Visualizza la versione completa : acqua salata e acqua zuccherata...riflessioni
daniele.t.
03-07-2008, 23:42
ciao a tutti..stavo facendo delle riflessioni sull'amore che abbiamo tutti per gli acquari, amore che ci lega a scrivere qui, sulle pagine di questo forum.
per me è iniziato tutto con un dolce visto a casa di un amico, di 50 litri e che mi sembrava bellissimo (ripensandoci adesso faceva alquanto cagare)...e la faccenda mi ha spinto ad acquistare il dolce che ho ancora oggi, molto diverso dal suo, allestito dopo tanto studio qui, ben 4 o 5 anni fa.
poi ho iniziato con l'acqua salata, un mondo completamente diverso (a prescindere dal sapore dell'acqua :-D :-D ) , consigli da grandi forumisti che adesso non seguono più questo forum ed è un gran peccato...
e proprio stasera, navigando nelle sezioni del dolce mi sono accorto che in realtà l'evoluzione dell'acquariofilia dolce e marina è del tutto diversa e disomogenea...parlare di t5 nel dolce sembra parlare di alieni, le usano in pochi, molti sono diffidenti e preferiscono tenersi stretti i t8...nella sezione del salmastro si parla di densimetri e non di rifrattometri, molti non sanno cos'è il ciclo dell'azoto e sono convinti che il carbone attivo serve a togliere "i prodotti della cacca e della pipì dei pesci"...
tutto queste cose potrebbero sembrare sconclusionate...però possibile che scegliere un marino, o comunque avere un marino apre gli orizzonti ad una consapevolezza diversa dell'acquariofilia?
c'è molta ignoranza sia nel dolce che nel marino, gente col le pa**e sia parlando di acqua dolce che di acqua salata...però perche tutto questo divario nell'avanzare delle tecniche di gestione nel marino e in quelle del dolce?
perche nel dolce c'è ancora un sacco di "tradizionalismo" e nel marino più spirito di innovazione e sperimentazione di tecniche nuove?
perche se il marino è "più difficile" allo stesso tempo è più flessibile in questo senso?
spero di aver reso comprensibile la riflessione che sto sollevando...dite la vostra :-) :-) :-)
Alessandro Falco
03-07-2008, 23:53
io credo che il marino sia come un vortice, che ti porta a spendere sempre di piu' e ad imparare sempre di piu'...
basti pensare al fatto che solitamente gli acquariofili marini sono sempre super-infottati o cmq superappassionati, il dolce invece lo posseggono anche famiglie che lo gestiscono a tempo perso senza avere il chiodo fisso dell'acquariofilia...
non dico che il dolce sia troppo piu' facile ( ma lo penso... ), ma diciamo che certi problemi puoi evitare di porteli...
ed e' proprio il porsi sempre nuovi obiettivi, ma soprattutto il costo spropositato di quello che andiamo a comprare che ci obbliga ad avere un po' di consapevolezza in piu'...
riassumendo io penso che il marino e' piu evoluto del dolce in questo punto di vista, ma dal punto di vista dei metodi di gestione e dell' aquascaping ci tira addosso per quanto piu' complessi o cmq piu' variegati...
il marino invece sotto questo punto di vista non guarda mai al biotopo, non guarda mai troppo allo studio della rocciata a priori ( cerchiamo di farla bella ok, ma non facciamo cosa abbiamo in testa esattamente... o non esistono "stili" di rocciata ) e anche i metodi sono molto particolari e veramente eterogenei...
nel marino invece sembra che a parte 2 metodi, sia tutto la stessa solfa...
noi siamo piu' evoluti in certe cose, loro in altri...
bella riflessione... ma coinvolgi i dolci..... segnalalo sulla loro sezione altrimenti non vi è gusto...
#18 #18 #18
daniele.t.
03-07-2008, 23:57
dani85, ottima idea...
comunque tornando alla riflessione quoto Alessandro, il marino è sicuramente più avanzato tecnicamente ma meno in campo di biotipo... anche il fatto forse di soli sps o quasi in certe vasche è tutto furchè naturale... dovremmo poi considerare le varie provenienze e un pò più di attenzione ai vari biotipi... non sarebbe male vedere vasche indonesiane, australiane caraibiche con solo le specie di quel posto magari simulando una attrezzatura tecnica che renda al meglio la riproduzione dei vari fattori biochimici e di luce (spettro colore ec) di quel posto ma forse è un pò complicato e costoso ec ec
daniele.t., apri un topic sul dolce con lo stesso titolo e linka la discussione...
daniele.t.
04-07-2008, 00:02
dani85, appena fatto
Alessandro Falco
04-07-2008, 00:04
Inoltre nel dolce si pensa ai valori in relazione al luogo ed alle specie ( o almeno si dovrebbe ), nel marino diamo per buoni sempre gli stessi valori senza preoccuparci...
Per esempio la salinità del Mar Rosso non sara' uguale a quella delle Hawaii...
Inoltre dani verissimo per le vasche solo sps, ma tralaltro in natura non troveremo mai piu' di 4 5 specie di coralli in meno di 1 metro quadro... quante ne avete voi?
Spesso apprezzo di piu' le vasche dolci per queste piccole cose, almeno certi problemi se li pongono... Una lancia a nostro favore e' il mercato italiano cmq parecchio limitato, mi da l'idea che riceviamo un po' gli scarti rispetto ad altri paesi UE o USA dove trattano pezzi favolosi ( come coralli ) e altrettante specie fantastiche e meno inflazionate...
Ai plantaquaristi invidio molto le conoscenze sui layout, proporzioni e concetti di vuoto & pieno che riescono a rendere "grandi" anche vasche molto piccole...
Sul fattore tecnico, è una questione di esigenze... il dolce non ha bisogno di tutte quelle apparecchiature che richiede un marino, e non sò se questo lo considerate un pregio o un difetto... potessi tenerla io la vasca coi T8! ;-)
Anche se le T5 le usano anche loro, anzi, usano anche le hqi...
Il fattore dell'ignoranza in acquariofilia non appartiene nè ad un settore nè all'altro, ci sono neofiti nel dolce e nel marino, e ci sono "ignoranti" sia nel dolce che nel marino (per ignorante intendo quelle persone che, appunto, ignorano conoscenze di base abbastanza elementari anche dopo anni di acquariofilia, e che quindi a mio avviso non rientrano più tra i neofiti, ma proprio tra gli "ignoranti"...)
Tecniche di sperimentazione e voglia di innovazione penso ci siano in entrambi i settori, basta guardare il numero di protocolli di fertilizzazione che esistono nel dolce e nella quantità di metodi di gestione di un marino. Sul piano tecnico, l'evoluzione dell'accessoristica e della parte tecnica credo invece sia maggiore nella parte salata, anche perchè spesso chi ha un marino è disposto a spendere ed investire di più nella propria vasca, oltre ad avere una età media maggiore e quindi qualcosa da spendere in più nel proprio hobby.
La difficioltà di gestione... beh credo che qui occorra fare distinzione... una vasca marina "media" è solitamente più difficile da gestire di una vasca dolce "media"... una vasca marina semplice è estremamente più difficile da gestire di una vasca dolce semplice... una vasca dolce spinta, è invece difficile da gestire tanto quanto una vasca marina spinta....
Cmq il post è interessante e un pò diverso dal solito, hai invitato anche gli acquariofili dolci a partecipare? :-)
condormannaro
04-07-2008, 07:47
Caro daniele.t.,
dalle speculazioni che ti affaticano, si capisce che studi giurisprudenza. Bene, bene.
Venendo ai tuoi quesiti, direi che Rama ha già espresso in gran parte ciò che secondo me rappresenta la corretta risposta ai tuoi dubbi.
Aggiungerei solo un paio di considerazioni.
A mio parere, il dolce rappresenta per la quasi totalità degli acquariofili il punto di partenza della loro passione. Una parte poi, nel tempo, transita al marino. E' quindi normale che l'appassionato "tipo" del dolce sia, in percentuale, meno ferrato di quello del marino. Chi è infatti passato al salato ha, normalmente, già delle basi e un po' di esperienza (con le dovute eccezioni).
Altro punto fondamentale è l'elemento costi. Il marino, a parte alcuni tipi di vasche dolci, è nettamente più costoso. Ciò impone normalmente una maggior consapevolezza nell'appassionato: chi spende molti soldi, raramente lo fa senza aver compreso (rectius senza pensare di aver compreso) le basi della tecnica di gestione.
Per il resto, come detto, mi ricollego a quanto detto da Rama, il quale ha fra l'altro ricordato un punto fondamentale, che spesso sfugge agli appassionati di marino: alcune vasche di dolce sono molto difficili da gestire, quanto e talvolta più di una vasca salata.
A presto
daniele.t.
04-07-2008, 08:30
sono contento che sia un post interessante, e vedo che ognuno cerca di dire la sua, e i punti in comune sono molti
dalle speculazioni che ti affaticano, si capisce che studi giurisprudenza. Bene, bene.
è così evidente? #13 #13 :-))
condormannaro
04-07-2008, 08:40
sono contento che sia un post interessante, e vedo che ognuno cerca di dire la sua, e i punti in comune sono molti
dalle speculazioni che ti affaticano, si capisce che studi giurisprudenza. Bene, bene.
è così evidente? #13 #13 :-))
Sai...ne interrogo tanti...ho sviluppato un certo occhio ;-)
daniele.t., io credo che partire direttamente con il marino sarebbe un errore per un neofita, e logicamente piu dispendioso per il numero di errori che verrebbero fatti.
Pensa solo che quando entri in un negozio di acuqariologia e chiedi un preventivo per un dolce la cifra è abbastanza abbordabile, se chiedi il preventivo per un marino fatto bene ( e non solo con 2 neon e un filtro esterno come a volte sento in giro) rischi di svenire e la moglie che ha già messo la mano in borsa per poter armeggiare un lancia razzi sul negozio :-D :-D :-D
La tecnica del dolce è sicuramente meno dispendiosa e anche la gestione mensile, specialmente per illuminazione e numero di pompe che girano 24h al giorno.Se non erro anche i prodotti chimici che usiamo nel dolce costano meno e forse, in base alle dosi, durano anche di piu.
Pensiamo inoltre al prezzo del vivo, pesci, coralli in rapporto ai pesci e piante del dolce.
Io ho 4 vasche, un marino e 3 dolci e percio ho modo di valutare i costi, inoltre la vasca grande del dolce e un biotopo Malawi con ciclidi, i quali basta mettere acqua di rubinetto e tanto cibo e vivono alla grande da anni con taglie medie di 10#13 cm e continuano a riprodursi #22 #22 #22
Per il resto mi associo a Rama e Cordo,,,,
stavo per rispondere, ma mi sono reso conto che condormannaro, mi ha letto nel pensiero, o io nel suo :-))
comunque vorrei aggiungere, che affermazioni come queste
parlare di t5 nel dolce sembra parlare di alieni, le usano in pochi, molti sono diffidenti e preferiscono tenersi stretti i t8
c'è molta ignoranza sia nel dolce che nel marino, gente col le pa**e sia parlando di acqua dolce che di acqua salata...però perche tutto questo divario nell'avanzare delle tecniche di gestione nel marino e in quelle del dolce?
perche nel dolce c'è ancora un sacco di "tradizionalismo" e nel marino più spirito di innovazione e sperimentazione di tecniche nuove?
.....sono un pò riduttive della reale situazioni, in quanto è una generalizzazione che non coincide con la realta dell'acquariofilia dolce................non è vero che c'è diffidenza per i T5, ma è vero invece che non ce n'è la necessità, non abbiamo bisogno di forti penetrazioni nella colonna perchè le esigenze delle piante acquatiche sono completamente diverse dalle esigenze di luce dei coralli duri.........quei pochi che usano lampade T5 nel dolce, lo fanno perchè hanno plantacquari e acquari olandesi, o per puro "caso", di certo non è questione di diffidenza, ma piuttosto di un ragionamento basato sul costo/beneficio.
Infine quello che vorrei dire è che nel marino la tecnica sempre avanzata, è spinta dalla necessità, un acquario marino di barriera ha necessità che nel dolce non esistono, quindi non dolce non è necessario inventare continuamente sistemi migliori perchè non servirebbero e non sarebbero utili........per fare un esempio, nel dolce non serve a niente avere nitrati a zero anzi sarebbe in molti casi anche controptoducente, non serve a niente quindi studiare un sistema che porti i nitrati a zero, nel dolce mantenere un equilibrio costante e ideale è molto più facile che in una vasca maria, basta attenersi a poche scrupolose regole di gestione.
Per il discorso "ignoranza" invece, nel dolce tu lo avverti di più per una questione facilmente spiegabile, chi si approccia all'acquariofilia al 99% dei casi lo fa con una vasca dolce, e lo fa in età molto giovane, quindi nella stragrande maggioranza dei casi, chi si approccia all'acquariofilia lo fa senza un background di informazioni.................
bè, secondo me il dunque sta nel fatto che il marino è "appena nato", nel senso che fino a pochi anni fa nel marino si potevano mettere solo pesci e qualche molle, tutto "sopravviveva", ma mancava la salute degli animali, e l'ambizione dell'appassionato lo porta a voler ottenere in qualche maniera quello che vediamo in natura. Le acropore negli anni 90 si cominciava a riuscire a tenerle, ma erano sempre marroncine, poi vedevi quark e rosicavi perchè a mare i coralli avevano un altro aspetto, tutt'ora è così per la maggior parte delle persone, quindi siamo ancora all'inizio della salita. Il dolce è un'altra cosa, devi avere gusto e occhio per ricreare proporzioni e profondità, ma la tecnica c'è tutta, o quasi, andare oltre sembra quasi non sia necessario. si ok t5 piuttosto che t8, un terriccio un pò migliore rispetto a prima, ma la cosa, se sei capace, non cambia più di tanto. Il marino è un'altra cosa, che vuoi che ti dica, c'è tanta chimica, biologia, io ho fatto tutti e due, ora sono al marino da una quindicina di anni e mi viene da ridere a pensare a che mezzi avevamo prima, era impossibile raggiungere buoni risultati, gli scalari li accoppiavo a 10 anni, capirai. Però oggi un dolce lo rifarei con piacere, e penso che dopo tanti anni di marino, potrei fare un dolce spettacolare, perchè abituato a tanta dedizione, imparare le regole di base sarebbe un divertimento e forse anche abbastanza facile.
io credo che partire direttamente con il marino sarebbe un errore per un neofita
bè, io ho iniziato così ;-)
Per il resto, sono d'accordo con Rama. Innanzitutto credo che sia in un settore che nell'altro, dipende dalle persone, Credo che sia nel dolce che nel salato ci siano appassionati a pari livello, come ci sia gente che conduca a caso..
Personalmente ritengo che nel marino si è un po' più "obbligati" a non sgarrare, ad avere una minima conoscenza di molte cose per evitare errori magari anche fatali, soprattutto, naturalmente, nel caso di presenza in vasca di coralli, soprattutto sps.
Il dolce spesso è visto come semplice arredamento (vedasi pizzerie e ristoranti) con una conduzione, in questi casi, abbastanza approssimativa, cosa che nel marino si fà anche, ma molto più raramente..
Ritengo che ad alti livelli la passione, innovazione e dedizione siano uguali o quasi..
condormannaro
04-07-2008, 09:31
Il dolce spesso è visto come semplice arredamento (vedasi pizzerie e ristoranti) con una conduzione, in questi casi, abbastanza approssimativa, cosa che nel marino si fà anche, ma molto più raramente..
Poi c'è gente che ha il marino nel ristorante, e gli dà in pasto bistecche, ma questo è un altro discorso... ;-)
Il dolce spesso è visto come semplice arredamento (vedasi pizzerie e ristoranti) con una conduzione, in questi casi, abbastanza approssimativa, cosa che nel marino si fà anche, ma molto più raramente..
Poi c'è gente che ha il marino nel ristorante, e gli dà in pasto bistecche, ma questo è un altro discorso... ;-)
Bé, meglio, la qualità delle bistecche non è un gran che, meglio darla alla vasca che ai clienti #18 #18 :-D :-D :-D :-D :-D
condormannaro
04-07-2008, 09:58
Il dolce spesso è visto come semplice arredamento (vedasi pizzerie e ristoranti) con una conduzione, in questi casi, abbastanza approssimativa, cosa che nel marino si fà anche, ma molto più raramente..
Poi c'è gente che ha il marino nel ristorante, e gli dà in pasto bistecche, ma questo è un altro discorso... ;-)
Bé, meglio, la qualità delle bistecche non è un gran che, meglio darla alla vasca che ai clienti #18 #18 :-D :-D :-D :-D :-D
#18 #18 #18
Federico Sibona
04-07-2008, 10:17
Sull'argomento ci sarebbe da scrivere un bel librone, ma voglio mettere in evidenza un solo particolare. L'acquario marino è e deve essere infarcito di tecnologia per sopravvivere, in pratica è come un paziente soggetto ad accanimento terapeutico, se si staccano le "macchine" non sopravvive a lungo. Quindi siccome la tecnologia ha uno sviluppo veloce, è comprensibile che le innovazioni negli anni siano state maggiori nel marino che nel dolce, in cui le conoscenze di base (chimico/fisiche) e la possibilità di raggiungere un certo equilibrio biologico sono noti da tempo e consolidati e non si richiede grande supporto tecnologico per il raggiungimento di questi fini. Ovviamente parlo di vasche "medie". Spero di aver reso l'idea.
Per il resto concordo con Rama.
PS: credo di poter dire che, in generale, nel dolce sono più i materiali ad essere oggetto di miglioramento, mentre nel marino, oltre a questi, sono proprio le apparecchiature ad aver avuto una evoluzione notevole ;-)
MonstruM
04-07-2008, 10:25
daniele.t., intanto mi complimento perchè questo ha l'aria di essere un bel topic in cui ci si può confrontare moltissimo.
Piccola precisazione per il salmastro, da noi si parla sia di rifrattometri sia di densimetri, solo che avendo densità minori rispetto al marino (io per esempio sto portando a 1005 mg/l) entrambi vanno bene e vengono consigliati dagli esperti.
Poi per quanto riguarda la differenziazione posso dire che secondo me quello che discosta maggiormente i dolciofili dai marinofili :-)) è una differenza di obbiettivi cui porsi. Il discorso biotopo è stato ampiamente affrontato nella nostra sezione e si è arrivati a pareri contrastanti e secondo me un biotopo serio è complicatissimo da creare e gestire. In tal caso rammento che una versione seria e professionale del biotopo viene fatta anche nel marino (in taluni casi) ovvero con il marino mediterraneo (sezione in cui ogni tanto sbircio e che mi fa sbavare letteralmente).
Inoltre nel dolce molte persone, esperti e non, puntano alla riproduzione degli esseri viventi e all'osservazione dei comportamenti nella crescita, visto che con alcuni pesci come i poecilidi è relativamente facile ottenere riproduzioni. Questa caratteristica, per vari fattori, è difficilmente riscontrabile in un acquario marino dove la riproduzione è assai ben più complessa.
A volte inoltre ho sentito dire che nel dolce senza pesci non c'è divertimento. L'affermazione è errata se si riflette sul fatto che orde intere di appassionati (a cui va tutta la mia stima) si perdono nei meandri dei plantacquari.
Per il discorso della tecnica ci sono delle differenze anche perchè ci sono diverse necessità. Nel dolce avere una quantità di nitrati controllata non solo è nella norma ma è produttiva per la crescita delle piante (penso alle mie mangrovie) e l'utilizzo di sostanze chimiche è sconsigliato perchè esistono metodi alternativi e naturali per facilitare la gestione. Per ciò che riguarda la gestione non posso parlare in quanto non ho dati comparativi non avendo mai avuto un marino, ma in generale credo che il discorso di Rama sia giusto.
Quello che ci accomuna è l'alto tasso di sperimentazione che coinvolge vari fattori e vari mondi e che, permettetemi, è la cosa più bella nell'essere acquariofili. Ci si ingegna e si sbircia per cercare nuove nozioni e nuovi accessori.
Insomma ho parlato tanto e forse a vanvera ma questo scambio di opinioni secondo me fa benissimo a tutti noi! :-)
MonstruM
04-07-2008, 10:27
Federico Sibona, cavolo parlare dopo di te fa sembrare le proprie idee sempre più imbecilli...dannazz #23
Federico Rosa
04-07-2008, 10:37
Tutto quello che ho letto sopra è giustissimo però credo anche che il paragone che stiamo facendo sia tra una vasca marina di alta fascia (cioè la maggior parte di quelle di chi frequenta questo forum) e una vasca dolce di bassa fascia (quelle da fritto misto comprate alla coop per intenderci). Ci sono acquari marini di soli pesci gestiti magari con filtro sottosabbia ed un bel biologico (non ridete perchè nella mia città ce ne sono ancora molte) che, a parte le spese di partenza, hanno costi di gestione molto bassi paragonabili a quelli di un bel fritto misto dolce.
La verità è che ci sono ancora tantissimi utenti che sono attirati dal solo colore e varietà di pinnuti disponibili, dopo aver tenuto un sacco di specie dolci (molte anche tutte insieme) convertano la loro vaschetta (basta cambiare fondo, acqua, materiale filtrante e sottosabbia -04 ) e cominciano ad acquistare prima Nemo poi un bel balestra e magari un bel Imperator...alla fine si convincano di aver avuto tutto e ripongano la vasca in soffitta. Per questi collezionisti (e sono moltissimi) le innovazioni non contano e le spese di gestione sono + o - equivalenti. Non arricchiscano ne all'inizio ne dopo la loro formazione acquariofila
Se invece paragoniamo acquari e acquariofili di alta fascia di entrambi i campi non posso che concordare con tutti voi.
MonstruM
04-07-2008, 10:39
Federico Rosa, ma infatti il discorso secondo me ha senso se si parla di acquariofilia consapevole e non di rossi o pagliacci nelle bocce. :-)
Federico Sibona
04-07-2008, 10:40
MonstruM, tranquillo, abbiamo parlato di cose abbastanza diverse e, per quel che ne so, entrambe corrette.
PS: nel salmastro possiamo accontentarci di un densimetro perchè la salinità non ha da essere così rigorosa come, forse, nel marino. Anche in natura sono ambienti con salinità più o meno variabile ;-) Perchè complicarsi la vita quando si possono fare le cose semplici?
il dolce comunque numericamente conta più persone, poi ci sono i veri appassionati tra cui gente con bio balls di ferro che ne sà veramente tanto gente appassionata a un buon livello ma la maggior parte come detto monta acquari d'acqua dolce come arredamento per appartamenti ristoranti addirittura locali con musica (povere bestiole #23 #23 #06 ), nel marino è più difficile invece, certo ci sono un bel pò di pizzerie-ristoranti dove fanno pesce con vasche salate ma molto spesso gli ospiti ospitati in quelle vasche dovranno presto trasferirsi in ambienti molto più caldi....... tipo la cucina... -11 ... in questo caso è più un esigenza di pesce fresco per estetica... nella mia città cìè solo un ristorante con un reef tropicale e in giro per altre città non ne ho proprio visto di vasche reef mentre di dolci hai voglia... cosiì nei negozi dove credo almeno il 60% è al lato dolce...
I motivi sono scontati all'apparenza il dolce pasticciato sembra più semplice... tempi di maturazione brevi rispetto al marino minori costi di vivo minor attrezzatura bollette più dolci appunto..( :-D )... per la classica famiglia coi figli che vogliono i pescioli è più comodo...credo comunque che invece attrezzarsi a creare un vero biotipo fatto bene come dio comanda nel dolce non sia cosa che chi non ha una certa base possa fare, ci vuole conoscenza e esperienza e certo non basterebbero le mie conoscenze in quel campo anche se il dolce l'ho avuto...anchio ho allestito un paludario ma da appassionato marino... bellino da vedere ma quando l'ha visto un mio amico esperto in paludari mi ha trovato 2mila cose inesatte secondo e lui...
Il marino invece ha ben altri costi (a volte davvero esagerati) e la gente si avvicina con più cautela e ti porta involontariamente a informarti e formarti di più sulla materia, forse ti porta pure a volere di più a cercare di avere di più... anchio ero partito con pochi pesci e 2 spirografi massimo...ma poi... il dolce secondo me non ti porta (almeno per la maggior parte delle persone) a una sorta di esasperazione della attrezzatura e della tecnica che ti porta il reef... ma forse tiu fà cercare di più nell'equilibrio naturale e nel biotipo....
comunque nessuno ha parlato del marino MEDITERRANEO altro mondo ancora secondo mè diversissimo dal reef...
condormannaro
04-07-2008, 10:45
Tutto quello che ho letto sopra è giustissimo però credo anche che il paragone che stiamo facendo sia tra una vasca marina di alta fascia (cioè la maggior parte di quelle di chi frequenta questo forum) e una vasca dolce di bassa fascia (quelle da fritto misto comprate alla coop per intenderci). Ci sono acquari marini di soli pesci gestiti magari con filtro sottosabbia ed un bel biologico (non ridete perchè nella mia città ce ne sono ancora molte) che, a parte le spese di partenza, hanno costi di gestione molto bassi paragonabili a quelli di un bel fritto misto dolce.
La verità è che ci sono ancora tantissimi utenti che sono attirati dal solo colore e varietà di pinnuti disponibili, dopo aver tenuto un sacco di specie dolci (molte anche tutte insieme) convertano la loro vaschetta (basta cambiare fondo, acqua, materiale filtrante e sottosabbia -04 ) e cominciano ad acquistare prima Nemo poi un bel balestra e magari un bel Imperator...alla fine si convincano di aver avuto tutto e ripongano la vasca in soffitta. Per questi collezionisti (e sono moltissimi) le innovazioni non contano e le spese di gestione sono + o - equivalenti. Non arricchiscano ne all'inizio ne dopo la loro formazione acquariofila
Se invece paragoniamo acquari e acquariofili di alta fascia di entrambi i campi non posso che concordare con tutti voi.
E' verissimo che in giro ci sono molte vasche marine gestite...all'antica.
A volte stimolate da alcuni negozianti che non si sono mai aggiornati (ce ne sono anche qui a Roma).
E' pur vero che anche per queste vasche i costi, a mio avviso, restano alti.
Stando al tuo esempio, il tipo che decidesse di provare e passare a nemo, poi al balestra e poi all'imperator, solo per questi tre pesci dovrebbe spendere in tutto ben oltre su 150/200 euro, se non di più.
Insomma: all'antica o meno, i costi del salato sono, di nome e di fatto, piuttost...salati.
A presto
condormannaro
04-07-2008, 10:47
comunque nessuno ha parlato del marino MEDITERRANEO altro mondo ancora secondo mè diversissimo dal reef...
Verissimo.
Il Mediterraneo è poco conosciuto, ma ci sono ragioni ben precise: i costi per la refrigerazione, la difficoltà di reperimento degli animali, il minor impatto estetico che a quel livello di costi spinge gli appassionati verso le vasche reef.
A presto
MonstruM
04-07-2008, 10:55
dani85, veramente io ne avevo parlato del mediterraneo... :-))
comunque nessuno ha parlato del marino MEDITERRANEO altro mondo ancora secondo mè diversissimo dal reef...
Verissimo.
Il Mediterraneo è poco conosciuto, ma ci sono ragioni ben precise: i costi per la refrigerazione, la difficoltà di reperimento degli animali, il minor impatto estetico che a quel livello di costi spinge gli appassionati verso le vasche reef.
A presto
secondo me oltre a ragionare in base al sapore dell'acqua ( :-D ) dovremmo ragionare anche in base al tipo... un conto marino tropicale un conto mediterraneo... noi del tropicale secondo me dovremmo imparare dal dolce e più che badare all'estetica badare al biotipo... molte vasche superano la natura in bellezza, popolosità e in altre cose... ok è un hobby ma forse è sbagliato unire sps indonesiani con certi hawaiiani o pesci che vivono in mar rosso... dovremmo cercare forse meno la prestazione del corallo e più equilibrio... tipo vasche da 500 lt con solo sps 0 gorgogne 0 tridacne ec ec... non dico tanto nella provenienza quanto ne diversificare.. calcoliamo tanto le vasche di duri ma creare anbienti ideali per far convivere pure spugne gorgogne e co con qualche duro qualche sps e molli in equilibrio è difficilissimo....
per il mediterraneo è vero costi alti ma è tutto un altro mondo rispetto al reef e poi loro risparmiano corrente in illuminazione Skimmer movimento e altro...
ps tiriamo dentro pure loro...
MonstruM, scusa leggo di fretta e scrivo altrettanto... sono a lavoro... #13 #13 #12
ps scusate la caxxata che risparmiano sullo skimmer nel mediterraneo grossa cxxata...
mi sà che la devo piantare di caxxeggiare a lavoro o mi beccano..
:-D :-D :-D :-D
Federico Rosa
04-07-2008, 11:03
condormannaro, si ma una volta spesi quei 200 € il resto del mantenimento della vasca ti costa uguale ad un dolce. Stessa vasca, stesse luci, stesso riscaldatore => stessi consumi (c'è la pompa del sottosbbia in più ma quanto vuoi che incida), il mangiare costa + o - uguale, i cambi d'acqua (Se li fai ma non è detto) sono simili (l'acqua per il dolce la compri, per il marino aggiungi un po' di sale a quella del rubinetto...qui a livorno su questa voce si risparmi basta andare in passeggiata con una tanica) la differenza la fanno gli animali ma neanche tanto (uno Zebrasoma taglia L lo paghi 50,00 € 3 scalari medi o 5-6 piante buone la stessa cifra),i test non li usavi ne prima ne dopo, integratori non se ne parla...insomma saranno 15-20 euro di differenza al mese...il problema è che sto tipo di vasche sono ancora numerose...e forse forse eri più "acquariofilo" con il dolce (magari tenti la riproduzioni o cerchi aggiungere pesci con una funzione tipo i pulitori) mentre con il marino sei un puro collezionista di forme e colori #23
Federico, c'è una differenza abissale tra il costo di gestione di un dolce e quella di un marino, a parità un sps o lps o molle costa minimo 35/40 Euro, mentre una pianta costa 5/6 euro, il costo dei pesci varia molto, nel dolce controlli gh,kh,NO3, PO4, mentre nel marino..................... poi il sale??? insomma...........c'è un abisso anche a parità di litraggio..............e la corrente????
anche nel dolce comunque diventi collezionista.........prendi per esempio takano amashi (si scrive così??) le sue vasche sono da collezione...........e credo tutti gli acquariofili del dolce si ispirino a lui.
MonstruM
04-07-2008, 12:03
VIC, :-D :-D :-D si chiama Takeshi Amano e sinceramente non mi sono mai ispirato a lui. Percarità vasche assurde e meravigliose ma non è il mio genere. Del resto i malawitosi o i ragazzi del tanganika non credo si ispirino a lui. E suppongo neanche Federico Sibona... :-)
Insomma forse la differenzazione nelle vasche tra i dolciofili è maggiore rispetto al marino, per via del tentativo di ricreazione dei biotopi (spesso fallimentare)
Per questo mi sono interessato al salmastro...
Federico, c'è una differenza abissale tra il costo di gestione di un dolce e quella di un marino,
straquoto..
condormannaro
:-D ...domani vedremo dal vivo la gestione bistecca ;-)
MonstruM
04-07-2008, 12:16
Perry, VIC, in realtà comunque se si parla di vasche spinte nel dolce, come gli esempi di Amano, credo che la spesa sia analoga a quella del marino. Questo per via di innumerevoli aggiunte che nelle vasche dolci medie non compaiono, come luci differenti, filtraggio, integratori etc etc.
Inoltre da noi i pesci costano anche a seconda della provenienza. E' vero che uno scalare costa 10-15 euro ma se si parla di un F1 la cosa diventa leggermente diversa. Insomma sia nel dolce sia nel marino i pesci di cattura selvatici e ricercati costano. :-)
Perry, piccolo OT: hai sempre degli avatar che spaccano!!! :-))
MonstruM,
Mah..come ho accennato prima,ritengo la passione e dedizione simili in tutte e 2 i casi,marino e dolce. Credo però che la gestione generale sia più onerosa nel caso di un marino,ed anche a livelli bassi un pesce marino costa spesso più di un pesce d'acqua dolce. Credo che poi più si sale e più i 2 costi,sotto questo punto di vista.diventino simili.
Grazie x l'avatar,sono sempre frutto di mesi di ricerca :-D. Il difetto di questo è che già sono pirla di mio,con questo avatar credo che nessuno mi prenderà mai sul serio..
Federico Rosa
04-07-2008, 13:29
VIC, non credo ci sia tutta questa differenza specie se leggi il mio intervento precedente riguardo alle vasche che sto paragonando. Cioè se prendo due vasche di fascia altissima i costi sono simili (come sostiene anche MonstruM, ) ed anche se le prendo di fascia bassissima (che se vedi quanto scritto prima dalle mie parti sono state, e purtroppo lo sono ancora, la maggioranza).
Perry, un pesce marino costa di più ma ne metti meno, non metti invertebrati dove mettevi un sacco di piante, non metti integratori mentre mettevi concimi e co2...insomma si puo fare un marino di soli pesci e spendere quanto un dolce...almeno secondo me. saluti
MonstruM
04-07-2008, 13:34
Quoto Federico Rosa, cionondimeno secondo me più che parlare di costi di gestione, sarebbe più interessante confrontarci sui metodi di gestione, sono sempre incuriosito sull'utilizzo dei marchingegni vari che si usano nel salato. :-)) :-)) :-))
Quando ho scoperto l'uso del densimetro ho fatto OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHH -05 -05 -05
#24 #24 #24 #24 Io penso che oltre all'h2o e alla passione che può unire l'acquariofilo,in comune(riferito ai 2 ambienti) hanno veramente poco,ed è proprio per questa diversità che resta particolarmente difficile trovare termini/modi idonei di paragone.
Una vasca dolce condotta secondo metodi di gestione "particolari" può arrivare ad avere costi di gestione,sia per corrente che per prodotti,molto vicini a quelli di un pari litraggio marino.Ma questa è l'eccezione,non la normalità.
Il discorso è molto ampio e andrebbe affrontato sotto molti punti di vista, che alla fine porterebbe a dire che un dolce può essere mandato avanti con un minimo di spesa(saà forse per questo che è maggiormente diffuso e/o approcciato #24 #24 ?).La stessa cosa si può dire del marino??
Federico Sibona ha fatto un ottimo parogone,almeno dal punto di vista del sottoscritto.
Comunque sia nel dolce ci sono più donne -68
Io quando entro nel forum marino lo faccio sempre con pezzo di pecorino(Tiè anche la rima baciata),vista la numerosa presenza di fave :-)) :-))
Comunque sia nel dolce ci sono più donne ora anchi passo al dolce... vendo vasca 120x50x50 con invertebrati pesci e accessori a soli 300€uri...
:-D :-D :-D :-D
MonstruM
04-07-2008, 14:11
TuKo, ed è appunto in questa diversità che trovo argomento di riflessione.
Mi spiego, noi nel dolce abbiamo già mille idee su cosa si cerca nello specifico dall'esperienza acquariofila, c'è chi cerca la riproduzione e l'osservazione delle cure parentali, c'è chi cerca di ricreare biotopi, c'è chi cerca di creare scorci visivamente estatici, c'è chi cerca di trovare alambicchi e aggeggi nuovi per rendere le vasche più idonee. Quello che mi chiedo è cosa spinge ad avere un marino, reef, nano o mediterraneo o quant'altro che sia...
Per il discorso sulle donne...quotissimo!!! :-D :-D :-D
Ma questa è l'eccezione,non la normalità.
esatto, io la penso così. E' vero che non è il nocciolo del topic, ma è vero che, secondo me, il discorso economico è una cosa che frena molti ipotetici nuovi "marini"
Riguardo al resto del discorso, che effettivamente è il principale, penso che proprio per questo motivo spesso (ma ribadisco, non sempre, non mi si fraintenda), la "semplicità" della gestione di un dolce "modello base", porta a non approfondire..non è facile spiegarlo, ma a mio parere anche con un marino non esagerato, si è quasi costretti ad informarsi in po' più a fondo riguardo certi argomenti..esempio stupido..vedo che il 90% delle persone che portano l'acqua in negozio per esaminarne i valori, sono gestori di vasche dolci, spesso si possono permettere di avere valori non perfetti, con un marino basta avere 1 sps che non puoi farlo..da qui inizi a sentir parlare di nitrati, fosfati..che saranno? Poi, logicamente, c'è chi approfondisce di più e chi meno, stà alle persone, ma un'infarinatura di base la ritengo fondamentale.
Con questo non stò denigrando nè dicendo che la gestione di un dolce sia semplice, A mio parere le 2 cose si avvicinano un po' a livelli medio-alto..senza considerare i costi di gestione che in ogni caso li vedi più alti sempre e comunque in un marino, e non di poco.
Perry, un pesce marino costa di più ma ne metti meno, non metti invertebrati dove mettevi un sacco di piante, non metti integratori mentre mettevi concimi e co2...insomma si puo fare un marino di soli pesci e spendere quanto un dolce...almeno secondo me. saluti
Nno sono d'accordo..fatti 2 calcoli quando hai tempo ;-) Però un marino di soli pesci non è la norma...devi considerare 2 vasche "tipo" in uno e nell'altro caso..
Comunque sia nel dolce ci sono più donne
Cazzarola, è vero :-(
condormannaro
04-07-2008, 14:36
#24 #24 #24 #24 Io penso che oltre all'h2o e alla passione che può unire l'acquariofilo,in comune(riferito ai 2 ambienti) hanno veramente poco,ed è proprio per questa diversità che resta particolarmente difficile trovare termini/modi idonei di paragone.
Una vasca dolce condotta secondo metodi di gestione "particolari" può arrivare ad avere costi di gestione,sia per corrente che per prodotti,molto vicini a quelli di un pari litraggio marino.Ma questa è l'eccezione,non la normalità.
Il discorso è molto ampio e andrebbe affrontato sotto molti punti di vista, che alla fine porterebbe a dire che un dolce può essere mandato avanti con un minimo di spesa(saà forse per questo che è maggiormente diffuso e/o approcciato #24 #24 ?).La stessa cosa si può dire del marino??
Federico Sibona ha fatto un ottimo parogone,almeno dal punto di vista del sottoscritto.
Comunque sia nel dolce ci sono più donne -68
Io quando entro nel forum marino lo faccio sempre con pezzo di pecorino(Tiè anche la rima baciata),vista la numerosa presenza di fave :-)) :-))
Ci sono certamente più donne nel dolce, ma vuoi mettere il fascino di una... appassionata di marino?
Ti invita a cena. Bella, alta, affascinante. Ti apre la porta con un sorriso, sullo sfondo una luce fioca. In una mano hai un mazzo di rose, nell'altra una bottiglia di bianco di prestigio, fresco ed adatto alla cena a base di pesce che ti è stata preannunciata. E' la prima volta che vai da lei, e già sulla porta il tuo naso percepisce gli odori del pesce arrostito. Entri su suo invito. Il salone è ampio. Sulla parete uno spettacolo magnifico. Una vasca brillante, grande, ricca di colori. Coralli, pesci. Rimani sbalordito. Non sapevi di questa comune passione. Quando ci avevi parlato la prima volta eri interessato a ben altro. Ed ora scopri con piacere la verità. Ti accomodi a tavola, imbandita in modo spettacolare ed elegante. Candele accese. Posate scintillanti. Gusti tutto con calma, alternando commenti e sguardi. Lo schiumatoio sullo sfondo lavora con calma e metodo. Il refrigeratore, alterna i propri interventi abbinandosi al succedersi delle squisite portate. I meravigliosi coralli sembrano osservare divertiti. Il dolce. E poi il resto, al romantico chiarore delle attiniche.
Ti invita a cena. Arrivi in ritardo. Trafelato e sudato ti presenti alla porta a mani vuote, perchè non hai fatto in tempo a rimediare al bar sotto casa sua, irrimediabilmente chiuso. Ti apre e scopri la dura realtà: in discoteca ti era sembrata diversa. E' invece bassa, bruttina, spigolosa, un po' grassa. Sorriso di circostanza. Ti fa entrare e passandole vicino senti una folata di sgradevole profumo misto a sudore. Nel piccolo soggiorno una vasca dolce. Il ronzio dei T8. La luce opaca che ti ricorda quella dell'androne di quando eri piccolo. I vetri sporchi. Ti siedi a tavola e ti presenta un petto di pollo. Duro, immangiabile. Il vino ti dice che non lo beve: è astemia. E non ama chi lo beve. Rassegnato ed affranto, ti ingozzi d'acqua. In sottofondo il filtro biologico gorgoglia nauseato. Il putridume ha probabilmente ostruito la pompa. Un diffusore di CO2 che sembra una gassosa appena stappata rende lo spettacolo deprimente: alghe ovunque. Il verde la fa da padrone. Più che una vasca sembra un vivaio di mucillagine. Ti serve l'insalata scondita. L'olio è finito. Di sale invece ne ha usato in abbondanza. Bevi ancora acqua, disperato ed oramai pronto a scappare alla prima occasione. Alla fine lei si fa sotto e tu cerchi di parlare di acquari. Lei si illumina, cominciando a descriverti le sue esperienze e le mirabilie che ha realizzato. Le sue riproduzioni. Quando il tema riproduzione si fa incalzante, e comincia ad alludere ad una dimostrazione pratica delle tecniche che sa usare, con la scusa di andare in bagno e reprimendo un conato di vomito riesci a guadagnare la porta e a svignartela appena in tempo.
Vuoi mettere fra il marino ed il dolce? ;-)
Federico Sibona
04-07-2008, 14:41
Comunque sia nel dolce ci sono più donne -68
Io quando entro nel forum marino lo faccio sempre con pezzo di pecorino(Tiè anche la rima baciata),vista la numerosa presenza di fave :-)) :-))
TuKo, se non ci fossi bisognerebbe inventarti :-D :-D :-D :-D :-D :-D
Vuoi mettere fra il marino ed il dolce?
a mè frega nulla solo che si trombi :-D :-D
lascia che habbia anche le tartarughe
MonstruM
04-07-2008, 14:51
condormannaro, fai paura...
Ci sono certamente più donne nel dolce, ma vuoi mettere il fascino di una... appassionata di marino?
Infatti io fino ad oggi ne ho conosciuta UNA sola degna di nota
Ti invita a cena. Bella, alta, affascinante. Ti apre la porta con un sorriso, sullo sfondo una luce fioca. In una mano hai un mazzo di rose, nell'altra una bottiglia di bianco di prestigio, fresco ed adatto alla cena a base di pesce che ti è stata preannunciata. E' la prima volta che vai da lei, e già sulla porta il tuo naso percepisce gli odori del pesce arrostito. Entri su suo invito. Il salone è ampio. Sulla parete uno spettacolo magnifico. Una vasca brillante, grande, ricca di colori. Coralli, pesci. Rimani sbalordito. Non sapevi di questa comune passione. Quando ci avevi parlato la prima volta eri interessato a ben altro. Ed ora scopri con piacere la verità. Ti accomodi a tavola, imbandita in modo spettacolare ed elegante. Candele accese. Posate scintillanti. Gusti tutto con calma, alternando commenti e sguardi. Lo schiumatoio sullo sfondo lavora con calma e metodo. Il refrigeratore, alterna i propri interventi abbinandosi al succedersi delle squisite portate. I meravigliosi coralli sembrano osservare divertiti. Il dolce. E poi il resto, al romantico chiarore delle attiniche.
-28d# credo che casco dal letto e me svejo tutto sudato :-D :-D
Ti invita a cena. Arrivi in ritardo. Trafelato e sudato ti presenti alla porta a mani vuote, perchè non hai fatto in tempo a rimediare al bar sotto casa sua, irrimediabilmente chiuso. Ti apre e scopri la dura realtà: in discoteca ti era sembrata diversa. E' invece bassa, bruttina, spigolosa, un po' grassa. Sorriso di circostanza. Ti fa entrare e passandole vicino senti una folata di sgradevole profumo misto a sudore. Nel piccolo soggiorno una vasca dolce. Il ronzio dei T8. La luce opaca che ti ricorda quella dell'androne di quando eri piccolo. I vetri sporchi. Ti siedi a tavola e ti presenta un petto di pollo. Duro, immangiabile. Il vino ti dice che non lo beve: è astemia. E non ama chi lo beve. Rassegnato ed affranto, ti ingozzi d'acqua. In sottofondo il filtro biologico gorgoglia nauseato. Il putridume ha probabilmente ostruito la pompa. Un diffusore di CO2 che sembra una gassosa appena stappata rende lo spettacolo deprimente: alghe ovunque. Il verde la fa da padrone. Più che una vasca sembra un vivaio di mucillagine. Ti serve l'insalata scondita. L'olio è finito. Di sale invece ne ha usato in abbondanza. Bevi ancora acqua, disperato ed oramai pronto a scappare alla prima occasione. Alla fine lei si fa sotto e tu cerchi di parlare di acquari. Lei si illumina, cominciando a descriverti le sue esperienze e le mirabilie che ha realizzato. Le sue riproduzioni. Quando il tema riproduzione si fa incalzante, e comincia ad alludere ad una dimostrazione pratica delle tecniche che sa usare, con la scusa di andare in bagno e reprimendo un conato di vomito riesci a guadagnare la porta e a svignartela appena in tempo.
Vuoi mettere fra il marino ed il dolce? ;-)
Notare la parte in grassetto.Se andasse cose vuol dire cha la punnzella aveva wonder bra e mutande ammucchia e tira su.In questo caso l'unica cosa da fare è andare dritto ai carabinieri e denunciarla per truffa aggravata.
PinkBetta
04-07-2008, 18:13
Io quando decisi di prendere un acquario, da perfetta ignorante in materia, volevo uno Zebrasoma Flavescens. Però il negoziante, vedendo che di acquari non sapevo nulla, mi orientò per farmi allestire un dolce, un 54 l. che ho ancora adesso. Col tempo l'ho imparato ad apprezzare, ad appassionarmi di pesci d'acqua dolce, in modo particolare dei Betta. Certo che anche un marino mi piacerebbe, oltre al dolce, ma mi sento ancora troppo principiante per essere in grado di gestirlo al meglio. Non lo so, lo vedo complicatello e mi sa che gli sbagli si pagano cari, al contrario del dolce.
In futuro si vedrà, intanto zitta zitta vengo ogni tanto qua nella sezione del marino, mi incuriosiscono soprattutto gli organismi che arrivano spontaneamente con le rocce vive.
condormannaro
04-07-2008, 20:43
Gentile PinkBetta,
le tue incursioni in questa sezione sono ben gradite.
Personalmente ritengo che in tutte le attività umane una buona documentazione sia fondamentale per ottenere risultati soddisfacenti. Per questo penso che si possa tranquillamente iniziare con il marino e che non sia un obbligo passare per il dolce. Ciò non toglie che è fuori discussione un dato di tutta evidenza: passare per il dolce ammorbidisce l'impatto e semplifica le cose. Morale: hai fatto bene e altrettanto bene ha fatto il tuo negoziante a pilotarti in quella direzione. Del resto è meglio avere un cliente che si appassiona lentamente al dolce piuttosto che uno che ti compra un po' di cose di marino e poi, morendogli tutto, abbandona inorridito l'acquariofilia ;-)
Sempre con una buona documentazione preventiva, vedrai che quando deciderai di passare al marino il tutto sarà meno difficile di quanto credi.
A presto
daniele.t.
05-07-2008, 00:38
Sai...ne interrogo tanti...ho sviluppato un certo occhio ;-)
interroghi? dove? magari sei un mio docente all'univ -05
ragazzi sono contento di sentire tutte queste opinioni...e questa commistione fra gli amanti del dolce e del marino....
condormannaro
05-07-2008, 13:43
condormannaro, fai paura...
Perchè? Che ho fatto? #24
Mr. Hyde
06-07-2008, 01:10
mi intrometto un po' a casaccio vista l'ora... potrei ripetere cose gi dette ma abbiate pazienza...
premettendo che io di marino non ci capisco un tubo e conosco forse forse 2 o 3 pesci...
i costi di gestione non sono certo paragonabili (se no col ca*** che mia mamma mi lasciava tenere 6 vasche) però però... è vero che le piante non costano troppo... ma se uno è appassionato e ricerca una cosa particolare non è detto che spenda proprio pochisismo... cioè i pesci che superano il centinaio di euro non sono pochi... poi c'è da considerare che nel dolce le mode vanno e vengono, se pensiamo che un gamberettino del piffero lo paghi anche sopra i 10 euro perchè adesso va tantissimo fare il caridinaio...
poi il dolce di fascia alta chi ha detto che è la vasca zen tipo amano? boh boh io non capisco queste cose, certo è questione di gusti ma non è proprio il mio genere, non so se a fare quelle vasche li con sassi e pratini spendi meno di quanto ho speso io per il mio legnoso e ambrato 300 lt amazzonico (quanto a pesci)...
Nel marino il pesce che vuoi è il pesce che prendi, certo che se poi per fare la vasca alla amano compri i sassi della marca di Amano, i fertilizzanti della marca di Amano, il contagocce di Amano e la CO2 di Amano... te credo che ti sveni! Livello alto vuol dire che si spende tanto? Secondo me quelle vasche le potevi fare anche prima che Amano nascesse... per quello che so e vedo nel dolce, un buon 50% dei prezzi la fa la moda del momento...
Ciao a tutti! Volevo dire anch'io la mia prendendo come spunto l'ultima risposta di Mr. Hyde (che tu non me ne voglia ;-) )
poi il dolce di fascia alta chi ha detto che è la vasca zen tipo amano? boh boh io non capisco queste cose, certo è questione di gusti ma non è proprio il mio genere, non so se a fare quelle vasche li con sassi e pratini spendi meno di quanto ho speso io per il mio legnoso e ambrato 300 lt amazzonico (quanto a pesci)...
Penso che venga preso come riferimento lo zen tipo amano per il semplice motivo di gestione che è più che spinto.. Insomma se facciamo un paragone tra uno zen 300 litri e un amazzonico con altrettanto litraggio le differenze ci sono: fondo, illuminazione, CO2 (usata in quantità spropositato nelle vasche di amano), protocollo di fertilizzazione (esagerato anche questo), poi vabbè i pesci alla fine hanno il loro prezzo, ma non esagerato, magari nell'amazzonico metti un gruppo di caracidi e nel zen di neocaridine ma alla fine i pesci non contano più di tanto come differenza prezzo..
certo che se poi per fare la vasca alla amano compri i sassi della marca di Amano, i fertilizzanti della marca di Amano, il contagocce di Amano e la CO2 di Amano...Livello alto vuol dire che si spende tanto?
Togliamo il fatto dei sassi e dei contagocce e tanto per fare un esempio del pipe da 100€.. Queste sono cose che trovi di altre "marche" ma che comunque fanno la stessa figura e di conseguenza io li considererei uno sfizio, ma se vogliamo parlare di fondo e di protocolli di fertilizzazione qui non mi trovo d'accordo col fatto Ada = prezzi alti..
Prova dare un'occhiata ai prezzi Elos, o magari a tutta la linea completa Seachem, alla fine vedrai che il totale è simile..
Livello alto vuol dire che si spende tanto?
Purtroppo sì.. Se si vuole fare il cosiddetto pratino, serve una botta di luce (1W/l se non più), CO2 in abbondanza, poi fertilizzazione giornaliera con dosaggio di micro e macro, il fondo (il prezzo è solo iniziale.. però che botta! -05 ), un buon filtro..
Insomma le spese ci sono su entrambi i lati, nel marino sono sicuramente più evidenti, però anche in un dolce spinto non si scherza in quanto a costi di gestione..
MonstruM
07-07-2008, 02:11
condormannaro, perchè la descrizione delle situazioni erano così perfette da sembrare reali!!! Mi sono spanciato dalle risate!!! :-D :-D :-D
Mr. Hyde, il discorso delle mode lo abbiamo affrontato un po' di tempo fa e il mio pensiero è in parte analogo al tuo, sarei curioso di sapere se anche il marino è influenzato da esse o immune... #24 #24 #24
Federico Rosa
07-07-2008, 08:17
MonstruM, tranquillo anche il marino è influenzato dalle mode
Tanto per fare un piccolo riassunto...siamo arrivati a parlare dei costi di gestione perchè si sosteneva che il costo di manutenzione più alto portava gli acquariofili marini ad interessarsi di più alle loro vasche solo per paura di perdere più denaro in caso di errori. Inoltre si sosteneva che spesso c'è una specie di percorso formativo che parte dal dolce per approdare al salato dopo aver appreso nozioni utili e comuni ai due sistemi. Io avevo fatto presente che il tutto è sicuramente (90%?) vero per chi partecipa a questo forum ma non per gli acquariofili (mah ?) che sono la maggior parte di quelli della mia città...si può tenere un marino di soli pesci spendendo quanto un dolce e fregarsene di tutte le nuove diavolerie e metodi di gestione. Saluti
Penso che venga preso come riferimento lo zen tipo amano per il semplice motivo di gestione che è più che spinto..
Infatti intendevo esattamente questo... almeno per quanto mi ricordo del dolce...
Per quello che riguarda i costi di gestione... pura curiosità... ma a quanto arriva a costare una vasca dolce molto spinta?
Lo chiedo perchè, comunque, da quello che ho letto, non mi sembra che arrivino a costare moltissimo... perlomeno, mi sembra che siano nell'ordine di un marino "soft".
Il rapporto watt/litro nel salato non si utilizza, e forse anche nel dolce è solo una misura approssimativa, ma se si parla di "salato" si ragiona mediamente da lampade da 250W in su, o di gruppi di T5 da almeno 8 tubi...
I costi di pesci e gamberi non mi sembrano così simili, ma comunque non credo sia questo il punto della discussione...
E comunque, a parte i costi, che altre differenze evidenti ci sono secondo voi tra dolciofili e... "salatofili"?
LLorenzo
08-07-2008, 03:27
sicuramente che i "dolci" sono più avanti con le riproduzioni, vuoi perchè +facili (nn sempre) o vuoi perchè c'è + letteratura in merito. Fatto sta che si sparano discussioni di ore parlando di caratteri recessivi.. etc etc.. e con annessi contest in cui mostrano le loro meraviglie derivate dagli incroci. Forse nel dolce c'è + voglia di confrontarsi, è facile che tra marini ci si scambi talee, anche di animali molto rari, giusto perchè si condivide la stessa passione o perchè si vuole conservare il + possibile quella specie in cattività..
ho visto dolci gelosi dei propri doppia spada.. :D
Rama, un dolce spinto come hai detto te non arriverà mai ad un marino spinto, non c'è paragone.. A parità di litraggio basta vedere solo di elettricità che differenza che c'è..Se su un 150 litri nel dolce si può arrivare ad avere 150W (facciamo 200 ma si parla di acquariofili veramente bravi, che sanno il fatto suo) in un marino per quello che ho visto si arriva anche ad averne 500 di watt se si vuole allevare sps, magari 2x250W.. Insomma questo è il primo punto..
Poi per quanto riguarda il mantenimento, quindi i vari fertilizzanti ecc non so quanta differenza ci sia perchè non conosco il marino quindi non mi pronuncio..
Posso fare un esempio con una vasca Elos dato che ho i dati sotto mano, non per fare pubblicità o altro..
Fondo: Bottom Mineral (5 litri) = € 26,8
Natural Soil (5 litri) = € 36,36
Il fondo come vedete è di soli 5 litri, rapportatelo alla vasca e il prezzo sale parecchio..
Fertilizzanti: Fase 1 (100ml) = € 15,43
Fase 2 (100ml) = € 22,06
K40 (100ml) = € 22,06
Extra 1 (100ml) = € 35,7
Poi si può aggiugnere 100€ se non più per l'impianto CO2.. La plafoniera (sapete meglio di me i costi) e poi vabbè ci sono piante pesci ecc, ma i prezzi non sono elevati a meno che non si vada su specie particolari..
Se qualcuno del marino vuole postare un confronto di qual'è il prezzo dei vari integratori ecc penso che mi farei un'idea migliore della reale differenza tra salato e dolce ;-)
E comunque, a parte i costi, che altre differenze evidenti ci sono secondo voi tra dolciofili e... "salatofili"?
Te l'ho detto.,da noi girano più tette -50
Nel marino sicuramente ce gente meno sprovveduta.Credo che questo particolare sia dettato dall'investimento(ricadiamo sui costi) che si è costetti a fare,quindi per non "buttare" soldi cinsi documenta e si pondera decisamente di più.
Nel dolce gli sprovveduti sono un bel pò,forse troppi.
Vorrei precisare solo un punto che ho letto da parecchi "colleghi" dolciofili.Annoverare vasche zen o quelle di Amano nelle vasche spinte è secondo me un errore(per esempio su Acquari Zen,non trovate uan sola vasca che si può classificare come spinta).Qualsiasi vasca dolce con piante può diventare una vasca spinta;il discriminate è il tempo.Mi spiego meglio.Se si vogliono ottenere risultati in breve tempo,l'unico sistema è quello di spingere con l'illuminazione(vero e reale acceleratore della vasca) di conseguenza dovrò aumentare la fertilizzazione e l'erogazione di co2.Ma gli stessi, o quanto meno simili, risultati si possono ottenere con un gestione più ponderata e con una dose di pazienza maggiore.Ovvio che la prima tipologia "brucia" maggiori risorse(corrente e fertilizzazione) e se quest'ultime sono di marca(ADA,ELOS,ect..ect..) e l'aquario non proprio bonsai, ecco che i costi si avvicinano a quelli di un marino.
Infatti io fino ad oggi ne ho conosciuta UNA sola degna di nota
se non sono troppo invadente chi?Carmen_Ram81 ?:-D
in un dolce sicuramente si cerca di più di creare un ecosistema ad esempio nel dolce si legge di episodi in cui per problemi di blackout le vasce stanno settimane senza nessun tipo di apparecchio funzionante e si torna a casa e si nota che i pesci sono ancora vivi e stanno meglio di quando erano trattati bene
mentre prima ho letto che in un week end un black out ha distrutto un marinio
Mr. Hyde
09-07-2008, 01:47
GEMMO, a parte la firma :-D :-D
il bello del dolce è che posso permettermi di tenere una plafoniera spenta 5 giorni alla settimana :-)) soprattutto quando si hanno 6 o più acquari come me..
per me il bello del dolce è l' osservazione dei comportamenti dei pesci, motivo per cui ho scelto di tenere ciclidi e loricaridi nonostante ci faccia fuori buona parte del mio misero guadagno...
poi il discorso vasca.. secondo me una vasca giusta (per me) è quella in cui non serve pasticciare troppo...
le vasche amano style non solo non mi piacciono esteticamente ma anche per il fatto che necessitano di troppa manutenzione innaturale... potare molto spesso, erogare CO2... anche se solo il fatto di comprare rocce 'firmate' mi fa un po' impressione... poi chissà a qunti i miei pesci 'rari' farebbero schifo , o le mie vasche tutte legni sembrerebero orrende... e poi a me piaccino gli animali, mi pice vederli corteggiarsi e deporre, crescere i piccoli eecc ecc
verissimo come dice TuKo: essere dolciofilo è alla portata di tutti, con annessi i disastri vari che l' incompetenza causa... secondo me un marino parte con più pazienza e desiderio di acculturarsi...
oceanooo
09-07-2008, 02:27
Rama, un dolce spinto come hai detto te non arriverà mai ad un marino spinto, non c'è paragone.. A parità di litraggio basta vedere solo di elettricità che differenza che c'è..Se su un 150 litri nel dolce si può arrivare ad avere 150W (facciamo 200 ma si parla di acquariofili veramente bravi, che sanno il fatto suo) in un marino per quello che ho visto si arriva anche ad averne 500 di watt se si vuole allevare sps, magari 2x250W.. Insomma questo è il primo punto..
Poi per quanto riguarda il mantenimento, quindi i vari fertilizzanti ecc non so quanta differenza ci sia perchè non conosco il marino quindi non mi pronuncio..
Posso fare un esempio con una vasca Elos dato che ho i dati sotto mano, non per fare pubblicità o altro..
Fondo: Bottom Mineral (5 litri) = € 26,8
Natural Soil (5 litri) = € 36,36
Il fondo come vedete è di soli 5 litri, rapportatelo alla vasca e il prezzo sale parecchio..
Fertilizzanti: Fase 1 (100ml) = € 15,43
Fase 2 (100ml) = € 22,06
K40 (100ml) = € 22,06
Extra 1 (100ml) = € 35,7
Poi si può aggiugnere 100€ se non più per l'impianto CO2.. La plafoniera (sapete meglio di me i costi) e poi vabbè ci sono piante pesci ecc, ma i prezzi non sono elevati a meno che non si vada su specie particolari..
Se qualcuno del marino vuole postare un confronto di qual'è il prezzo dei vari integratori ecc penso che mi farei un'idea migliore della reale differenza tra salato e dolce ;-)
una vasca marina non costa meno di 10€ al litro Vuota senza animali (tra vasca, attrezzatura, luci , rocce vive, integratori iniziali( buffer) , ecc ecc)
e pensa che per la magggior parte dei pesci che si vedono nel marino (tipo il famoso Zebrasoma Flavescens ) hanno bisogno di una vasca di almeno 250#300 lt... quindi fare i conti e facile... ;-)
#28 da oceanooo
Alessandro Falco
09-07-2008, 19:48
avevamo concordato un po' tutti sul fatto che per l'acquario marino vanno calcolati circa 1000 euro ogni cento litri di vasca escludendo gli animali...
Mi piacerebbe spendere di meno, non e' che siamo orgogliosi di spendere di piu'...
... ma marino e dolce non sono paragonabili dal punto di vista dei costi!
non che sia un paragone cosi' interessante...
vBulletin® v3.8.9, Copyright ©: 2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it |