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con la co2 spero tu usi phmetro fisso + elettrovalvola xke' tra tannini acidi e sostanze varie che rilascia la torba le tabelline co2/ph/kh nn fanno + testo e pure i test permanenti nn sono + attendibili
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Alessandro
Those who risk nothing,do nothing,achieve nothing,become nothing. "Allan Davis Jefferies"
FalKo, Ph-controller ovviamente, e pure con una sonda come si deve!!!
...con kh non rilevabile non mi fiderei in nessun altro modo... ho troppe piante, quindi dal giorno alla notte senza ph-metro avrei sbalzi intollerabili.
Mi dite come fate voi (se lo fate) a preparare l'acqua di bomba di torba?!?
In particolare, che tipo di torba usate?
Io utilizzo quella in granuli per acquari facendone bollire una manciata in un litro d'acqua per qualche minuto... poi lascio il tutto a macerare in una tanichetta da 5 litri di acqua osmotica.
Prima del cambio la diluisco in altri 20 litri di acqua precedentemente preparata a conducibilità acconcia
__________________ Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro
io preparo: ora preparo osmosi + sali in modo da avere gh 4 e kh 4 , nel filtro metto in un sacchetto di cotone un pugno di torba (fatta da pellet molto grandi) della jbl , in vasca mi ritrovo con gh4 , kh nn misurabile , ph5.5 stabile , no co2
x un breve periodo (poi x mancanza di tempo/voglia ho lasciato perdere ) bidoncino da 50 litri riempito di osmosi e all' interno un tubo in pvc lungo una 30ina di cm riempito di torba bionda di sfagno e una pompa che immetteva acqua a mo di circolo forzato(classica bomba alla torba) i valori di uscita mi ricordo solo PH 4,5 al cambio su 20 litri di questa soluzione immettevo un bicchiere di acqua di rubinetto + biocondizionatore in vasca mi ritrovavo con ph 4,5 gh appena misurabile , kh 0 , no co2
Io ritengo proprio di sì, il pH è un fattore limitante perchè il genere nitrobacter rallenta fortemente la duplicazione al di sotto di pH 6,5 mentre il nitrosomonas resiste anche al di sotto di pH 5, alcuni testi universitari riportano addirittura 6,5 come valore minimo di sopravvivenza del nitrobacter..........quindi il rischio, sovrappopolando è proprio la formazione di un carico organico che si trasforma in NO2, e tale rimane perchè non c'è abbastanza massa batterica in grado di ossidare tutto il nitrito prodotto.
Tutto OK, ma penso che se si riesce ad avere un congruo numero di piante in salute queste riescano ad assorbire una notevole quantità di ammonio (l'ammoniaca con questi pH è praticamente inesistente) per proprio nutrimento. In una vasca "normale" infatti batteri e piante sono in concorrenza.
Ovviamente con questo non intendo dire che si possa sovrappopolare, ma neanche farsi eccessivi problemi di carico organico, con vasca a regime.
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Ciao, Fede
Non dobbiamo credere che siano intelligenti solo le persone che la pensano come noi.
Dare una mano agli altri è il modo migliore per tenersi in piedi. (Indro Montanelli)
Federico, uno dei problemi delle acque nere è appunto mantenere le piante in condizioni decenti.
La gestione OTRAC originale lascia intendere che le piante sono quasi un optional (qui mi baso sull'articolo di OTOS menzionato più sopra).
Personalmente ritengo che il non poter essere "giardini sommersi" abbia contribuito a far perdere nelle nebbie del tempo il tutto...
Concordando con te che i vegetali superiori danno una gran mano al filtro, voglio capire fino a che punto il ph inferiore a 6 e l'acqua priva di nutrienti possono supportare una vegetazione in salute... tu, che sei un mago del low-tech, che riscontri hai a riguardo?
__________________ Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro
il fattore limitante... secondo me qui sta sulla durezza e sull acidità, in quanto le piante facili hanno bisogno di acqua dura e alcalina...esempio
vallisneria
crypto
hygrophila
sagittaria
cardamine
So che non sono del biotopo giusto, ma Anubias e Microsorum le ho tenute con pH 5 senza problemi con buona crescita e non hanno certo bisogno di molta luce. Qualcuno ha esperienze su Echinodorus con quei valori?
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Ciao, Fede
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Allora.......
In realtà sia l'attività del genere Nitrosomonas che quella del Nitrobacter vengono fortemente limitati a pH<6.5 per i primi e pH<6 per i secondi, con optimum di attività rispettivamente a pH = 8.1 e pH = 7.9 (riferimento bibliografico --> http://www.sciencedirect.com/science.../sdarticle.pdf)
Ed infatti, in una gestione OTRAC , il contributo del filtro biologico è considerato minimo proprio per il suo funzionamento ridotto, cosa che obbliga ad una sottopopolazione. Ma qui entrano in gioco le piante, la cui funzione però, in un OTRAC, non viene in realtà molto valorizzata, ma sostituita, sia dalla sottopopolazione sopra indicata, sia dai consistenti cambi settimanali che si effettuano.
In realtà, come giustamente afferma Federico, il problema della “nitrificazione-popolazione” è di secondaria importanza (in ambiente acido) se nella vasca abbiamo un rapporto piante/pesci molto alto (che non significa necessariamente sottopopolare). Le piante infatti assorbiranno l'azoto sotto forma di ammonio invece che di nitrati, cosa che per loro è anche più semplice. L'importante è però avere MOLTE piante, sia a crescita rapida ed assorbimento fogliare, sia ad assorbimento radicale. Quest'ultime avranno anche il compito di mantenere il fondo ossigenato, non troppo compatto e di favorire la microfauna bentonica. E soprattutto tali tipi di piante non saranno troppo influenzate negativamente da un’acqua povera di elementi nutritivi. Ed è anche per questo che, secondo me, è importante partire già con un substrato ben fertilizzato, che faccia da starter al sistema. Io nel mio attuale "Rio Negro" (che attualmente è più O.TR.IPAC. che O.TR.AC, avendo un pH intorno a 6.2, ma a questo punto credo che proverò ulteriormente ad abbassarlo) ho inserito uno strato di fondo fertilizzato e torba sotto la ghiaia da 1-3 mm. Cosicchè il tenellus e l'echinodorus hanno elementi a sufficienza per crescere, ma l'acqua continua ad essere tenera ed acida. Per cronaca e completezza di dati aggiungo che la vasca ha un paio di mesi, uso CO2, ho torba in granuli nel fitro, molte foglie di Quercus e catappa e pezzi di noci di cocco sul fondo e non ho ancora iniziato a fertilizzare.
In seguito, gli accumuli di sostanze organiche nel fondo (sono anch’io per il sifonare il meno possibile, a patto di avere molte piante ad assorbimento radicale) porteranno ad un equilibrio.
Riguardo le specie di piante, in una gestione OTRAC, comunque escluderei (come già detto da altri) la Vallisneria: le mie esperienze hanno visto una sua crescita molto modesta in ambiente tenero ed acido.
ma nn c'è un acidificante naturale a lento rilascio e che duri?
o si devono per forza usare composti organici tipo torba...
o pigne e catappa?
quoto x la valli