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Visualizza la versione completa : Problema fosfati!!!! CI RISIAMO!!!!


ovodda
13-12-2008, 03:59
dopo aver risolto il problema del ph elevato (finalmente) ora vorrei cercare di risolvere il problema dei fosfati fuori controllo.

fin quasi dall'allestimento ho avuto i fosfati pari a circa 5 mg/l (misurazione fatta con test a reagente). inizialmente la colpa era di una pianta che stava marcendo. l'ho eliminata e il problema si è risolto usando le resine. i valori si sono attestati attorno ai 2 mg/l.

da qualche giorno (nonostante abbia sostituito resine e parte dell'acqua) i fosfati sono fuori norma e fuori controllo.

do da mangiare ai pesci cibo granulare in misura ridotta; il fondo è sabbioso e ho circa 30 piante di vario tipo e una 20ina di pesci (lo so, è un acquario affollatissimo ma molti me li hanno regalati e mi dispiaceva farli morire).

per il momento non noto piante marcite o putrefatte e sul fondo i cory e gli ancy fanno piazza pulita.

non so cosa pensare a questo punto nè come intervenire, anche perchè l'acqua del rubinetto e quella di osmosi sono pure prive di po4.

qualche idea? #07

ovodda
13-12-2008, 03:59
dopo aver risolto il problema del ph elevato (finalmente) ora vorrei cercare di risolvere il problema dei fosfati fuori controllo.

fin quasi dall'allestimento ho avuto i fosfati pari a circa 5 mg/l (misurazione fatta con test a reagente). inizialmente la colpa era di una pianta che stava marcendo. l'ho eliminata e il problema si è risolto usando le resine. i valori si sono attestati attorno ai 2 mg/l.

da qualche giorno (nonostante abbia sostituito resine e parte dell'acqua) i fosfati sono fuori norma e fuori controllo.

do da mangiare ai pesci cibo granulare in misura ridotta; il fondo è sabbioso e ho circa 30 piante di vario tipo e una 20ina di pesci (lo so, è un acquario affollatissimo ma molti me li hanno regalati e mi dispiaceva farli morire).

per il momento non noto piante marcite o putrefatte e sul fondo i cory e gli ancy fanno piazza pulita.

non so cosa pensare a questo punto nè come intervenire, anche perchè l'acqua del rubinetto e quella di osmosi sono pure prive di po4.

qualche idea? #07

fappio
13-12-2008, 11:05
ovodda, che resine hai usato e come le hai utilizzi ? alla base , hai troppi pesci ...io farei cambi settimanali da 20 litri...

fappio
13-12-2008, 11:05
ovodda, che resine hai usato e come le hai utilizzi ? alla base , hai troppi pesci ...io farei cambi settimanali da 20 litri...

ovodda
13-12-2008, 11:57
allora, sto usando i sacchetti della askoll in combinata con la resina aquili per rimuovere fosfati e nitrati.
le ho inserite nel filtro, il pratiko 100 askoll, subito dopo il cestello più in basso dove sono i cannolicchi.

il problema è che ho provato anche a fare i cambi ma non c'è verso, non scendono purtroppo #23

ovodda
13-12-2008, 11:57
allora, sto usando i sacchetti della askoll in combinata con la resina aquili per rimuovere fosfati e nitrati.
le ho inserite nel filtro, il pratiko 100 askoll, subito dopo il cestello più in basso dove sono i cannolicchi.

il problema è che ho provato anche a fare i cambi ma non c'è verso, non scendono purtroppo #23

fappio
13-12-2008, 12:25
ovodda, le resine assorbono , ma rilascinao anche, il modo migliore ed economico secondo me sono i cambi d'acqua, con il cambio elimini tutto, enche le sostanze organiche ...
il problema è che ho provato anche a fare i cambi ma non c'è verso, non scendono purtroppo

se con i cambi , non si abbassano i motivi non possono essere che 2, o l'acqua che usi fa schifo o i test non sono validi. non possono esserci altre spiegazioni. se la vasca per esempio ha 100 nutrienti (per dare un valore simbolico ) e faccio un cambio del 50% con un acqua a 0 nutrienti, inevitabilmente otterrò un acqua con 50 nutrienti e se ne faccio successivamente un'altro , otterrò acqua 25 e così via...

fappio
13-12-2008, 12:25
ovodda, le resine assorbono , ma rilascinao anche, il modo migliore ed economico secondo me sono i cambi d'acqua, con il cambio elimini tutto, enche le sostanze organiche ...
il problema è che ho provato anche a fare i cambi ma non c'è verso, non scendono purtroppo

se con i cambi , non si abbassano i motivi non possono essere che 2, o l'acqua che usi fa schifo o i test non sono validi. non possono esserci altre spiegazioni. se la vasca per esempio ha 100 nutrienti (per dare un valore simbolico ) e faccio un cambio del 50% con un acqua a 0 nutrienti, inevitabilmente otterrò un acqua con 50 nutrienti e se ne faccio successivamente un'altro , otterrò acqua 25 e così via...

babaferu
13-12-2008, 12:46
per il momento non noto piante marcite o putrefatte e sul fondo i cory e gli ancy fanno piazza pulita.



guarda che soprattutto gli ancy.... CXXXXXo tantissimo, il fatto che facciano piazza pulita non vuol dire che poi non producano a loro volta rifiuti!!!! i cory, grufolando sulla sabbia, sollevano le cxxxxe e fanno in modo che vengano aspirate dal filtro, tenendo la sabbia in buono stato, ma il fatto che tu non veda depositi sul fondo.... non vuol dire che non ci siano invece sostanze disciolte.
come in effetti è.
a nitrati come stai?
ci elenchi sti 20 pesci, che in profilo non ci sono tutti? [si lo so che in un altro post devo averti fatto già la stessa domanda ma.... dai tutte le indicazioni a tutti!]
a nitrati come stai?
ciao, ba

babaferu
13-12-2008, 12:46
per il momento non noto piante marcite o putrefatte e sul fondo i cory e gli ancy fanno piazza pulita.



guarda che soprattutto gli ancy.... CXXXXXo tantissimo, il fatto che facciano piazza pulita non vuol dire che poi non producano a loro volta rifiuti!!!! i cory, grufolando sulla sabbia, sollevano le cxxxxe e fanno in modo che vengano aspirate dal filtro, tenendo la sabbia in buono stato, ma il fatto che tu non veda depositi sul fondo.... non vuol dire che non ci siano invece sostanze disciolte.
come in effetti è.
a nitrati come stai?
ci elenchi sti 20 pesci, che in profilo non ci sono tutti? [si lo so che in un altro post devo averti fatto già la stessa domanda ma.... dai tutte le indicazioni a tutti!]
a nitrati come stai?
ciao, ba

ovodda
15-12-2008, 22:53
oook :-)) ho aggiornato il profilo sia per la parte relativa ai pinnuti sia per la parte relativa alle piante.

@babaferu: a nitrati e nitriti sto messo bene direi: no3 stazionari a 12,5 mg/l e no2 sempre minori di 0,3 mg/l

@fappio: guarda ho fatto misurare i valori dei fosfati anche dalla mia ragazza che è chimico professionale e sia nell'acqua di osmosi che compro sia in quella del rubetto il po4 è assente.

ovodda
15-12-2008, 22:53
oook :-)) ho aggiornato il profilo sia per la parte relativa ai pinnuti sia per la parte relativa alle piante.

@babaferu: a nitrati e nitriti sto messo bene direi: no3 stazionari a 12,5 mg/l e no2 sempre minori di 0,3 mg/l

@fappio: guarda ho fatto misurare i valori dei fosfati anche dalla mia ragazza che è chimico professionale e sia nell'acqua di osmosi che compro sia in quella del rubetto il po4 è assente.

Paolo Piccinelli
16-12-2008, 10:37
ovodda, cerca sul mercatino della salvinia (galleggiante) e buttala in vasca, lasciando che si riproduca liberamente... è una "resina naturale" per nitrati e fosfati.
Parallelamente cerca di piazzare qualcuno dei tuoi pesci, altrimenti non ne esci... poi leggi quanto aggiungo sotto (eh, si... ci sono passato anche io!!!) :-(


se la vasca per esempio ha 100 nutrienti (per dare un valore simbolico ) e faccio un cambio del 50% con un acqua a 0 nutrienti, inevitabilmente otterrò un acqua con 50 nutrienti e se ne faccio successivamente un'altro , otterrò acqua 25 e così via...


fappio, nel caso dei fosfati purtroppo non è così e l'ho imparato a mie spese. ;-)
la fonte principale di fosfati sono le deiezioni dei pesci che si accumulano sul fondo ( e, come giustamente hai segnalato, nella vasca di ovodda di pesci ce ne sono troppissimi!!!)... il fondo appunto ne incamera quantità industriali e li trattiene.
Con i cambi d'acqua si eliminano quelli in sospensione, ma subito dopo il fondo ne rilascia altri in soluzione ripristinando l'equilibrio osmotico.... in pratica più ne togli e più il fondo ne rilascia e tu ti chiedi da dove arrivino. -05

A me era successo che i fosfati erano schizzati a 2 ppm a causa di un cambio di layout incauto con cui avevo smosso il fondo sollevandone una nube... dopo 4 cambi del 50% la concentrazione era ancora tale e quale con mio sommo disappunto.
Ho impiegato massicciamente le resine per un mese, accompagnando con aspirazioni settimanali del detrito grossolano sul fondo (occhio!!! aspirazione e non sifonatura) e cambi regolari... una volta che i fosfati sono scesi sotto 0,5 ppm ho levato le resine e le piante hanno fatto il resto.
Dopo 6 settimane ho ricominciato a reintegrarli mendiante elos fase2 perchè stavano a zero spaccato ;-)

Paolo Piccinelli
16-12-2008, 10:37
ovodda, cerca sul mercatino della salvinia (galleggiante) e buttala in vasca, lasciando che si riproduca liberamente... è una "resina naturale" per nitrati e fosfati.
Parallelamente cerca di piazzare qualcuno dei tuoi pesci, altrimenti non ne esci... poi leggi quanto aggiungo sotto (eh, si... ci sono passato anche io!!!) :-(


se la vasca per esempio ha 100 nutrienti (per dare un valore simbolico ) e faccio un cambio del 50% con un acqua a 0 nutrienti, inevitabilmente otterrò un acqua con 50 nutrienti e se ne faccio successivamente un'altro , otterrò acqua 25 e così via...


fappio, nel caso dei fosfati purtroppo non è così e l'ho imparato a mie spese. ;-)
la fonte principale di fosfati sono le deiezioni dei pesci che si accumulano sul fondo ( e, come giustamente hai segnalato, nella vasca di ovodda di pesci ce ne sono troppissimi!!!)... il fondo appunto ne incamera quantità industriali e li trattiene.
Con i cambi d'acqua si eliminano quelli in sospensione, ma subito dopo il fondo ne rilascia altri in soluzione ripristinando l'equilibrio osmotico.... in pratica più ne togli e più il fondo ne rilascia e tu ti chiedi da dove arrivino. -05

A me era successo che i fosfati erano schizzati a 2 ppm a causa di un cambio di layout incauto con cui avevo smosso il fondo sollevandone una nube... dopo 4 cambi del 50% la concentrazione era ancora tale e quale con mio sommo disappunto.
Ho impiegato massicciamente le resine per un mese, accompagnando con aspirazioni settimanali del detrito grossolano sul fondo (occhio!!! aspirazione e non sifonatura) e cambi regolari... una volta che i fosfati sono scesi sotto 0,5 ppm ho levato le resine e le piante hanno fatto il resto.
Dopo 6 settimane ho ricominciato a reintegrarli mendiante elos fase2 perchè stavano a zero spaccato ;-)

Paolo Piccinelli
16-12-2008, 10:42
Allego questa citazione (da www.acquariofiliaemicroscopia.it - di Maurizio Gazzaniga - "la nutrizione minerale delle piante d'acquario"), che sicuramente vi sarà utile ;-)

Il fosforo, contenuto nelle piante in concentrazioni dell’ordine dello 0,1-0,5% della sostanza secca, è il secondo macronutriente di cui ci andremo ad occupare. Con la sua presenza od assenza, è in grado di condizionare pesantemente lo sviluppo degli organismi, e dunque anche quello delle piante in qualunque acquario d’acqua dolce. Quando comodamente seduti davanti ad una vasca, osserviamo ad esempio un pesce espellere delle feci od indugiamo con lo sguardo sui detriti organici che si accumulano sul fondo, possiamo essere certi che da questi si stia andando ad originare fosforo di natura organica. Questo può essere costituito da acidi nucleici, nucleotidi, fosfolipidi, fosfoproteine, etc.; cioè da forme non sfruttabili dalle piante. Se il fosforo rimanesse così strutturato queste potrebbero venirsi a trovare nelle ipotetiche condizioni di chi, circondato da un’abbondanza di scatolette di cibo, non possedesse nulla con cui aprirle finendo col morire di fame. Nel mentre, alghe e cianobatteri, capaci di aprire quelle scatolette, inizierebbero a prendere il sopravvento. Perché quel fosforo possa rendersi disponibile all’assorbimento anche da parte delle piante, occorre che le specie chimiche in cui è contenuto subiscano un processo di mineralizzazione ovvero ed in genere, un idrolisi catalizzata da fosfatasi di origine batterica.

Le piante, infatti, assorbono fosforo come anioni dell’acido ortofosforico (H3PO4) che come tali vengono traslocati nelle loro parti epigee. A secondo del pH presente, in vasca, dovremo registrare la presenza di concentrazioni differenti di acido indissociato e dei suoi ioni. L’acido fosforico, infatti, è un acido mediamente forte nella sua prima dissociazione, debole nella seconda e debolissimo nella terza. A pH neutro, ad esempio, avremo una netta prevalenza di ioni HPO4—(67%) con circa un 33% di ioni H2PO4-.

Nelle piante i principali organi deputati all’assorbimento del fosforo sono le radici. Queste sono in grado di modificare le loro funzioni e la loro struttura a livello cellulare di modo da potersi procurare questo prezioso elemento il più efficacemente possibile. Poiché questo in esse è contenuto spesso nell’ordine di frazioni di parte per milione, se ne deduce chiaramente che si tratta anche in questo caso di un trasporto attivo. E’ di fondamentale importanza, affinché, nella pianta si possano raggiungere concentrazioni elevate che l’assorbimento possa procedere piuttosto rapidamente.Questo lo possiamo ottenere inizialmente prestando particolare attenzione nell’allestimento del fondo che, a tal fine, dev’essere costituito da materiale atto a favorire l’insediamento batterico come certe argille e ghiaietto con una granulometria non inferiore ai 3-4 mm per uno spessore complessivo non eccedente i 6 cm.

La mineralizzazione delle sostanze organiche in decomposizione in un simile fondo è in grado di fornire una sufficiente quantità di fosforo alle piante che lo possono rapidamente ed efficacemente assorbire attraverso l’apparato radicale. Teniamo però presente che in acquari con una forte illuminazione (circa 1 watt/l) ed abbondante presenza di CO2 (25 – 30 mg/l) può avvertirsi la necessità di una regolare aggiunta di P nella colonna d’acqua per sopperire alla grossa domanda di questo elemento da parte delle piante presenti. In queste circostanza, infatti, può anche capitare di assistere a consumi giornalieri dell’ordine di 0,25 mg/l ed oltre.

Dato che per un appassionato può risultare difficile dedurre quale sia l’effettiva disponibilità di fosforo all’interno di una propria vasca, come regola generale, non si può che consigliare di ridurre ai minimi termini la presenza di pesci, chiamandoli a giocare un ruolo molto più marginale di quello a cui siamo abituati.

Paolo Piccinelli
16-12-2008, 10:42
Allego questa citazione (da www.acquariofiliaemicroscopia.it - di Maurizio Gazzaniga - "la nutrizione minerale delle piante d'acquario"), che sicuramente vi sarà utile ;-)

Il fosforo, contenuto nelle piante in concentrazioni dell’ordine dello 0,1-0,5% della sostanza secca, è il secondo macronutriente di cui ci andremo ad occupare. Con la sua presenza od assenza, è in grado di condizionare pesantemente lo sviluppo degli organismi, e dunque anche quello delle piante in qualunque acquario d’acqua dolce. Quando comodamente seduti davanti ad una vasca, osserviamo ad esempio un pesce espellere delle feci od indugiamo con lo sguardo sui detriti organici che si accumulano sul fondo, possiamo essere certi che da questi si stia andando ad originare fosforo di natura organica. Questo può essere costituito da acidi nucleici, nucleotidi, fosfolipidi, fosfoproteine, etc.; cioè da forme non sfruttabili dalle piante. Se il fosforo rimanesse così strutturato queste potrebbero venirsi a trovare nelle ipotetiche condizioni di chi, circondato da un’abbondanza di scatolette di cibo, non possedesse nulla con cui aprirle finendo col morire di fame. Nel mentre, alghe e cianobatteri, capaci di aprire quelle scatolette, inizierebbero a prendere il sopravvento. Perché quel fosforo possa rendersi disponibile all’assorbimento anche da parte delle piante, occorre che le specie chimiche in cui è contenuto subiscano un processo di mineralizzazione ovvero ed in genere, un idrolisi catalizzata da fosfatasi di origine batterica.

Le piante, infatti, assorbono fosforo come anioni dell’acido ortofosforico (H3PO4) che come tali vengono traslocati nelle loro parti epigee. A secondo del pH presente, in vasca, dovremo registrare la presenza di concentrazioni differenti di acido indissociato e dei suoi ioni. L’acido fosforico, infatti, è un acido mediamente forte nella sua prima dissociazione, debole nella seconda e debolissimo nella terza. A pH neutro, ad esempio, avremo una netta prevalenza di ioni HPO4—(67%) con circa un 33% di ioni H2PO4-.

Nelle piante i principali organi deputati all’assorbimento del fosforo sono le radici. Queste sono in grado di modificare le loro funzioni e la loro struttura a livello cellulare di modo da potersi procurare questo prezioso elemento il più efficacemente possibile. Poiché questo in esse è contenuto spesso nell’ordine di frazioni di parte per milione, se ne deduce chiaramente che si tratta anche in questo caso di un trasporto attivo. E’ di fondamentale importanza, affinché, nella pianta si possano raggiungere concentrazioni elevate che l’assorbimento possa procedere piuttosto rapidamente.Questo lo possiamo ottenere inizialmente prestando particolare attenzione nell’allestimento del fondo che, a tal fine, dev’essere costituito da materiale atto a favorire l’insediamento batterico come certe argille e ghiaietto con una granulometria non inferiore ai 3-4 mm per uno spessore complessivo non eccedente i 6 cm.

La mineralizzazione delle sostanze organiche in decomposizione in un simile fondo è in grado di fornire una sufficiente quantità di fosforo alle piante che lo possono rapidamente ed efficacemente assorbire attraverso l’apparato radicale. Teniamo però presente che in acquari con una forte illuminazione (circa 1 watt/l) ed abbondante presenza di CO2 (25 – 30 mg/l) può avvertirsi la necessità di una regolare aggiunta di P nella colonna d’acqua per sopperire alla grossa domanda di questo elemento da parte delle piante presenti. In queste circostanza, infatti, può anche capitare di assistere a consumi giornalieri dell’ordine di 0,25 mg/l ed oltre.

Dato che per un appassionato può risultare difficile dedurre quale sia l’effettiva disponibilità di fosforo all’interno di una propria vasca, come regola generale, non si può che consigliare di ridurre ai minimi termini la presenza di pesci, chiamandoli a giocare un ruolo molto più marginale di quello a cui siamo abituati.

fappio
16-12-2008, 19:31
Paolo Piccinelli, l'articolo è interessante, piano piano leggerò anche gli altri postati nel link ... come tu stesso hai postato, le piante si nutrono solo del fosfato inorganico (ortofosfato) . tutti i test misurano infatti ortofosfato po4--- , di conseguenza misurano il fosfato della molecola organica già decomposta dai batteri e in soluzione nell'acqua. sostituendo acqua ricca di po4 con acqua priva il valore, andrà inevitabilmente a diminuire. certamente in una vasca ricca di materiale organico , si avrà sempre un rimpiazzo di questi nutrienti perchè i batteri continueranno imperterriti a rimpiazzarli ... la "stessa cosa" accade per gli no3 : quando il pesce fa la cacca, il test no3 , non misura immediatamente quel nutriente; prima dovrà essere trasformato in ammonio/ammoniaca , poi ossidato in no2 ecc ecc ... certamente come dici, si dovrebbe risolvere il problema alla base eliminando parte dei pesci , ma in sostituzione a questo , l'unica cosa veramente efficace , sono i cambi. non sono molto d'accordo sull'utilizzo delle resine perchè oltre a rilasciare elementi , eliminano i nutrienti in modo mirato e generalmente quando si ha un eccesso di po4 , lo si ha anche di no3 e di altre sostanze dannose .... :-)

fappio
16-12-2008, 19:31
Paolo Piccinelli, l'articolo è interessante, piano piano leggerò anche gli altri postati nel link ... come tu stesso hai postato, le piante si nutrono solo del fosfato inorganico (ortofosfato) . tutti i test misurano infatti ortofosfato po4--- , di conseguenza misurano il fosfato della molecola organica già decomposta dai batteri e in soluzione nell'acqua. sostituendo acqua ricca di po4 con acqua priva il valore, andrà inevitabilmente a diminuire. certamente in una vasca ricca di materiale organico , si avrà sempre un rimpiazzo di questi nutrienti perchè i batteri continueranno imperterriti a rimpiazzarli ... la "stessa cosa" accade per gli no3 : quando il pesce fa la cacca, il test no3 , non misura immediatamente quel nutriente; prima dovrà essere trasformato in ammonio/ammoniaca , poi ossidato in no2 ecc ecc ... certamente come dici, si dovrebbe risolvere il problema alla base eliminando parte dei pesci , ma in sostituzione a questo , l'unica cosa veramente efficace , sono i cambi. non sono molto d'accordo sull'utilizzo delle resine perchè oltre a rilasciare elementi , eliminano i nutrienti in modo mirato e generalmente quando si ha un eccesso di po4 , lo si ha anche di no3 e di altre sostanze dannose .... :-)

Paolo Piccinelli
17-12-2008, 08:54
Con i cambi risolvi, ovviamente, ma è un lavoraccio... per dimezzare il valore in soluzione spesso ti servono 3-4 cambi del 50% che stressano particolarmente la fauna.

Io ho riportato quello che mi successe e come ne sono uscito, le resine nella normale conduzione le sconsiglio sempre, ma in casi come questo faccio uno strappo.

Detto questo, la sostanza non cambia.. diminuire i pesci, aumentare le piante (l'uso temporaneo delle galleggianti aiuta parecchio) e parsimonia con il cibo per un pò ;-)

Paolo Piccinelli
17-12-2008, 08:54
Con i cambi risolvi, ovviamente, ma è un lavoraccio... per dimezzare il valore in soluzione spesso ti servono 3-4 cambi del 50% che stressano particolarmente la fauna.

Io ho riportato quello che mi successe e come ne sono uscito, le resine nella normale conduzione le sconsiglio sempre, ma in casi come questo faccio uno strappo.

Detto questo, la sostanza non cambia.. diminuire i pesci, aumentare le piante (l'uso temporaneo delle galleggianti aiuta parecchio) e parsimonia con il cibo per un pò ;-)

fappio
17-12-2008, 19:09
Paolo Piccinelli, si certo , le resine danno una mano , in alcuni casi fanno la differenza ...

fappio
17-12-2008, 19:09
Paolo Piccinelli, si certo , le resine danno una mano , in alcuni casi fanno la differenza ...

ovodda
18-12-2008, 21:28
signori come al solito i vostri consigli sono oro colato per un neofita come me.

ho "rimediato" delle salvinie e le ho messe a galleggiare. ho sostituito anche le resine. per il momento non si notano cambiamenti (se non in negativo, vedi alghe che prolificano con ciuffi neri filamentosi, probabilmente anche a causa della co2 che ho incrementato per contenere il ph).
contemporaneamente sto facendo piccoli cambi d'acqua per non stressare flora e fauna e ho ridotto il cibo ad una piccola somministrazione giornaliera.

vi pongo un'altra domanda ora:
un valore di po4 pari a 5 mg/l secondo la vostra esperienza quanto a lungo può essere tollerato dai pinnuti!?

ovodda
18-12-2008, 21:28
signori come al solito i vostri consigli sono oro colato per un neofita come me.

ho "rimediato" delle salvinie e le ho messe a galleggiare. ho sostituito anche le resine. per il momento non si notano cambiamenti (se non in negativo, vedi alghe che prolificano con ciuffi neri filamentosi, probabilmente anche a causa della co2 che ho incrementato per contenere il ph).
contemporaneamente sto facendo piccoli cambi d'acqua per non stressare flora e fauna e ho ridotto il cibo ad una piccola somministrazione giornaliera.

vi pongo un'altra domanda ora:
un valore di po4 pari a 5 mg/l secondo la vostra esperienza quanto a lungo può essere tollerato dai pinnuti!?

Paolo Piccinelli
19-12-2008, 09:41
5 mg/l sono davvero tantissimi, ma i pinnuti non dovrebbero avere problemi... più che altro le alghe la faranno da padrone.

Continua esattamente come stai facendo per altri 15 giorni e lascia che la salvinia invada almeno metà della superficie, poi comincia a controllarla gettando l'eccesso.

Vedrai che all'epifania avrai risolto ;-)

Paolo Piccinelli
19-12-2008, 09:41
5 mg/l sono davvero tantissimi, ma i pinnuti non dovrebbero avere problemi... più che altro le alghe la faranno da padrone.

Continua esattamente come stai facendo per altri 15 giorni e lascia che la salvinia invada almeno metà della superficie, poi comincia a controllarla gettando l'eccesso.

Vedrai che all'epifania avrai risolto ;-)