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Chimica ed integratori marinoPer parlare dei valori dell’acqua e del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi, dei sali marini, dei carboni attivi, dei condizionatori dell'acqua e degli integratori (calcio, stronzio, magnesio, iodio, ecc.).
riguardo alla scarsita' di nutrienti.................ho i miei dubbi....................se parliamo di inquinanti sarei daccordo ma se parliamo di nutrienti non piu' tanto.................in mare , cioe' in condizioni ottimali, i duri crescono a ritmi infinitesimali rispetto a quelli riscontrabili nei nostri acquari (ben nutriti)
a Tor Paterno (per i non romani è un parco marino situato a pochi km da Roma) quando tira la tramontana, la visibilita' sott'acqua è di pochi metri a causa dello scarico della foce del tevere poche miglia piu' a nord...............beh , li sotto ci sono le paramuricee clavate piu' rigogliose e gonfie che abbia mai visto....................neanche in mar Rosso è cosi'....................come si accorda questo con la scarsita' di nutrienti che predichiamo ?
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....il lato marrone della forza incombe........passare è un attimo.....
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METODO ZEOYODA
ma di che coralli stiamo parlando??
ogni famiglia di coralli ha delle esigenze e caratteristiche specifiche, a volte anche specie di una stessa famiglia hanno necessità diverse....per cui se non si restringe il campo della discussione è impossibile affrontare il problema.
premesso che l'acquario viene allestito per offrire il meglio ai nostri ospiti, purtroppo non sempre si ottengono buoni rami e buone talee.....ma basta che uno dei tanti parametri che misuriamo con i test sia un pò fuori norma, che la zona che abbiamo scelto non abbia sufficiente movimento o ne abbia troppo, stessa cosa per la luce, la pappa, la temperatura.........
per ognuno dei parametri misurabili in vasca, esiste un range entro il quale la maggior parte dei coralli sps sono in grado di colare o gettare nuovi rami......
emio, è chiaro che se parliamo di gorgonie la presenza di nutrienti per allevarle deve essere tale da rendere l'acqua opaca come a tor paterno, la stessa situazione in una vasca di acropore porta ad un disastro in vasca......
pipistrello, tempo fa Rovero aprì un topic sulla quantità di plancton che transita sulla barriera, e riportò numeri da capogiro, ma non dimentichiamoci che TRANSITA e non rimane a decomporsi in vasca, per cui non è semplice trovare i giusti dosaggi per la propria situazione
un'altra osservazione:
i coralli come tutti gli esseri viventi sono progettati per crescere e sopravvivere, quindi è un impulso genetico quello di riprodursi o di colare o gettare nuovi rami.....forse bisognerebbe capire cosa riesce a bloccare la loro capacità di crescere.
la presenza di fosfati produce questo effetto.
Giando, crescono grazie alla grossa quantità di plancton e di luce che ricevono , quest ultima oltre che a dare zuccheri grazie alle zooxantelle mette in moto il processo di calcificazione del corallo , nel senso che le simbionti per estrarre dall'acqua la co2 necessaria alla fotosintesi dissocia la molecola di idrogeno carbonato di calcio in acido carbonato e carbonato di calcio , poi l'acido carbonato viene anch'esso dissociato in acqua e co2 , ed il carbonato che rimane viene utilizzato pre la sruttura corallina , dunque la luce stimolando la fotosintesi è importantissima ,pre la crescita .... i po4 , penso , che a causa della loro acidità inibiscano la calcificazione
algranati, per mia esperienza già a 0,03 la crescita rallenta evidentemente, e comunque i coralli non mangiano fosfati....è il cibo che decomponendosi crea fosfati.....
ricapitolando siamo concordi (noi 3 ) su questi punti:
Quote:
condizioni di acque oligotrofiche
Quote:
enorme quantitativo di plancton
Quote:
minima presenza di fosfati tipo..0,01-2-3
poi dovremo valutare queste necessità, perchè alcune potrebbero non essere gestibili in acquario, tipo la giusta quantità di plancton....
forse bisognerebbe capire cosa riesce a bloccare la loro capacità di crescere.
la presenza di fosfati produce questo effetto.
No, molti studi hanno dimostrato che in presenza di fosfati gli SPS aumentano il loro rateo di crescita. (se non ricordo male l'esperimento è stato fatto in prossimità di un allevamento di pesci a scopo alimentare. I residui di cibo e le deiezioni dei pesci aumentavano il tasso dei fosfati disciolti in quei punti facendo aumentare di molto il rateo di crescita a discapito , però, della resistenza dello scheletro corallino) quindi non si ha un blocco della crescita, anzi. Che poi le condizioni oligotrofiche siano una condizione ottimale, non discuto.