Visualizza la versione completa : Filtro a diatomee o zelbrite
Qualcuno sa di un uso per acquari ?
ne ho letto veramente bene come purificazione ed acqua cristallina
Ho sentito parlare di "filtro di diatomee", che cosa é?
Per filtro di diatomee si intende un filtro riempito di scheletri fossili di diatomee. Il filtraggio che si ottiene é quasi puramente meccanico (fisico) cioé non biologico.
Il vantaggio di tali filtri é che, data la struttura porosa del letto di diatomee con pori estremamente piccoli, sono in grado di trattenere particelle solide anche finissime ed in gran parte anche batteri, che come noto, sono normalmente di dimensioni relativamente grandi (rispetto a molte molecole ad esempio).
Svantaggi:
-necessitano di un prefiltro per intercettare le particelle piú grossolane ed evitare di intasare il filtro precocemente.
-il filtro deve comunque essere pulito (o deve essere sostituito il materiale filtrante) relativamente spesso.
-la pompa di circolazione deve possedere una buona prevalenza per fare fronte alle perdite di carico attraverso il letto di diatomee.
-non ha effetti sulla maggior parte degli inquinanti chimici.
Vantaggi:
-il processo e' semplice e veloce (il tempo di maturazione del filtro e' nullo) e dunque e' un filtro adatto anche per interventi di emergenza.
-trattiene anche particelle solide molto fini.
-il costo del materiale filtrante (almeno alla fonte, se non all'utente finale) e' piuttosto basso.
Stefano s
20-08-2008, 14:29
mai sentito... interesante sarebbe saperne qualcosa ..... :-))
e' una farina fossile usata per filtrare l acqua .
Tecnicamente e' utilizzata nei grossi filtri , tipo piscine al posto di quello standard a sabbia , in un contenitore in cui viene usata in sospensione tramite il moto dell acqua in entrata dentro filtri cilindrici . Poi c'e un filtro che la trattiene e questa farina fossile assorbe
So che e' usata anche nei porti per assorbire idrocarburi ( a Rapallo tutti gli anni ) e poi si deposita sul fondo .
Essendo farina fossile non credo possa alterare i valori anche se ho trovato l uso sono nei reeff per eliminare piccoel particelle, alghe e sostanze in sospensione rendendo l acqua molto limpida . Puo' essere collegato e scollegato a necessita' e non necessita di maturazione essendo un sistema di filtraggio meccanico e in rete questo schema
http://www.reefitalia.net/forums/attachment.php?attachmentid=23394&d=1203871240
gfshalla
21-08-2008, 00:18
:-D Buttateci dentro dentifricio! :-D
(per chi non lo sapesse gli scheletri delle diatomee si trovano dentro il dentrifricio e data la loro abrasività vengono usate per pulire meglio.)
#19 che pazzi gli umani.
Stefano s
21-08-2008, 02:19
#30 #30 -e35
sicuramente la farina fossile ha mille utilizzi ...ma dentifrici a parte ( una volte ci mettevano la pomice... ) -28d# -28d# -28d# -28d# -28d#
La farina di diatomee,. L’acqua quando nel filtro e' costretta ad attraversare la diatomea per poter ritornare in circolo si si sbarazza delle impuritá che contiene, che vengono trattenute dalla terra di diatomee. La farina di diatomee é una farina di alghe fossili, di granulometria piccolissima ( é quasi impalpabile ). Ogni granulo di diatomee é a sua volta dotato di piccolissimi microfoni. Pertanto l’acqua che circola nel filtro é “costretta” ad attraversarli rilasciando anche le più piccole impuritá. La farina di diatomee infatti , oltre a garantire una finezza di filtrazione, ( ineguagliabile in quanto puó arrivare a 1-3 microns, in grado di trattenere alghe, pollini, polveri, ed anche alcuni batteri) é in grado di svolgere un’azione schiarente grazie al potere di attrazione elettro-chimico della superficie ( simile all’effetto calamita) che arriva a catturare grassi e soluzioni allo stato colloidale : “alghe,smog,pollini,limo e talvolta anche alcune proliferazioni batteriche che, normalmente, rendono l’acqua opalina. ” L’acqua diverrá invece trasparente e brillante con il classico effetto scintillio di un acqua filtrata con il sistema a diatomee. Dopo un certo periodo di funzionamento (variabile a seconda della superficie sviluppata dagli elementi filtranti ed alla tecnica del filtro), va sostituita
io un filtro esterno a sump e un vano sarebbe ideale per utilizzarlo , avendo l entrata dall alto e sotto uscita a griglia del volume di circa 3L , tutto sta a trovarla in comemrcio ( rivenditori piscine ? ) e trovare il modo migliore con cui disporla ( dentro un sacchetto a maglia fine , un contenitore a spugna ? )
ho giusto inserito in avvio un tronco( seppur ribollito ) e ho l acqua colore del lambro ( il fiume di Milano che quando passa dentro il parco di Monza ha il colore dell ambra ... ), sarebbe l ideale per valutare come riesce a farla tornare limpida ( ho letto che sia portentosa....)
idee e consigli e genialate ?
Stavo giusto valutando se acquistare quei filtri a campana da idraulica ( 18 euro da casto ) per provare
Federico Sibona
21-08-2008, 08:59
L'azione filtrante di questi prodotti mi pare simile a quella della zeolite (se ho capito bene la zelbrite è un nome commerciale della zeolite). Oltre a non fornire supporto alle colonie di batteri, credo che, sottraendo parecchie sostanze utili alla vita in acquario, non debbano essere impiegate se non temporaneamente ed in casi particolari. Altra cosa è l'impiego in piscine, in cui le esigenze sono diverse.
Di filtri a diatomite per acquari se ne parlava già decenni fa', se non hanno avuto diffusione penso che un motivo ci sarà stato ;-)
oltretutto dovendole sostituire periodicamente sostituiresti anche i batteri che le colonizzano?
#24
Federico Sibona
21-08-2008, 09:40
miccoli, -04 ho appena finito di dire che i batteri non colonizzano quei materiali ;-) :-D . Il motivo è molto semplice, quei materiali sottraggono all'acqua l'ammonio/ammoniaca (della zeolite sono sicuro, della diatomite non so) che è il primo anello della catena alimentare dei batteri che ci interessano e quindi non possono svilupparsi le colonie. Infatti in vasche con materiali filtranti di quel tipo non esiste picco dei nitriti in maturazione, anzi, non c'è proprio maturazione ;-)
infatti come avevo scritto all'inizio credo che l utilizzo debba essere limitato a problemi di alghe ed acqua con elevato particolato ,e che l' azione filtrante e' solamente meccanica e non certamente ha funzione di filtro biologico .
Quanto a levare nutrienti , se il filtro e' meccanico posso solo presumere che trattenenedo particelle molto piccole , dell ordine di pochi micron , non riesca a trattenere minerali o altre sostanze disciolte ...e' come se fosse una spugna molto molto fitta
il motivo di scarso interesse ho letto sia la manutenzione , dovuto all elevato flusso che crea intasamento, ma un utilizzo periodico ( e con scarse quantita' ) non credo sia molto faticoso, effettivamente una volta la diatomea aveva un elevato costo , ( ne ho lettto prezzi assurdi ) , al momento un sacco da 25KG la vendono a 50 euro.... e con 23kg , credo che uno ne abbia per 10 anni :-D :-D :-D :-D :-D :-D
che sia meglio della torba ? #24 #24 #24
Federico Sibona
21-08-2008, 09:57
crg_it, per la diatomite non lo so, ma la zeolite ti assicuro che ha soprattutto un filtraggio chimico, a livello di scambio ionico, c'è una bella differenza da una spugna per fine che possa essere.
Che c'entra la torba, di solito si mette per tutt'altri motivi. ;-)
scusate non avevo capito
in pratica l uso di certi materiali inibisce il ciclo dell azoto al suo nascere...
e cosa succede alle sostanze di scarto dei pesci e altro?
si biodegradano lostesso?
scusate la banalita della domanda
:-)
perche' la torba ha il potere di intenerire l'acqua, sottraendo ioni calcio, magnesio e bicarbonati
La chimica dello stato solido ha permesso di ricavare approfondite informazioni riguardo la struttura e le proprietà delle zeoliti. Questi minerali presentano una intelaiatura strutturale a base di alluminosilicato con cationi intrappolati all'interno di cavità a "tunnel" o a "gabbia". Una classe cospicua ed importante di zeoliti possiede una struttura a gabbia sodalite, consistente in un ottaedro tronco ottenuto asportando con il taglio tutti i vertici. Dato che le gabbie possiedono simmetria cristallina, le zeoliti rappresentano una classe di setacci molecolari con selettività maggiore rispetto, ad esempio, alla silice o al carbone attivo, che possiedono vuoti irregolari. Altra peculiarità consiste nello scambio ionico, processo chimico-fisico consistente nello scambio del catione contenuto all'interno della struttura cristallina con ioni presenti in soluzione e che possiedono dimensioni e proprietà elettrostatiche compatibili con la struttura entro la quale vanno ad inserirsi. Ad esempio, zeoliti naturali contenenti cationi Na+ ( SODIO ) o K+ ( POTASSIO ) sono in grado di scambiare specie ioniche quali Ca2+ ( CALCIO ) e Mg2+( MAGNESIO )
quindi tu dici che neell acquario crea problemi lo scambio di sodio potassio , Calcio e Magnesio ? #24 #24 #24 #24 #24 , mentre la torba che leva ioni analoghi no ?
Federico Sibona
21-08-2008, 10:32
miccoli, certo che si degradano dando origine ad ammonio che però viene prontamente adsorbito dalla zeolite.
Ora però lascio la parola a qualcuno che ne sappia più di me su diatomee e diatomite, perchè accentrandomi sulla zeolite, sto distorcendo un po' l'argomento del topic ;-)
Anche perchè avrei anch'io una domandina: se la diatomite è così porosa e non espleta funzioni di filtraggio chimico come la zeolite, come mai non vi si insediano le colonie di batteri?
...in effetti ci vuole un chimico
la zeolite e' un minerale, creato artificialmente anche con sintesi #07
le diatomee sono alghe . Queste alghe sono provviste di un astuccio siliceo formato da due gusci o teche, di cui quello superiore è più grande e ricopre quello inferiore come il coperchio di una scatola. Il guscio superiore è detto epiteca quello inferiore ipoteca. All’interno di questo astuccio si trova il protoplasma cellulare. Questi astucci sono cosparsi di minuscoli fori, incisioni, rilievi disposti in modo regolare a formare graziosi reticolati. le diatomee hanno diverse forme e strutture, le possiamo trovare isolate o raggruppate in colonie filamentose. la capsula silicea che ricopre la cellula è detta Frustulo. il Frustulo ha varie "decorazioni" punctae, alveoli, calaniculi e costae. Le diatomee si dividono in 2 sottogruppi: le pennate e le centriche.
E qui si dovrebbe utilizzare quelle fossili ridotte in farina ... #24 #24
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La diatomite e' la farina fossile dei gusci di diatomee #22
Paolo Piccinelli
21-08-2008, 11:53
crg_it, il filtro a diatomee è l'antenato della lampada UV ed ha più o meno lo stesso scopo... leggi il link qui sotto:
http://www.acqua-dolce.it/blog/2007/07/11/filtro-con-diatomee-fossili/
:-))
luciafer
22-08-2008, 11:03
Scusate l'intromissione, essendo ripassato al marino :-)) , ma visto che uso questo filtro da circa 20 anni, sia in acqua dolce che salata, ho un minimo di esperienza.
Vi riporto un estratto del libro "L'acquario marino ottimale" di Host E.Kipper, che lo spiega meglio di me.
"Filtro a diatomee
Il filtro a diatomee purtroppo è tuttora un outsider tra le varie tecniche di filtraggio dell’acqua marina. Si tratta di un sistema di filtraggio chiuso, al cui centro è alloggiato un cestello filtrante sovradimensionato con un volume di 1-2 litri. Questo cestello è rivestito di un sacchetto molto fitto e compatto. Il vero e proprio materiale filtrante del filtro a diatomee è la terra di diatomee che una volta distribuita sul sacchetto filtrante è in grado di trattenere tutte le particelle di oltre 1/1000 mm (1 micron) presenti nell’acqua che vi passa. Quindi il filtro a diatomee chiaramente non è un filtro per un impiego continuativo, bensì indicato solo per casi particolari.
Vogliamo citare tre esempi:
1. Quando vogliamo eliminare sostanze più grandi di 1/1000 mm oppure un intorbidamento dovuto ad altre cause sconosciute, è consigliabile l’impiego di un filtro a diatomee per 1-2 giorni.
2. Un’infestazione di alghe nell’acquario marino si può trattare non solo con una lampada UV bensì anche mediante un filtro a diatomee. Sappiamo che l’uso di una lampada UV può influire negativamente sulla chimica dell’acqua marina, mentre il filtro a diatomee lavora in maniera puramente meccanica. Esso va preferito in ogni caso.
3. Il filtro a diatomee è particolarmente interessante per combattere malattie di pesci corallini, come per esempio Oodinium pillularis. Questo parassita, che appartiene ai Dinoflagellati, si stacca dal suo animale ospitante per moltiplicarsi. Questa ciste è lunga 15-150 micron e larga 15#70 micron. La capsula, che all’interno conta 32064 particelle per la moltiplicazione, deve raggiungere dopo 12#24 ore di «nuoto» libero lo stesso animale ospite oppure un altro.
Sviluppa una tecnica uguale anche la cosiddetta malattia dei puntini bianchi Cryptocarion irritans. Anche questi organismi devono nuotare liberi per moltiplicarsi e quindi nuovamente insediarsi su un ospite per proseguire la loro attività nefasta.
E qui sta la grande opportunità del filtro a diatomee per trattenere tutti i torniti prima o poi mortali. A seconda della temperatura, chiaramente passa un pò di tempo, circa 10 giorni, prima che tutti i parassiti si siano staccati dal corpo dei pesce per riprodursi e vengano invece trattenuti dal filtro.
Per andare sul sicuro, il filtro a diatomee dev’essere collegato all’acquario per 30 giorni, sostituendo di frequente la farina filtrante. Così si eliminano proprio tutti i torniti. Per ulteriori informazioni sull’impiego del filtro a diatomee vedi capitolo 7.2.
Siccome la resistenza del filtro a diatornee è estremamente alta è naturale che la resa diminuisca rapidamente per via di un veloce intasamento con altre sostanze presenti nell’acqua. Perciò è necessario caricare il filtro a diatomee ogni 2o3 giorni - secondo la resa - con nuova terra di diatomee."
Questo tipo di filtro lo produceva solo la Hobby, che oggi non produce più.
Io me lo stò rifacendo ex-novo se volete vi posso fornire le foto dell'originale per capire come funziona.
Oggi la farina fossile si trova a prezzi irrisori, rispetto a quello che ho pagato io 20 anni fa (2,5 Kg 100.000 lire) oggi la trovo a 1-1,5€ al Kg.
-28
si si ..volentieri
ho inserito dei tronchi e spesso ho l acqua torbida,) vasca aperta ) sotto nel sump ho spazio a volonta' ed essendomi autocostruito tutto da me , pur avendo un dolce vorrei testarlo .
ma la farina fossile si riesce a comprare online? tramite rivenditori piscine ? ,....a genova non saprei dovre trovarla :-D :-D :-D :-D :-D :-D
grazie10K
--------
che poi abbia lo stesso utilizzo della lampada Uva sinceramente non credo proprio...una uccide i batteri , questo filtro trattiene impurita' dell ordine dei micron tramite filtraggio meccanico ;-) ;-) ;-)
luciafer
22-08-2008, 11:56
si si ..volentieri
ho inserito dei tronchi e spesso ho l acqua torbida,) vasca aperta ) sotto nel sump ho spazio a volonta' ed essendomi autocostruito tutto da me , pur avendo un dolce vorrei testarlo .
ma la farina fossile si riesce a comprare online? tramite rivenditori piscine ? ,....a genova non saprei dovre trovarla :-D :-D :-D :-D :-D :-D
grazie10K
La prima foto è quello originale con la disposizione dei tubi che ho disegnato io, mentre, la seconda foto è una prova fatta con le campane che si usano per impianti a osmosi inversa (manca la pompa nella foto) ma era poco funzionale e quindi lo stò rifacendo sul modello dell'originale.
Io la farina fossile l'ho trovata in un negozio che vende attrezzature per il vino.
-28
cavoli...proprio come pensavo io , di utilizzare le campane da idraulica..che hanno gia un micro filtro ...( sono quelle per trattenere impurita dall' acquedotto )
poco funzionale in che senso ?perche'l entrata e' superiore , lo sfiato a lievello e l uscita acqua era sotto? , mentre l "antenato "avendoli entrambi superiori non soffriva di intasamento x ricircolo ?, ho letto che comunque serve una pompa , che prima si utilizza per il ricircolo interno e poi una volta che si e' sedimentata nel filtro , si puo attivare il passaggio dell acqua ...
nel caso comunque penso che si possa utilizzare una campana , solo seguendo lo stesso schema e con mandata ed uscita a stesso livello e manicotto interno... che dici ?
Tra l altro quellla che ho trovato io a 18E da Castorama ha entrate superiori e sfiato nel corpo superiore ...e il corpo sotto a campana e' un bicchiere a vite
:-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D
luciafer
22-08-2008, 17:11
cavoli...proprio come pensavo io , di utilizzare le campane da idraulica..che hanno gia un micro filtro ...( sono quelle per trattenere impurita dall' acquedotto )
poco funzionale in che senso ?perche'l entrata e' superiore , lo sfiato a lievello e l uscita acqua era sotto? , mentre l "antenato "avendoli entrambi superiori non soffriva di intasamento x ricircolo ?, ho letto che comunque serve una pompa , che prima si utilizza per il ricircolo interno e poi una volta che si e' sedimentata nel filtro , si puo attivare il passaggio dell acqua ...
nel caso comunque penso che si possa utilizzare una campana , solo seguendo lo stesso schema e con mandata ed uscita a stesso livello e manicotto interno... che dici ?
Tra l altro quellla che ho trovato io a 18E da Castorama ha entrate superiori e sfiato nel corpo superiore ...e il corpo sotto a campana e' un bicchiere a vite
:-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D
E' poco funzionale perchè c'è poco spazio tra la campana e la cartuccia, anche se la farina fossile sembra molto sottile, quando la vai a comprimere non ci riesci.
Entrata e uscita superiori alla campana non so se funziona perchè se si compatta la farina sul fondo l'ingresso dell'acqua potrebbe non mischiarla all'acqua e rimarrebbe inservibile sul fondo.
Altro problema, se metti, come ho fatto io, la pompa in basso, rischi che la farina si deposita nell'alloggiamento della girante e potrebbe bloccarsi.
Nel filtro originale hanno messo la pompa in verticale con la girante in basso proprio per questo motivo, ed è quello che farò col prossimo filtro, come nella foto sotto.
Ovviamente nella foto i pezzi sono solo poggiati ma rende l'idea di come voglio fare il filtro.
luciafer
22-08-2008, 17:17
Dimenticavo, qualcuno in precedenza ha detto che basta mettere la farina fossile in una calza in uno scomparto del filtro....... non funziona.
I 3 rubinetti servono perchè all'inizio, quando si avvia il filtro, si deve creare un circolo chiuso, per cui una volta riempito il filtro dellacqua dell'acquario per il principio dei vasi comunicanti, si chiudono i 2 rubinetti su mandata e ritorno e si apre quello centrale a quel punto si accende la pompa e la farina va in circolo insieme all'acqua.
Quando l'acqua all'interno del filtro ritorna cristallina significa che tutta la farina si è depositata sulla retina interna e a qual punto si chiude il rubinetto centrale e si aprono i 2 su mandata e scarico e si ripristina il collegamento con l'acquario.
Se non si fa così, e a me la prima volta è successo, tutta la farina se ne va nell'acquario. ;-)
;-) ;-)
infatti i miei dubbi sono sulla disposizione del filtro interno ( metterlo a parete ? ) cioe su un telaio su tutta la superfice ? ( col vetro un filtro rettangolare me lo faccio tranquillamente
filtro? che materiale usare??
disposizione mandata ed uscita?
aspetto foto , che tanto ho giusto 4 belle lastre di vero d4mm di circa 1,5mq giusto abbandonate in dispensa ( per la gioia di mia moglie )
:-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D
luciafer
22-08-2008, 20:15
;-) ;-)
infatti i miei dubbi sono sulla disposizione del filtro interno ( metterlo a parete ? ) cioe su un telaio su tutta la superfice ? ( col vetro un filtro rettangolare me lo faccio tranquillamente
filtro? che materiale usare??
disposizione mandata ed uscita?
aspetto foto , che tanto ho giusto 4 belle lastre di vero d4mm di circa 1,5mq giusto abbandonate in dispensa ( per la gioia di mia moglie )
:-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D
Ti metto le foto del filtro originale, magari ti viene qualche spunto in più.
Considera che l'acqua arriva tramite il tubicino verde e va verso il fondo del bicchiere per essere risucchiata dalla girante della pompa all'interno del sacchetto di stoffa sintetica.
Federico Sibona
22-08-2008, 20:37
luciafer, grazie, molto interessante ;-)
La stoffa sintetica penso debba essere molto fitta come trama, per non far passare la farina, dove si trova?
luciafer
23-08-2008, 17:47
luciafer, grazie, molto interessante ;-)
La stoffa sintetica penso debba essere molto fitta come trama, per non far passare la farina, dove si trova?
Abbastanza fitta, ma non è molto importante perchè quando funziona a circolo chiuso, forse ci mette un po più di tempo a depositarsi, ma alla fine tutta la farina si deposita granello su granello.
Per chi conosce il tessuto non tessuto è un buon riferimento.
Comunque i sacchetti originali della Hobby, in Germania ancora si trovano come ricambi al prezzo di circa 14€.
-28
....in effetti come parti del filtro , e' di facile costruzione,
Ma poi immagino che la polvere vada inserita all esterno della calza ,e la girante l aspirti per poi rimetterla in circolo.
Vado a vedere da castorama quanto costano i filtri che usano per le campane ...e se sono fatti a rete o a filo di naylon intrecciati...non mi ricordo . Sto pensando se farlo in vetro avendone lastre a disposione , anche di forma quadrata
ora e' aperta a genova la caccia alla farina di diatome :-D :-D :-D :-D #24
Federico Sibona
24-08-2008, 09:13
luciafer, hai visto questo sito/prodotto:
http://www.diatomfilter.com/products/diatom_d1_filter.htm ?
C'è anche un filtro funzionante ad aria (D11), ma non c'è la figura ;-)
E qui:
http://www.diatomfilters.com/index1.html
c'è anche una interessante introduzione ai filtri a diatomee.
Tra l'altro si dice di porre attenzione alla farina fossile che si compera perchè, alle volte, quella per piscine, rilascia cloro. Chissà se lo dicono solo per vendere la loro? ;-)
Comunque cercando in Google "diatom filter" e "diatom filter diy", di articoli e cose interessanti se ne trovano parecchie
Federico Sibona
24-08-2008, 10:39
Qui ci sono i tre filtri a diatomee più noti disponibili sul mercato:
http://freshaquarium.about.com/od/toppicksfilters/tp/diatomfilter.htm
se ho capito bene il Magnum non usa farina fossile ma una cartuccia alle diatomee, il che potrebbe essere di uso molto più agevole, ma non ho capito se si può rigenerare, dice "reusable", ma si può riutilizzare solo fino a che non è completamente intasata o si rigenera in qualche modo?
luciafer
24-08-2008, 11:43
Qui ci sono i tre filtri a diatomee più noti disponibili sul mercato:
http://freshaquarium.about.com/od/toppicksfilters/tp/diatomfilter.htm
se ho capito bene il Magnum non usa farina fossile ma una cartuccia alle diatomee, il che potrebbe essere di uso molto più agevole, ma non ho capito se si può rigenerare, dice "reusable", ma si può riutilizzare solo fino a che non è completamente intasata o si rigenera in qualche modo?
Federico Sibona, siti molto interessanti, non li conoscevo.
La cartuccia la conosco, ma poco economica, la puoi usare 1 sola volta e siccome si intasa molto velocemente, hai buttato 18€ per una sola utilizzazione contro i pochi centesimi che possono costare 2-3 cucchiai di farina. ;-)
A proposito della qualità della farina fossile, non a caso ho detto di vedere nei negozi che vendono attrezzature per il vino e non per quelli per piscine.
Io, comunque, ho usato quella che usano per usi enologici e non mi è successo niente. ;-)
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