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Malattie pesci dolcePer richieste e consigli sulle cure delle malattie più comuni che possono affliggere i nostri pesci.
Si raccomanda di scrivere valori, popolazione e litraggio della vasca al fine di ricevere aiuti più mirati.
Le setticemie , se cosi vogliamo chiamarle, sono causate da batteri o protozoi, quando colpiscono un organo in profondità o il sangue, puoi fare tutte le cure che vuoi ma il medicinale non farà effetto....
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Non esistono pesci malati, ma solo acquari malati e acquariofili maldestri e disattenti
Mi dispiace Gaetano.. purtroppo quelle che si fanno sono solo e sempre ipotesi di malattie..
Con gli animali è sempre così, difficile capire preciso quale sia il problema.. se potessero parlare e dirci il problema, allora si.. purtroppo invece è sempre un terno al lotto!
__________________ Foto avatar: il mio ex Oranda Testa di Leone
Grazie a tutti per la vicinanza !
Io pero vorrei guarire i pesci che stanno per morire o che moriranno procedendo per esclusione delle malattie ed i sintomi ed ho trovato queste :
Quote:
Costiasi
E' causata dal protozoo Costia necatrix, che si rivela particolarmente nocivo per le
forme con le pinne a velo e gli avannotti. Si tratta di un flagellato molto piccolo
caratterizzato da due stadi di vita: uno libero, reniforme od ovale con due flagelli
disuguali, e uno fisso, privo di flagelli, piriforme. Questo si riproduce sulla pelle
dell'ospite provocando necrosi delle cellule dell'epidermide, irritazione e secrezione
mucosa.
Quando l'infestazione è forte, la pelle si ricopre di una sottile patina opaca. Le varietà
con la coda a velo mostrano infiammazione delle pinne. I pesci malati tendono a
muoversi dondolando e a sfregarsi agli oggetti solidi. Tra le terapie consigliate, oltre ad
un buon prodotto già pronto acquistato da un negoziante esperto, si possono citare
l'innalzamento della temperatura sino a 30 gradi centigradi e bagni protratti per
almeno una settimana con verde malachite. In un acquario senza pesci la malattia
scompare da sola, per interruzione del ciclo obbligato ospite-parassita, nel giro di 24 ore.
Quote:
Chilodonella
Sintomi: respirazione difficoltosa tanto che il pesce rimane in superficie a boccheggiare, movimenti letargici, sfregamento contro gli oggetti della vasca (rocce, legni&30;), pinne appiattite sul corpo, eccessiva secrezione di muco, il corpo appare opaco.
Quote:
Trichodina
Sintomi: i pesci si sfregano sugli oggetti e muovono le pinne a scatti. In caso di infestazione pesante, compaiono lesioni cutanee più o meno regolari, di colore chiaro e sparse un po' ovunque, ma in particolare sul dorso e in prossimità della testa.
Quote:
Trematodi monogenei
Si tratta di vermi piatti che si muovono sul substrato e si nutrono, una volta attaccati all'ospite, prelevando sangue e frammenti di pelle che staccano con movimenti di raschiatura, altrimenti di pezzi delle branchie. I trematodi monogenei possiedono degli uncini che servono al parassita per aderire all'ospite.
Sintomi: un'infezione lieve è ben tollerata dai pesci. Qualora i pesci fossero attaccati da Dactylogyrus o Gyrodactylus si osservano comportamenti anomali come sfregamenti e nuoto a scatti . I pesci pesantemente attaccati dai parassiti della pelle presentano delle aree della pelle opacizzate su cui si formano delle lesioni cutanee. L'infezione alle branchie invece comporta difficoltà respiratorie, spesso una delle due branchie rimane chiusa mentre l'altra è aperta e il pesce cerca di respirare, ma a fatica. Le stesse branchie possono apparire vistosamente gonfie e pallide. .
Prevenzione: la trasmissione di questi parassiti avviene per diretto contatto con i pesci colpiti. I vermi sono ermafroditi e quindi sono in grado di riprodursi da soli. Il sistema migliore per evitare infezioni è evitare di introdurre pesci già malati. Si può allestire una vasca di quarantena e trattare i pesci con medicinali a largo spettro
Trattamento: la cura può non risultare idonea se prima non si eliminano le cause della malattia: sovraffollamento, condizioni igieniche inadeguate, deterioramento della qualità dell'acqua.
Per il trattamento si usa formalina, effettuando dei bagni in un recipiente separato con 1-4 ml di formalina in 10 litri di acqua per 30 minuti.
I primi tre che hai elencato sono protozoi ( anchessi provocano setticemia ) gli.ultimi sono vermi...
Questo é chiaro,ma visto che i sintomi sono quelli possiamo procedere per esclusione ?
Io inizierei ad escludere la Costiasi in quanto nel folgietto del Rivamor dice chiaramente "indicato per infezionida ectoparassiti qualii Costia,Odinium" visto che l'unico effetto del Rivamor é stato curare il rossore su un pesce.
I vermi nemmeno perché fanno smagrire.il pesce nel caso di vermi intestinali, oppure provocano soffocamento, strofinío e bocca fuori dall'acqua nel caso di vermi branchiali...
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L'oranda che é morto ieri era molto dimagrito...lo sky blue prima di morire e stare 2 giorni fermo sul fondo ed ora Rodolfo che credo morirà domani sera sono in superficie a boccheggiare immobili e se si muovono ogni tanto lo fanno dondolando lentamente e con pinne chiuse !
Anche se non come le foto che si vedono su google hanno anche le scaglie sollevate,se si guardano da sopra si nota il profilo irregolare e Rodolfo le ha più sollevate di tutti...ma non sono gonfi !!!
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Credo che separero Rodlofo questa sera in attesa che muoia...mi ha fatto molto riflettere il fatto che il protozoo cerca subito un altro ospite dopo la morte del pesce e se guardate i video e le foto (anche le prime) i pesci che stanno male sono sempre in 2,uno in fin di vita e l'altro che si ammala o si aggrava !
Ora per esempio c'é Rodolfo che sta morendo e Stewe che si gratta sul fondo e coda sfilacciata...non che non lo facesse neanche prima ma ora é più moscio e resta spesso fermo in superficie o a metà vasca...ci sono dei momenti in cui fanno dei scatti di pazzia impressionanti !!!
Ultima modifica di GaetanoStanga; 04-09-2014 alle ore 23:37.
Motivo: Unione post automatica
Hai monitorato i valori ( soprattutto nitrati nitriti e ammoniaca ) per evitare che si ammalino ulteriormente?
Separa il pesce più colpito...
gli scatti che vedi adesso è come se volesse indicare che non ce la fa più, che qualcosa è arrivato ai nervi o ai muscoli e lo sta distruggendo ...
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