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Vecchio 13-03-2009, 16:24   #21
Paolo Piccinelli
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è molto importante quindi sia lasciare che parte dei resti finisca nel fondo, cosa che per quanto possiamo essere pignoli nella pulizia avverrà comunque, sia mantenere la vasca quanto più pulita possibile.
Qui vorrei approfondire un attimo cosa intendi per "tenere la vasca quanto più pulita possibile"

Quote:
i batteri del ciclo dell'Azoto hanno necessità di ancorarsi a qualche supporto (se girovagano per la vasca non credo facciano il loro dovere) a parte che poi vediamo l'acqua 'sporca'
Qui magari ci sarebbero da spendere due parole sul concetto di biofilm... molte specie di batteri convivono in una struttura complessa, che ospita sia specie aerobiche che anaerobiche, organizzate a formare un reticolo atto a trasferire ossigeno e nutrienti a favore di tutti gli organisi coinvolti... ma magari ci torniamo in appendice

Quote:
Il problema è che il Ciclo del Carbonio dovremmo cercare di tenerlo molto alla larga dato che noi abbiamo vasche da pochi litri, non laghi ... e probabilmente (ma mi sembra di averlo scritto) ci troveremmo a combattere insufficienze di Ossigeno in vasca.
Più che un problema di volume, io farei riferimento al problema della gittata temporale di una vasca... per esempio sono convinto che nlla vasca di Federico il ciclo del carbonio si è compiuto e continua a compiersi con tranquillità.
Mi è capitato il mese scorso di vedere una vasca allestita nel 1985 o giù di lì... 3 cm di "fish mulm" sul fondo, anubias e cryptocoryne completamente coperte di alghe e circa 25 ciclidi tantganika a loro agio in 150 litri... nitrati vicini a zero, fosfati non rilevabili... un cambio d'acqua a semestre ... lì posso scommettere che pur il ciclo del fosforo è arrivato a compimento

...per il work schedule io farei una cosa del tipo:

1- Cosa succede nel filtro meccanico, cosa nel biologico e come variano le cose al variare dei materiali usati e della velocità di passaggio acqua (a prescindere da quello che sta fuori)

1bis- I batteri: cosa sono, come vivono, quando sono un aiuto e quando diventano un problema

2- Interazioni vasca-filtro: il sistema vasca e il "bilancio energetico"... cioè cosa introduciamo (cibo, fertilizzanti, luce, co2) e cosa togliamo (potature, avannotti, residuo organico) dall'acquario.

2bis - Progttare l'equilibrio della vasca: piante+pesci+fattori abiotici (luce, calore, aggiunte esterne) = acquario sano e in equilibrio

3- Il ciclo del carbonio e del fosforo in acquario

4- casi speciali: dal plantacquario (filtraggio virtuale) alla vasca di soli pesci (necessità di filtraggio pesante e interventi esterni di pulizia)

...può andare?
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Vecchio 13-03-2009, 16:49   #22
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Se siete arrivati fino a questo punto direi che la cosa vi interessa quindi, anche se esula dai 'ritrovati' moderni può essere utile descrivere brevemente una tipologia d filtro molto 'antica' ma ancora utile e funzionale che, presumo motivo della sua scomparsa, ha il suo maggiore inconveniente nella sua bruttezza esteriore specie quando inizia a funzionare:

Il filtro d'Amburgo (link in tedesco: Hamburger Mattenfilter)

Il sistema utilizza tre semplici 'principi', chiamiamoli così, che ho già elencato, sfruttando una semplice spugna come se fosse un 'biofilm' molto stratificato (nel link ci sono anche dei disegni, se non sapete il tedesco come il sottoscritto accontentatevi di quelli).

Come dicevo l'acqua contenente Ammonio passa/lambisce i primi strati di batteri apportando Ossigeno ed Ammonio, quindi i batteri più superficiali iniziano, grazie alla presenza dell'Ossigeno) a trasformare l'NH in NO2 e l'NO2 in NO3.

Più l'acqua attraversa questi strati più si impoverisce di Ossigeno (ma questo dipende dalla velocità dell'acqua, più il flusso è veloce più Ossigeno sarà disponibile).

Nel momento in cui il flusso di acqua non conterrà più ossigeno, i batteri Anaerobi (che vivono in mancanza di ossigeno molecolare - semplice ossigeno disciolto in acqua) inizieranno ad 'attaccare' gli NO3 (per mangiare e per strappargli l'atomo di Ossigeno di cui hanno bisogno per vivere) trasformandolo in N (Azoto gassoso)

Guardando quindi questa spugna, supponiamo di 5 centimetri di spessore, di profilo avremo questa situazione:

primi 3 cm nitrificanti (da NH -> NO2 -> NO3)
dal 3° centimetro al 5° denitrificante (da NO3 -> N)

NB. se il Nitrato dovesse finire i batteri passerebbero ad altri ioni come il SO4 producendo, vado a memoria, Acido Solfidrico con morte certa di tutte le forme di vita in vasca (puzza di uova marce) e/o anche altri prodotti molto tossici.

Data la bassissima portata della pompa, e la bassa velocità di attraversmente della spugna da parte dell'acqua, la filtrazione meccanica sarà quasi nulla ed in vasca si depositerà (ma anche nel filtro) una 'fanghiglia' molto importante ...

... qui usciamo fuori dal seminato ed entriamo in un campo da non prendere come esempio se non volete sperimentare la cosa (e diciamo che ci vuole qualche anno, avete letto bene, ho detto anno, di maturazione della vasca)

Il fango 'vecchio' svolge varie funzioni:

funziona da substrato per i batteri nitrificanti e denitrificanti, ma, cosa importante, diviene substrato per un tipo di batteri che, a seconda delle condizioni (leggi Ossigeno molecolare presente) svolgono simultaneamente sia da nitrificatori che da denitrificatori adeguandosi alle condizioni in cui si trovano.

NB. questi batteri sono anche presenti ovunque in vasca, ma in minore quantità (o forse alla fine sono quelli più presenti in vasca)

mineralizza la materia organica trasformata dai batteri diventando una riserva di nutrienti (macro e micro) per le piante

stabilizza i valori chimico-fisici dell’acqua (tramite uno scambio continuo di ioni e cationi)


Se volete provare la cosa funziona, ha funzionato per anni per gli acquariofili nostri nonni e/o bisnonni e continua e continuerà a funzionare.

Comunque usate l'idea per spiegarvi la necessità di regolare, nei limiti del possibile e nel migliore dei modi possibili, il flusso d'acqua del vostro filtro affinchè funzioni come un filtro biologico e non un semplice filtro meccanico come leggo troppo spesso con le problematiche del caso
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Vecchio 13-03-2009, 17:08   #23
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Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
Rileggendo, mi sono soffermato su qusti passi:
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è molto importante quindi sia lasciare che parte dei resti finisca nel fondo, cosa che per quanto possiamo essere pignoli nella pulizia avverrà comunque, sia mantenere la vasca quanto più pulita possibile.
Qui vorrei approfondire un attimo cosa intendi per "tenere la vasca quanto più pulita possibile"
Semplicemente, una volta che ci sono pesci in vasca, pulire la vasca da ogni residuo di foglie, alghe (spero morte), mute di gamberetti.
Pulire ad ogni cambio le spugne
Insomma semplicemente mantenere la vasca lucida e splendente.

Riduciamo il carico organico e 'agevoliamo' la filtrazione biologica

Un consiglio, credo sempre valido, da dare a tutti quelli che iniziano questa 'avventura' e che leggono questa sezione del forum ... e che sicuramente si troveranno con filtri piccoli rispetto la reale necessità.

Paolo, modestia a parte, non credo di avere le competenze necessarie per tutto (sicuramente avrò anche scritto qualche 'baggianata' e me ne scuso fin da ora) ... ma se dovessi scrivere un libro di 500 pagine lo manderei alle stampe e non lo scriverei sul forum, almeno ci tiro su un po di soldi

Scherzi a parte, vediamo che si riesce a fare cercando di non dover fare dei copia/incolla che non avrebbero senso
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Vecchio 13-03-2009, 17:14   #24
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Allora, riguardo alla pulizia del fondo, io mi sto comportando in questo modo (parlo della vasca "otrac" da 300 litri in profilo)... tieni conto che è volutamente sottopopolata:
non pulisco il fondo (è ricoperto di marsilea, anche volendo non potrei) e vi lascio accumulare il residuo organico... ho avuto fosfati alti per un pò, ora ho nitrati a zero(che reintegro mediante fertilizzazione) e fosfati a 0,5 anche se il ph a 6 riduce di molto l'attività batterica... ho prò un esercito di physa (post foto fra 2 minuti).

...gradualmente vorrei ridurre a zero la fertilizzazione e lasciar fare alla natura... Pia illusione?!? ... lo scopriremo solo vivendo!!


Quote:
vediamo che si riesce a fare cercando di non dover fare dei copia/incolla che non avrebbero senso



PS il fondo ora ha quasi 6 mesi e inizia a "bolleggiare"
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Vecchio 13-03-2009, 17:19   #25
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e poi diciamo di non parlare di 'vasche particolari' ...

che volemo fà ?
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Vecchio 13-03-2009, 17:20   #26
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parliamone, ma tenendo ben presente l'indicazione di Federico:

DON'T TRY THIS AT HOME!!!
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Vecchio 13-03-2009, 17:21   #27
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Sempre per precisione e per evitare la divulgazione di errori:

Quote:
NB. se il Nitrato dovesse finire i batteri passerebbero ad altri ioni come il PO4 producendo, vado a memoria, Acido Solfidrico con morte certa di tutte le forme di vita in vasca.
Non esattamente, il po4 ha un atomo di fosforo, mentre l'acido solfidrico H2S ha un atomo di zolfo.....quest'ultimo viene prodotto dalla marcescenza del fondo in assenza di ossigeno, i batteri anaerobi aggrediscono le sostanze organiche quindi proteine vegetali o animali che contengono zolfo, penetrate in un fondo privo di ossigeno, è inconfondibile per il caratteristico odore di uovo marcio.

p.s. Quando indichi NH, sarebbe più corretto scrivere NH3/4 (anche omettendo il segno degli ioni) per indicare sia ammoniaca che ammonio.........
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Sii avido di ascoltare e non di parlare.
"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta" (rasoio di Ockham)
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Vecchio 13-03-2009, 17:30   #28
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Meno male che ho chi mi controlla, grazie mille

Mkel77, adesso devo chiudere e scappare via, se vuoi puoi tranquillamente editare e/o lo faccio io in serata (ma dopo le 21.00)

ps. naturalmente può editare chiunque (che ne abbia la possibilità ovviamente) .. dei 'mod', non so perchè, ma mi fido
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Vecchio 13-03-2009, 17:30   #29
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Meno male che ho chi mi controlla, grazie mille

Mkel77, adesso devo chiudere e scappare via, se vuoi puoi tranquillamente editare e/o lo faccio io in serata (ma dopo le 21.00)

ps. naturalmente può editare chiunque (che ne abbia la possibilità ovviamente) .. dei 'mod', non so perchè, ma mi fido
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Vecchio 13-03-2009, 17:33   #30
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1- Cosa succede nel filtro meccanico, cosa nel biologico e come variano le cose al variare dei materiali usati e della velocità di passaggio acqua (a prescindere da quello che sta fuori)

Proverò ad essere sintetico
basic level
Un filtro meccanico è costituito da un supporto con porosità sufficientemente piccola da fermare contro di se le particelle in sospensione nel fuido che lo attraversa.
Classico esempio, la lana di perlon. Altro esempio, la bustina del tea per infusione (trattiene le foglioline ma non gli olii e le essenze)

Pro: consente in modo semplice di eliminare buona parte del particolato visibile
Contro: è soggetto ad intasamento tanto più rapido quanto più è elevata la velocità di transito e quanto più fine è la "maglia"

Alla lunga, anche un filtro meccanico viene colonizzato e diventa un

filtro biologico è una qualunque superficie lambita dall'acqua (che trasporta ossigeno e nutrienti) su cui si moltiplicano i batteri (ma non solo).
Per essere efficace è meglio se presenta una grande superficie in un piccolo spazio e non si possa compattare nel tempo.
Il classico esempio sono i famosi cannolicchi, la cui forma cilindrica consente di spezzare il flusso in una miriade di fiumiciattoli rallentando la velocità di transito, in modo di dare il tempo ai batteri di cibarsi.

E' come essere ad un self-service con i piatti su un tapis roulant: se è troppo rapido non riusciamo a pranzare

Un ottimo supporto alternativo è la spugna a cellule aperte (usata nei Juwel come unico supporto). Un altro ancora, che ha un costo ridicolo e presenta una enorme porosità è il lapillo vulcanico reperibile nei garden.

mid level
La porosità del supporto consente ai batteri di annidarsi all'interno degli alveoli.
L'acqua (e i nutrienti) raggiungono gli alveoli solo per diffusione, in modo estremamente lento: i primi strati di batteri usano l'ossigeno, ma all'interno del granello il tasso di saturazione scende e l'ambiente diviene anaerobo. Abbiamo creato delle "isole di denitrificazione".
Il processo richiede molti mesi ed un convenientemente basso flusso, al pari dell'amburgo.



F1 level
E' possibile (lo scrivo solo come nota a margine, ma rientra nei metodi di conduzione "astrusi" e "arcani", quindi non alla portata dei neofiti) ottenere il filtraggio meccanico senza uno stadio meccanico propriamente detto.

Prendiamo ad esempio un piccolo acquario "stand alone": il Mirabello 30.
Leviamo la cartuccia di perlon e inseriamo nel vano libero due spugne a grana grossa ricambio del Pratiko.
Tariamo la portata a metà, allestiamo nel modo consueto ed attendiamo...
Dopo 6-8 mesi riduciamo la portata gradualmente fino ad 1/4 o meno.
Siamo a circa 0.7-0.9 ricambi/ora. Una portata decisamente bassa.
Bene: scopriremo che non vi è particolato in vasca, che la pompa non perde portata e che le spugne non richiedono pulizia.

Cosa è successo?
A queste bassissime velocità di attraversamento le particelle si fermano sulla superficie delle spugne e vi si decompongono prima di raggiungere la pompa. I nitrati non salgono, il pH si inchioda a 6.8 e non c'è verso di smuoverlo. Dopo quasi un anno e mezzo, i fosfati iniziano a regredire, e si forma una sabbietta nera impalpabile sul fondo del filtro...

Mi fermo o facciamo tutti un fuori pista
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