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Visualizza la versione completa : L'acquariofilia...rispetta la natura!?!?!?


nvokbetsi87
24-06-2011, 12:59
Saluti a tutti!
Ho deciso di pubblicare questo thread perche mi stà molto a cuore l'argomento,
e vorrei sondare tra noi appassionati le opinioni,le idee e fare uno "status" della nostra passione oggi,e del suo impatto sull'ambiente
(dalla pesca,al commercio,all'utilizzo di tecnologie piu o meno pulite,i metodi di gestione della vasca,i prodotti di consumo,gli alimenti etc.....)

Facciamo così: butto là qualche spunto e aspetto un vostro giudizio,una vostra opinione o un idea per cambiare il sistema.

:-)):-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-))

si parte!

-I pesci?!?!?!?!? quanto ci state attenti a cosa è,da dove proviene,se pescato o allevato e se pescato,chi lo ha fatto e come è arrivato qui in Italia?


-Metodi di pesca?!?!?!cianuro,pesca con tossine vegetali,profondità di pesca e decompressione???

-Biotopi di origine?!sviluppo della vasca SOLO in funzione degli abitanti con le caratteristiche tipiche dei luoghi di cattura o di origine(non intendo solo i valori kh,gh,ec,orp, etc ma anche quelli piu "scontati" come variazioni di T° durante l'anno,fotoperiodo e variazioni stagionali,idrodinamismo,altezza colonna acqua,presenza di specie vegetali e tipo,caratteristiche dei fondali etc..)

-Il trasporto?i metodi di acclimatazione?da esportatore a stabulatore,a grossista,a commerciante?

-Tecnologie?farmaci chimici o farmacopea naturale?gestione di vasca con integrazioni naturali(miracle mud,refugium,TAS,phytoreattori,etc..)o con integrazioni da prodotti commerciali?

-Prodotti comerciali "eco-friendly"?!

Gli spunti sarebbero quasi illimitati... #17 e se ne possono trovare continuamente di nuovi e sviluppare meglio quelli esistenti ma per questo...servite voi ragazzi!-35

Rispondete numerosi,dite qualsiasi vogliate,la vostra partecipazione è fondamentale-35
Vi aspetto numerosi

-28Saluti
Nicola

Ale87tv
24-06-2011, 13:20
-I pesci?!?!?!?!? quanto ci state attenti a cosa è,da dove proviene,se pescato o allevato e se pescato,chi lo ha fatto e come è arrivato qui in Italia?

sinceramente sono sempre orientato ad acquistare pesci nati in cattività, molto meglio se riprodotti da appassionati,e a mia volta li riproduco e li scambio.


-Metodi di pesca?!?!?!cianuro,pesca con tossine vegetali,profondità di pesca e decompressione???

nel dolce non li usano, vanno di retino... comunque il grosso sono nati in cattività.


-Biotopi di origine?!sviluppo della vasca SOLO in funzione degli abitanti con le caratteristiche tipiche dei luoghi di cattura o di origine(non intendo solo i valori kh,gh,ec,orp, etc ma anche quelli piu "scontati" come variazioni di T° durante l'anno,fotoperiodo e variazioni stagionali,idrodinamismo,altezza colonna acqua,presenza di specie vegetali e tipo,caratteristiche dei fondali etc..)


assolutamente si, bisogna avvicinarsi il più possibile, poi se una pianta non è proprio proprio del luogo amen, ma l'effetto finale deve essere quello.

-Il trasporto?i metodi di acclimatazione?da esportatore a stabulatore,a grossista,a commerciante?

deve essere curato, anche nello scambio. io evito la spedizione di pesci.
-Tecnologie?farmaci chimici o farmacopea naturale?gestione di vasca con integrazioni naturali(miracle mud,refugium,TAS,phytoreattori,etc..)o con integrazioni da prodotti commerciali?


questo è da marino, nel dolce comunque impiego cibo vivo
-Prodotti comerciali "eco-friendly"?!

punto sul fai date e sull'usato... e non ho una vasca spinta

Cookie989
24-06-2011, 13:53
Doverosa premessa: La passione acquariofila mi ha colpito ormai un anno fa, non è certo tanto tempo ma grazie al forum ed a molti utenti davvero davvero competenti le mie idee acquariofile sono cambiate (migliorate) di molto, rispondo quindi dopo il percorso fatto e da acquariofila maturata :-D

I pesci?!?!?!?!? quanto ci state attenti a cosa è,da dove proviene,se pescato o allevato e se pescato,chi lo ha fatto e come è arrivato qui in Italia?

Prima di comperare qualsiasi pinnuto mi informo parecchio, cerco sui siti di fiducia e leggo le esperienze di chi li ha già allevati. Allestisco quindi la vasca a dovere con la giusta disposizione di piante, nascondigli, arredi, passo poi ai valori dell'acqua, leggo quelli tipo e cerco di raggiungerli. Ho trovato un negoziante che va personalmente in Olanda e Germania a comperare i pesci per il negozio e questi sono quasi tutti di allevamento riprodotti da loro (niente wild per il momento), ormai mi rifornisco quasi unicamente da lui (anche dopo aver visto che pessimi esemplari provengono dagli allevamenti italiani) oppure, nel caso di uova, c'è la possibilità di farsele inviare da altri appassionati :-))

-Metodi di pesca?!?!?!cianuro,pesca con tossine vegetali,profondità di pesca e decompressione???

Mmm pesca dei wild intendi?

-Biotopi di origine?!sviluppo della vasca SOLO in funzione degli abitanti con le caratteristiche tipiche dei luoghi di cattura o di origine(non intendo solo i valori kh,gh,ec,orp, etc ma anche quelli piu "scontati" come variazioni di T° durante l'anno,fotoperiodo e variazioni stagionali,idrodinamismo,altezza colonna acqua,presenza di specie vegetali e tipo,caratteristiche dei fondali etc..)

Faccio quel che posso, come sopra. La temperatura di estate necessariamente si alza ma di inverno/autunno non ho mai pensato di riproporre sbalzi termici, fotoperiodo spezzato per comodità, fondali, piante e misure della vasca scelte (spero) nel miglior modo possibile.


-Il trasporto?i metodi di acclimatazione?da esportatore a stabulatore,a grossista,a commerciante?

Come sopra, metodo di acclimatazione classico (busta galleggiante per capirci), dal negozio a casa di corsa con borsa termica. Non spedisco e non accetto spedizioni di animali.

-Tecnologie?farmaci chimici o farmacopea naturale?gestione di vasca con integrazioni naturali(miracle mud,refugium,TAS,phytoreattori,etc..)o con integrazioni da prodotti commerciali?

Non integro con nulla di nulla (neanche le vitamine gocce), unico accorgimento la fertilizzazione. Se intendi anche il mangime mi rifaccio quasi esclusivamente al cibo vivo congelato. I farmaci in commercio per le malattie dei pesci tropicali ormai sono scomparsi, se il classico sale da cucina non basta intervengo con dessamor e co. Unica prevenzione oltre alla cura dell'acqua le foglie di catappa.


-Prodotti comerciali "eco-friendly"?!

Bella domanda! Differenziamo buste, scatole, contenitori, scartoffie avanzate ecc, cercando di puntare anche al risparmio: vasche e attrezzatura usate, potature da altre vasche,evito lo spreco d'acqua ecc ecc

mouuu11
24-06-2011, 15:05
Io penserei piu che altro non all'impatto della pesca degli animali wild o delle piante, ma all'inquinamento dovuto al dispendio di energia per alcuni acquari.. immaginate quanta energia deve essere usate per riscaldare un 500 litri a 30 gradi per i discus.. Per non parlare della produzione di mangimi fertilizzanti e co.. Anche le industrie che li producono avranno scarti di produzione ...
Quindi secondo me no l'acquariofilia non rispetta la natura.. come l'esistenza dell'uomo dopotutto

Agro
25-06-2011, 14:32
Io direi ni: per poter allestire le nostre vasche facciamo arrivare pesci da allevamenti in tutto il mondo, per tenerli consumiamo una grande quantità di risorse, in più emettiamo cure co2.
Per contro ci stanno molto a cuore gli animali, e spendiamo molto per farli stare al meglio.
Quindi direi che una compensa l'altra.

Luca_fish12
26-06-2011, 01:18
Secondo me è un discorso che dire vasto è poco...come si fa a dare la giusta interpretazione, ammesso che ci sia? #24

Ognuno dirà la sua, ma tutti avranno le proprie ragioni e le proprie convinzioni...Secondo me è come parlare della politica, non si conclude nulla! :P

Comunque, per quanto mi riguarda, condivido sia con Ale87, riguardo al metodo di gestione della vasca e riguardo ai pesci che allevo, e sono d'accordo con Agro, c'è una compensazione alla fine come in gran parte dell'attività umana, dall'allevamento degli animali, alla vita stessa di ogni specie vivente! Infine la visione di Manuuu riguardo all'inquinamento è altrettanto valida, un po' estrema sicuramente, perchè se si vede così ogni cosa non si vive più, però è corretta!

Però ammetto che sono altrettanto valide le possibili risposte, che ci saranno senza dubbio, per esempio: i pesci allevati non sanno nemmeno cosa sia il luogo di provenienza, oppure, è una cattiveria tenere in prigione degli animali, siamo crudeli e ipocriti...ecc ecc...
Non le condivido, ma come già detto è un vicolo cieco questo discorso... :-) [secondo me!]

pirataj
26-06-2011, 01:46
Allora per prima cosa cosa significa rispettare la natura?

Per me significa saperla usare senza però stravolgere l'ambiente e portarlo all'estinzione.

Il commercio che c'è dietro l'acquariofilia e non "l'acquariofilia" in passato ha gravemente stravolto molti ambienti, ma adesso le cose sono cambiate nuovi leggi controlli consapevolezza, ma principalmente, molto importante x chi ci guadagna sopra, è proprio il fatto di non stravolgere più tali ambienti perchè ne andrebbe del proprio guadagno.

Poi se si parla di industrie ecc. allora bisogna dire che c'è sempre un processo di evoluzione di sistemi e miglioramenti, l'inquinamento delle industrie viene sempre più ridotto e vengono sempre scoperte nuove tecnologie per il miglioramento di tali processi industriali, l'evoluzione porta costi l'importante è che come detto non si stravolgano ambienti fino a portarli alla completa estinzione.

Il problema più importante e inquinante del nostro pianeta è l'utilizzo del petrolio, che fino a una 15 di anni fà eravamo costretti al suo utilizzo, adesso se non ci fosse tutta questa gigantesca speculazione, potremmo veramente farne a meno, energia geotermica, energia delle maree, energie solari, energie eoliche, motori che vanno ad olio ecc ecc.....

Luca_fish12
26-06-2011, 01:56
Ecco, siamo partiti per la tangente! :-)
Non che non condivida le cose dette da Pirataj, anzi, sto studiando proprio queste cose all'università, però dopo soli 3 messaggi siamo arrivati a parlare del petrolio, partendo dalla gestione dell'acquario, pensate un po' xD

Per questo dico che è un discorso impossibile da fare...

(si era già provato a fare altre volte comunque) #06

matti ratchet
26-06-2011, 02:29
Secondo me si rispetta se si comprano solop esci nati in cattività e si ha il giudizio di provare a fare un buon lavoro... poi per il risparmio energetico è un discorso divero e lungo e non appartiene solo a chi ha un acquario non bisogna generalizare, quindi con questo hobby non centra in se per se

pirataj
26-06-2011, 02:43
Ecco, siamo partiti per la tangente! :-)
Non che non condivida le cose dette da Pirataj, anzi, sto studiando proprio queste cose all'università, però dopo soli 3 messaggi siamo arrivati a parlare del petrolio, partendo dalla gestione dell'acquario, pensate un po' xD

Per questo dico che è un discorso impossibile da fare...

(si era già provato a fare altre volte comunque) #06

Quoto in pieno.
Il fatto sta proprio che la natura è indivisibile, cioè non si può parlare di danni causati dalla pesca per l'acquariofilia senza non mensionare i danni fatti dalla pesca massiva per l'alimentazione, senza aggiungere i danni fatti dagli scarichi delle barche, per non parlare dell'acidificazione delle acque causate dall'aumento di co2 nell'atmosfera ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. e potrei continuare.

Sono laureando in scienze ambientali e posso dirvi che per rispettare la natura comunque c'è sempre bisogno di recare dei minimi danni iniziali l'importante è saper imparare dai propri errori porvi rimedio cercare nuovi metodi per non danneggiare nuovamente e nello stesso tempo proteggere tali ambienti.

DiBa
26-06-2011, 03:52
Secondo me no.. Non la rispetta,,, fa solo finta di farlo! Vasche enormi .. Cibo a sfare e arredate con coralli e piante per simulare il loro Ambiente sono solo impressioni per fare stare bene i pesci!Ma non lo e' ... E' soltanto un altro sfizio di noi persone. Sicuramente comprare un pesce allevato e nato in cattivita' e' un po meno brutale pero' l'istinto rimane. Comunque sia ...l'usanza diStrappare animali dal loro abitat e sfruttarli ce' da secoli... Anche i cani o i cavalli appartenevano alla natura e stavano allo stato brado.. Ma l'allevamento che avviene da secoli ha fatto si che ormai questi animali non possano praticamente neppure vivere senza l'aiuto dell'uomo.

L'acquariofilia e' una moda, un hobby .. Bo chiamatelo come vi pare, che avviene da poco tempo e indubbiamente ha contribuito al deterioramento dei mari (parlando del marino). Ogni acquariofilo che va a comprare un pesce , un corallo, delle pietre.. E' indirettamente coinvolto nei meccanismi di pesca al cianuro e tutto il resto!

Quindo secondo me .. No nn la rispetta... Pero' non lo fa con cattiveria,, e' soltanto una passione che ha delle ripercussioni negative sulla natura..perche se non ci fosse.. la pesca al cianuro Per esempio non verrebbe praticata

Non sono ipocrita ma soltanto cosciente .. Cosciente che comprando coralli e pesci finanzio chi danneggia i mari.

Notte che sono le 4 e son tornato da ballare!:)

mario86
26-06-2011, 11:22
viva la sincerità! #25

e se poi pensassimo a quanti animali muoiono nei nostri acquari per assecondare il nostro scopo primario (tenere pesci perchè ci piacciono) forse saremmo meno drastici anche nel giudicare le scelte altrui.


del resto ciò che conta, secondo me, è cercare di fare il possibile per mantenere in condizione di benessere i nostri pesci

nvokbetsi87
26-06-2011, 14:06
AH che bello!

Già vedere il vostro impegno nelle risposte, è indice che nonostante non sia propriamente una passione eco-friendly,vi è una presa di coscienza generale.

Scusate innanzitutto se qualcosa era un pò off topic per il dolce,ma ho fatto un doppio post per dolce e per marino.

Quoto lucafish12.. approfondiamo l'argomento ragazzi "limitandoci" all'acquariofilia,compreso tutto quello che vi stà intorno, e come qualcun altro a detto,comprendo le aziende, e i loro sforzi fatti o no per cambiare qualcosa.

Quello che voglio tirare fuori da questa discussione sono spunti e idee per un migliore impegno da parte nostra.

Sono d'accordo con DiBa, la nostra non è propriamente una passione ecosostenibile(almeno oggi,ma potrebbe benissimo diventarlo...) ma proprio per questo ci si deve impegnare ancora di piu per trovare soluzioni ecosostenibili.
Ottimo il riciclaggio,il fai da te,il recupero di materiali ideati per altri usi.Non sottovalutate l'importanza del recupero e riutilizzazione di materiali--
---l'usa e getta è una delle PEGGIORI abitudini,il suo impatto sull'ambiente non è cosa da poco---

Qualcuno ha parlato di risparmio energetico.
Io credo che già solo questo sia di un importanza primaria.
Lo sviluppo di tecnologie a risparmio energetico è già la base per uno sviluppo piu sostenibile di questo hobby.
Discutiamo un poco di questo ragazzi.
Idee?Esempi? Dai LED al fotovoltaico,ai TAS illuminati dal sole...sviluppiamo un argomento per volta

E le aziende? per prodotti eco-friendly intendo qualsiasi prodotto nel cui sviluppo,l'azienda ha posto attenzione all'impatto ambientale-contenitori in plastiche biodegradabili,refrigeratori a celle peltier,alimenti sviluppati con farine di sostituzione dalla soja,a estratti proteici da prodotti marini...qualsiasi prodotto abbiate notato,visto in commercio anche all'estero

Idee e suggestioni ragazzi--cosa manca?cosa si potrebbe fare per diminuire l'impatto sull'ambiente?

Continuate ad intervenire numerosi,sono veramente molto contento di avervi trovati interessati e impegnati nell'argomento.

Saluti a tutti
Nicola

Luca_fish12
26-06-2011, 14:14
Bisognerebbe aprire un intero forum e non un post per affrontare questo argomento...

Ma per caso ti serve per fare un'intervista o un articolo di giornale? Mi sembra una specie di questionario... :-)

Comunque qualche esempio c'è, come in tutti i settori la tecnologia avanza e a volte avanza anche nel senso giusto, ovvero quello del risparmio energetico e delle forme di energia alternativa...per esempio le plafoniere a LED, oppure i neon t8 sostituiti dai nuovi t5...sono ammodernamenti!

Ovviamente il prezzo è ancora un po' alto e molti ripiegano sulle già collaudate ed economiche soluzioni...ma ci si impegna! :-)

mouuu11
26-06-2011, 16:12
Quello che dicevo io prima è il mio pensiero ma non per questo mi suicido per inquinare meno oppure tolgo di mezzo l'acquario sono consapevole so che ho un impatto sull'ambiente..
Luca stai dicendo che l'acquariofilia si sta modernizzando e diventerà piu eco sostenibile.. quindi vuol dire che all'inizio non lo era affatto

Luca_fish12
26-06-2011, 16:20
Quello che dicevo io prima è il mio pensiero ma non per questo mi suicido per inquinare meno oppure tolgo di mezzo l'acquario sono consapevole so che ho un impatto sull'ambiente..
Luca stai dicendo che l'acquariofilia si sta modernizzando e diventerà piu eco sostenibile.. quindi vuol dire che all'inizio non lo era affatto

Come tutte le cose lo era di meno, infatti le lampadine a incandescenza erano più inquinanti, i neon t8 rispetto ai t5 avevano un rapporto inquinamento/efficienza diverso...piano piano si rende più efficiente la tecnologia!

Magari i primi filtri e le prime plafoniere consumavano anche più watt rispetto ad ora! :-)

Speriamo si continui con il processo di miglioramento nella direzione dell'eco-compatibilità!!

Patrick Egger
26-06-2011, 17:03
Come tutte le cose lo era di meno, infatti le lampadine a incandescenza erano più inquinanti, i neon t8 rispetto ai t5 avevano un rapporto inquinamento/efficienza diverso...piano piano si rende più efficiente la tecnologia!

Magari i primi filtri e le prime plafoniere consumavano anche più watt rispetto ad ora! :-)


Il problema è che la gente diventa sempre più esigente.Non basta più un semplice filtro o una illuminazione che crescono Microsorium e Anubias.Ormai dev'esserci una mega sump e per le piantine zen una plafoniera che potrebbe illuminare mezzo paese.
La gente guarda tanto la "bellezza" ma quasi mai la utilità.Quante persone mettono del materiale isolante intorno all'acquario?Tempo fa era normale!
Senz'altro l'acquariofilia ha un impatto sulla natura,ma i conti che vengono fatti in questo topic non sono tanto giusti.
Allora quanto pesiamo il fatto che,se questa gente non si occuperebbe in questo tempo dell'acquario,cosa farebbe di altro?Gare d'auto,camminare in montagna per raccogliere funghi e spaventare anche l'ultimo gallo cedrone o magari intasare l'autostrada perchè sta tornando dalla spiaggia dove ormai non c'è neanche più spazio per l'ultimo granchio che vuole meditare?
Un altra cosa da considerere.La maggior parte della gente che tiene animali a casa rispetta di più la natura e il singolo animale,molto di più di altre persone che se ne fregano di un altro essere vivente.
Come diceva già Konrad Lorenz:si protegge solo quello che si conosce;-)

nvokbetsi87
26-06-2011, 17:40
[QUOTE=Luca_fish12;1060979224]Bisognerebbe aprire un intero forum e non un post per affrontare questo argomento...

Ma per caso ti serve per fare un'intervista o un articolo di giornale? Mi sembra una specie di questionario... :-)


:) anche...!
Saluti a tutti

Patrick Egger
26-06-2011, 18:12
:) anche...!
Saluti a tutti


....anche,spiegaci allora su che cosa stai lavorando!;-)

Ale87tv
26-06-2011, 18:14
e se poi pensassimo a quanti animali muoiono nei nostri acquari per assecondare il nostro scopo primario (tenere pesci perchè ci piacciono) forse saremmo meno drastici anche nel giudicare le scelte altrui.


del resto ciò che conta, secondo me, è cercare di fare il possibile per mantenere in condizione di benessere i nostri pesci

se correttamente allevati, normalmente abbiamo tassi di sopravvivenza e durata della vita molto maggiori che in natura... non dimentichiamocelo..

DiBa
26-06-2011, 22:28
Mmmmm non credo proprio. Poi,, Gia il fatto che in natura i pesci raggiungono dimenzioni doppie che in vasca e' indice di malessere.

Marco Vaccari
26-06-2011, 23:37
...allora.... prima di affrontare questo discorso, che è un discorso davvero interessante e molto corposo.. mi sono chiesto, come qualcun altro qui nel Forum, dove si vuole andare a parare... Non c'è ombra di dubbio che nell'hobby bisogna incentivare le riproduzioni in cattività dei pesci tropicali (dolci e marini) infatti ... noi hobbisti, già cerchiamo di affrontare un discorso di un'acquariofilia consapevole ( e chi mi conosce sa che sto dedicando gran parte delle mie vasche a specie a rischio)...
..ma, sfogliando il tuo profilo viene fuori l'indirizzo del tuo blog:
http://ecosistemainvitro.blogspot.com/2011/05/riproduttori-blackfull-black-e-black.html

dove tu indichi di aver studiato Acquacultura progetti impianti per un'acquariologia ecosostenibile... inoltre dal blog è scritto che il vostro intento è riprodurre pesci tropicali per la vendita (in questo caso nel Mercatino di AP).... qui il discorso, mi sembra vada un po' più in là di un discorso hobbystico...

..come la mettiamo?.....
..se il tuo interesse è puramente acquariofilo allora ti faccio il mio più caloroso benvenuto nel Forum... se invece ci sono interessi commerciali nascosti, allora ti pregherei, contemporaneamente a quello che scrivi, di regolarizzare la tua posizione...

in ogni caso spero che, una volta chiarita la situazione, tu possa essere dei nostri e contribuire COME HOBBISTA O COME OPERATORE DEL SETTORE alla nostra comunità di appassionati...
un saluto!
Marco

Luca_fish12
26-06-2011, 23:54
Ora si capiscono un bel po' di cose....

Mi sembrava strano un post del genere da una persona appena arrivata...con tutte quelle domande...

mario86
27-06-2011, 12:07
e se poi pensassimo a quanti animali muoiono nei nostri acquari per assecondare il nostro scopo primario (tenere pesci perchè ci piacciono) forse saremmo meno drastici anche nel giudicare le scelte altrui.


del resto ciò che conta, secondo me, è cercare di fare il possibile per mantenere in condizione di benessere i nostri pesci

se correttamente allevati, normalmente abbiamo tassi di sopravvivenza e durata della vita molto maggiori che in natura... non dimentichiamocelo..

purtroppo è solo l'ambiente naturale perfetto.
penso ad esempio ai poecilidi (sia forme selvatiche che di selezione perchè ho allevato entrambe e ho avuto con essi esperienza diretta)
in natura l'esemplare che si ammala lascia il gruppo per evitare che un parassita possa colpire un'intera popolazione, in acquario questo non avviene (le sezioni del nostro forum sono ricche di topic che parlano di stragi e nei quali penso di aver dato anche il mio contributo dal 2007 per cercare di aiutare)
allo stesso modo lo "scalare and co" selvatico, penso ad esempio al caso degli Altum.
Detenere questi pesci allo scopo di diffondere esemplari riprodotti in cattività è sicuramente lodevole, ma pensare che negli acquari questi pesci schiattano prima di riprodursi mentre invece in natura riescono a tenere sotto controllo i parassiti (vermi intestinali principalmente) dovrebbe forse farci scartare a priori la possibilità di scegliere di mantenerli? qual'è il numero di morti che riteniamo accettabili per perseguire questo lodevole scopo? non me la sento di rispondere a questa domanda.

D'altro canto sono le forme di selezione che evitano di intaccare l'ambiente naturale, ma anche qui si cade nella generalizzazione perchè non è tutto così.
Ma è anche così

è importante farsi queste domande, azzardato o presuntuoso invece rispondere perchè non esiste una risposta univoca, ma solo un opinione personale che troppo spesso cerca di imporsi prevalendo sulle altre.

il motivo principale per cui, nel circuito amatoriale, vengono selezionati i guppy non è per studi genetici scientifici, il motivo principale per cui si reperiscono specie rare di poecilidi selvatici non è perchè in natura si stanno estinguendo.
il motivo principale è che a noi piace mantenere in 5 (o 6 ) vetri dei pesci, perchè se, egoisticamente, non ci piacessero non saremmo nemmeno interessati allo studio della genetica o alla location che sta scomparendo.

altro caso è quello del pesce rosso, l'unico che vive bene in casa è la forma di selezione (da qualcuno definita obrobrio). se ci autoimponessimo di cercare di divulgare la sola forma selvatica ci troveremmo con acquari pieni di pesci sofferenti. questo è un esempio in cui la detenzione di una forma selvatica non intacca un habitat.

è poco etico voler detenere un pesce wild con la cui cattura si minaccia un habitat?
è anche poco etico detenere la forma di selezione?
è etico aprire un negozio di animali che direttamente o indirettamente provoca la morte di animali (dalle fasi di cattura all'acquario finale)?

come ho già scritto la mia opinione è quella di farsi queste domande perchè il farsele, a prescindere dall'opinione personale, dovrebbe portarci a considerare quello che abbiamo in vasca un animale e non un oggetto d'arredamento.

per quel che mi riguarda, dopo 10 anni di acquariofilia e 4 anni di allevamento e studio di forme selvatiche e di selezione sono in pausa, mantenendo quindi 4 acquari, uno con pesci di seelzione e 3 con killifish e poecilidi selvatici.
forse troverò il tempo per cercare di rispondere a queste domande, ma, essendo sempre stato aperto al mondo del mantenimento delle forme selvatiche ma anche a quello dei pesci di selezione, sarà difficile arrivare ad una presa di posizione al di la della ferma convinzione che tutti gli acquariofili, con sano egoismo (che non significa non curanza per l'animale), mantengono gli animali perchè hanno un personale piacere nel farlo.

Ale87tv
27-06-2011, 13:26
Mmmmm non credo proprio. Poi,, Gia il fatto che in natura i pesci raggiungono dimenzioni doppie che in vasca e' indice di malessere.

solo perche sono allevati in vasche non adatte... una specie adatta alla vasca in cui viene allevata cresce uguale o di più rispetto a l'esemplare in natura...

DiBa
27-06-2011, 13:53
Secondo me non e' cosi.... O comunque e' 100 volte piu facile trovare un pesce che sta male che uno che sta bene

Ale87tv
27-06-2011, 14:33
posso essere d'accordo che è più facile sbagliare che far giusto, soprattutto se non ci si informa... e non impariamo ad adattarci noi...

Paolo Piccinelli
27-06-2011, 14:40
Ho deciso di pubblicare questo thread perche mi stà molto a cuore l'argomento

QUALE argomento?!? #24

Se è l'argomento che penso io, sarebbe opportuno che ti registrassi come operatore di settore.... e magari che cambiassi il titolo in "indagine di mercato: a che prezzo sareste disposti a comprare i miei pesci tropicali di allevamento?"

;-)

nvokbetsi87
27-06-2011, 15:03
...allora.... prima di affrontare questo discorso, che è un discorso davvero interessante e molto corposo.. mi sono chiesto, come qualcun altro qui nel Forum, dove si vuole andare a parare... Non c'è ombra di dubbio che nell'hobby bisogna incentivare le riproduzioni in cattività dei pesci tropicali (dolci e marini) infatti ... noi hobbisti, già cerchiamo di affrontare un discorso di un'acquariofilia consapevole ( e chi mi conosce sa che sto dedicando gran parte delle mie vasche a specie a rischio)...

Totalmente da ammirare. #25#25#25

..ma, sfogliando il tuo profilo viene fuori l'indirizzo del tuo blog:
http://ecosistemainvitro.blogspot.com/2011/05/riproduttori-blackfull-black-e-black.html

dove tu indichi di aver studiato Acquacultura progetti impianti per un'acquariologia ecosostenibile... inoltre dal blog è scritto che il vostro intento è riprodurre pesci tropicali per la vendita (in questo caso nel Mercatino di AP).... qui il discorso, mi sembra vada un po' più in là di un discorso hobbystico...

..come la mettiamo?.....
..se il tuo interesse è puramente acquariofilo allora ti faccio il mio più caloroso benvenuto nel Forum... se invece ci sono interessi commerciali nascosti, allora ti pregherei, contemporaneamente a quello che scrivi, di regolarizzare la tua posizione...

in ogni caso spero che, una volta chiarita la situazione, tu possa essere dei nostri e contribuire COME HOBBISTA O COME OPERATORE DEL SETTORE alla nostra comunità di appassionati...
un saluto!
Marco

Ciao Marco!
No,non preoccuparti da qui a diventare operatore del settore ne passeranno di anni..!
Il mio interesse è puramente ambientalistico.
Mi presento allora,per togliere dubbi e capirci meglio.
Mi chiamo Nicola lo Duca,23 anni,sono uno studente di acquacoltura (non ancora laureato),appassionato da sempre,oltre che di acquariofilia\acquacoltura e tutto quello che può girarci intorno,di eco compatibilità(una parola che racchiude un mondo intero.)
Un giorno vorrei aprire un avannotteria per ripopolameno qui nel mediterraneo e affiancarla alla riproduzione di specie ornamentali tropicali di acqua salata.
Ma tutti questi sono sogni e "castelli in aria",non si può mai sapere cosa ci aspetta nella vita.

Non c'è una finalità prettamente commerciale nelle domande che vi pongo,tant'è vero che non mi sarebbe mai passato per la testa di venirvi a fare pubblicità su quello che stò provando a fare io con gli Amphiprion.
Non è l'acquacoltura ecosostenibile che dà soldi,anzi.
I soldi si fanno con "il sistema",con l'acquacoltura "tradizionale".

Se pubblico questo post è perche:

Sto scrivendo un articolo per aq.portal sull'argomento(dagli stati degli oceani,sovrasfruttamento delle risorse considerando l'ambito acquariofilo,metodi di cattura,etc) e voglio sapere da voi appassionati quanto l'argomento vi tocca in modo da potere anche delineare delle "linee guida" per l'acquariofilo interessato all'impatto ambientale(dalla riduzione dei consumi a tecniche personali,che spero qualcuno di voi metta sul piatto,per un approccio piu "ambientalista".)

Secondariamente,ma non di minore importanza,voglio cercare nuove idee di sviluppo sostenibile,cosa in cui credo fermamente che gli appassionati possano avere un importante ruolo.
Studio acquacoltura,ma credo che ciò che studio,vada di pari passo con la nostra passione,e non c'è migliore scienziato dell'appassionato che passa le sue ore a osservare e cercare di capire i meccanismi che reggono un'acquario.
prima ancora di essere un (futuro) acquacoltore sono un acquariofilo appassionato ,e molte delle cose che mi hanno insegnato nel mio corso di laurea,le avevo già sperimentate da solo con anni di osservazioni e esperimenti empirici.

Le linee guida di sviluppo ecosostenibile esistono già,sono cose già scritte e già studiate,anche se in continua evoluzione.


Il problema e che moltissimi lavori scientifici si approcciano all'argomento con una mentalità da "acquacultori",
cosa che non apprezzo, dato che comunque vada, gli interessi mirano quasi sempre al guadagno e difficilmente esclusivamente al benessere dei pesci( è ancora il solito "sistema":con la minima spesa il massimo guadagno).

Ben diversa è la cosa vista dagli occhi di un acquariofilo:lui ama i suoi pesci.
Il loro benessere e la loro salute,sono le cose più importanti che ci siano.
Non bada alle spese e sono questi i valori che mette in primo piano.
Una delle più grandi soddisfazioni,la riproduzione,lo testimonia.
Ma basti anche pensare all'impegno nell'impiego di farmacopea naturale.Un acquacoltore nella stragrande maggioranza dei casi,non stà a utilizzare aglio o Azadirachta per curare i propri pesci.
Ci và di formalina.di praziquantel. e pazienza per i danni epatici.

Per questo stò cercando proprio qui nuove idee,per me ogni acquariofilo nel suo piccolo è un ricercatore,da ogni esperienza personale si possono ricavare spunti e idee per nuovi sviluppi del nostro hobby.

nessun interesse commerciale nascosto quindi,tutto chiaramente detto:

un giorno vorrei provare a proporre,agli altri appassionati come me,qualcosa che ho sempre cercato e non ho quasi mai trovato:materiali prodotti con grande rispetto per l'ambiente.
E non solo a parole.

Se vorrete aiutarmi, non potrò che esservene grato.

Saluti a tutti
------------------------------------------------------------------------


e se poi pensassimo a quanti animali muoiono nei nostri acquari per assecondare il nostro scopo primario (tenere pesci perchè ci piacciono) forse saremmo meno drastici anche nel giudicare le scelte altrui.


del resto ciò che conta, secondo me, è cercare di fare il possibile per mantenere in condizione di benessere i nostri pesci

se correttamente allevati, normalmente abbiamo tassi di sopravvivenza e durata della vita molto maggiori che in natura... non dimentichiamocelo..

purtroppo è solo l'ambiente naturale perfetto.
penso ad esempio ai poecilidi (sia forme selvatiche che di selezione perchè ho allevato entrambe e ho avuto con essi esperienza diretta)
in natura l'esemplare che si ammala lascia il gruppo per evitare che un parassita possa colpire un'intera popolazione, in acquario questo non avviene (le sezioni del nostro forum sono ricche di topic che parlano di stragi e nei quali penso di aver dato anche il mio contributo dal 2007 per cercare di aiutare)
allo stesso modo lo "scalare and co" selvatico, penso ad esempio al caso degli Altum.
Detenere questi pesci allo scopo di diffondere esemplari riprodotti in cattività è sicuramente lodevole, ma pensare che negli acquari questi pesci schiattano prima di riprodursi mentre invece in natura riescono a tenere sotto controllo i parassiti (vermi intestinali principalmente) dovrebbe forse farci scartare a priori la possibilità di scegliere di mantenerli? qual'è il numero di morti che riteniamo accettabili per perseguire questo lodevole scopo? non me la sento di rispondere a questa domanda.

D'altro canto sono le forme di selezione che evitano di intaccare l'ambiente naturale, ma anche qui si cade nella generalizzazione perchè non è tutto così.
Ma è anche così

è importante farsi queste domande, azzardato o presuntuoso invece rispondere perchè non esiste una risposta univoca, ma solo un opinione personale che troppo spesso cerca di imporsi prevalendo sulle altre.

il motivo principale per cui, nel circuito amatoriale, vengono selezionati i guppy non è per studi genetici scientifici, il motivo principale per cui si reperiscono specie rare di poecilidi selvatici non è perchè in natura si stanno estinguendo.
il motivo principale è che a noi piace mantenere in 5 (o 6 ) vetri dei pesci, perchè se, egoisticamente, non ci piacessero non saremmo nemmeno interessati allo studio della genetica o alla location che sta scomparendo.

altro caso è quello del pesce rosso, l'unico che vive bene in casa è la forma di selezione (da qualcuno definita obrobrio). se ci autoimponessimo di cercare di divulgare la sola forma selvatica ci troveremmo con acquari pieni di pesci sofferenti. questo è un esempio in cui la detenzione di una forma selvatica non intacca un habitat.

è poco etico voler detenere un pesce wild con la cui cattura si minaccia un habitat?
è anche poco etico detenere la forma di selezione?
è etico aprire un negozio di animali che direttamente o indirettamente provoca la morte di animali (dalle fasi di cattura all'acquario finale)?

come ho già scritto la mia opinione è quella di farsi queste domande perchè il farsele, a prescindere dall'opinione personale, dovrebbe portarci a considerare quello che abbiamo in vasca un animale e non un oggetto d'arredamento.

per quel che mi riguarda, dopo 10 anni di acquariofilia e 4 anni di allevamento e studio di forme selvatiche e di selezione sono in pausa, mantenendo quindi 4 acquari, uno con pesci di seelzione e 3 con killifish e poecilidi selvatici.
forse troverò il tempo per cercare di rispondere a queste domande, ma, essendo sempre stato aperto al mondo del mantenimento delle forme selvatiche ma anche a quello dei pesci di selezione, sarà difficile arrivare ad una presa di posizione al di la della ferma convinzione che tutti gli acquariofili, con sano egoismo (che non significa non curanza per l'animale), mantengono gli animali perchè hanno un personale piacere nel farlo.

Mi piace moltissimo quello che hai scritto...

mario86
27-06-2011, 15:24
Ciao Nicola, dato che sei già impegnato per AP, hai valutato la possibilità di partecipare a settembre al raduno di acquaportal in occasione di acquabeach prendendo un tavolo dove mostrare i tuoi progetti o i risultati dei tuoi studi?


è una cosa che sicuramente potrà interessare

nvokbetsi87
27-06-2011, 15:27
Ho deciso di pubblicare questo thread perche mi stà molto a cuore l'argomento

QUALE argomento?!? #24

Se è l'argomento che penso io, sarebbe opportuno che ti registrassi come operatore di settore.... e magari che cambiassi il titolo in "indagine di mercato: a che prezzo sareste disposti a comprare i miei pesci tropicali di allevamento?"

;-)

#23#23#23
#28f#28f#28f

pensi male allora.
e mi hai scambiato per la solita brutta persona,mentre non è il caso.
Spero che leggendo il mio post di poco fà te ne accorga.ma se non fosse il caso,è triste per me dirti che non mi preoccupo più.
Ormai in 23 anni mi sono abituato a venire giudicato male senza avere l'opportunità di farmi conoscere,per ben altri motivi, e ho imparato a continuare nella mia strada e guardare avanti,facendo quello che reputavo giusto e lodevole a dispetto di qualsiasi giudizio poco sommario mi fosse dato da chiunque.
E' chiara la differenza nei fatti tra fare il bene e fare il male.E l'unico testimone di cui ho un fondamentale bisogno è il tempo.
Sono veramente dispiaciuto per quello che hai scritto.

Paolo Piccinelli
27-06-2011, 15:33
Beh, io non ti conosco e mi devo fare un'idea di te solo per quello che scrivi.

Quando si entra in una comunità, anche se è virtuale, per prima cosa ci si presenta. ;-)
Tu hai esordito qui e nel reef cafè con due topic-fotocopia sull'ecocompatibilità dell'acquariofilia... poi prosegui e salta fuori che sei acquacultore (solo in seguito apprendiamo che sei studente).

Nel tuo blog scrivi che l'UNICA ACQUARIOFILIA ECO COMPATIBILE è quella che si basa sulla riproduzione dei pesci in cattività... e di seguito mostri le foto dei tuoi pesciolini riprodotti.

Siccome di furbetti che vengono qui a parassitare il nostro lavoro quotidiano, senza tanto clamore, ne secchiamo almeno 4-5 alla settimana... il dubbio è lecito. ;-)

Se ho capito male sono il secondo ad esserne felice, se apporterai il tuo bagaglio di competenze ed esperienza al forum ne sarò doppiamente felice.... obiettivamente però, se ti rileggi, ti accorgerai che sei stato perlomeno "difficilmente interpretabile"

Buon forum! :-)

Paolo Piccinelli
27-06-2011, 15:46
PS

La mia risposta alla domanda iniziale è NO, o almeno non in prima istanza.

Però dobbiamo riconoscere all'acquariofilia, come scritto da Patrick, una valenza "educativa"... osservare la natura fra 5 vetri insegna molto... io vedo mia figlia di 3 anni che si emoziona guardando i "pecciolini"... stai sicuro che da grande avrà a cuore la loro sorte e la sorte del loro ambiente naturale.

Se ami una cosa fai di tutto per difenderla... e per amarla prima la devi conoscere ;-)

nvokbetsi87
27-06-2011, 16:55
:)

hai ragione. difficilmente interpretabile.

Vado a fare le presentazioni

hai ragione anche per quanto riguarda il secondo post,in tutto quello che hai detto e per il momento sono d'accordo con il tuo no in prima istanza,
sperando che questa discussione aiuti a cambiare il giudizio

Un saluto

nvokbetsi87
27-06-2011, 17:08
Ciao Nicola, dato che sei già impegnato per AP, hai valutato la possibilità di partecipare a settembre al raduno di acquaportal in occasione di acquabeach prendendo un tavolo dove mostrare i tuoi progetti o i risultati dei tuoi studi?


è una cosa che sicuramente potrà interessare


Non sai quanto mi piacerebbe! :-))
Cosa devo fare?

mario86
27-06-2011, 17:12
http://www.acquaportal.it/acquabeach/

qua tutte le informazioni

ci sono ancora diversi tavoli non prenotati, sono numerati e puoi scegliere dove metterti

non devi far altro che contattare l'amministratore di Acquaportal ;-)

acquabeach@acquaportal.it

oltretutto se non erro sei della zona

nvokbetsi87
27-06-2011, 17:37
corretto anche il blog,ora è impossibile interpretarlo male :)
Ora possiamo tornare sull'argomento se avete voglia di continuarlo a sviluppare :)
Saluti a tutti
grazie per le info mario86

Luca_fish12
27-06-2011, 18:04
nvokbetsi87, ora è tutto più chiaro! :-)

Se ti organizzi vieni a Cesena perchè è una grande occasione!!

Anche io la penso come gli altri; alla fine l'acquariofilia è un compromesso tra l'educazione per il rispetto alle forme di vita e l'ambiente e l'ipocrisia di far vivere in cattività specie animali...

Ha i suoi pro e contro, la cosa secondo me più brutta e allo stesso tempo drammatica è che c'è una grande maggioranza che interpreta l'"acquario" come oggetto di arredo, senza sapere nè voler imparare nulla a proposito...
Perchè ci sono persone che studiano, che si impegnano nell'allevamento, talvolta salvano anche specie a rischio di estinzione...ma se le paragoniamo all'altra parte della gente che ha in casa un acquario....... bè, forse perdiamo nel confronto numerico...purtroppo.

Servirebbe più coscienza generale ma questa non si vende...

GROSTIK
28-06-2011, 00:38
io sono laureato in acquacoltura e lavoro nel settore da 10 anni (gestisco un impianto) e mi meraviglio che proprio uno che studia acquacoltura spara frasi del genere .... #07#07
Il problema e che moltissimi lavori scientifici si approcciano all'argomento con una mentalità da "acquacultori",
cosa che non apprezzo, dato che comunque vada, gli interessi mirano quasi sempre al guadagno e difficilmente esclusivamente al benessere dei pesci( è ancora il solito "sistema":con la minima spesa il massimo guadagno).
sei giovane........ ma ricordati che se non si fanno bene i conti i primi a soffrire sono gli animali ... se un progetto non è ben studiato anche come fattibilità economica dopo poco tempo va a gambe all'aria ... prendilo come un consiglio ... va bene sognare ..... ma alla fine i progetti vanno concretizzati .... altrimenti si fa solo demagogia spicciola .... ;-)

mouuu11
28-06-2011, 12:17
Siete diventati tutti poeti per caso? Mario bellissimo discorso complimenti #25

daniele68
28-06-2011, 23:24
per fortuna sono arrivato a leggere tutte le pagine di questa discussione perchè istintivamente stavo per risponderti così e spero che tu non te la prenda troppo:

-I pesci?!?!?!?!? quanto ci state attenti a cosa è,da dove proviene,se pescato o allevato e se pescato,chi lo ha fatto e come è arrivato qui in Italia?

Bha guarda stare attenti..insomma sono solo pesci, non parlano, non si affezionano.. chissenefrega come arrivano nella vasca basta che li ho..colorati di esigenze diverse.. chi li ha pescati? bhooo non ce lo vedo il mio negoziante coi stivalozzi e retino sul rio delle Amazzoni..per me usa il tritolo..ma a cariche basse se no li uccide...



-Metodi di pesca?!?!?!cianuro,pesca con tossine vegetali,profondità di pesca e decompressione???

come detto sopra, insieme agli scalari volevo una tinca ,sono andato sul Ticino col mio cane che siccome si affeziona mangia beve e non lavora lo tengo alla catena e tutti i giorni lo frusto...ebbene, siamo andati coi raudi per prendere alborelle da mettere nella vasca dei cardinali..troppo colorati un pò di sano argenteo ci stava bene.

-Biotopi di origine?!sviluppo della vasca SOLO in funzione degli abitanti con le caratteristiche tipiche dei luoghi di cattura o di origine(non intendo solo i valori kh,gh,ec,orp, etc ma anche quelli piu "scontati" come variazioni di T° durante l'anno,fotoperiodo e variazioni stagionali,idrodinamismo,altezza colonna acqua,presenza di specie vegetali e tipo,caratteristiche dei fondali etc..)

Macchè biotopi..buttali in vasca che loro muovono le branchiette e respirano, poi muovono le pinnette e nuotano..chissenefrega dei biotopi o habitat..io sono di Milano ma se mi metti a Tunisi vivo lo stesso..


-Il trasporto?i metodi di acclimatazione?da esportatore a stabulatore,a grossista,a commerciante?

Baggianate che a chi ha l'acquario gliene frega niente..metto il pesciolino in busta imbottita con l'acqua e spero che il postino non gli spiaccichi la testa con il timbro

-Tecnologie?farmaci chimici o farmacopea naturale?gestione di vasca con integrazioni naturali(miracle mud,refugium,TAS,phytoreattori,etc..)o con integrazioni da prodotti commerciali

nooo.. niente prodotti chimici ma siccome l'acqua puzza perchè è inutile fare cambi e spendere soldoni per un filtro ci metto il velamox come antibiotico per non fargli prendere la branchite asmatica


-Prodotti comerciali "eco-friendly"?!

ghiaietto di catrame che mi faccio dare direttamente dagli operai quando vengono a chiudere le buche in via dove abito..vetro in resina tossica ...

Scusami ma arrivi in un forum dove tutti ( vabbè quasi tutti) ci prodighiamo a far rispettare l'animale e cerchiamo di dargli una degna vita dove c'è gente che viaggia per salvare un minuscolo pesce del sud America che è estinto nel suo ambiente e dove si parla con amore di altri animali che non sono solo pesci con queste domande assurde che mi chiedo dove vuoi arrivare a parare..

poi leggo

Ciao Nicola, dato che sei già impegnato per AP,

ma dalle risposte di due moderatori quali Paolo e Marco mi pare di aver capito che non sono a conoscenza dove sei impegnato e a far cosa?

Bene questa era la risposta che mi ero preparato ma se stai facendo un sondaggio certe domande sicuramente non le farei su AP per i motivi sopra descritti ma magari li farei all'uscita di un vivaio dove li si che trovi gente strana..

Ale87tv
28-06-2011, 23:30
#rotfl#

dai stiamo buoni... comunque effettivamente da quello che hai scritto si capisce che hai letto poco il forum ;-)

mario86
28-06-2011, 23:58
Ciao Nicola, dato che sei già impegnato per AP,

ma dalle risposte di due moderatori quali Paolo e Marco mi pare di aver capito che non sono a conoscenza dove sei impegnato e a far cosa?


per cortesia, non quotarmi nelle risposte prese per i fondelli indirizzate ad altri :-))

grazie

la risposta alla tua domanda è in questo topic, io non sono moderatore ma l'ho colta subito

daniele68
29-06-2011, 00:54
Ciao Nicola, dato che sei già impegnato per AP,

ma dalle risposte di due moderatori quali Paolo e Marco mi pare di aver capito che non sono a conoscenza dove sei impegnato e a far cosa?


per cortesia, non quotarmi nelle risposte prese per i fondelli indirizzate ad altri :-))

grazie

la risposta alla tua domanda è in questo topic, io non sono moderatore ma l'ho colta subito

Mario,
la tua era una frase in mezzo a tante altre e se scrivi su un forum è matematico che qualcuno ti quoti, se si fa per dire che bravo che bello come scrivi bene è accettato se ti quoto per chiedere chiarimenti a un utente usando una tua frase non va più bene? Non ho preso nessuno per i fondelli ma credo di averla pensata come tanti altri frequentatori assidui del forum che conoscono bene cosa si divulga e che si sono chiesti il motivo di queste domande, a mio avviso, una discussione come tante altre di moralismo e perbenismo del tipo come siamo bravi, ma lo siamo davvero?

Mi sono chiesto perchè devono essere fatti sondaggi ( è questo il suo impegno su AP?) senza che nessuno sia stato avvisato ..Signori vorrei fare un sondaggio perchè scrivo sulla rivista " il mio pesciolino sta bene " o perchè AP me lo ha chiesto...non ci voleva tanto..
Non ho capito come è impegnato per AP , se è impegnato per AP o se è un utente impegnato su AP..credo che la mia era una richiesta di chiarimenti senza prendere per i fondelli nessuno..

Non è polemica ma da utente credo di esprimere la mia opinione e se lo faccio con ironia bhe, allora moderatori bannatemi perchè di natura sono così, scrivo così, parlo spesso così soprattutto quando la cosa non mi è chiara o mi suona male

cordialmente

mario86
29-06-2011, 08:02
bah, ma figurati, non ci sono problemi, questione di opinione.

la mia idea ad esempio è quello di non leggere la cattiva fede al primo istante nei confronti di una persona che nemmeno conosco, tutt'altro, semmai mi capita in chi ho imparato a "conoscere" da più tempo.

altra cosa che ho imparato nella mia breve esperienza forumistica è quella di non partire lanciato con le accuse se non conosco la persona.

tornando IN Topic

questa è la risposta alla domanda che cerchi

Sto scrivendo un articolo per aq.portal sull'argomento(dagli stati degli oceani,sovrasfruttamento delle risorse considerando l'ambito acquariofilo,metodi di cattura,etc) e voglio sapere da voi appassionati quanto l'argomento vi tocca in modo da potere anche delineare delle "linee guida" per l'acquariofilo interessato all'impatto ambientale(dalla riduzione dei consumi a tecniche personali,che spero qualcuno di voi metta sul piatto,per un approccio piu "ambientalista".)



una discussione come tante altre di moralismo e perbenismo del tipo come siamo bravi, ma lo siamo davvero?


NO, non lo siamo!
perchè l'acquariofilo che ha l'acquario da un mese può avere grande rispetto per ciò che ha, quanto l'acquariofilo con 30 anni di esperienza, il primo non è detto che ami i suoi animali meno del secondo, non è un acquariofilo di serie B.

questo non riguarda direttamente il rispetto per l'ambiente di provenienza dei nostri pesci ma è più centrato sulla consapevolezza dell'acquariofilo nei confronti dei propri animali e il rispetto che merita chi ha idee diverse dalla nostre, chi commette errori, chi tiene l'acquario da meno tempo, ma che ci mette lo stesso amore e la stessa passione

bettina s.
29-06-2011, 11:59
perchè l'acquariofilo che ha l'acquario da un mese può avere grande rispetto per ciò che ha, quanto l'acquariofilo con 30 anni di esperienza, il primo non è detto che ami i suoi animali meno del secondo, non è un acquariofilo di serie B.

scusami se ti quoto Mario, ma questa proprio non l'ho capita.#13

Paolo Piccinelli
29-06-2011, 12:01
ma questa proprio non l'ho capita.

...certo che noi moderatori non capiamo proprio una cippa! #rotfl#

bettina s.
29-06-2011, 12:14
vero, da quando sono mod, mi si sono bloccati un bel po' di neuroni che stanno lì fermi e non fanno le sinapsi, credevo fosse l'età, meno male che non è così, fiuuuu"#17

mario86
29-06-2011, 12:37
è un riallacciarsi al discorso precedente, al di la di tutto la passione porta all'approfondimento e lo studio alla ricerca del benessere di questi esseri viventi anche in cattività

mario86
29-06-2011, 12:49
mentre invece il discorso relativo al quote era riferito al mix di quote senza nome che era stato fatto in precedenza, ora è chiaro? :-))

nvokbetsi87
29-06-2011, 23:26
Va bene ragazzi, mi dispiace ma io non ho abbastanza pazienza per stare a discutere di niente , mario86 ti ringrazio di esserti pronunciato in mia difesa, ma non ne vale la pena
Sei sicuramente uno dei pochi che è riuscito a leggere questo post con una mentalità aperta, capendo che cosa stavo cercando di fare.Ti auguro buona fortuna
Non ho nemmeno voglia di stare a rispondere e giustificarmi (ingiustamente) cercando di farmi capire.
Chiedo, cortesemente, ai moderatori, di chiudere entrambi i post.
-Saluti-

Luca_fish12
29-06-2011, 23:36
Secondo me te la stai prendendo per una sciocchezza.

Bastava, e credo sia una cosa ovvia, presentarsi...
In questa discussione e in questo forum in generale molte persone si conoscono e collaborano...

Se un tizio viene e fa domande particolari, come in questo caso, senza dire nè chi è nè perchè lo fa, è normalissimo avere dei dubbi...

Se ti citofono e ti faccio un questionario tu mi rispondi o mi chiedi chi sono?! :-)

I dubbi sorti sono più che leciti, poi sul modo e la forma delle risposte se ne può parlare, ma è il minimo...prima c'è la sostanza, ovvero che dopo le prime risposte tranquillissime che ti abbiamo dato, me compreso, ci siamo chiesti il perchè di questo strano sondaggio.

Se c'è qualcosa di strano spiegaci, senza rancore...

daniele68
29-06-2011, 23:38
Va bene ragazzi, mi dispiace ma io non ho abbastanza pazienza per stare a discutere di niente , mario86 ti ringrazio di esserti pronunciato in mia difesa, ma non ne vale la pena
Sei forse l'unico che è riuscito a leggere questo post con una mentalità aperta, capendo che cosa stavo cercando di fare.
Non ho nemmeno voglia di stare a rispondere e giustificarmi (ingiustamente) cercando di farmi capire.
Chiedo, cortesemente, ai moderatori, di chiudere entrambi i post.
-Saluti-

la pazienza salta a me da utente preso per il culo...
Hai scritto:

Quote:
Sto scrivendo un articolo per aq.portal sull'argomento(dagli stati degli oceani,sovrasfruttamento delle risorse considerando l'ambito acquariofilo,metodi di cattura,etc) e voglio sapere da voi appassionati quanto l'argomento vi tocca in modo da potere anche delineare delle "linee guida" per l'acquariofilo interessato all'impatto ambientale(dalla riduzione dei consumi a tecniche personali,che spero qualcuno di voi metta sul piatto,per un approccio piu "ambientalista".)

sto scrivendo un articolo PER Aq. PORTAL......

strano perchè AP quando prende iniziative del genere coinvolge tutti gli utenti ..addirittura per scegliere i moderatori lo fa..ti ha contattato in mp Marco AP o qualche moderatore o qualcuno dello staff?

Allora ti chiedo umilmente scusa e faccio le mie scuse a tutto il portale
Altro discorso se invece testavi il terreno per altri scopi, allora mi sento preso per i fondelli perchè mancava una presentazione, una motivazione ...

Non mi è chiaro il senso di una discussione del genere in un forum che da sempre (almeno dal 2004 data in cui mi sono iscritto) prodiga una certa filosofia sull'ambiente e sull'allevamento dei pesci...

Non vuoi dare spiegazioni?
bene..non mi interessano....credo sia stato detto tutto e niente....

I dubbi sorti sono più che leciti, poi sul modo e la forma delle risposte se ne può parlare,

parliamone Luca..ho già detto che sono fatto così, chi mi conosce lo sa..sono stato offensivo? Tu cosa hai pensato di getto leggendo delle domande del genere sul NOSTRO forum?

Se vi da fastidio il mio modo posso anche rispondere come un impiegato del Parlamento... volete la forma? non ho problemi a darvela!!

Egregi signori credo che per stasera sia tutto auguro a tutti voi una buona nottata e poi spero di non leggere più che su reef cafè sono più, come dire..scanzonati?? e su sweet bar non si sorride mai
A tutti un cordiale saluto

Luca_fish12
29-06-2011, 23:51
Daniele io sono d'accordo con te infatti, la mia era una difesa! xD

Ti conosco qui sul forum così come conosco molte persone, e ognuna ha un suo modo di parlare e dovrebbe essere accettato se non crea particolari problemi, c'è il tipo ironico, c'è il sarcastico, c'è quello che un po' sfotte....ma è normale, mica siamo tutti uguali!!

Per il resto del discorso siamo sulla stessa linea, la questione è che nvokbetsi87 è piombato dal nulla con un argomento a dir poco strano (per non dire assurdo che pare brutto poi)... #24

mario86
30-06-2011, 00:02
che macello,

complimenti vivissimi agli artefici della cagnara :-D:-D

e si che la discussione era partita proprio bene ed al sottoscritto interessava pure, che tristezza

nvokbetsi87
30-06-2011, 00:17
le prime risposte erano un bellissimo inizio avremmo potuto sviluppare tante belle cose,mi dispiace luca ma ripeto,non ho pazienza,sopratutto quando mi sento accusato ingiustamente,e non puoi nemmeno immaginare come sto al di qua della tastiera da quando è iniziata questa discussione..
Non sono il genere di persona che riesce a soportare queste cose.
Se devo prendere in profonda antipatia un sito con cui sono cresciuto,che mi ha fatto crescere,e che ho ammirato da bambino fino ad ora,preferisco chiudere qualsiasi discussione iniziata,viverla da utente assolutamente esterno,e mantenere un bel ricordo di acquaportal.
Ringrazio tutti coloro che ci hanno provato,comunque,nella sezione dolce siete stati molto più disponibili e interessati.

Daniele 68,sei stato l'ultimo a comportarsi da schifo,a dirmi cattiverie gratuite,accusare senza sapere,trattare male una persona senza conoscerla,disprezzarmi perche ho citato l'argomento dando per scontate motivazioni, che io nemmeno riesco a immaginare (parassita?furbetto?MA PERCHE?????cosa fà la gente che io non sò?di cosa avete avuto paura????????)
Però mi sono stancato-troppo male mi avete fatto restare-

Ho inviato io una mail a Marco Rosetti.
Ho chiesto di potere partecipare per due articoli:uno quello di cui vi avevo appunto parlato,anche se il soggetto sarebbe stato estremamente più ampio di quanto se ne sia parlato nel thread .non siamo riusciti a sviluppare l'1% delle idee che avevo.
Il secondo sull'utilizzo di piante nell'acquariofilia,molecole attive vegetali, farmaci naturali,sostanze naturali immunostimolanti, immunomodulanti, agenti protettivi.

Delle scuse non me ne faccio assolutamente niente.Tienitele per te.

Altre spiegazioni?non saprei che dire di più.
Se avete altri dubbi chiedete. E poi chiudiamo questa maledetta discussione e vediamo di fare un pò di ACQUARIOFILIA

malù
30-06-2011, 00:31
Nicola, secondo me il tutto si è "scatenato" principalmente per un problema di "forma".......
Se io fossi Walter Peris, mi iscrivessi con il nick "vattelapesca" e proponessi un "questionario" sull'impatto della chimica e dei prodotti usati in acquario, tutti direbbero "ma chi è questo"!!!!!!
Hai detto di aver inviato una mail a Rosetti solo alla sesta pagina -28d#, studi Acquacultura e riproduci i Nemo........con una presentazione adeguata avresti fatto proseliti :-D

nvokbetsi87
30-06-2011, 00:38
Secondo me te la stai prendendo per una sciocchezza.

Bastava, e credo sia una cosa ovvia, presentarsi...
In questa discussione e in questo forum in generale molte persone si conoscono e collaborano...

Se un tizio viene e fa domande particolari, come in questo caso, senza dire nè chi è nè perchè lo fa, è normalissimo avere dei dubbi...

Se ti citofono e ti faccio un questionario tu mi rispondi o mi chiedi chi sono?! :-)

I dubbi sorti sono più che leciti, poi sul modo e la forma delle risposte se ne può parlare, ma è il minimo...prima c'è la sostanza, ovvero che dopo le prime risposte tranquillissime che ti abbiamo dato, me compreso, ci siamo chiesti il perchè di questo strano sondaggio.

Se c'è qualcosa di strano spiegaci, senza rancore...


Volevo presentarmi qualche messagio prima ma rileggendo un mio precedente post,sempre nella discussione,in cui provavo a discolparmi dalle piu varie le accuse,mi sono accorto che avevo giò scritto di me,e di quello che facevo.
Mi scuso se non è bastato.
Vado a presentarmi di nuovo.
Mi scuso di nuovo per tutto questo discutere e per l'astio che si è creato e ripeto che non avrei voluto assolutamente che la discussione diventasse quello che è diventata.
saluti
------------------------------------------------------------------------
malù.....hai ragione...
Non sono bravo a parlare e se non ho fatto super presentazioni su me o su quello che faccio è perche la dote che amo di più nelle persone è la modestia e non avrei mai voluto sembrare a nessuno "un bumbulo"come si dice da noi,uno che se la crede

crilù
30-06-2011, 01:15
E poi chiudiamo questa maledetta discussione e vediamo di fare un pò di ACQUARIOFILIA

Visto che la discussione sta degenerando, come richiesto chiudo