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Piante, alghe e fertilizzazione Per parlare della coltivazione corretta, delle esigenze, dell'habitat, della biologia, ecc. delle piante d’acquario.

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Vecchio 31-10-2007, 08:52   #1
Paolo Piccinelli
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Guida introduttiva: L'arma segreta contro le alghe

Introduzione

Visto che le problematiche che leggo nella sezione si ripetono identiche a se stesse, vi invito a leggere le seguenti note, che non hanno assolutamente la pretesa di essere esaustive, ma che danno una veloce panoramica su come si può prevenire la maggior parte delle infestazioni algali, da sempre il massimo cruccio degli “acquariofili d’acqua dolce”.

L’arma definitiva per sconfiggere le alghe esiste: si chiama CORRETTA GESTIONE DELLA VASCA”.

Vediamo per sommi capi come si ottiene naturalmente e senza facili, quanto effimere scorciatoie chimiche, una vasca ben bilanciata e priva di infestazioni algali.
Ricordate sempre che i prodotti chimici risolvono solo a volte e in ogni caso solo temporaneamente i problemi che, una volta finito l’effetto del preparato, si ripresentano tali e quali a prima, se non peggiori.

AVVIO VASCA

1. Quando si avvia una nuova vasca, scegliere le piante in base alle esigenze di luce di ciascuna specie cercando di inserire soprattutto piante a crescita veloce per un rapido assorbimento dei composti azotati.

2. Scegliere le luci in modo da bilanciare lo spettro luminoso; per una vasca dolce utilizzare temperature di colore che vanno da 3000°- 4000°K a circa 6500°- 7500°K e, se si dispone di più lampade, abbinare i diversi spettri.

3. Ancora sulle luci, la durata del fotoperiodo è fondamentale nella lotta contro le alghe: una vasca appena avviata non deve essere bombardata con 14 ore di luce a piena intensità, pena una incontrollabile infestazione algale.
Si consiglia di partire con 6 ore di luce continuata gestita da un timer (accensione e spegnimento luci alla stessa ora ogni giorno) e di aumentare gradualmente la durata del fotoperiodo in ragione di 30 minuti ogni 8- 10 giorni, fino ad 8- 9 ore. Per vasche spinte la durata del fotoperiodo può arrivare anche a 12 ore in base alle esigenze delle piante.

4. Posizionare la vasca in modo che non sia mai colpita dai raggi solari diretti, nemmeno per pochi minuti al giorno.

5. Scegliere accuratamente i materiali filtranti, oppure addirittura il modello di filtro che più si addice all’allestimento futuro; in particolare i filtri esterni dovrebbero essere leggermente sovradimensionati e fatti funzionare a potenza ridotta, in modo da potenziare il filtraggio biologico.

6. Inserire le piante immediatamente durante l’allestimento; in nessun caso lasciar girare la vasca con le luci accese senza piantumare.
Una buona piantumazione copre circa il 70- 80% della superficie disponibile.

7. Rispettare scrupolosamente il periodo di maturazione biologica del filtro prima di introdurre invertebrati o pesci, anche se si usa un attivatore batterico; il periodo minimo è di 4 settimane, ma si consiglia di aspettare anche 6- 8 settimane per raggiungere l'equilibrio fra le diverse popolazioni batteriche.

8. Non utilizzare fertilizzazione liquida nelle prime due settimane dopo aver piantumato e, una volta passato tale periodo, iniziare con il 50% delle dosi consigliate in etichetta; Quando si inizia a comprendere la dinamica della vasca (ogni vasca è diversa dalle altre), regolare la fertilizzazione a seconda delle reazioni del sistema.

POPOLAZIONE

1. La regola aurea è: “Meglio una pianta in più e un pesce in meno”; non state a sentire chi vi dice di mettere un cm di pesce per ogni litro d’acqua… sono solo sciocche approssimazioni.

2. Bilanciate la popolazione inserendo i cosiddetti “pesci di fondo” e “pesci pulitori”; non sono la soluzione al problema alghe, ma andranno ad occupare le varie zone della vasca aiutandovi ad eliminare i residui di cibo caduti sul fondo ed a limitare l’attecchimento delle alghe su foglie ed arredi.

3. Informatevi sempre sulle esigenze e la compatibilità intraspecifica dei pesci che inserite; tenete presente che ci sono pesci ed invertebrati con un basso carico organico ed altri più “sporcaccioni” per elevata quantità di deiezioni e tipologia di cibo richiesta.

CONDUZIONE

1. Somministrate poco cibo 2- 3 volte al giorno; la corretta quantità è quella che viene consumata nell’arco di 1- 2 minuti.

2. Variate spesso la dieta dei vostri ospiti, consumeranno il cibo più volentieri e velocemente; ricordatevi di nutrire anche i pesci di fondo ed i “pulitori”.

3. Cercate di mettere le mani in vasca il meno possibile, tenete sempre presente che ogni volta che lo fate interferite con il suo equilibrio e stressate i pesci.

4. Non potate mai le piante tutte assieme, ma a rotazione. Alcune piante infatti dopo la potatura entrano in una sorta di stasi che rallenta l'assorbimento dei nutrienti.

5. Se effettuate cambi di layout, assicuratevi di non sollevare nuvole di inquinanti, per esempio sradicando piante o smuovendo legni e rocce; in tal caso procedete con copiosi cambi ravvicinati di acqua (20- 30%) in modo da rimuovere detriti e sostanze nocive in sospensione.
In ogni caso ogni operazione sugli arredi va eseguita a filtro e pompe spente in modo da limitare la dispersione dei detriti ed i filtri vanno riattivati solo quando il grosso è di nuovo sedimentato.

MANUTENZIONE ORDINARIA

0. E' buona norma analizzare i valori della propria acqua di rubinetto; non è infrequente introdurre proprio con essa rilevanti quantità di fosfati e nitrati, in quanto in Italia la concentrazione permessa per questi inquinanti è più elevata che altrove.

1. Cambiate regolarmente acqua alla vasca, si consiglia di sostituire settimanalmente il 10- 15% oppure il 20% (circa) ogni due settimane, utilizzando acqua con la giusta miscela di osmosi e rubinetto; interamente con acqua osmotica integrata con gli appositi sali, oppure sola acqua di rubinetto.
Naturalmente la scelta è subordinata alle esigenze dei nostri ospiti.

2. Rimuovete prontamente le foglie morte ed eventuali cadaveri di pinnuti (si spera di no).

3. Settimanalmente pulite l’interno dei vetri con una spugna morbida usata solo per l’acquario o con un batuffolo di ovatta di perlon; sconsiglio le calamite, con cui si rischia di rigare i vetri.

4. Periodicamente, se sul fondo si accumulano detriti, utilizzate un sifone per aspirare quelli depositati sul fondo; personalmente sconsiglio di sifonare in profondità, rischiate di sollevare più inquinanti di quelli che aspirate e di sottrarre il substrato nutriente per i batteri presenti nel fondo.

5. Quando è necessario, sostituite i materiali deputati al filtraggio meccanico (ovatta, spugne), oppure lavateli in modo da ripristinare il corretto flusso di acqua all’interno del filtro; i supporti biologici invece non si devono mai toccare o estrarre dall’acqua a meno che il filtro non sia irrimediabilmente intasato (… ci vogliono anni).

Osservando queste semplici regole di condotta terrete sicuramente a bada le alghe e godrete appieno della vostra vasca.
Qualche puntino sui vetri e qualche filamento attaccato alle foglie delle vostre amate pianticelle ci sarà sempre, in quanto le alghe sono gli organismi viventi più antichi, versatili e diffusi in ogni ambiente acquatico del pianeta e si adattano a vivere in ambienti ostili con un minimo di risorse, ma a livello complessivo, avrete vasche NATURALMENTE esenti dalle vostre avversarie di sempre.

Rimando ai post successivi (in preparazione) le discussioni più approfondite circa l’inquinamento da nitrati (NO3) e fosfati (PO4), responsabili della maggior parte delle infestazioni algali.
__________________
Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro

Ultima modifica di Federico Sibona; 30-03-2011 alle ore 09:11.
Paolo Piccinelli non è in linea  
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Grazie FastLele, BeppeP, lucas93, Leto67, @ndrea, dragon59 Ringrazia per questo post
Mi piace livien, BeppeP, @ndrea Piace questo post


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