pesca con tossine vegetali,profondità di pesca e decompressione???
-Biotopi di origine?!sviluppo della vasca SOLO in funzione degli abitanti con le caratteristiche tipiche dei luoghi di cattura o di origine(non intendo solo i valori kh,gh,ec,orp, etc ma anche quelli piu "scontati" come variazioni di T° durante l'anno,fotoperiodo e variazioni stagionali,idrodinamismo,altezza colonna acqua,presenza di specie vegetali e tipo,caratteristiche dei fondali etc..)
-Il trasporto?i metodi di acclimatazione?da esportatore a stabulatore,a grossista,a commerciante?
-Tecnologie?farmaci chimici o farmacopea naturale?gestione di vasca con integrazioni naturali(miracle mud,refugium,TAS,phytoreattori,etc..)o con integrazioni da prodotti commerciali?
-Prodotti comerciali "eco-friendly"?!
Gli spunti sarebbero quasi illimitati...#17 e se ne possono trovare continuamente di nuovi e sviluppare meglio quelli esistenti ma per questo...servite voi ragazzi!-35
Rispondete numerosi,dite qualsiasi vogliate,la vostra partecipazione è fondamentale-35
Vi aspetto numerosi
Saluti-28
Nicola
Kj822001
24-06-2011, 14:07
Bè secondo me NO.
prendi un animale dal suo luogo d'origine e lo metti in luogo che per quanto grande è sempre molto più piccolo di dove vive. Oltretutto ha sempre un fattore di paura dovuto al fatto che ci sono cose che non sa capire cosa siano che gli girano continuamente attorno (noi). Poi si può adattare e vivere comunque bene.
CILIARIS
24-06-2011, 16:58
Modificato da algranati
ALGRANATI
24-06-2011, 17:05
Paolo, è un topic come un'altro, non mi sembra di doverlo deridere appena aperto ;-)
nvokbetsi87 questo è il forum dell'acquariofilia consapevole, si cerca di diffondere il concetto di integrare il nostro hobby sia con il rispetto massimo possibile per l'ambiente dal quale si prelevano gli esseri viventi che alleviamo, sia con il rispetto delle esigenze per una esistenza dignitosa in cattività dentro le nostre vasche. ;-)
giangi1970
24-06-2011, 17:20
nvindj 830....ma che cacchio di nik.....:-D:-D:-D
Scherzo......
Domanda difficilissima......
Fa' bene la Gattara che da da mangiare a gatti ma li lascia "selvaggi" o "l'amante degli animali" con 10 gatti 6 cani 5 pappagalli chiusi in un appartamento(se gli va bene con giardino) ma che li ama come i figli??
Chi puo' dirlo....dipende da come ti poni...
giangi1970
24-06-2011, 17:41
piu' nello specifico....
-I pesci?!?!?!?!? quanto ci state attenti a cosa è,da dove proviene,se pescato o allevato e se pescato,chi lo ha fatto e come è arrivato qui in Italia?
-Metodi di pesca?!?!?!cianuro,pesca con tossine vegetali,profondità di pesca e decompressione???
Perche' pensi che realmente il negoziante o il grossista lo sappiano??
Loro,ma e' normale parliamo di soldi e profitti,chi gli garantisce la fornitura a minor costo ma con maggior rendimento=poche morie e pesci sani...
-Biotopi di origine?!sviluppo della vasca SOLO in funzione degli abitanti con le caratteristiche tipiche dei luoghi di cattura o di origine(non intendo solo i valori kh,gh,ec,orp, etc ma anche quelli piu "scontati" come variazioni di T° durante l'anno,fotoperiodo e variazioni stagionali,idrodinamismo,altezza colonna acqua,presenza di specie vegetali e tipo,caratteristiche dei fondali etc..)
Sarebbe bello e auspicabile...ma praticamente impossibile...
Troppe variabili troppi fattori.....senza tener conto che ricreare un ambiante narurale nelle nostre vasche e' impossibile...
-Il trasporto?i metodi di acclimatazione?da esportatore a stabulatore,a grossista,a commerciante?
Vale il discorso di prima.....
-Tecnologie?farmaci chimici o farmacopea naturale?gestione di vasca con integrazioni naturali(miracle mud,refugium,TAS,phytoreattori,etc..)o con integrazioni da prodotti commerciali?
scusami....questa non l'ho capita.....
-Prodotti comerciali "eco-friendly"?!
Per acquariologia....mai visti...se mi parli di basso consumo...si...ma eco-friendly plastica titanio e i materiali che al 99% vengono usati per gli accessori per acquari non hanno niente o molto poco...
diny1983
24-06-2011, 19:50
Questo è un tasto molto dolente. Partiamo dai pesci: a parte poche specie ( amphiprion ocellaris fra tutti) non sono riproducibili in cattività, ne va che essi verrano catturati. Vedere nei negozi come spesso accade zebrasoma flavescens a 35 euro mi fa stare male per i motivi che ben avete intuito (e a bergamo la maggioranza dei negozi fa dei prezzi del genere). Spesso poi una grandissima parte arriva malata o comunque muore nel viaggio di trasporto. Purtroppo. è anche per questo che nelle mie vasche metto pochi pesci e molti coralli. I coralli: i duri si allevano.(anche i molli e lps). Compro solo duri allevati e non wild, si certo si possono prendere senza problemi wild "tanto hanno il cites" si dice...beh a me non me ne frega nulla che abbiano il cites perchè vengono presi in natura e io non ci sto. No per Dio non andrò a strappare coralli che vivono in un mare meraviglioso per vederli nel mio salotto di fianco alla playstation ( ovviamente non ho l'acquario di fianco alla play...). E le rocce vive? Ve le siete scordate? Purtroppo servono di brutto per noi... (se avete un dsb no ma anche li la sabbia è corallina e infondo è solo roccia triturata dalla forza del mare). Questo porterebbe a dire che siamo dei "mostri"...ma non è proprio così. Il cites è qualcosa di serio e penso che tutto sia ben organizzato e normato ( è tutto per così dire "sostenibile"), quindi mi fido molto delle autorità. Le mie conclusioni: se dovessi consigliare al mondo intero cosa fare direi: pochi pesci (riproducibili in cattività), coralli a iosa (sempre e solo allevati), zero sabbia (tanto io non la uso nemmeno), rocce vive (punto dolente su cui però non posso che dire, servono, a meno anche in questo caso di sostituirle con rocce diverse e che vengano maturate con poche rocce vive di qualità...ma sappiamo bene che non è lo stesso). Dato che sono logorroico scrivo l'ultima cosa che interessa gli abitanti che le commerciano: spesso sono popolazioni molto povere che vedono anche in questa attività una fonte del loro reddito (guardate gli mbuma del Malawi). Se tutto fosse in regola e ben normato come detto non ci sarebbero problemi di sorta. Grazie a presto amici acquariofili.
Questo è un tasto molto dolente. Partiamo dai pesci: a parte poche specie ( amphiprion ocellaris fra tutti) non sono riproducibili in cattività, ne va che essi verrano catturati. Vedere nei negozi come spesso accade zebrasoma flavescens a 35 euro mi fa stare male per i motivi che ben avete intuito (e a bergamo la maggioranza dei negozi fa dei prezzi del genere). Spesso poi una grandissima parte arriva malata o comunque muore nel viaggio di trasporto. Purtroppo. è anche per questo che nelle mie vasche metto pochi pesci e molti coralli. I coralli: i duri si allevano.(anche i molli e lps). Compro solo duri allevati e non wild, si certo si possono prendere senza problemi wild "tanto hanno il cites" si dice...beh a me non me ne frega nulla che abbiano il cites perchè vengono presi in natura e io non ci sto. No per Dio non andrò a strappare coralli che vivono in un mare meraviglioso per vederli nel mio salotto di fianco alla playstation ( ovviamente non ho l'acquario di fianco alla play...). E le rocce vive? Ve le siete scordate? Purtroppo servono di brutto per noi... (se avete un dsb no ma anche li la sabbia è corallina e infondo è solo roccia triturata dalla forza del mare). Questo porterebbe a dire che siamo dei "mostri"...ma non è proprio così. Il cites è qualcosa di serio e penso che tutto sia ben organizzato e normato ( è tutto per così dire "sostenibile"), quindi mi fido molto delle autorità. Le mie conclusioni: se dovessi consigliare al mondo intero cosa fare direi: pochi pesci (riproducibili in cattività), coralli a iosa (sempre e solo allevati), zero sabbia (tanto io non la uso nemmeno), rocce vive (punto dolente su cui però non posso che dire, servono, a meno anche in questo caso di sostituirle con rocce diverse e che vengano maturate con poche rocce vive di qualità...ma sappiamo bene che non è lo stesso). Dato che sono logorroico scrivo l'ultima cosa che interessa gli abitanti che le commerciano: spesso sono popolazioni molto povere che vedono anche in questa attività una fonte del loro reddito (guardate gli mbuma del Malawi). Se tutto fosse in regola e ben normato come detto non ci sarebbero problemi di sorta. Grazie a presto amici acquariofili.
In effetti hai ragione solo coralli e pesci di riproduzione e non prelevati in natura cosi si salvaguardia la fauna naturale.....
per le roccie anche per me si sta rovinando la fauna però spero sia gestito tutto con criterio;-)
Mazzoli Andrea
24-06-2011, 20:16
secondo me la risposta è no,o perchè tante volte non rispettiamo le esigenze degli animali(come dice giangi sia nel bene che nel male,perchè comunque troppo bene è un grosso male...)
sia perchè già dal momento che "qualcosa" viene prelevato dalla natura x finire in una vasca è "innaturale"poi,oh,cerchiamo di essere sempre più "consapevoli"possibile,ma quanti di noi,davanti a qualcosa che gli piace,oggettivamente,almeno una volta,non se ne sono fregati dell'etica???-28d#
Manuelao
24-06-2011, 20:18
[QUOTE=giangi1970;1060976374]Fa' bene la Gattara che da da mangiare a gatti ma li lascia "selvaggi" o "l'amante degli animali" con 10 gatti 6 cani 5 pappagalli chiusi in un appartamento(se gli va bene con giardino) ma che li ama come i figli??
Chi puo' dirlo....dipende da come ti poni...[/QUOTE
#25
Emanuele Mai
25-06-2011, 00:54
quoto Manuelao :-))
Il nostro hobby la natura la salvaguarda ben poco,a meno che non si prendano animali riprodotti in cattività,ma sappiamo che,soprattutto per i pesci,la cosa non è fatibile con la maggior parte delle specie
andrea dazzi
25-06-2011, 18:54
Nei luoghi di provenienza c'è ben poca attenzione al metodo di cattura,di stabulazione e di trasporto degli animali...
si tratta di pescatori che per pochi dollari al giorno passano la giornata in mare a riempire contenitori di pesci e coralli!
La differenza dovremmo cercare di farla fare noi, acquariofili consapevoli, cercando di privilegiare l'acquisto di animali di garantita provenienza,magari anche pagandolo qualche cosa in più.
ma se la richiesta di pesci riprodotti aumentasse alla fine anche il costo si abbatterebbe e il negoziante sarebbe sempre più invogliato ad acquistarli...
Ripeto il pallino del gioco è in mano all'acquariofilo.
La differenza dovremmo cercare di farla fare noi, acquariofili consapevoli, cercando di privilegiare l'acquisto di animali di garantita provenienza,magari anche pagandolo qualche cosa in più.
ma se la richiesta di pesci riprodotti aumentasse alla fine anche il costo si abbatterebbe e il negoziante sarebbe sempre più invogliato ad acquistarli...
Ripeto il pallino del gioco è in mano all'acquariofilo.
Lo stesso discorso vale per il commercio equo-solidale...
Ma purchè funzioni tutti dovrebbero pensarla in questo modo e voler spendere un po' di più
imho...
Emanuele Mai
25-06-2011, 23:23
Nei luoghi di provenienza c'è ben poca attenzione al metodo di cattura,di stabulazione e di trasporto degli animali...
si tratta di pescatori che per pochi dollari al giorno passano la giornata in mare a riempire contenitori di pesci e coralli!
La differenza dovremmo cercare di farla fare noi, acquariofili consapevoli, cercando di privilegiare l'acquisto di animali di garantita provenienza,magari anche pagandolo qualche cosa in più.
ma se la richiesta di pesci riprodotti aumentasse alla fine anche il costo si abbatterebbe e il negoziante sarebbe sempre più invogliato ad acquistarli...
Ripeto il pallino del gioco è in mano all'acquariofilo.
#25
Mazzoli Andrea
26-06-2011, 11:19
Nei luoghi di provenienza c'è ben poca attenzione al metodo di cattura,di stabulazione e di trasporto degli animali...
si tratta di pescatori che per pochi dollari al giorno passano la giornata in mare a riempire contenitori di pesci e coralli!
La differenza dovremmo cercare di farla fare noi, acquariofili consapevoli, cercando di privilegiare l'acquisto di animali di garantita provenienza,magari anche pagandolo qualche cosa in più.
ma se la richiesta di pesci riprodotti aumentasse alla fine anche il costo si abbatterebbe e il negoziante sarebbe sempre più invogliato ad acquistarli...
Ripeto il pallino del gioco è in mano all'acquariofilo.
il problema è il solito però...che le cose normali,"comuni",quelle"che hanno tutti",in tutti i settori commerciali non le vuole nessuno...
il cliente è disposto a pagare di + il pesce "wild",il corallo introvabile...non quello che hanno tutti o che vede in tutte le vasche
il mercato dell'acquariofilia è soggetto come tutti i mercati alla legge della domanda-offerta ..... e l'utente finale purtroppo (sotto alcuni punti di vista) cerca di pagare il meno possibile ... e questo non sempre è la cosa migliore in particolare per l'ambiente ....... ;-)
lavorando nel settore (ittico alimentare ..... ) dico che difficilmente il prezzo del pesce/corallo allevato potrà mai inferiore a quello prelevato in natura ......
Emanuele Mai
26-06-2011, 12:10
il mercato dell'acquariofilia è soggetto come tutti i mercati alla legge della domanda-offerta ..... e l'utente finale purtroppo (sotto alcuni punti di vista) cerca di pagare il meno possibile ... e questo non sempre è la cosa migliore in particolare per l'ambiente ....... ;-)
lavorando nel settore (ittico alimentare ..... ) dico che difficilmente il prezzo del pesce/corallo allevato potrà mai inferiore a quello prelevato in natura ......
strano Camillo.... invece io pensavo fosse così perchè, per esempio, magari prendi un acropora selvatica gigante (che avresti venduto diciamo a 200 euro), la talei in 20 pezzi che farai crescere e li venderai a 30 euro ognuno...... così hai guadagnato 600 euro e il compratore ha pagato di meno (anche se il pezzo era più piccolo).
nvokbetsi87
26-06-2011, 15:28
Saluti ragazzi,
ammetto che sono rimasto un pò deluso da voi colleghi del marino che siete i più toccati da questa problematica,spero che non preferiate seriamete fare finta di non potere cambiare niente e cullarvi nella realtà delle cose attuale.
Andrea Dazzi sono fermamente d'accordo con te,il pallino del gioco è in mano noi,di chi lo compra il pesce.
Rispondo per ordine,scusate se non rispondo a tutti.
Kj722001,sono d'accordo con te,anche se credo che sia una problematica sopratutto dei pesci pescati (appunto) meno caratteristica negli esemplari di allevamento.(con le eccezioni del caso)
Wurdy Sono contento che sia questo il fine ultimo del forum e proprio per questo motivo vi chiedo di aiutarmi/vi a sviluppare nuove idee,cambiare le solite tendenze,stimolare chi di dovere a impegnarsi nello sviluppo di prodotti,tecnologie,"sistemi" ,con un impegno piu marcato verso l'ecosostenibilità.
Giangi1970, nvokbetsi è il nome dell'etnia di mia madre,precisamente della nostra famiglia.Ha un profondo significato per me.
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Comunque,
personalmente preferisco la gattara,ma stimo e porto rispetto per l'amore esagerato dell"amante degli animali",anche se non condivido assolutamente il suo modo di esternarlo...ma questo è un altro discorso :)
Per rimanere in tema,Credo fermamente che sia il grossista\importatore che il negoziante ATTENTO,sappiano benissimo la provenienza dei loro pesci,la loro "qualità",la loro provenienza,e che negli anni ,con l'esperienza si siano fatti una chiara idea di chi spedisce che pesce,in che modo e di che genere.
Anche pensando soltanto al prezzo è facile capire che ci sono grandissime differenze tra differenti lotti,a secondo del metodo di cattura,eventuali stabulazioni,provenienza o anche semplicemente dall'impegno nel mantenere vivi e in salute gli animali.(le variabili sono tantissime,ma sono tutte legate comunque al prezzo.)
Biotopi d'origine e fattori ambientali: e in una vasca di profondità o un biotopo di grotta di gorgonie,coralli non ermatipici,crinoidi e signantidi?che facciamo?le ricostruiamo le condizioni ambientali o assistiamo solo ad una lenta agonia breve periodo in cui possiamo mostrare orgogliosi la nostra vasca e i nostri animali rari agli amici o fotografarli per tenerne ricordo??
Ci compriamo una bella gorgonia e la mettiamo in una bella "vasca media" come se niente fosse?
Sono sicuro che nessun acquariofilo serio faccia di queste cose,non credo che tu le faccia.
non parlo di estremi,come nel mio esempio,voglio solo sottolineare la necessità dello sforzo nel dare ad ogni animale le SUE condizioni ideali,e vedere chi ne tiene veramente conto e chi no.
Diny sono proprio queste le riflessioni che cerco,le idee che voglio che sviluppiamo.
Rocce di acquacoltura,coralli di allevamento,pesci di allevamento.
Ne dico anche io qualcuna,non certo nuova:cooperative di pescatori nei luoghi di cattura,commercio equo e solidale con meno passaggi di mano dal pescatore\allevatore indonesiano all'acquirente con un prezzo piu equo e di conseguenza un maggiore impegno da parte del pescatore a trattare con riguardo gli animali fornendo esemplari di qualità maggiore.
Con questo quotavo Andrea dazzi e Dodo22,avete detto cose molto importanti,sono questi gli spunti che voglio che sviluppiamo
Grostik, c'è sempre speranza...:)
Ora ragazzi date idee...facciamo che il discorso si mantenga costruttivo e non vada fuori tema:
Cosa possiamo fare per cambiare?cosa servirebbe per rendere l'impatto di questo hobby meno marcato?
Qualcuno vuole parlare di risparmio energetico,pompe vibrazionali piuttosto che centrifughe,fotovoltaico?,esperienze a riguardo?
Idee?
e sopratutto....credo che dalle risposte alle domande quotando un po come ha fatto giangi 1970 si possano ricavare molti spubnti interessanti....
a voi ora
Saluti
Nicola
Emanuele Mai
26-06-2011, 16:40
io sinceramente più di quelloc he già è stato detto non ho nulla da dire...
per migliorare.... bisognerebba abbandonare l'acquariofilia o, comunque, prendere solo animali e invertebrati riprodotti o taleati...
giangi1970
26-06-2011, 18:28
nvokbetsi
Belle parole....e idee piu' che rispettabili e sensate....
Realizzabili.....no....
Purtroppo tu la vedi da privato....
Io da commerciante....che per quanto rispettoso della natura....devo vivere.....
Sento spesso parlare di rispetto per la Natura e dei pescatori o altro....
Poi pero' non manca giorno che non trovi un post su saper comprare con un link di prodotti CInesi(Cinesi in senso generico...mi riferisco a quei prodotti dove il basso costo e' dato dallo sfruttamento,al limite dello schiavismo,della manodopera e non al basso costo del materiale come si crede....)....e queste e' una delle cose piu' IPOCRITE che si possa fare....
Tutti pronti a pagare 100€ un pagliaccio riprodotto perhe viene riaspettata la natura....ma ben pochi a spedere qualche euro in piu' per NON prendere prodotti proveniente da paesi dove gli UOMINI vengono sfruttati....
nvokbetsi87
27-06-2011, 16:41
nvokbetsi
Belle parole....e idee piu' che rispettabili e sensate....
Realizzabili.....no....
Purtroppo tu la vedi da privato....
Io da commerciante....che per quanto rispettoso della natura....devo vivere.....
Sento spesso parlare di rispetto per la Natura e dei pescatori o altro....
Poi pero' non manca giorno che non trovi un post su saper comprare con un link di prodotti CInesi(Cinesi in senso generico...mi riferisco a quei prodotti dove il basso costo e' dato dallo sfruttamento,al limite dello schiavismo,della manodopera e non al basso costo del materiale come si crede....)....e queste e' una delle cose piu' IPOCRITE che si possa fare....
Tutti pronti a pagare 100€ un pagliaccio riprodotto perhe viene riaspettata la natura....ma ben pochi a spedere qualche euro in piu' per NON prendere prodotti proveniente da paesi dove gli UOMINI vengono sfruttati....
Anche questo è un problema,hai ragione,e solo con testimonianze di persone come te si possono cercare soluzioni.
Ti dò totalmente ragione, per il commerciante è una realtà completamente diversa,certamente molto più dura di quanto un privato possa pensare.
Ma riguarda anche questo il problema,sostanzialmente è la stessa storia.
Sul pesce vi è un attenzione maggiore per il fatto che è vivo,cosa che non viene percepita su una pompa piuttosto che uno skimmer.
nonostante ciò,ora come ora, TUTTO quello che possediamo in casa viene da luoghi dove l'uomo è sfruttato.
Purtroppo non è solo un problema dell'acquariofilia.
Non è una scoperta,rendersi conto di possedere una quantità impressionante di questi prodotti,i più scontati?Tutta la tecnologia di massa.
Però credo fermamente che a tutto ci sia una soluzione.
E io voglio impegnarmi a trovarla nel nostro ambito,perche un giorno sarà il mio lavoro.
Il commercio equo e solidale è una delle soluzioni possibili,già applicata in altri campi,ha dimostrato un grande potenziale.
Parliamo un po di questo.
Che ne dite?Cooperative nei luoghi di origine,regolamentate,con stipendi piu sostenibili per le popolazioni del luogo, condizioni di lavoro migliori,prodotti di migliore qualità.
Ne conoscete qualcuna?
Qualcuno che ne capisce un poco di queste cose vuole partecipare alla discussione?
Non credo sia un assurdità pensare che magari un giorno un prodotto con un costo leggermente più alto ma da un commercio equo,quindi anche se prodotto in Cina,troverà più applicazione di quello "cinese" che non rispetta la dignità umana..si tratta di una mancanza di informazione da parte dei consumatori,ma spero che se ben informati,smetterebbero a comprare "il pallone fatto a mano dai bambini"
Altre idee?
Partecipate ragazzi il discorso è immenso!!giangi ti prego di continuare anche tu,il parere di un commerciante può essere illuminante!
E' un occasione per tentare di migliorare le cose!!
Insomma che cosa possiamo fare concretamente!!?? e non mi dite che non possiamo fare niente...#26
Vi invito anche a leggere il thread pubblicato nella sezione sweet bar\dolce se ne avete voglia,in cui si sono dette cose che per alcuni di voi potrebbe essere importante leggere
Un saluto a tutti
Mazzoli Andrea
27-06-2011, 19:13
bhè,nvokbetsi87,ti dico come la vedo cadendo come solito nella retorica(perchè purtroppo in questi casi si finisce sempre li)?
è molto più facile tenere il mondo che ti viene dato che cercare di cambiarlo!
idee?
si certo,si potrebbe organizzare qualcosa di tipo"equosolidale"anche in questo settore,ma,onestamente,quanto potrebbe tirare avanti?
forse manco il tempo di mettere in moto il tutto...
forse organizzare una specie di cooperativa(una sorta di grande gruppo di acquisto )?
anche qui per ridurre veramente i cisti ci sarebbe da lavorare sul costo della componente"uomo" quindi...la vedo grigia o come dice zucchero ultimamente...
...la vedo nera!!!:-D
Paolo Piccinelli
27-06-2011, 20:50
scrivere su un forum è eco-compatibile?!? #24
No, perchè per tenere accesi i nostri PC si deve bruciare il petrolio.
O torniamo tutti a vivere nelle grotte e vestirci di pelli (anzi no, le pelli presuppongono lo scuoiamento di una bestia...), oppure c'è poco da fare, temo.
nvokbetsi87
27-06-2011, 22:56
scrivere su un forum è eco-compatibile?!? #24
No, perchè per tenere accesi i nostri PC si deve bruciare il petrolio.
O torniamo tutti a vivere nelle grotte e vestirci di pelli (anzi no, le pelli presuppongono lo scuoiamento di una bestia...), oppure c'è poco da fare, temo.
Credevo fosse compito del moderatore,moderare appunto, le discussioni perche si potessero mantenere costruttive e costituire reciproco scambio di informazioni,piuttosto che di battute...
oltretutto dopo la discussione sul post del dolce credevo avessimo chiarito e potessimo andare avanti serenamente...
ti dico la verità:stai riuscendo a scoraggiarmi,se non a proseguire il mio lavoro,almeno a scrivere qua sopra cercando qualcuno a cui questa cosa interessi realmente
Una cosa è certa,non volevo si scatenasse tutto questo.volevo uno scambio di idee.
Paolo Piccinelli
28-06-2011, 07:16
Non è una battuta, è la realtà purtroppo.
Ogni cosa che facciamo con il nostro stile di vita "occidentale" arreca un danno più o meno grave all'ambiente.
Quando bevi la coca cola usi petrolio (plastica della bottiglia, energia usata per fare la bibita, imbottigliarla, trasportarla, energia usata per smaltire la bottiglia), quando mangi gli spaghetti di soia contribuisci a distruggere l'Amazzonia, quando compri una scrivania di mogano pure.
Se regali alla morosa un anello di diamanti devasti le savane in sudafrica, se prendi una pentola di alluminio contribuisci ad inquinare l'Australia...
Come detto di là, l'acquariofilia non è eco-compatibile tout court... però contribuisce al formarsi di una coscienza ecologica a mio modo di vedere fondamentale.
La cattura di pesci in natura è il minore dei mali arrecati all'ambiente, i pesci si riproducono e ripopolano... il dramma vero è la distruzione dell'ambiente naturale ed è contro di esso che si deve lottare.
Io nel mio piccolo ho 560 pannelli solari sul tetto, non è molto lo so... ma i miei acquari perlomeno sono ad impronta carbonio zero.
Io farei una distinzione..... Se parliamo di rispetto dell'ambiente inteso (come all'inizio del thread) come metodi di cattura, condizioni di vita, biotopi compatibili ecc ritengo che ogni hobby che abbia a che fare con animali vivi non possa essere a tutela dell'ambiente. Questo non vale solo per pesci e coralli, ma per animali tenuti in terrari, uccelli esotici, ma anche animali piu' "comuni" nella nostra Italia (cavalli tenuti rinchiusi in maneggi per tutta la settimana per la sola soddisfazione di farci un giro come fossero uno scooter la domenica mattina, ma ci sarebbero centinaia e centinaia di esempi).
Quindi laddove un animale e' costretto ad una vita "occidentalizzata" va contro qualsiasi forma di vita in natura e pertanto non puo' essere nel rispetto dell'ambiente.
Se diversamente parliamo di rispetto dell'ambiente inteso come inquinamento, sono perfettamente d'accordo con Paolo Piccinelli..... Ogni cosa che ci appartiene contribuisce piu' o meno al mancato rispetto dell'ambiente, hobby compresi.... Paolo ha i pannelli votovoltaici e gia' e' un passo avanti a tutti noi, ma pensiamo che consumo di energia elettrica hanno le nostre vasche (anche quelle dolci sebbene in misura inferiore), per non parlare dei prodotti che utilizziamo (integratori, mangimi ecc) e dello smaltimento delle confezioni vuote, dell'acqua di scarto dell'impianto ad osmosi che spesso finisce direttamente nello scarico e molto altro ancora....
Ritengo quindi che un hobby, gestito pure in modo consapevole, non puo' e non potra' mai essere a favore dell'ambiente ne tantomeno degli animali (e dei luoghi di prelievo) che rendono possibile l'hobby stesso.
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