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Vecchio 10-03-2016, 13:52   #1
CharlieG
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Dubbi primo acquario tropicale dolce - tenerif 67

Buongiorno a tutti!

Innanzitutto faccio i complimenti a chi di dovere per lo splendido lavoro che svolgete nella gestione di questo sito e forum per le tante informazioni che condividete con gli utenti. Mi chiamo Charlie, sono originario di Wolverhampton in Inghilterra, sono Italiano da parte di madre e Inglese da parte di padre. Ho scoperto da poco questo Forum e ho deciso di iscrivermi per conoscerne di più sul mondo dell’acquariologia. Spero di essere nella sezione giusta in cui aprire questa discussione, in caso contrario vi prego di indicarmi altrimenti e se sto dimenticando qualche passaggio fondamentale prima di aprire qualsiasi discussione. Inoltre, mi scuso in anticipo per la lunghezza del testo e per i numerosi quesiti che vi pongo.

Attualmente ho un acquario 100 litri attivo da cinque anni, con all’interno un pesce rosso cometa di circa 15-18 cm (inclusa la coda). Le mie esperienze di acquariofilo si sono sempre limitate all’allevamento di pesci rossi e al massimo, per breve tempo, di gambusie in un piccolo acquario 40 litri che oggi utilizzo come vasca per la quarantena. Tuttavia, come da oggetto della discussione, sono da poco entrato in possesso di un acquario Askoll Tenerif 67 usato e mi sto interessando al mondo dei pesci tropicali. A tale proposito, desidero elencarvi alcuni dubbi che mi sono posto a riguardo.

So che 67 litri non sono molti, considerato anche il fatto che una volta inserito l’arredo il litraggio disponibile diminuirà, ma purtroppo al momento non posso permettermi una vasca di dimensioni maggiori. Parlando del mio Tenerif 67, con esso sono in possesso di un filtro Askoll BioVita (del quale ho sentito pareri negativi circa la sua efficienza), compreso di pompa, di una spugna per la filtrazione meccanica, un sacchetto di cannolicchi ceramici porosi per la filtrazione biologica, due altre spugne di dimensione più piccola per un’ulteriore filtrazione meccanica da inserire all’interno della vaschetta-percolatore situata sopra il vano dedicato i cannolicchi. In “dotazione” vi era anche un riscaldatore Askoll ThermoActiv 240-240V, 50Hz, 45W, da collocare nel suo apposito scompartimento nel filtro; e le seguenti due lampade neon: Askoll Aqua-Glo 15W (fitostimolante); Philips TLD 15W/54. Inoltre, posseggo del ghiaietto comune con granelli di circa 4-5 mm, già utilizzato dal vecchio proprietario dell’acquario.

I miei quesiti dunque sono i seguenti.

1 - Partiamo dal presupposto che mi sto interessando a un acquario all’interno del quale, se possibile, vorrei non avere piante. Non ho nulla in contrario ai bellissimi acquari arredati con piante, ma con l’occhio critico da architetto qual sono, preferirei addentrarmi in un aquascape di sole rocce. Ne ho già qualcuna della quale ho già valutato la non provenienza calcarea. A tale proposito mi chiedo se ciò sia possibile e, in tal caso, vorrei sapere quali specie pesci posso introdurre in acquario e come mi devo comportare con le lampade di cui sono in possesso. Vi sarà utile sapere che, nonostante non abbia ancora fatto un test sulla mia acqua di rete, credo proprio che sia piuttosto dura, ma, nel caso, sono disposto anche ad ammorbidirla.

2 - A - Entrando meglio nel dettaglio della fauna del mio acquario, per quanto riguarda pesci che richiedono di essere allevati in gruppo, e che prediligono acque tenere e acide, mi piacciono sia alcune specie di Barbi (valuterei specie meno aggressive del B. Tetrazona come ad esempio B. “Odessa”), Rasbora Heteromorpha, Paracheirodon Innesi e Paracheirodon Axelrodi. Chiaramente queste sono linee di massima, poiché conosco bene cosa comportano le dimensioni del mio acquario. Come mi posso comportare se scegliessi di mantenere acque tenere? È vero che è meglio non allevare Barbi con pesci con coda a velo, per via della loro indole non troppo pacifica?
2 - B - Per quanto riguarda pesci che prediligono acque più dure, ma che non necessariamente devono essere allevati in gruppo, Poecilia Reticulata e il genere Xiphophorus (Maculatus o Helleri) hanno catturato la mia attenzione. Come mi conviene agire, a tal proposito, se opto per acque dure?
2 - C - Per ciò che concerne pesci da fondo non mi è chiaro come comportarmi. So che la famiglia dei Botia, raggiunge dimensioni considerevoli e predilige essere allevato con suoi simili, quindi deduco che B. Macracantha nel mio acquario non possano assolutamente starci, giusto? Se fossero invece dei B. Sidthimunki, sarebbe possibile? Anche se il mio fondo non è sabbioso? Se sì, in che quantità? Inoltre non ho idea di quale tipologia di acqua prediligano. D’altro canto, do che la grande famiglia dei Corydoras predilige essere allevata con altri simili in acque dure, ma se non sbaglio richiede fondali sabbiosi. Vi prego illuminatemi sui pesci da fondo!
2 - D - Mentre, per quanto riguarda mangiatori di alghe, il Chrossocheilus Siamensis so che predilige acque tenere e acide, ma raggiunge anch’esso dimensioni importanti. Come la vedreste voi se prendessi in considerazione degli Otocinclus? Se si quanti? Altri consigli circa i mangiatori d’alghe?

3 - So che per ammorbidire un’acqua dura è bene tagliarla con acqua distillata o di osmosi, mentre per indurire un’acqua tenera bisogna aggiungere sali. Per rendere un’acqua acida è bene filtrarla con della torba, mentre per renderla alcalina si può miscelare con bicarbonato di sodio. Detto questo, come ci si regola per quanto riguarda le quantità? Dove posso trovare una schema o una tabella che mi spieghi come fare in base alla mia qualità dell’acqua?

4 - Parliamo della maturazione del filtro. Ammettiamo che io abbia optato per una tipologia d’acqua (dura o tenera/acida o alcalina), abbia sistemato l’arredo (solo rocce, niente piante), abbia composto il filtro e abbia riempito la vasca d’acqua.
4 - A - Devo trattare l’acqua con biocondizionatore subito o poco prima di inserire i pesci a filtro maturo?
4 - B - Aggiungo l’attivatore batterico o no? Al momento sono in possesso di uno scaduto dal 2007 che era del vecchio proprietario dell’acquario: è meglio comprarne uno nuovo o cosa succede se uso quello scaduto?
4 - C - Come mi devo comportare con la luce durante il processo di maturazione se non ho piante all’interno?
4 - D - Come matura il filtro se all’interno della vasca non vi sono esseri viventi (flora e fauna) che producono sostanze di scarto utili ad alimentare la colonia batterica? Ho letto alcuni consigli circa l’inserimento di piccole quantità di mangime nel filtro/nella vasca da lasciare decomporre, in modo tale da far crescere il numero di batteri. Se ciò è vero, con quale frequenza devo farlo?
4 - E - Una volta che il filtro è maturato, dopo circa un mese dalla messa in opera dell’acquario, prima di immettere i pesci in vasca va fatto un cambio parziale d’acqua oppure posso inserire i pesci tranquillamente?

5 - Per quanto riguarda l’inserimento dei pesci in acquario a filtro maturo, mi chiedevo se tutti i pesci scelti andassero inseriti nello stesso momento, o se fosse preferibile acquistarne alcuni di un determinato “genere” prima o dopo di altri di altro “genere”. Ad esempio, so che i vari Paracheirodon (Innesi/Axelrodi) hanno bisogno di un filtro particolarmente maturo, quindi è consigliabile inserirli ad acquario attivo da diversi mesi.

Vi chiedo scusa i molteplici quesiti, ma come vedete, nonostante abbia letto e ricercato parecchio, ho ancora molti dubbi, che posso chiarirmi solamente con persone esperte come voi e non prendendo in parola ciò che mi può venire detto dai negozianti, di cui ho imparato a fidarmi poco. Vi ringrazio per la vostra competenza, la vostra disponibilità e pazienza e, in attesa di una vostra gentile risposta vi auguro una buona giornata.

Cordiali saluti

Charlie
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Vecchio 10-03-2016, 22:37   #2
Jessyka
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Benvenuto, sezione giusta!
Ti cercherò di rispondere per punti così da evitare meno confusione possibile.

Quote:
Partiamo dal presupposto che mi sto interessando a un acquario all’interno del quale, se possibile, vorrei non avere piante. Non ho nulla in contrario ai bellissimi acquari arredati con piante, ma con l’occhio critico da architetto qual sono, preferirei addentrarmi in un aquascape di sole rocce. Ne ho già qualcuna della quale ho già valutato la non provenienza calcarea. A tale proposito mi chiedo se ciò sia possibile e, in tal caso, vorrei sapere quali specie pesci posso introdurre in acquario e come mi devo comportare con le lampade di cui sono in possesso. Vi sarà utile sapere che, nonostante non abbia ancora fatto un test sulla mia acqua di rete, credo proprio che sia piuttosto dura, ma, nel caso, sono disposto anche ad ammorbidirla.
Allora, le piante indubbiamente aiutano: sia perchè offrono indubbiamente maggiori ripari, perchè aiutano nello smaltimento del carico organico e quindi permettono maggiori "errori", rendono quindi il sistema più stabile.
C'è da dire che puoi pensare a poche piante, semplici, eventualmente a me piacciono parecchio le galleggianti tipo Limnobium che sono di facilissima gestione, hanno radici in vasca molto fini e assolvono pienamente ai loro compiti.
Altrimenti puoi valutare il Tanganica, biotopo privo di piante. Però, e c'è un però. I pesci idonei al litraggio e provenienti da tale lago non sono estremamente colorati, ma compensano con dei comportamenti molto interessanti e, purtroppo per il tuo critico, il layout potrebbe variare a loro gusto.
Io per sicurezza ti ho linkato la sezione, così trovi ulteriori informazioni e sicuramente tante vasche del tuo litraggio da cui poter trarre spunto.


Quote:
2 - A - Entrando meglio nel dettaglio della fauna del mio acquario, per quanto riguarda pesci che richiedono di essere allevati in gruppo, e che prediligono acque tenere e acide, mi piacciono sia alcune specie di Barbi (valuterei specie meno aggressive del B. Tetrazona come ad esempio B. “Odessa”), Rasbora Heteromorpha, Paracheirodon Innesi e Paracheirodon Axelrodi. Chiaramente queste sono linee di massima, poiché conosco bene cosa comportano le dimensioni del mio acquario. Come mi posso comportare se scegliessi di mantenere acque tenere? È vero che è meglio non allevare Barbi con pesci con coda a velo, per via della loro indole non troppo pacifica?
Il mantenimento di acque tenere spesso comporta anche una certa acidificazione.
Che si ottiene o con torba con conseguente ingiallimento dell'acqua (che non è un male per la vasca e i pesci, ma anzi aiuta, ma lo sottolineo capendo che per te l'estetica è un punto essenziale) o con la CO2, che però userei solo in presenza di pHmetro.
E sì, i Barbi potrebbero effettivamente disturbare le code altrui, meglio evitare pesci con naturali o meno code voluminose.

Quote:
2 - B - Per quanto riguarda pesci che prediligono acque più dure, ma che non necessariamente devono essere allevati in gruppo, Poecilia Reticulata e il genere Xiphophorus (Maculatus o Helleri) hanno catturato la mia attenzione. Come mi conviene agire, a tal proposito, se opto per acque dure?
Loro sono più congeniali alla tua, presupposta, acqua di rete. Parti da un trio (2 femmine e un maschio) e aspetti che la popolazione cresca. E' inutile e controproducente comprare ulteriori esemplari, rischi solo di arrivare al sovraffollamento in troppo poco tempo.

Quote:
2 - C - Per ciò che concerne pesci da fondo non mi è chiaro come comportarmi. So che la famiglia dei Botia, raggiunge dimensioni considerevoli e predilige essere allevato con suoi simili, quindi deduco che B. Macracantha nel mio acquario non possano assolutamente starci, giusto? Se fossero invece dei B. Sidthimunki, sarebbe possibile? Anche se il mio fondo non è sabbioso? Se sì, in che quantità? Inoltre non ho idea di quale tipologia di acqua prediligano. D’altro canto, do che la grande famiglia dei Corydoras predilige essere allevata con altri simili in acque dure, ma se non sbaglio richiede fondali sabbiosi. Vi prego illuminatemi sui pesci da fondo!
Botia, eviterei.
Anche se in generale per inserire dei pesci di fondo è sempre meglio un fondo sabbioso, a prescindere.
Per i Corydoras, ma in realtà per tutti, sarebbe bene sapere le misure della base.
Detto questo ci sono molti tipi di Corydoras da acqua tenera e fra l'altro di taglia piccola, che volendo credo possano andare. Il problema si crea nel caso di pesci d'acqua dura, perchè i Corydoras d'acqua dura solitamente vengono su mediamente grandi.
E in quanto pesci da banco andrebbe almeno dai 5-6 esemplari a salire.

Quote:
2 - D - Mentre, per quanto riguarda mangiatori di alghe, il Chrossocheilus Siamensis so che predilige acque tenere e acide, ma raggiunge anch’esso dimensioni importanti. Come la vedreste voi se prendessi in considerazione degli Otocinclus? Se si quanti? Altri consigli circa i mangiatori d’alghe?
Otocinclus solo se in acque tenere e dopo aver raggiunto una certa stabilità, non li inserirei sin da subito.


Da quanto deduco però dagli ultimi due punti, voglio solo farti notare che l'introduzione di pesci da fondo e/o alghivori non è affatto obbligatoria, tutt'altro.

Quote:
3 - So che per ammorbidire un’acqua dura è bene tagliarla con acqua distillata o di osmosi, mentre per indurire un’acqua tenera bisogna aggiungere sali. Per rendere un’acqua acida è bene filtrarla con della torba, mentre per renderla alcalina si può miscelare con bicarbonato di sodio. Detto questo, come ci si regola per quanto riguarda le quantità? Dove posso trovare una schema o una tabella che mi spieghi come fare in base alla mia qualità dell’acqua?
Le durezze sono grandezze lineari, quindi basta fare una media pesata delle due acque.
Per l'acidificazione, per la torba nello specifico essendo un acidificante naturale molto varia in base alla marca che quindi avrà una sua indicazione di massima e poi andranno fatte prove, dotandosi di pHmetro (capisci che i test a viraggio colore per l'ingiallimento dato dalla torba, vanno a farsi benedire).
Per aumentare le durezze i sali hanno i propri dosaggi a seconda della marca.


Quote:
4 - A - Devo trattare l’acqua con biocondizionatore subito o poco prima di inserire i pesci a filtro maturo?
Per un discorso di metalli pesanti subito, se la tua acqua è solo trattata con cloro puoi anche evitarne totalmente l'uso in quanto evapora durante il mese.
Sicuramente farlo prima dell'inserimento non ha senso, a prescindere.

Quote:
4 - B - Aggiungo l’attivatore batterico o no? Al momento sono in possesso di uno scaduto dal 2007 che era del vecchio proprietario dell’acquario: è meglio comprarne uno nuovo o cosa succede se uso quello scaduto?
Io non ne ho mai usati. Quello scaduto ormai è solo mangime per altri batteri.
Sinceramente le vasche partono anche senza attivatore, non ne trovo sensato l'acquisto.

Quote:
4 - C - Come mi devo comportare con la luce durante il processo di maturazione se non ho piante all’interno?
Domanda in effetti di dubbia risposta, lascio la parola a chi magari ha avviato già Tanganica o situazioni in cui si ha assenza di piante.

Quote:
4 - D - Come matura il filtro se all’interno della vasca non vi sono esseri viventi (flora e fauna) che producono sostanze di scarto utili ad alimentare la colonia batterica? Ho letto alcuni consigli circa l’inserimento di piccole quantità di mangime nel filtro/nella vasca da lasciare decomporre, in modo tale da far crescere il numero di batteri. Se ciò è vero, con quale frequenza devo farlo?
L'acqua che vai ad inserire e tutti gli arredi non sono assolutamente asettici.
Io lascerei la vasca stare per tre settimane, al termine delle quali inserire una minima porzione di cibo, parliamo pur sempre di una vasca di medio-piccole dimensioni.
In questo modo dovresti rientrare nel classico mese di maturazione. Solitamente questo procedimento lo consiglio a vasche che non partono o di cui non abbiamo rilevato il picco di nitriti, nel tuo caso potrebbe essere d'aiuto farlo alla terza settimana e non oltre perchè effettivamente potrebbe essere una vasca un pò troppo "pulita".

Quote:
4 - E - Una volta che il filtro è maturato, dopo circa un mese dalla messa in opera dell’acquario, prima di immettere i pesci in vasca va fatto un cambio parziale d’acqua oppure posso inserire i pesci tranquillamente?
Solo se si registrano troppi inquinanti,c he nel tuo caso avresti solo se dosassi male il mangime.

Quote:
5 - Per quanto riguarda l’inserimento dei pesci in acquario a filtro maturo, mi chiedevo se tutti i pesci scelti andassero inseriti nello stesso momento, o se fosse preferibile acquistarne alcuni di un determinato “genere” prima o dopo di altri di altro “genere”. Ad esempio, so che i vari Paracheirodon (Innesi/Axelrodi) hanno bisogno di un filtro particolarmente maturo, quindi è consigliabile inserirli ad acquario attivo da diversi mesi.
La cosa migliore è sempre partire dai pesci più robusti, per ovvi motivi.
I casi vanno ponderati di pesce in pesce, non mi sentirei di farti una lista per ordine, perchè diventa veramente troppo vasta.
__________________
Jess
Jessyka non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 11-03-2016, 12:41   #3
CharlieG
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Buongiorno,

prima di iniziare ci tengo a ringraziare infinitamente Jessyka per la prontezza e la chiarezza e la precisione nel rispondere ai miei quesiti. Andando per punti, tralasciando le cose che mi hai già chiarito egregiamente, vorrei toccare alcuni aspetti che mi hai fatto venire in mente.

So bene che le piante aiutano: il mio pensiero originario di non averne era per una pura questione estetica e di gusto mio. Tuttavia, se dovessi scegliere delle piante da inserire, a me piacciono sia piante che necessitano di substrato al quale radicarsi, che piante che non necessitano di un ancoraggio necessario nel sottosuolo. Nello specifico del primo caso mi riferisco a piante (purtroppo non sono a conoscenza del nome esatto) che formino piccoli ciuffetti di (simil) "erba": quali potrei prendere in considerazione?
Nello specifico del secondo caso, invece, piante a foglia larga come le Anubias o muschi come ad esempio il Muschio di Java (o simili), mi sono molto gradite. In ogni caso, andrei a inserirne in numeri ridotti, per così dire, "con parsimonia".
La domanda cruciale sia per le piante del primo che del secondo caso, sarebbe quella di indicarmi se le lampade in mio possesso possano andare bene. Di seguito ricordo i dettagli delle mie lampade neon: Askoll Aqua-Glo 15W (fitostimolante); Philips TLD 15W/54.

Per quanto riguarda il Tanganica, è un’opzione alla quale avevo già pensato e ti ringrazio Jessyka per il link che mi hai provvisto, anche se devo confessare che il mio pensiero principale, ossia quello di avere solo rocce, e quindi una situazione di aquascape abbastanza monocromatica sui toni netri/scuri, avrebbe preferito la presenza di pesci (molto) colorati da far apparire in contrasto al background circostante. Detto questo, mentre rimango in attesa che qualche acquariofilo esperto di Tanganica si faccia avanti, pongo la seguente domanda: è possibile tenere pesci (Barbi o Rasbore; Guppy o Platy; Neon o Cardinali) in acque assenti di piante?
Se così fosse, come mi devo comportare con la luce? Possono vivere senza luce artificiale o gliela lascio accesa nella speranza di non coltivare solo alghe nella mia vasca? E nel caso, a riguardo, vanno bene le lampade che ho?


Per rispondere poi a una domanda che mi hai fatto Jessyka circa le dimensioni della base del mio acquario mentre parlavamo dei Corydoras, ti comunico che essa misura 65x30 cm circa, con una conseguente area relativamente ridotta, purtroppo.
So inoltre che l’introduzione di pesci da fondo/alghivori non è obbligatoria, volevo solamente portarmi avanti nel caso ne avessi avuto bisogno in un futuro, ma grazie per l’informazione! In aggiunta, grazie per avermi aperto gli occhi sulla maturazione del filtro senza attivatore batterico!
Per quanto riguarda i tempi di inserimento di alcuni pesci prima di altri a filtro maturo in base a quanto i primi siano più robusti, tornerò sull’argomento al momento della scelta effettiva dei pesci da allevare nel mio acquario, poiché, come dici tu Jessyka, non ha senso fare ora una lista infinita per ordine!

Ringraziandoti nuovamente per l’attenzione e scusandomi per il tedio, ti auguro una buona giornata.

Cordiali saluti

Charlie
CharlieG non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 11-03-2016, 17:55   #4
malù
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Nulla da aggiungere ai consigli di Jessy..... più in generale direi che l'approccio non è dei migliori.
I giochi cromatici fra arredi e pesci, mal si addicono ad una acquariofilia "consapevole". Se si desidera realizzare un acquascape è una cosa, se si desidera allevare pesci è un'altra.....nel secondo caso, si scelgono i pesci compatibili alla dimensione della vasca, poi si procede all'allestimento a loro più consono rinunciando, se necessario, al gusto estetico.
malù non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 11-03-2016, 18:39   #5
CharlieG
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Ti ringrazio della risposta e della precisazione, Malù.

Credo di non essermi espresso al meglio di quanto volessi allora. La questione dei giochi cromatici era puramente legata al fatto che Jessyka mi ha proposto di prendere in considerazione il Tanganica, biotopo sicuramente interessante per quanto riguarda il comportamento dei suoi abitanti e l'osservazione degli stessi, ma che, come ha indicato Jessyka offrirebbe pesci dai colori sommessi, come unici inquilini adatti alle dimensioni del mio acquario.

Detto questo, il punto focale della mia discussione si aggira attorno alla ricerca, se possibile, di un compromesso tra benessere ottimale degli esseri presenti nella mia vasca ed un gusto di composizione degli elementi di arredo all'interno della vasca. Infatti, quando chiedo se è possibile arredare un acquario con sole rocce e senza piante, chiedo anche se ciò sia possibile con una fauna composta da specie dai colori accesi come quelle da me indicate nella mia risposta precedente: Guppy o Rasbore, Guppy o Platy, Neon o Cardinali.
Sono il primo a sapere ed essere consapevole, che se ciò non fosse possibile, non mi azzarderei mai a inserire pesci in un ambiente non adatto a loro. Il benessere delle specie è per me di fondamentale importanza, poichè se una specie vive bene nell'ambiente da me fornitogli all'interno del mio acquario, sono sicuro che il biotopo da me creato porterà i suoi frutti, sia da un punto di vista della salute dei suoi ospiti che da un punto di vista estetico, di piacere alla vista.

Con ciò, perservero nel domandare cosa sia giusto o non giusto fare: quali pesci possono vivere in acquari senza piante e quali no, se ciò sia possibile o assolutamente da escludere. L'aquascape è per me una cosa abbastanza importante, ma sicuramente lo è di più il benessere e l'allevamento dei pesci al suo interno: in base ai pesci compatibili alla dimensione della mia vasca, sono disposto a cambiare immediatamente la mia idea di aquascape. Infatti, se io sono convinto (ad esempio) che mi piacciano per svariate ragioni, ammettiamo, i Poecilidi, e voi mi confermate che non vadano assolutamente bene con il tipo di ambiente che desidererei avere, sono il primo che sceglierà di piegare il mio gusto al fine di ottenere il massimo per il benessere dei Poecilidi.

Spero di essermi spiegato meglio e di aver chiarito cosa intendessi, al fine di non lasciare dubbi circa la fondatezza dei miei quesiti e la mia consapevolezza nell'approccio al mondo dell'acquariologia.

Nuovamente ringrazio.

Cordiali saluti

Charlie
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Vecchio 09-04-2016, 16:37   #6
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Buongiorno a tutti.

So che è passato un bel po’ di tempo, ma nel frattempo credo di essermi chiarito un po’ di più le idee su quello che vorrei fare con il mio acquario d’acqua dolce tropicale Tenerif67, nonostante abbia ancora qualche dubbio. Con la presente volevo, infatti, aggiornarvi sulla mia situazione.

Innanzitutto, vorrei parlare della mia acqua di rete, di cui ho finalmente scoperto la qualità. Infatti una mia amica lavora in una ditta che si occupa di fare test sulla rete idrica di molti comuni, quindi le ho inviato un campione d’acqua del mio rubinetto e lei mi ha fornito un elenco molto dettagliato di valori e sostanze contenute nella mia acqua di rete, che vi posto di seguito: spero che vadano bene e che non manchi nulla.


Inoltre, credo di essere arrivato ad un punto in cui ho due tipologie di allestimento dell’acquario che mi piacerebbe realizzare: l’ultimo passo sarà quello di decidere infine per quale optare effettivamente. Se vi fa piacere, ve le elenco. Per entrambe le tipologie vi allego un’immagine “tipo” per rendere l’idea di cosa intendo.

1) La prima tipologia di allestimento alla quale mi sto interessando è quella di un biotopo “Ryoboku”, all’interno del quale però, vorrei avere un numero ponderato di piante, per aiutarmi con il naturale decorso della vasca e per fungere da nascondiglio alle specie più timide, più che a creare una foresta. In particolare, avendo una luce media, pensavo a piante a “ciuffi” (devo ancora identificarle) da ancorare al substrato, alcune piante epifite e qualche muschio da legare sugli eventuali legni come del Christmas Moss o Muschio di Java. Ripeto, non ho nulla in contrario ai bellissimi acquari arredati con molte piante, ma preferirei addentrarmi in un aquascape/hardscape più minimal. Detto questo, per quanto riguarda la fauna avrei pensato ad un banco di medie dimensioni di Trigonostigma Eteromorpha e una coppia di Ciclidi nani (pensavo verosimilmente a Mikrogeophagus Ramirezi), un Ancistrus o delle Caridine come specie da fondo ed eventualmente delle lumache (ad esempio le Neritina Pulligera).


2) La seconda tipologia di allestimento alla quale mi sto interessando è quella di un acquario “Iwagumi”, con rocce e qualche pianta a formare un prato; oppure un Iwagumi con rocce, qualche pianta a formare un prato e un finto Bonsai formato da un pezzo di legno a forma di “alberello”, preventivamente trattato, con del Muschio di Java per formare le fronde. Per quanto riguarda la fauna di questo allestimento, volendo puntare volontariamente maggiormente sull’aquascape, inserirei un solo banco di Trigonostigma Heteromorpha relativamente folto, ma allo stesso tempo senza bisogno di innumerevoli nascondigli poiché sarebbero i protagonisti della scena, senza specie che andrebbero ad infastidirli; e Caridine o Ancistrus come specie da fondo.


Tuttavia, per entrambi i biotopi, non sono ancora arrivato ad un pensiero definitivo o pseudo-definitivo per quanto riguarda la flora, per lo meno per quanto riguarda il biotopo Ryoboku. Qui chiedo gentilmente a voi esperti nuovamente una mano, sapendo che non vorrei sovraffollare l’acquario di piante perché personalmente prediligo, come già accennato, acquari non esageratamente piantumati, sapendo anche di avere una illuminazione media e sapendo che prediligerei, se possibile, piante a crescita medio-lenta e preferibilmente epifite.

Ora, ammesso questo, credo che si possa iniziare a ragionare con maggiore coscienza e fondatezza. Rimane sempre in dubbio quale dei due tipi di biotopi sceglierò, se l’Iwagumi o il Ryoboku, ma l’intenzione di quale popolazione ospitare credo rimanga pressoché la stessa, tranne qualche piccola eccezione. Il tutto sarebbe, la fauna iniziale, per poi vedere come si comporta l’acquario con i suoi valori.

A proposito dei valori della mia acqua di rete, ho notato anche io che la maggior parte degli esemplari che avevo prediletto sarebbero un po' fuori range rispetto ai miei valori. La scelta ora credo che si debba basare sul mantenere quel tipo di popolazione e quindi modificare i miei valori dell'acqua, oppure valutare l'inserimento di una fauna diversa. Non tra gli ultimi fatti successi recentemente, ho scoperto che un amico di un amico ha un acquario con Black Molly, i quali si riproducono molto frequentemente, per non dire continuamente, e sarebbe disposto a cedermene degli esemplari. Nel caso, ho pensato che potrei prendere in considerazione l'opzione visto che questi pesci si avvicinano maggiormente ai miei valori dell'acqua di rete rispetto ai miei prescelti iniziali. Il tutto è ancora solo un'idea, però...

Infine ho una precisazione da fare. Il valore della durezza dell'acqua espresso nella tabella in gradi °F si riferisce alla durezza totale. Tuttavia non sono ancora al corrente dei valori di KH. Ora, la persona che mi ha fornito questa tabella si trova attualmente fuori paese per un convegno. Mi chiedevo, visto che i KH sono una frazione della durezza totale e visto che si conoscono i valori di quest'ultima, del pH e della concentrazione delle varie altre sostanze presenti nella mia acqua di rete, è possibile dedurre tramite una formula chimica/matematica il valore dei KH, oppure non è possibile perchè i valori espressi (ad esempio Magnesio e Potassio) si riferiscono agli ioni liberi delle suddette sostanze e mancano i valori dei carbonati ai quali questi sali si legano e della concentrazione di bicarbonati inizialmente presente?

Per concludere, vi chiedo un parere sulle due tipologie di allestimenti che prediligerei, nonché un’opinione sulla fauna al loro interno e un aiuto sulla flora, sulla quale mi trovo ancora in alto mare.

Inoltre vi chiedo gentilmente di aiutarmi su come fare praticamente a modificare la mia acqua di rete nel caso della scelta della popolazione elencata nei due biotopi sopra descritti.


Vi ringrazio tutti molto per l’attenzione e la disponibilità e, in attesa di una vostra cordiale risposta, vi auguro una buona giornata e un buon fine settimana.

Cordiali saluti

Charlie
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Vecchio 09-04-2016, 17:03   #7
malù
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Vasche senza dubbio molto sceniche, ma non adatte all'allevamento dei pesci.

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Vecchio 09-04-2016, 17:25   #8
marko66
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Concordo con malu' sul tipo di allestimento,anche se sul primo lavorandoci un po' si potrebbe fare una vasca adatta a qualche genere di pesce.Il KH è indipendente dagli altri valori di durezza è non è una frazione del GH,tanto è vero che in alcune acque è addirittura superiore al valore di GH.I motivi in parte li hai gia' indicati tu nella domanda,in parole povere pur essendo collegato direttamente al PH ed al contenuto di CO2 in vasca va' misurato.
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Vecchio 09-04-2016, 19:45   #9
malù
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Senza contare che in vasche come quelle che hai postato, di solito, i pesci si inseriscono solo per fare le foto. Quando li allevi, anche se pochi esemplari, il carico organico prodotto e la scarsa presenza di piante a crescita rapida, finiscono per favorire la formazione di alghe (diatomee in particolare), che aderiscono ad ogni superficie, facendo perdere la caratteristica perfezione e pulizia di questo tipo di vasche.

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Ultima modifica di malù; 09-04-2016 alle ore 20:49.
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Vecchio 09-04-2016, 21:11   #10
CharlieG
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Buonasera.

Vi ringrazio per le risposte e capisco le ragioni delle vostre spiegazioni. Tuttavia ci tengo a precisare che quelle immagini, soprattutto quelle del secondo caso, il biotopo Iwagumi, si riferiscono ad acquari allestiti da niente meno che il grande aquascaper scomparso Takashi Amano, e non il primo neofita di turno.

Con questo, desidero quindi sottolineare il fatto che lui presenta acquari Iwagumi e Ryoboku non solo come splendidi paesaggi in cui inserire i pesci solo al momento della fotografia, ma li allestisce sia per uso personale che su commissione, come acquari duraturi, longevi e consolidati nel tempo.

Inoltre ringrazio per il consiglio sul KH, provvederò alla misurazione dello stesso.

Cordialmente saluto e auguro una buona serata.

Charlie
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acquario , dolce , dubbi , primo , tenerif , tropicale

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