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Parlo in linea teorica, eventualmente Max potrà confermare o meno, se hai fatto caso ha parlato dell'importanza della filtrazione...... Se si usa un Amburgo ben dimensionato la sua capacità denitrante riveste un ruolo importante, per i fosfati ci pensano le alghe...... ecco la tua vasca africana gestita senza cambi.
... è semplicemente tutto qui ...
esiste un'equazione naturale non scritta dell'equilibrio in vasca.
litri->fauna->flora(alghe comprese)->alimentazione->filtrazione
in questi termini, ogni vasca, ogni situazione può esser gestita in modo naturale.
davvero più difficile nel concepirlo che metterlo in opera..
Mediamente il periodo migliore per le vasche è agosto... quando i proprietari son con le chiappe al mare e vien solo qualcuno ogni 3 gg a dar un pizzico da mangiare.
Originariamente inviata da Johnny Brillo
Ok. Ne sono poco su questo sistema di filtraggio. Per mezzo dell'azione anaerobica dei batteri, si dovrebbe andare a chiudere il ciclo dell'azoto e quindi eliminare anche i nitrati. Però non ne conosco l'efficienza.
Un dubbio: in una vasca senza piante, tipo quelle dei grandi laghi africani, può essere una valida soluzione, ma in una vasca con piante?
Le piante dovrebbero riuscire a prelevare l'azoto anche da ammoniaca e ammonio (anzi dovrebbe essere più facile per loro), ma bisognerebbe vedere con che rapidità questo filtro trasforma queste sostanze.
Per quello che riguarda la microfauna invece? Come si procede? Si lascia che la natura faccia il suo corso o si vanno a inserire degli inoculi e si lascia maturare la vasca per molto tempo?
amburgo=spugnona pompa sottodimensionata e dimenticarselo.
no piante -> spugnona grande
si piante-> spugnetta piccola
non serve altro.
microfauna?
un pizzico di cibo e un filo di attesa..
e null'altro...
I filtri che usiamo normalmente si possono considerare molto inquinanti, proprio perché non sono in grado di chiudere il ciclo dell'azoto.
Sono molto comuni perché già pronti, facili da installare/usare. Hanno concorso a diffondere l'acquariofilia ma non è detto che siano i migliori.
Il nostro "vecchio" amico Federico Sibona, ci parlava anni fa degli Amburgo..... li usava negli anni 70/80, quando l'acquariofila era agli albori.
Vi ringrazio per i chiarimenti. Ne approfitto un altro po' se non vi dispiace.
I tempi per far maturare una vasca con questo tipo di filtro sono gli stessi o si allungano?
Per quanto riguarda invece le vasche senza filtro, immagino che la maturazione sia molto più lunga anche per favorire la microfauna e la loro stabilità. Sbaglio?
PS grande Federico! Ho sempre letto avidamente i suoi post. Un pozzo di scienza, come si suol dire. Peccato che non scriva più.
Senza dubbio si allungano, ma comunque sono già sbagliati quelli che si usano normalmente.
La vasca non è matura quando si avvia la nitrificazione, ma quando la flora batterica e microfauna sono abbastanza stabili... comunque non prima di almeno due mesi, solo dopo questo periodo andrebbero inseriti i primi pesci.
Come ha detto Max l'Amburgo è versatile, cerco di dare una piccola spiegazione per chi non lo conosce:
In una vasca africana, per esempio, la spugna sarà grande e l'attraversamento lento permettendo ai batteri anaerobi di stratificarsi nella parte più profonda/interna della spugna, i nitrificanti consumano l'ossigeno nella parte più esterna e quando l'acqua arriva in profondità è "pronta" per gli anaerobi.
In caso di altre tipologie di vasca, basta ridurre lo spessore della spugna, e/o aumentare la velocità di attraversamento e il filtro diventa solo nitrificante.
Mi sto informando un pò su questo filtro. Il funzionamento è in parte simile ad un filtro ad aria infatti molti utilizzano proprio un aeratore per avere un flusso lento. Una piccola pompa resta la soluzione migliore.
Altra cosa da considerare sono i PPI (Pores Per Inch - pori per pollice) che deve avere la spugna. 30 PPI sembra che siano ideali. Quindi si tratta di una spugna a maglia abbastanza fine.
Il resto del funzionamento è molto chiaro. Grazie malù, mi avete scombussolato l'esistenza.
Probabilmente lo scarso utilizzo è dovuto all'ingombro in vasca e all'estetica.
È l'approccio in generale che è diverso........ oggi si ha la tendenza a considerare la vasca come ad un contenitore per i pesci ed è qui l'errore, le specie "invisibili" sono molte di più dei pesci quindi, proprio per il loro benessere, devono essere tenute in gran considerazione.
Normalmente si controllano i valori si sifona il fondo, si elimina accuratamente ogni tipo di alga e si pensa di tenere i pesci "nel pulito '.... nulla di più sbagliato, i pesci stanno bene quando la vasca è stabile, non solo chimicamente ma soprattutto biologicamente.
Anche fra i batteri ci sono i predati e i predatori, nessuno deve prevalere, pena l'interruzione di quella catena trofica di cui parlavamo.
Dopo tutti questi bei paroloni , si scopre che la natura è meravigliosa e, alla fine, come diceva Max per avere l'equilibrio non occorre fare nulla.,è sufficiente lasciare in pace la vasca.
Normalmente si controllano i valori si sifona il fondo, si elimina accuratamente ogni tipo di alga e si pensa di tenere i pesci "nel pulito '
Questo è il modo di vederla di chi si approccia per la prima volta ad un acquario. Col tempo si inizia a comprendere meglio il piccolo ecosistema che si crea in cinque vetri e si vedono le cose in maniera diversa, come lo sporco o qualche alga.
Purtroppo è così e probabilmente è giusto che lo sia. In una vasca di un neofita gli errori sono molti, primo fra tutti il popolamento della vasca stessa (non sempre per carità). Gestirla senza cambi porterebbe solo a spiacevoli conseguenze.
La natura è meravigliosa, ma, se dietro non ci sono studio e conoscenze che portano al giusto allestimento, la natura risolve tutto con pesci a galla e una pozza maleodorante.
Gestire una vasca con o senza cambi sono molto lontani tra loro ed hanno alle spalle un modo di vedere e vivere l'acquariofilia molto diversi.
Ciò, però, non vuol dire che, in una vasca dove si fanno cambi regolari e si ha un egocentrismo (come diceva Massimo) tale da volerla indirizzare esteticamente in un certo modo, non si vadano a rispettare le esigenze dei suoi ospiti.
Ovviamente non parlo delle vasche degli scaper in camicia (), sempre per usare le parole di Massimo.
Sono d'accordo con te, lo scopo che mi sono prefisso, coinvolgendo proprio il buon Max, non è quello di criticare o convincere, ma di spiegare che c'è anche un altro modo di fare acquariofilia.
Se a qualcuno interessa, dovrà senza dubbio approfondire e studiare, penso che il nostro "lavoro " qui sul forum comprenda anche una parte propositiva.