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Schede malattie dolce In questa sezione potrai consultare diverse schede sulle malattie dei pesci tropicali d'acqua dolce e lasciare la tua esperienza al riguardo.

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Vecchio 28-10-2011, 18:25   #1
daniele68
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Anatomia del pesce

ANATOMIA DI UN PESCE:
Questa scheda è stata redatta per illustrare una generale conoscenza dell'anatomia del pesce e di alcune tra i più importanti organi.

La pelle:
La pelle dei pesci è costituita da due strati: l’epidermide e il derma.
Nei pesci ossei l'epidermide è appena sotto le squame e ha funzione di protezione. In questo strato sono presenti ghiandole che secernono muco.
Dal tessuto connettivo del derma hanno origine le squame che ricoprono il pesce ad esclusione delle pinne e della coda.
Il derma è ricco di vasi vascolari, fibre nervose e di ghiandole anch'esse dedicate alla produzione di muco che si va a distribuire sull'epidermide e sulle squame creando un film protettivo e fungendo da lubrificante per far scivolare il pesce nell'acqua.
La perdita di muco o la desquamazione rende il pesce vulnerabile a patologie da infezioni. La manipolazione del pesce potrebbe rivelarsi dannosa se non eseguita in maniera consapevole.
Sempre nel derma sono presenti le cellule cromatofore responsabili della colorazione dei pesci. Queste cellule ramificate posseggono all'interno del citoplasma dei pigmenti che sono in grado, in molte specie, di rispondere a fattori esterni per mezzo di stimoli nervosi che fanno comprimere la cellula rendendola discoidale e facendo estroflettere il pigmento.
Questo processo, tipico del mimetismo, è controllato dal ganglio centrale (organo del sistema nervoso centrale)
I colori sono dati anche dalla rifrazione della luce sugli iridrociti.
Pesci residenti in ambienti scuri tendono a schiarirsi se immessi in ambienti chiari. La perdita di colore in allevamento è un primo segnale di stress del pesce.
La pelle di un pesce può avere una struttura diversa a seconda della specie quindi potrà essere liscia o coperta di squame e più o meno spessa. Queste diverse morfologie dovrebbero essere ben note all’acquariofilo al fine di capire quando sussistono patologie.

Il sangue e sistema circolatorio:
I pesci sono animali a sangue freddo e il loro sistema circolatorio è detto “semplice e completo”.
Semplice perché un giro intero di sangue passa una sola volta dal cuore; completo perché il sangue povero di ossigeno, che esce dal cuore, e quello ricco di ossigeno, che arriva dalle branchie e irrora i tessuti, non si mescolano mai.
In breve il sangue refluo dai tessuti povero di ossigeno arriva al cuore che lo spinge alle branchie dove si arricchisce di ossigeno e, tramite l'aorta dorsale, torna ai tessuti.
I globuli rossi o eritrociti del pesce posseggono il nucleo a differenza di quello dei mammiferi che ne sono privi per far spazio all'emoglobina adepta alla cattura di ossigeno.
Anche la percentuale di leucociti o globuli bianchi rispetto ai mammiferi è nettamente inferiore.
Il sangue dei pesci è spesso attaccato dagli emoflagellati che danno sintomi particolari quali nuoto a vite, scurimento del colore e dimagrimento del pesce.
Il sangue può essere anche avvelenato da composti chimici tra i quali il nitrito (NO2) che va a legarsi all'emoglobina al posto dell'ossigeno provocando anossia e conseguente morte se non si ristabiliscono al più presto i corretti parametri dell'acqua.
Gli organi deputati alla formazione delle cellule del sangue sono milza, reni, gonadi, fegato e il cuore. A differenza dei mammiferi il midollo non forma cellule.

Le branchie, apparato respiratorio, labirinto:
La respirazione nei pesci è assicurata dalle branchie che si presentano in morfologie diverse a seconda delle specie.
In generale si può dire che il sistema branchiale è sostenuto da organi detti archi branchiali che sono verticali e cartilaginei nelle specie condroitti (squali) o ossee ( osteitti).
Sugli archi branchiali sono disposte due serie di emibranchie su cui a loro volta sono poste sottili lamelle sulle quali avviene lo scambio gassoso tra l'ossigeno disciolto nell'acqua e il sangue.
Il flusso dell'acqua è assicurato dal movimento della bocca e delle mandibole che aprono e chiudono l'opercolo, una piega cutanea che delimita la camera branchiale.
Alcune specie, per esempio gli squali, posseggono un solo opercolo, motivo per cui sono costretti a nuotare sempre con la bocca aperta. In queste specie spesso le branchie fungono da vere e proprie reti da pesca in quanto filtrano il plancton durante il nuoto.
Le branchie nei pesci sono anche un importante organo osmoregolatore, cioè regolano l'escrezione dei sali e dei composti azotati.
Le branchie sono parti del pesce molto esposte e perciò facilmente attaccabili da parte di parassiti o/e vermi. Dall'osservazione di questi organi è possibile rilevare eventuali patologie e prendere le dovute precauzioni in tempo utile.
In alcuni pesci e’ presente il labirinto. Esso e’ un organo respiratorio accessorio che permette ad alcune tipologie ittiche di utilizzare l' ossigeno atmosferico. E’ costituito da una cavità posta sopra il capo tra le camere branchiali. All’interno di questa cavità sono presenti delle membrane riccamente irrorate di sangue, sostenute da lamelle ossee a forma appunto di labirinto.
Il grande vantaggio che comporta in natura è quello di poter sopravvivere in acque povere di ossigeno o inquinate. Lo svantaggio per l’acquariofilo e che se non si assicura con un coperchio una corretta e costante temperatura e umidità il labirinto si infiamma .

Il rene:
La funzione principale dei reni nei pesci è quella di osmoregolatore, ossia regolare l'assorbimento o meno dei sali.
I pesci marini tendono a perdere acqua per osmosi dato che la concentrazione salina esterna è maggiore di quella interna, mentre i pesci d'acqua dolce tendono ad assorbire acqua perdendo sali perché la concentrazione salina esterna è minore di quella interna.
Questo dimostra l'importanza nel rispettare i valori dell'acqua in cui si ospiterà il pesce.
E’ posto solitamente in alto nel corpo.
In un pesce sano ha una forma compatta e di colore rosso cupo.

La vescica natatoria:
Questo e’ l’organo deputato principalmente all'idrostaticità e come organo accessorio per la respirazione e produttore e recettore di suoni.
La funzione idrostatica viene espletata attraverso il riempimento graduale della vescica di gas attraverso scambi gassosi con il sangue.
Gli scambi gassosi avvengono attraverso un organo detto corpo rosso o rete mirabile, in pratica una rete fittissima di capillari disposta controcorrente rispetto al sangue. La rete mirabile è in grado di concentrare l'ossigeno a valori più alti di quella esterna..
Questa proprietà fa variare la densità specifica del corpo del pesce permettendogli di galleggiare o affondare e di spostarsi quindi più o meno velocemente in verticale.
Malfunzionamenti dello scambio gassoso tra vescica e sangue portano il pesce a galleggiare o a stazionare sul fondo.
Queste sintomatologie sono dovute spesso a una infiammazione dovuta a motivi vari quali sbalzi di pressione o intestino gonfio che preme su di essa, pertanto un'adegata alimnetazione è fondamentale per la salute del pesce.

Apparato digerente:
Il sistema digestivo inizia con la bocca che varia da specie a specie in base soprattutto a come il pesce si procura il cibo.
Dalla bocca il cibo passa attraverso la faringe e viene inghiottito e spinto attraverso l'esofago nello stomaco e di seguito all'intestino.
Nello stomaco ci sono ghiandole deputate alla produzione di muco e acidi digerenti ricchi di pepsina e lipasi, enzimi importanti che servono a rompere le proteine e i grassi.
Alcune specie tra le quali i teleostei, per esempio le razze, non hanno stomaco e l'esofago è direttamente collegato all'intestino .
L'intestino ha lunghezza e forme diverse in base alle specie e alle abitudini alimentari.
In alcuni pesci ossei primitivi l'intestino si presenta come una trivella chiusa in un tubo. Questo tipo di organo è chiamato valvola a spirale ed ha la funzione di aumentare la superficie di scambio in quanto il cibo deve girare intorno invece di proseguire per via retta.
Gli alimenti elaborati e digeriti vengono espulsi dopo aver attraversato il retto dallo sfintere anale.
All’apparato digerente sono annessi importanti organi quali il pancreas e il fegato.
Il pancreas ha funzione di produrre enzimi digestivi che andranno a comporre i succhi gastrici. Questi enzimi sono deputati alla scissione di molecole proteiche, lipidiche e carboidratiche.
Il fegato si presenta come un organo rossiccio di diverse dimensioni.
Il suo compito è di stoccare grassi, carboidrati e aminoacidi. I carboidrati vengono immagazzinati sotto forma di glicogeno che viene rilasciato nel sangue quando il pesce necessita di energia. Le patologie di questo apparato possono essere di tipo batterico, o dovute a malnutrizione.

Sistema nervoso e organi di senso:
Il sistema centrale della maggior parte dei pesci è costituito dal cervello e dal midollo spinale. Le dimensioni variano da specie a specie.
Gli occhi presentano la cornea appiattita e il cristallino quasi sferico che si muove per mezzo della retina per mettere a fuoco i corpi solidi circostanti.
Pesci che vivono a grandi profondità hanno occhi molto primitivi o assenti .
In assenza di orecchio esterno l'udito nel pesce è assicurato dalle ossa craniche che trasmettono le vibrazioni a un orecchio interno formato da tre canali semicircolari che hanno anche la funzione di garantire un certo equilibrio.
Gli odori sono percepiti dalle narici e trasmesse direttamente al cervello che li elabora.
Altri organi di senso sono i barbigli presenti soprattutto nei pesci bentonici, che hanno la funzione di individuare il cibo, essi sono molto delicati e se danneggiati possono portare a morte il pesce che non è più in grado di alimentarsi.
Un importante organo esclusivo di senso dei pesci è chiamato “la linea laterale” in quanto è formato da una serie di terminanze e canali nervosi che corrono lungo tutta la linea laterale del corpo e termina con dei pori.
Questo organo ha la funzione di percepire la direzionalità rispetto all'acqua durante il movimento.
In alcuni pesci è in grado di avvertire i campi elettrici.

Concludendo i pesci, come tutti gli esseri viventi, invecchiano e i segni della senescenza sono:
rallentamento della crescita
perdita della capacità riproduttiva
variazioni delle abitudini alimentari e comportamentali.
Il ciclo vitale dei pesci varia da una stagione per alcune specie a oltre mezzo secolo.
__________________
La grandezza dell'uomo non consiste nell'essere felice, ma nell'essere consapevole, lucido.
Georges Minois, Storia del mal di vivere, 2003
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Tag
anatomia , pesce

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