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Vecchio 28-11-2019, 23:56   #11
dave81
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Originariamente inviata da Johnny Brillo Visualizza il messaggio
La questione è semplice: non hai ancora le conoscenze e l'esperienza per poter gestire un acquario semplice, figuriamoci un acquario spinto dedicato a piante esigenti.
mi basta questa frase, per riassumere il concetto

non posso che concordare
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"E casomai non vi rivedessi: buon pomeriggio, buonasera e buonanotte! "

Ultima modifica di dave81; 29-11-2019 alle ore 00:14.
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Vecchio 29-11-2019, 00:13   #12
dave81
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Sulla scelta dell'acqua, mi è stato esplicitamente detto che con i valori dell'acqua del rubinetto di Roma, non posso ospitare nessun pesce tranne qualche guppy e poche altre specie, o fare un acquario biotopo malawi dove la durezza dell'acqua può essere sopportata, a cui però non sono interessato.
questo può anche essere vero, anzi non lo metto in dubbio. purchè tu sappia una cosa: devi acquistare un impianto e poi gestirlo. ed è un costo in più. "gestirlo" significa cambiare i filtri e la membrana a intervalli regolari, vuol dire misurare la qualità dell'acqua con un misuratore di TDS etc. l'impianto va collocato in modo stabile e fisso in un luogo della casa che dispone di uno scarico e un rubinetto. (es. vicino ad una lavatrice). se la tua acqua di rete è molto dura e tu vuoi fare un acquario di acqua tenera, giustamente l'unica soluzione è l'acqua da osmosi inversa





Quote:
Mi hanno detto ed ho letto che senza l'utilizzo della CO2 è impossibile per la maggior parte delle piante avere una crescita rigogliosa.
questo è falso

la verità è che la CO2, intesa proprio come molecola, è carente nella stragrande maggiorparte degli acquari. ovvero per avere una quantità elevata di Co2 per le piante, tu devi forzare l'equilibrio chimico e immettere una quantità enorme di CO2 24 ore su 24. è dunque una forzatura.

questo non significa che serva per forza l'impianto di CO2. gran parte delle piante crescono anche senza impianto. e comunque le piante non sono tutte uguali. ci sono quelle poco esigenti e lente, e quelle esigenti e veloci. il problema è informarsi e conoscere le piante! ( e questo, credimi, non lo fa quasi nessuno....)


Quote:
Circa l' acquisto di un acquario commerciale a cui avevo pensato in un primo momento, ho fatto marcia indietro, poiché la posizione che ho scelto in casa dove posizionarlo richiede delle misure particolari e soprattutto un peso che non vorrei eccedesse i 150 kg complessivi, per cui mi serve una vasca di 80x40x40 che è difficile trovare nella produzione industriale.
Motivo per cui ho valutato la scelta di farlo fare artigianalmente.
Circa la scelta del vetro, è vero che su spessori molto piccoli sotto gli 8mm, le differenze tra il float ed extra chiaro sono ridotte, ma ci sono.
E dato che la differenza di prezzo non è insopportabile, anche nell'ottica di rivenderlo un domani, mi sembra la scelta migliore.
E' altresì ovvio che si possa fare un acquario anche in maniera più spartana, ma ci sono reali controindicazioni tecniche oppure altri motivi?
infatti io ho scritto che puoi comprare quello che vuoi. ovviamente non ho nulla contro gli acquari tecnologici. ho solo detto che non sono indispensabili. se a te piacciono, comprali pure. il mio dovere è solo quello di dirti che, se vuoi, puoi fare un bell'acquario spendendo molto poco.

a mio modesto parere, le controindicazioni ci sono eccome. più un acquario è tecnologico, più sarà difficile (o impossibile) da riparare se si rompe. gli acquari semplici hanno costi zero e sono facili da riparare. riparare un impianto a neon T5 è una *******. basta cambiare il neon o il reattore. Invece mi piacerebbe sapere come la gente comune possa riparare una plafonera a led supertecnologica, quando si rompe. secondo me puoi solo gettarla nell'immondizia....

Quote:
Perché a me che scrivo a questo forum interesserebbe sapere, perché il prato no? Quali sono le difficoltà tecniche?
Perché l'acqua di osmosi no? è meglio quella di rubinetto? Perché?
Perché la CO2 no? E' difficile da gestire? O altre considerazioni simili.
siccome ne abbiamo viste di tutti i colori su questo forum, nell'arco degli anni (gente inesperta che ha fatto morire i pesci o che ha avuto la vasca piena di alghe) a me interessa solo che tu non fallisca. secondo me stai correndo e rischi di sprecare i soldi. questa è la mia opinione. che non è il Vangelo. è solo la MIA opinione personale.. qui ognuno può dire la sua....

per il resto, a me la CO2 piace moltissimo la uso da anni quindi non posso essere contrario alla CO2 .......
anche qui: sappi che la CO2 comporta una conoscenza dei valori, va somministrata con attenzione, perchè può essere pericolosa. tutto qua.
se vuoi, puoi usarla. magari prima di mettere i pesci, devi fare un po' di pratica. quindi magari prova a fare qualche mese senza i pesci e solo con piante.
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Ultima modifica di dave81; 02-12-2019 alle ore 09:22.
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Vecchio 29-11-2019, 00:34   #13
dave81
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aggiungo una cosa (ci tengo molto): se sei NEOFITA, significa che non hai mai fatto acquariofilia.quindi non hai mai provato, non sai quello che ti aspetta.

vorresti iniziare, ma in realtà non sai se ti piacerà davvero e non sai se questa passione durerà nel tempo...quindi è inutile e rischioso comprare troppa roba...

io ho visto decine di ragazzi spendere un sacco di soldi all'inizio, travolti da una "forte passione", per poi mollare dopo un anno e vendere tutto sul mercatino.....
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Vecchio 29-11-2019, 16:28   #14
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Grazie per i consigli, e sull' ultima riflessione concordo.
Bisogna sempre valutare se poi il colpo di fulmine si tramuta in vero amore oppure no.

In effetti ho omesso di dire che sono un bonsaista da quasi 40 anni, ed ho notato una certa similarità soprattutto con l'aquascaping.
Sono pratico quindi di protocolli di concimazione, potature, ed una certa affinità nella riproduzione di ambienti naturali.
Conoscendomi non penso sia una passione passeggera.

La variabile acqua è sicuramente una bella gatta da pelare, da quello che sto capendo, e non c'è una vasca uguale all'altra. Quindi devo imparare tramite i consigli e l'esperienza di chi lo sa fare.

Non voglio partire in quarta, né peccare di presunzione, come potrei oltretutto, avendo visto sia la vasca di Johnny brillo che tutte le cose fatte da Dave, dalle mangrovie alla riproduzione di ambienti naturali bellissimi e complicati.
Devo solo farvi i complimenti, sia per la bravura tecnica, che per il senso "artistico".

Non voglio partire in quarta, né peccare di presunzione, come dicevo, ma neanche partire da una vasca dove evitare ogni complicazione tecnica ed operativa.
La scelta di un prato, per esempio, è una cosa che vorrei fare.
So che è più complicato di alcune altre essenze botaniche, ma sono sicuro che ci saranno dei tipi di prato più semplici, per esempio. E lì che mi servirebbero i vostri suggerimenti.
E così per il resto.

Capisco da me che un erogatore in plastica nera o in vetro chiaro svolgono la stessa funzione, ma costano in maniera sensibilmente diversa, ma su questo devo fare delle scelte tenendo conto anche delle mie personali esigenze.
In sintesi quello che mi piacerebbe avere, se possibile, e sfruttare la vostra pluriennale esperienza per trovare delle scorciatoie (se ci sono) senza dover aspettare molto tempo, per ottenere dei risultati buoni.
Per esempio, riparlando di CO2, perché è tanto complicata la sua gestione?
E come cambia la chimica in un acquario in cui la si eroga?
Se invece la evito, ottengo gli stessi risultati (mi sembra strano) o contrariamente cosa cambia nella crescita delle piante e per la salute dei pesci?
Avete dei link o dei piccoli trattati da suggerirmi in merito, se è complicato parlarne sul forum?

Grazie ancora in anticipo

Ultima modifica di ellypsys; 29-11-2019 alle ore 16:30. Motivo: errore
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Vecchio 29-11-2019, 20:07   #15
Johnny Brillo
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Avendo già il pollice verde parti leggermente avvantaggiato, ma è ben diverso coltivare piante in acqua. Essendo un bonsaista il tuo punto di arrivo saranno sicuramente vasche alla Takashi Amano: ryoboku o iwagumi, però di tratta per l'appunto di un punto di arrivo (scusa il gioco di parole).
Personalmente sono per fare le cose in modo graduale. Spendere un mucchio di soldi e non ottenere i risultati sperati può essere molto scoraggiante. Ovviamente la scelta finale spetta a te.

La CO2 in acquario svolge la stessa funzione di quella atmosferica per le piante: fornisce carbonio. La maggior parte delle piante che noi coltiviamo in acqua, non sono propriamente piante acquatiche, bensì palustri. Questo significa che vivono solo per brevi periodi durante l'anno del tutto o parzialmente sommerse. In emersione hanno tutta l'anidride carbonica di cui necessitano potendola prendere dall'atmosfera, in acqua la concentrazione è molto più bassa e quindi bisogna forzare una sua immissione disciogliendola tramite un atomizzatore.

L'impianto in se per se non è troppo complicato, ma capisci da solo che per un neofita che sta imparando i primi rudimenti quindi la chimica di base dell'acqua, il funzionamento di un filtro biologico, fertilizzazione, illuminazione, alimentazione dei pesci e loro esigenze, ecc ecc, diventa complicato metterci sopra anche il funzionamento di un impianto di CO2 e di osmosi inversa. E' troppa carne al fuoco.

Se le tue intenzioni sono queste, allora non hai altro da fare che studiare. Nel vero senso della parola. In ogni sezione ci sono dei topic in evidenza che possono esserti molto utili, così come le guide e gli approfondimenti sul portale. Altre fonti sono i libri: Enciclopedia delle piante per l'acquario di Peter Hiscock non è molto approfondito, ma può essere una buona base di partenza e poi ci sarebbe la "Bibbia" delle piante che è il libro di Christel Kasselmann - Piante d'Acquario, ma è difficile se non impossibile trovare una copia in italiano e sarebbe comunque datata (io sono riuscito a trovarlo dopo anni di ricerche).

Io sulle piante da pratino non posso darti una mano più di tanto. Non mi sono mai piaciute e quindi non le ho mai coltivate nonostante abbia avuto un acquario olandese stracolmo di piante esigenti.
Tra le più semplici ci sono: Marsilea hirsuta, Echinodorus tenellus (che mi sembra abbia anche cambiato nome), Cryptocoryne parva, Eleocharis acicularis. Sono tutte piante che però non restano rasenti al suolo come altre varietà più "blasonate": le prime che mi vengono in mente sono: Hemianthus callitrichoides, Glossostigma elatinoides.

Leggi più che puoi, leggi anche vecchie discussioni sul forum o fai delle ricerche in rete. Poi per qualsiasi dubbio c'è il forum. Scorciatoie, mi dispiace dirtelo, ma non ce ne sono.
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Tornando per un attimo alla mia vasca, era per farti un esempio di vasca gestita in modo semplice con piante semplici. Quella vasca è riempita con acqua di pozzo, non ho mai erogato CO2, fertilizzazione molto blanda con fertilizzante unico, illuminazione scarsa e piante semplici.
Non mi sembra che le piante stentino a crescere quindi chi ti ha detto che senza un'impianto non puoi coltivare piante ti ha detto una gran put***ta.

Ultima modifica di Johnny Brillo; 29-11-2019 alle ore 20:14. Motivo: Unione post automatica
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Vecchio 29-11-2019, 21:31   #16
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ci sarebbe la "Bibbia" delle piante che è il libro di Christel Kasselmann
io quel libro l'ho comprato in tedesco...pur di averlo, ho iniziato a studiare tedesco...
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Vecchio 29-11-2019, 22:52   #17
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In bocca al lupo.

Io l'ho cercato in lungo e in largo. Arrivai anche a scrivere una mail, usando Google Translate, alla Kasselmann chiedendole una copia in italiano o se ne avrebbero mai tradotto una nuova edizione nella nostra lingua. Purtroppo la risposta, come puoi immaginare, fu negativa.

Alla fine, gironzolando per negozi, ne trovai ben tre copie impolverate su uno scaffale. Immaginati la mia faccia. Dopo anni a cercarlo in tutti i modi, a supplicare gente di vendermelo su vecchi annunci online, mi ritrovo TRE COPIE di cui uno o due ancora sigillate e IN ITALIANO.

Peccato che non beccasti il post dove se ne parlava. Le altre due copie le comprai e spedii a due utenti del forum.
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Vecchio 01-12-2019, 11:42   #18
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La scelta di un prato, per esempio, è una cosa che vorrei fare.
So che è più complicato di alcune altre essenze botaniche, ma sono sicuro che ci saranno dei tipi di prato più semplici, per esempio. E lì che mi servirebbero i vostri suggerimenti.
E così per il resto.

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Per esempio, riparlando di CO2, perché è tanto complicata la sua gestione?
E come cambia la chimica in un acquario in cui la si eroga?
Se invece la evito, ottengo gli stessi risultati (mi sembra strano) o contrariamente cosa cambia nella crescita delle piante e per la salute dei pesci?
se non ci sono pesci, puoi fare tutto quello che vuoi

per esempio, visto che sei fortemente intenzionato a fare un pratino e usare la CO2, potresti iniziare ad allestire una specie di "plantacquario" con pratino e CO2, ma senza pesci. può essere una soluzione, senza il rischio di danneggiare i pesci. nel frattempo, tu impari a dosare e gestire la CO2, poi si vedrà

un pratino facile io l'avevo fatto con la Acicularis, che però richiede un fondo molto fine e deve essere piantata a piccoli ciuffi con una pinzetta.
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=466022
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Vecchio 01-12-2019, 20:45   #19
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Mi avete aperto le porte di un mondo molto suggestivo, con tutte le segnalazioni che mi avete dato.
Grazie.
Sto cercando di capire le interazioni tra le varie specie botaniche fra di loro,
e quelle più adatte per partire.
Ho controllato le essenze che mi avete segnalato.
Comprerò il libro della Kellermann, penso in inglese, e poi procedo subito dopo Natale con l'acquisto della vasca e della tecnica.

Due ultime domande:

Ma la piantumazione delle varie essenze, deve avvenire tutta insieme all' inizio oppure differirla nel tempo?
E con quale logica o protocollo?

Secondo poi, la tanto discussa CO2 ovviamente è tossica per i pesci, quindi la difficoltà in questo caso è gestire la dose ideale per le piante, senza raggiungere quella letale per i pesci.

Mi domando, ci sono piante la cui necessità di CO2 è talmente alta per la crescita in immersione, che sono incompatibili per la coabitazione con i pesci?
Inoltre, somministrando un dose minima, non letale per i pesci, non favorisco in ogni caso una crescita delle piante anche se non ottimale?
Questo lo chiedo perché mi sono fatto l'idea che comunque potrei somministrare una bassissimo dosaggio di CO2 che non leda i pesci ma che in qualche modo favorisca le piante.

Terzo, posso mettere le piante anche subito con vasca e filtri nuovi non maturi?
Perché ho letto da qualche parte che per inserire alcune piante bisogna farlo a filtro maturo;
è vero?

Dopo questa ultima raffica di domande vi do tregua fino all'Epifania Se ci riesco

Buone cose a tutti
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Vecchio 01-12-2019, 21:06   #20
Johnny Brillo
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Le piante mettile fin da subito. Se proprio ce ne fosse qualcuna che ha uno scopo prettamente decorativo ed è molto delicata, allora puoi anche inserirla in un secondo momento.

Cosa che non deve mancare appena avvii una vasca sono le piante a crescita veloce. Queste piante, crescendo velocemente per l'appunto, rubano nutrienti alle alghe che in fase di avvio sono sempre dietro l'angolo.

La CO2 non è tossica, è un gas asfissiante come per noi anche per i pesci. Per dosarla devi far capo a questa tabella. Misuri i valori di pH e KH e li incroci sulla tabella. Devi restare nella zona verde per avere una buona concentrazione, ma che non sia eccessiva per i pesci. Ovviamente meglio restare nella fascia più vicina a quella blu che a quella azzurra. Parti con poche bolle al minuto, aspetti qualche ora, fai i test e, in base ai valori riscontrati sulla tabella, vedi se aumentare o diminuire il dosaggio. Poi rifai i test, ecc ecc fino a trovare il dosaggio giusto.

Utile può essere un pHcontroller con una elettrovalvola. Imposti un valore di pH desiderato sul pHcontroller e l'elettrovalvola apre e chiude l'erogazione per mantenere quel valore stabile. Questo perchè la CO2 ha come "effetto collaterale" quello di abbassare il pH.
Ovviamente pH, KH e GH dovranno essere consoni per le specie che vorrai allevare.

Non avere fretta di fare acquisti. Leggi più che puoi le guide, gli articoli e le vecchie discussioni sul forum. Per giochicchiare con i valori dell'acqua bisogna sapere cosa e perchè lo si sta facendo.

Esistono piante che necessitano di una concentrazione maggiore di CO2 e maggior cura nella fertilizzazione, nonché anche di una illuminazione particolarmente intensa. Le piante da pratino ne sono un'esempio, come anche quelle rosse. Ti ripeto, però, che ce ne sono tantissime altre per le quali puoi fare proprio a meno dell'impianto e cresceranno comunque benissimo.

Dai uno sguardo, a tal proposito, all'articolo sulle piante semplici che ho in firma.
Johnny Brillo non è in linea   Rispondi quotando
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