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Luca
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Mi pare sia risaputo che tutte le forme di vita si riproducono perchè stressate, non per diffondere la propria specie...
Luca
Ultima modifica di Ink; 25-04-2015 alle ore 17:41.
Motivo: Unione post automatica
Noto un tono ironico, hahahaha
È però altrettanto risaputo che molte specie si riproducono più facilmente quando in pericolo di vita o sotto stress,(salvaguardia della specie),tanto per fare un esempio il rilascio di planule da parte degli anemoni quando li siringhi,in quel.momento non sono forse sotto stress?
bhè.. se intendi l amplesso sono d'accordo con te .. alla fine l accoppiamento oltre a diffondere la specie è un momento di piacere ...ma qui si parla di animali dove ci sono parecchi dubbi e pareri discordanti , non credo che un corallo si ecciti a sparare uova , io la vedo come un cambio di condizione , un probabile pericolo , vedi el nino .. dove una situazione di bleaching non permette la riproduzione , come dice tene ,la salvaguardia della specie.
per quanto riguarda la mia esperienza i colori migliori l ho sempre visti a temperature basse, a temperature più alte il corallo cresce anche meno perché cala l assimilazione di calcio.
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"The coral itself has more energy for growth because the reduced zooxanthellae density requires less energy."
Dubito che la riproduzione di massa della barriera corallina sia un esempio di riproduzione da stress. Le planule sono infatti diverse sotto ogni aspetto.
Dubito che la riproduzione di massa della barriera corallina sia un esempio di riproduzione da stress. Le planule sono infatti diverse sotto ogni aspetto.
Luca
Ho capito male,pensavo si parlasse di acquari ,credo come dice Vittorio sopra, che si pensi troppo spesso che ricreando le condizioni del mare o dei grossissimi allevamenti nelle nostre vasche si ottengano i grandi risultati.
Discutere ed approfondire e' sempre molto interessante, ma per quanto riguarda le temperature, credo si tratti unicamente di istinto maturato dirante il lungo processo di evoluzione. Le barriere nei secoli, sono sempre morte e risorte, soprattutto nell'arcipelago hawaiano, dove i "punti caldi", hanno piu' volte fatto morire e nascere diverse isole e diverse barriere. In fine non si sono mai estinte, anzi, la biodiversita' e' sempre aumentata. Sappiamo tutti bene, che la narriera esiste grazie a tre' condizioni imprescindibili,....molta luce, molto movimento, temperature alte. Per stato di fatto, uno dei tre' elementi "la temperatura", sta' letteralmente accelerando il naturale processo di morte e "speriamo" resurrezione. Purtroppo, tendiamo troppo alla denaturalizzazione dei normali processi che regolano i cicli vitali delle barriere coralline. In fondo si chiamano cosi', grazie alla veloce morte dei coralli, senza i quali non esisterebbero questo meravigliosi ecosistemi. Troppo spesso dimentichiamo il fulcro dell'acquariofilia e cioe' l'enorme capacita' di adattamento delle specie animali che ospitiamo,.....illudendoci che se vivono e crescono e grazie alla nostra bravura. Per quanto riguarda la riproduzione, sono processi legati a dei veri e propri orologi temporali che spesso, come avviene in alcune specie, sincronizza animali in diverse parti del mondo, dove condizioni?clima ed orari sono nettamente diversi.....date stabilita' ad una vasca ed avrete il vostro ecosistema,....tutto qui! Poi se la vasca deve essere solo una vetrina, sappiamo bene come "ingrassare" gli animali e come svestirli per renderli coloratissimi. Lo smarromamento esiste anche sulle barriere, e non credo che in milioni di anni di evoluzione, i coralli se ne volessero privare. Uragani, fasi lunari e di conseguenza cambi di maree, e quindi anche spettri di luce, fanno parte della sana gestione con metodo "mano de dios", alla quale la natura e' abituata......concludendo, acqua in vasca e mani in tasca.
Credo che organismi abituati a condizioni stabili da millenni, preferiscano quelle medesime condizioni, non quelle che fanno comodo a noi o che pensiamo siano migliori.
Esattamente. Pero', contrariamente a cio' che si pensa, la barriera ha grandi variazioni,....ma lungo la giornata. Basta pensare alla cosa piu' semplice,.....un acro che di mattina, riceve un tot di luce con un determinato spettro ed una determinata temperatura. Magari dopo poche ore, si ritrova 4 metri sott'acqua, con una luce,corrente, temperatira etc. Totalmente diversi. Sono animali molto adattabili, molto piu' delle specie mediterranee.