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L'estate scorsa ho scavato un laghetto nel giardino della casa in campagna, in cui c'è gente più o meno stabilmente solo in estate, mentre in inverno c'è qualcuno solo un paio di volte alla settimana. Preparato lo scavo e la bordura di pietre, tagliato il telo in eccesso e riempito di acqua, circa 1100 litri profondo al massimo 45 cm, é rimasto così, a riempirsi di alghe e ad intorbidirsi. Dopo un cambio totale dell'acqua e una bella pulizia, in primavera, grazie all'aiuto di una preparatissima vivaista e allevatrice di pesci tropicali e non, é iniziata la piantumazione: iris pseudacorus è falso papiro occupano la zona profonda 25cm, atta alla fitodepurazione, ninfee e myriophyllum popolano la zona più profonda, tutti piantati in cassette in plastica per la frutta. Tanta azolla colonizza la superficie. A Maggio, quando l'acqua era un po' più limpida ho iniziato a pensare al discorso zanzare. Volevo dei pesci belli e voraci predatori delle malefiche. La mia fornitrice mi ha suggerito i Macropodus Opercularis, che da lei, pugliese come me, svernano tranquillamente. A Giugno, quando l'acqua si era colorata di tè e il fondo si vedeva perfettamente, ho inserito la coppia. Ha dopo poco iniziato a riorodursi, visto che qualche giorno fa sono apparsi dei mini pesci Paradiso fra le foglie di ninfea. Il maschio lo si vede di rado, solo quando ha il nido, mentre la femmina ogni tanto la fa qualche apparizione pubblica. Stanno da Dio, oggi si sono riaccoppiati. Chiaramente le numerose nidiate sono sfoltite dai genitori stessi, come dalle assassine ninfe delle 3 specie di libellula che ho osservato. É spettacolare vedere i pesci in un ambiente simile al naturale, o,breviario dalle foglie e carico di tannini, saltare per acchiappare gli insetti volanti all'imbrunire, oppure la femmina che insegue qualunque larva o ninfa o crostaceo le entri in bocca, arrivando anche a spingersi nelle zone più basse. Il maschio si é stabilito nella zona bassa, fra le piante di iris è caccia con violenza qualunque essere nuoti in quella zona... spettacolo. Stasera carico foto
Ciao, avevo letto che i Macropodus potevano resistere ad ampie escursioni, ma non pensavo potessero svernare alle nostre latidudini.
Aspettiamo resoconto fotografico ;)
Neanche io l'avrei mai pensato, ma l'allevatrice è un'esperta vera e l'ho visto con i miei occhi sui suoi pesci che all'inverno resistono. Certo, meglio non scendere per più di poche ore sotto i 4 o 5 gradi di temperatura ambientale, più bassa di quella dell'acqua e sono da evitare gli strati di ghiaccio, così da prevenire infezioni al labirinto è da permettere ai pesci di respirare quando vogliono. Ti garantisco che in laghetto, con le giuste condizioni é tutta un'altra cosa rispetto all'acquario. Specialmente da Maggio a Settembre, i pesci si comportano come in natura, é una meraviglia
Appunto, sono assassine e, per certi versi competono per il cibo con i pesci, oltre che a mangiare le une i piccoli degli altri e viceversa. Per fortuna si cannibalizzano spesso, quindi non sono mai troppe. La femmina di Macropodus specialmente, ottima cacciatrice, oltre che voracissima, fa man bassa di giovani ninfe di libellula, efemera e damigella soprattutto, le ultime infatti si fanno vedere molto raramente.