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Meno male che qualche d'uno mi dà manforte perché quasi quasi mi convincevo che ero io in errore .
Cioè non stò dicendo che non è un sistema fattibile "l'auto vasca" anzi , ho anche detto che è un modo di gestire l'acquario che mi interessa parecchio e aggiungo che qualche esperienza l'avevo già letta in merito .
Si discute di questo caso in particolare e le cose dette da tommaso le ritrovate scritte qualche risposta più in alto .
L'autovasca va ragionata , non è che lasci tutto a se stesso e se vá vá ..
Poi sono comunque in disaccordo sui cambi d'acqua , ci vuole acqua " fresca" per reintegrare sali che sono utilizzati da pesci e piante e più banalmente l'acqua , come l'aria diventa "viziata" e ogni tanto ( a seconda dei casi più o meno spesso ) vá cambiata .
Puoi avere gli inquinanti a valori accettabili e stabili ma avere carenze di nutrienti non misurabili coi test .
Chiariamo, sono lontanissimo dall'autovasca, attenzione, che non era un mio obiettivo e che ritengo impossibile da realizzare con una vaschetta da 60 litri ed i pesci rossi, per i quali sto valutando di predisporre un acquario più grande.
La mia era piuttosto una riflessione tra un "accanimento terapeutico" su una vasca comunque piccola per questi pesci ed una gestione meno invasiva e possibilmente più rispettosa delle reali esigenze dei pesci.
Tra l'altro, come facciamo a valutare il benessere dei pesci? Non credo che solo i valori dell'acqua possano dare una risposta, se non è integrata con l'osservazione del loro comportamento.
Nel mio caso, sembra che stiano bene osservandoli, ma mi manca l'informazione sui valori dell'acqua e per questo mi è venuta la curiosità di misurarli per verificare la mia ipotesi.
Magari avrò scritto una serie di cavolate, ma lasciatemi verificare e vi farò sapere.
Ma proprio perché si parla di 60 litri con dentro 4 carassi che è necessario quello che tu chiami "accanimento terapeutico" e che io definisco manutenzione ordinaria .
È questo il punto .
I pesci non hanno espressività del viso e non possono dirti o farti capire se stanno bene .
Osservi colori e comportamenti ok , basta ?
No , l'acquario è anche misurazione dei valori e tecnica se no si va o su autovasche oppure si resta al livello del bambino che mette i pesci nelle bocce o nelle vaschette .
La salute degli animali quindi è data proprio dalla misurazione dei valori dell'acqua , è quello che previene possibili problemi che dopo si che noteresti da colori e comportamenti ... ma magari è troppo tardi .
Non facciamo confusione, un conto è la gestione a bassa manutenzione, un altro è la vasca dell'utente...... che è molto lontana dal potersi chiamare tale.
Ciao malù sono intervenuto solo perchè mi sembrava che le due questioni si stessero sovrapponendo e intrecciando troppo.
Alla base dell'autovasca (secondo me come ogni metodo di gestione di un acquario) ci DEVE essere la conoscenza della qualità dell'acqua che forniamo ai pesci (almeno all'inizio e poi per estrapolazione)
Una cosa è dire "non cambio l'acqua perchè so che è pulita, che i valori sono a posto e ho trovato un equilibrio."
Tutt'altra è: "io l'acqua non la cambio, quanto è inquinata non lo so, ma i pesci sono ancora vivi quindi va bene così."
Ultima cosa... Per la storia della manutenzione..
Immaginate un bambino con il pannolino. Se sai che il pannolino resta sempre asciutto non ha senso andare ogni 5 minuti a cambiarglielo, lavarlo, metterlo sul fasciatoio etc... Fai più danno che altro.
Ma se il pannolino è sporco, non si può non cambiarlo perchè si dice "almeno non lo stresso cambiandolo"
Per questo bisogna sapere se il pannolino è sporco!
E con questa chicca puericultur-acquaristica mi congedo almeno per il momento
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Perchè cadiamo signore?
Per imparare a rialzarci!
Infatti Tommaso, i discorsi si stavano sovrapponendo.
In definitiva il consiglio che darei all'utente, sarebbe di sistemare la popolazione, gestire la vasca in modo "canonico", e poi con il tempo e l'esperienza, si può anche sperimentare.
D'altro canto, onestamente, condivido a pieno l'idea di gestione di Malù, per quanto poco possa conoscerne dai pochi scambi di vedute sul forum, ovvero:
- proporzione litraggio/fauna a fortissimo vantaggio della prima
- foltissima piantumazione
- buon movimento dell'acqua
- non sifonare il fondo
- pochi cambi d'acqua
Diciamo che l'unico compromesso difficile da far accettare è quello di popolare pochissimo ed ovviamente 4 carassi sarebbero un bel carico anche per vasche di litraggio doppio o triplo di quello che stiamo considerando ma se, e dico SE, io avessi adesso in mano un 60 litri da allestire farei un monospecifico per palla nani, trovassi una coppia ovviamente...
Nulla di infattibile comunque, pur rimanendo su litraggi "commerciali" da 240 o 300 litri, viene furi benissimo una vasca a manutenzione zero.
DUDA, se alle "regole" che hai citato aggiungi :
Lunga maturazione all'avvio.
Condizioni stabili da non meno di un anno.
Niente co2.
Nessuna fertilizzazione.
Niente areatore o altri ammennicoli.
Hai la ricetta della vasca semplice, destinata a trasformarsi in "autonoma".
@DUDA
.... altro piccolo OT...
Per tenere assolutamente costanti le durezze (ovviamente il discorso calza con i pesci che allevo), ho inserito in vasca i gusci d'uovo sminuzzati.
Si sciolgono in funzione alla co2 presente in vasca e , visto che non ne immetto artificialmente, gh 10 e kh 5 fissi da anni.
Non importa quante lumache ci siano o quante mute facciano le caridine, il sistema si autoregola.
@DUDA
.... altro piccolo OT...
Per tenere assolutamente costanti le durezze (ovviamente il discorso calza con i pesci che allevo), ho inserito in vasca i gusci d'uovo sminuzzati.
Si sciolgono in funzione alla co2 presente in vasca e , visto che non ne immetto artificialmente, gh 10 e kh 5 fissi da anni.
Non importa quante lumache ci siano o quante mute facciano le caridine, il sistema si autoregola.
Avevo fatto la stessa cosa con dell'aragonite che mi avanzava.
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Originariamente inviata da malù
DUDA, se alle "regole" che hai citato aggiungi :
Lunga maturazione all'avvio.
Condizioni stabili da non meno di un anno.
Niente co2.
Nessuna fertilizzazione.
Niente areatore o altri ammennicoli.
Hai la ricetta della vasca semplice, destinata a trasformarsi in "autonoma".
Beh, si li davo per scontati, per pigrizia uso sempre la minor tecnica possibile. Quello che però è fondamentale, ho sempre notato è un ottimo ricircolo d'acqua, per assurdo, in una vasca con un bel fondo maturo e una popolazione molto rada, preferirei rinunciare al filtro in favore di una pompa di movimento piuttosto che ad altro.