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Visualizza la versione completa : Come si collega questo ballast ?


gattant
02-09-2008, 20:18
Ciao
c'è un esperto o qualcuno che ha avuto esperienza per collegare un reattore elettronico.
Ho appena acquistato sul mercatino due reattori magnetek ma non so come colegarli ...come si fa ?
Ho già fatto un topic nell'illuminazione dolce ma mi ham detto che qui posso trovare esperti.... ;-) ;-)

AllinOne
03-09-2008, 01:10
Ma un reattore per trasformare una normale lampada in lampa di emergenza! Lo puoi collegare in due modi, ma si attiva solo quando manca la corrente prendendo alimentazione dalla batteria. Se vuoi ti spiego come montarlo.

gattant
03-09-2008, 10:25
Ma è stato smontato da una plafo e mi hanno semplicemente consigliato, ieri, di collegare semplicemente il 4,5,6 alla lampada e il IV piedino a un polo della 220v garantendomi che avrebbe funzionato.
Si so che si può utilizzare anche come emergenza ma tu sembra che affermi che sia solo esclusivamente per l'utilizzo in emergemza ma in fondo c'è scritto amche in "Continuos light"...

Ma se ho capito bene sei un esperto e se mi spieghi come montarlo te ne sarei grato!! #22 #22 #22

gattant
03-09-2008, 10:38
A dimenticavo, visto che il carico possibile è da 36 a 65w si possoono anche collegare due tubi senza che questi superino il carico massimo ? #24

AllinOne
03-09-2008, 11:03
Il principio nn è difficile ma spiegarlo su un post nn so se mi riesce bene...
Questo Accenditore ha due funzionalità:
Colleghi il tutto secondo lo schema "Continuos Light" e tieni ponticellato i piedi 11 e 12 metti un led tra 7 e 8 ed una batteria da 6V 4Ah. Così facendo il neon lo accendi tramite reattore e starter e solo se manca la corrente lui funge da inverter, preleva la corrente dalla batteria e mantiene il neon acceso.
Viceversa se colleghi secondo lo schema "Emergency Light" il neon è sempre spento e solo se manca la corrente (Rilevato dalla 220V collegata ai piedi 1-2) lui accende il neon. Questo funzionamento è tipico delle plaffoniere che si devono accendere solo se manca la corrente. In ogni caso tu puoi dicedere di spegnere la plaffoniera accesa in emergenza aprendo un interruttore collegato tra i piedi 7 e 8.

Per la mia esperienza che ho avuto su questi "inverter per neon" ti assicuro che la luce che danno in emergenza nn è la stessa che hai quando il neon è acceso tramite la 220V. Comunque nn è un discorso che si può fare sempre perchè ovviamente la qualità della luce varia da marca a marca in funzionamento a batteria. La batteria la puoi reperire facilmente in qualsiasi negozio di elettronica e di alarmi.

In ogni caso quando l'inverter rileva tensione suoi piedi 1-2 spegne il funzionamneto in emergenza e tramite l'accensione del led 7-8 ti segnala la ricarica del pacco batterie collegato ai piedi 9-10.

redfox70
03-09-2008, 12:29
Ciao
c'è un esperto o qualcuno che ha avuto esperienza per collegare un reattore elettronico.

Dubito sia elettronico...

gattant
03-09-2008, 12:58
Grazie!

Ma si può anche come citavo ?


A dimenticavo, visto che il carico possibile è da 36 a 65w si possoono anche collegare due tubi senza che questi superino il carico massimo ? #24

AllinOne
03-09-2008, 21:26
Ciao
c'è un esperto o qualcuno che ha avuto esperienza per collegare un reattore elettronico.

Dubito sia elettronico...

No allora è elettromeccanico!! Scusa Gattant secondo te com'è?!?!

gattant
04-09-2008, 10:55
Dal momento che esiste un sistema di rilevamento assenza luce, led (tipico componente elettronico ), e alimentazione in continua e ammesso che ci sia un piccolo e modesto integrato, qualche resistenza e qualche condensatore per me vuol dire elettronico...
E' ovvio che non ci sarà al suo interno un piccolo sistema a processore...
Per me elettronico è anche un semplice trasformatore, ponte diodi e un condensatore per fare un alimentatore per dire che ho un circuito elettronico, cerrto non sofisticato, ma pur sempre elettronico.

redfox70
04-09-2008, 12:32
In quel senso certo, c'è dell'elettronica dentro...

Ma se la lampada quando si accende "lampeggia", se il componente che vedo nello schema è uno starter, se la lampada quando si esaurisce "lampeggia"...

Direi che è un reattore ferromagnetico, con tutto quello che ne consegue.

Ciao

peppe72
04-09-2008, 12:49
scusate forse c'è un poco di confusione. Non ho capito bene cosa devi fare. potresti postare le foto di questo ballast. Io da qualche anno utilizzo normali ballast per lampade fluorescenti oppure dei comuni ballasti ricavati dalle lampade a basso consumo. Ci dovrebbe essere un post su questo forum come utilizzarli al meglio con varie connessioni anche a più lampade, :-)

redfox70
04-09-2008, 13:22
peppe72, la foto l'ha messa nel primo messaggio...

peppe72
04-09-2008, 13:52
da quello che ho potuto capire dello schema si hanno 2 possibilità, una con accensione constante e una per l'utilizzo come emergenza. Non semba difficile come cablaggio, potrsti trovare qualche inghippo sulla polarità del led, la batteria tampone credo che sia di 6V. Quel'è il tuo problema?

gattant
04-09-2008, 17:57
Bè, non sono così esperto e condividere idee ed esperienza rassicura di più ed evita l'intranquillita di dubbi o eventuali problemi che potessero sorgere.
In effetti non è difficile ma è sempre meglio chiedere consiglio, se non si ha esperienza e meglio sentirsi ignoranti piuttosto che orgoglioni... :-D
A proposito nessuno mi sa dire se posso mettere due tubi, e se si in che modo si fa ?

redfox70
04-09-2008, 20:56
gattant, ho visto per caso il topic che avevi aperto anche in illuminazione dolce. Allora: L e N indicano, come ha detto anche qualcun altro, Fase e Neutro da collegare.
Il quadratino non è sicuramente un condensatore, ma quasi sicuramente lo starter da mettere, infatti il circuito è: fase, interruttore di comando, starter, tubo, reattore morsetto 6.

gattant
04-09-2008, 23:12
Starter ? Anche con un elettronico ?
Ma poi sulla 220v la fase deve proprio essere lì ? Se mi capita di girare la spina nell'altro senso non sarà più dove dovrà essere! #24

redfox70
04-09-2008, 23:32
Starter ? Anche con un elettronico ?
Ma poi sulla 220v la fase deve proprio essere lì ? Se mi capita di girare la spina nell'altro senso non sarà più dove dovrà essere! #24

Infatti per quello ho scritto che avevo dubbi che fosse elettronico... Per la (presunta) presenza di uno starter. Non conosco altri componenti che si colleghino così ad un circuito di accensioe di un neon.

La fase deve (dovrebbe) essere lì dato che lì è dove c'è l'interruttore che taglia appunto la fase. Se giri la spina non succede nulla. Solo se il neon dovesse avere un po' di luminescenza da spento gira la spina e lo sistemi

Federico Sibona
04-09-2008, 23:53
Comunque non mi pare che lo starter, in un circuito di accensione di tubi fluorescenti, si metta in serie sulla rete, ma attaccato a due pin opposti sul tubo (vedi schema). Quindi non penso sia uno starter ;-)

PS: ovviamente lo schemino si riferisce ad una applicazione con reattore ferromagnetico e non elettronico. http://www.acquariofilia.biz/allegati/fluorescent_lamp_106.jpg

AllinOne
05-09-2008, 08:21
Qui si sta facendo un po' di confusione sull'uso e funzionamento di questo modulo per lampade di emergenza.
QUesto "Modulo" non è un reattore elettronico, o meglio è un reattore elettronico a bassa tensione. Provo a spiegarmi meglio, in condizioni di riposo se è presente L N ai morsetti 1 e 3 allora i morsetti 6-5 e i morsetti 2-4 sono chiusi insieme pertanto si ricostruisce il classico circuito neon con reattore e starter come schema postato da Federico Sibona. (Provare con il tester per credere). Tramite l'interruttore posto in serie al quadratino che è l'induttanza di comanda l'accensione e lo spegnimento del neon in modalità normale. Il tondino collegato tra il tubo neon e il piedino 5 è un comunissimo starter. In questa condizione inoltre il modulo ricarica la batteria (che come dice la targhetta è una 6V 4Ah collegata ai piedi 9-10 ed accende il led posto ai piedi 7-8 che segnala la ricarica della batteria). Gattant Il led che si collega ai piedi 9-10 non è assolutamente un led per valutare la luminosità dell'ambiente!
Nel momento in cui viene a mancare la rete ai piedi 1 e 3, i relè che chiudono insieme i morsetti 6-5 e 2-4 si aprono ed un inverterino elettronco a 25Khz accende la lampada tramite i piedi 6 e 4 prendendo l'alimentazione dalla batteria solo se è chiuso il ponte 11#12 che serve come comando della luce in funzionamento in emergenza. (Attenzione che il tipo di comando è impulsivo elettronico e che c'è da farsi male quando funziona a batteria. Chi è + attento avrà notato che contrariamente al funzionamento a 220V l'inverter accende la lampada solo con due fili, quindi nn sfrutta i filamenti interni del neon per il riscaldamento del gas, ma innesca l'accensione con un picco molto elevato di tensione. QUesto tipo di funzionamento assicura una durata del neon illimitata e la rottura nn avverà per l'interruzione del filamento presente ai due capi del neon, ma solo per un eventuale fuoriuscita di GAs.
Spero sia stato il più chiaro possibile...

Federico Sibona
05-09-2008, 08:59
AllinOne, complimenti, hai fatto una analisi molto verosimile.
Non sono d'accordo solo sulla faccenda della vita illimitata, in quanto, per esperienza personale, i neon alimentati continuativamente in quel modo presentano precocemente e progressivamente l'annerimento a partire dalle estremità.

gattant, mi dispiace, ma, se vuoi accendere normalmente il neon, credo che quell'ordigno non ti serva a niente, dal momento che dovrai aggiungere un reattore ferromagnetico (il quadratino) ed uno starter (il circolino) esternamente. Ma a questo punto lo scatolotto che ci sta a fare?
Tieni presente che con reattore ferromagnetico e starter è poco opportuno alimentare tubi T5. Secondo me la cosa migliore che puoi fare è dimenticarti l'oggetto in questione e comperarti un ballast elettronico previsto per due tubi della potenza che ti interessa.

AllinOne
05-09-2008, 09:38
federico sibona ti ringrazio per i complimenti, illimitato non è nulla, chiedo scusa per l'uso improprio del termine.
I tubi neon anneriscono all'estremita per la particola sequenza di accensione che ha il reattore e lo starter che per qualche istante fanno diventare di fuoco i filamenti posti all'estremità. Questo continuo shock termico nel tempo fulmina i filamenti e annerisce il tubo. Un tubo con i filamenti fulminati continua ancora ad accendere con il reattore elettronico ma nn + con il reattore classico. L'accenditore elettronico nn sfrutta i filamenti, ma solo una scarica ad alta tensione che innesca la conduzione del gas. Nn credo sia il post adatto a discutere per filo e per segno come si accende il tubo neon e quali sono le leggi che regolano il dimensionamento dello starter e del nucleo ferromagnetico (reattore) ma se volete è una spiegazione carina.
Non è consigliato accendere i neon in funzionamento batteria, anche se si può provare, perchè essendouna modalità di emergenza nn danno la stessa luminosità e la stessa luce caratteristica e poi nn sono così sicuro che le lampade da acquario gradiscano quel tipo di illuminazione. Sopratutto uno sfarfallio a 25 Khz nn so se è adatto per le piante. Ora scappo, a stasera.

Federico Sibona
05-09-2008, 09:48
AllinOne, la funzione di ionizzazione dei filamenti la conosco, ma ti assicuro che con quegli inverter economici che vengono messi nelle lampade di emergenza i tubi si anneriscono ugualmente, forse a causa del duty-cycle più gravoso dovuto all'onda quadra oppure alle tensioni di funzionamento più elevate.

Beh, uno sfarfallio a 25kHz è sempre meglio di uno a 100Hz.

gattant
05-09-2008, 13:53
Quante cose si imparano!
adesso riesco anche a postare la II parte #22
COsa intende per linee separate ? http://www.acquariofilia.biz/allegati/ballast-ii_201.jpg

Federico Sibona
05-09-2008, 14:44
La tensione di rete di 220/230V si può ottenere sia da allacciamento fase/neutro del 380V (industriale), sia tra fase/fase del 220V (dove tra fase/neutro si otteneva il vecchio 125V, che non è più usato). Il secondo sistema sta andando in disuso, ma, in certe zone c'è ancora. Credo che l'indicazione "linee separate" si riferisca a questo secondo sistema di ottenere il 220V. Dipende da come è la linea che raggiunge casa tua ;-)
Puoi stabilirlo con un semplice cercafase che puoi comperare per poco in un negozio di materiale elettrico ;-) Se da' fase (si accende una piccola lamadina al neon) in entrambi i fori di una presa, è il secondo sistema.
Però, come ti ho detto, secondo me, quell'apparecchio non è utilizzabile per accendere le luci di un acquario ;-)

redfox70
05-09-2008, 18:02
La tensione di rete di 220/230V si può ottenere sia da allacciamento fase/neutro del 380V (industriale), sia tra fase/fase del 220V (dove tra fase/neutro si otteneva il vecchio 125V, che non è più usato). Il secondo sistema sta andando in disuso, ma, in certe zone c'è ancora. Credo che l'indicazione "linee separate" si riferisca a questo secondo sistema di ottenere il 220V.

NONO!! Le linee separate sono un'altra cosa. In ambito industriale a volte si ha una protezione per l'illuminazione ordinaria ed una per quella di sicurezza. Se sono due linee separate, e quindi due protezioni separate, va tolto il ponticello e vanno portati due neutri separati, pena lo scatto del relè differenziale appena si dà tensione! In ambito civile il problema, normalmente, non si pone. Bastano tre conduttori attivi (una fase interrotta per l'accensione, una diretta per la presenza tensione che fa intervenire la batteria ed un neutro comune) oltre alla terra di protezione.

AllinOne
05-09-2008, 19:10
RedFox70 concordo al 100%, è per questo che ci sono due linee separate.
Federico Sibona, mi fa piacere finalmente trovare qualcuno che ne capisca di elettronica!;)

gattant
05-09-2008, 21:20
Uao..a questo punto non mi resta che collegare e fare una prova , al limite non esplode comunque...ci vedremo appena ho finito di imbiancare il locale addetto all'acquario!
;-) ;-) #25 #25

Federico Sibona
06-09-2008, 14:30
redfox70, ero convinto di averti risposto, ma evidentemente mi sono dimenticato di dare invio :-))
Felice di aver imparato qualcosa anche oggi ;-) In effetti gli impianti elettrici industriali non sono il mio forte e le luci di emergenza in effetti sono molto più diffuse in quel campo che in quello civile.

gattant
06-09-2008, 18:16
Ah, dimenticavo...in effetti non c'è un morsetto per la terra e quindi come consigliate di collegarla ? O meglio dove la collego ? Al contenitore di metallo dello stesso ?

redfox70
06-09-2008, 18:43
gattant, si collegala al contenitore. Normalmente ha 2 specie di alette dove c'è la sede per le viti (dato che viene fissato in una plafoniera) e la terra la si collega lì. A volte c'è anche un simbolino che la indica

Federico Sibona
06-09-2008, 20:27
redfox70, AllinOne, perchè nessuno di voi gli dice che quel coso non serve a niente?
Se devo mettere il reattore e lo starter esterni, posso tranquillamente accendere i neon senza il coso.

gattant, non è che intendi mettere la batteria 6V/4Ah per mantenere un po' di luce anche in mancanza di tensione di rete ;-) Il gioco non vale la candela. Poi non ricordo se vuoi mettere tubi T8 o T5. Con i T5 il ballast elettronico è quasi d'obbligo.

gattant
07-09-2008, 21:20
Erano per i T8, perchè "quasi" d'obbligo ?
Iin effetti ho provato a farli funzionare seguendo i vostri accurati consigli ma non hanno funzionato come prevedevate... comunque chi me lo ha venduto sul mercatino è stato veramente molto gentile e corretto : mi restituisce i soldi e io rispedisco il pacco...
-c13

Federico Sibona
07-09-2008, 21:58
gattant, felice che tu abbia incontrato un ebayer onesto.
I T5 se accesi con ballast non elettronici credo che durino molto meno. Inoltre i ballast elettronici (sia con T5 che con T8) consumano molto meno. Infatti i reattori ferromagnetici scaldano molto di più e quel calore è tutta potenza dissipata inutilmente ;-)

AllinOne
08-09-2008, 09:13
Federico Sibona, lo sto cercando di dire dall'inizio dei miei post, che quei cosi sono per funzionamento in emergenza... e che quindi nn servono. Gattant che proev hai fatto? Prima di restituirli vediamo di farli funzionare... ;)

Federico Sibona
08-09-2008, 09:40
Ma perchè deve farli funzionare se le funzioni che esplicano non sono quelle che gli servono? Oltretutto gattant non avrà neanche la batteria per provarli.

AllinOne, capisco la tua sete di sperimentazione, ma poi va a finire che l'ebayer non li prende più indietro ;-)

gattant, dimenticavo di dirti che i reattori elettronici costano di più come acquisto, ma si ripagano in consumo di energia e durata dei tubi. Inoltre ci sono diversi topics in cui utenti li hanno ricavati, a basso costo, da lampade a risparmio energetico.

AllinOne
08-09-2008, 10:24
Ehehe Federico Sibona hai ragione, purtroppo io adoro sperimentare... Cmq confermo il fatto di poterli ricavre dalle lampade perchp anche io ne ho sperimentati un sacco per altre applicazioni... L'unica cosa che ti volevo chiedere visto che sei un collega elettronico, cosa ne pensi dell'affidabilità di quei ciruiterini...

Federico Sibona
08-09-2008, 10:58
Ti dirò, nonostante anche a me piaccia sperimentare, dovendo usare ballast per l'acquario, preferisco affidarmi a quelli dedicati, ma credo che, se si parte da lampade di marca, anche quei circuitini siano affidabili ;-)

Fortemente OT, per farsi delle lampade di emergenza ad uso domestico, dai una occhiata a questo post:
http://acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=133354&highlight=