mi sono appena accorto dell'esistenza di questa discussione, spero di non essere arrivato tardi
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Originariamente inviata da trunks986
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Originariamente inviata da Agro
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Non lo so se qualcuno lo ha mai proposto, usare questa apparecchiatura?
http://it.wikipedia.org/wiki/Apparecchio_di_Kipp
Usando bicarbonato di sodio, e acido tartarico, reperibile nei negozi di prodotti enologici.
Per l'aceto non so, l'acido acetico e volatile non vorrei che creasse problemi in vasca.
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sto per fare la prova con aceto e bicarbonato. la reazione da come risultato CO2 e acetato di sodio che è un solido!!
nessun vapore di aceto in vasca. (lo stesso problema cmq c'è anche con la co2 in gel che produce alcool per fermentazione... se i vapori erano dannosi per la vasca, ci sarebbe stata una moria generale in tutte le nostre vasche!!)
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è l'acido acetico ad essere volatile non i prodotti di reazione. (nell'aceto ci sono un sacco altre sostanze e non ho la minima idea se posso essere volati e di cosa potrebbero fare in acquario),
non dovrebbe essere una reazione vantaggiosa da un punto di vista economico, l'acido acetico presente nell'aceto di vino è poco, meno del 10% di conseguenza per far reagire 100 grammi di bicarbonato servirebbe 1l di aceto.
Bisognerebbe avere dei numeri esatti per calcolare la resa in CO2 e le spese....
Però questo potrebbe essere un buon metodo per limitare la reazione utilizzando le 2 flebo come suggerito pochi post fa (copiando da qua
http://www.acquaportal.it/Articoli/F...um/default.asp ).... non ci sarebbe il problema della pressione troppo alta nella bottiglia e della difficoltà di regolare l'erogazione delle bolle, basta regolare la quantità di aceto che entra, essendo l'acido acetico molto diluito la produzione sarebbe + lenta rispetto all'utilizzo dell'idrolitina.
usando invece acido tartarico e bicarbonato di sodio (che è la composizione dell'idrolitina) c'e meno rischio di immettere nell'acquario sostanze tossiche.
Basterebbe sciogliere in una bottiglia il bicarbonato e nell'altra l'acido tartarico, giocando sulle concentrazioni in modo da non doversi preoccupare poi della pressione troppo alta della CO2 prodotta.
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