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Approfondimenti marinoSezione di approfondimento dedicata all'acquario marino di barriera dove verranno spostati i topic più interessanti delle altre sezioni per svilupparli in modo più approfondito. Sono assolutamente vietati messaggi OT.
Sarà un'altra avventura.... altre esperienze..... altre conoscenze del bellissimo mondo acquariofilo.
livia, se muore un pesce in acqua dolce, quanto ci vuole per essere consumato?
Direi parecchi giorni.....
in acqua marina viene consumato in un batter d'occhi.... e non per la corrosività dell'acqua salata ma per tutta la microfauna che popola l'acquario e se mangiano, sporcano, consumano ecc. ecc.
basta distrarsi un attimo e........... -05
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La terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra.
Qualunque cosa capiti alla terra, capita anche ai figli della terra. (Capriolo Zoppo)
Invertendo la domanda... un' unica, grande acropora che occupa praticamente tutta la vasca... consumerà meno ossigeno di altri 10 coralli che insieme hanno la sua stessa massa?
No...
quello che intendevo io ma come al solito non mi so spiegare
infatti parlando di differenza di biomassa intendevo rapportare la quantità di massa di pesci e coralli rispetto a quella dei microrganismi..la richiesta di ossigeno totale non cambia ma ogni organismo ha la sua, sempre costante, ma diversa dalle altre...(credo...)
Quote:
il fatto che nessun acquario marino è completamente autosufficiente neanche con il più largo uso di tecnologie...... l' equilibrio resta tale finchè la mano del gestore lo tiene sott'occhio e riesce a leggere e capire quello che succede in vasca, adattandosi giorno per giorno alla sua evoluzione nella propria gestione...
Basta poco, in nostra assenza, a creare drastiche carenze di ossigeno o squilibri della temperatura... il BOD è costante e proporzionale alla massa vivente che ospitiamo in vasca, poco importa se sono 100 acropore o un tonno pinne gialle... nei (sempre) pochi litri di una vasca, gli sbalzi di ossigeno sono sempre in agguato anche con brevi black-out...
Proprio per questo motivo infatti mi domandavo se, diminuendo quantità e varietà di animali, è possibile aumentare la stabilità delle vasche, diminuendo la manutenzione...
Ad esempio, prendendo in considerazione solo l'ossigeno come fattore determinante della stabilità della vasca, una minore quantità di animali che consumano ossigeno fa si che ce ne sia di più a disposizione in caso di incidenti come i black out, il che prolungherebbe l'autonomia della vasca da quel punto di vista (in più se ci sono meno animali c'è anche più spazio per l'insediamento di alghe e produttori, per cui la quantità di ossigeno prodotta è anche di più, ma questo è secondario...)
Quote:
influisce non poco sulla precaria stabilità di una qualunque vasca...
..........Senza contare il fatto che anche in un nanoreef di 30 litri e con dentro sole rocce, è facile stimare una presenza di almeno un centinaio di organismi viventi diversi... cosa che in un dolce è impensabile, e che influisce non poco sulla precaria stabilità di una qualunque vasca... è un microcosmo che si evolve e cambia in continuazione...
Quello che intendevo io, il consumo di ossigeno non è dovuto solo dagli abitanti visibili dell'acquario, ma soprattutto da quelli invisibili e lo sbilanciamento maggiore si ha proprio dalla sopraffazione ora da parte di una specie ora di un'altra e via dicendo e senza controllo si fa presto a fare il patatrac.
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..........OT Fernà...se passi al dolce puoi pure buttare via il mio numero -04
Mattè, OT anch'io: lo sai benissimo che sono come un alternatore, ho le semionde positive e negative.
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Proprio per questo motivo infatti mi domandavo se, diminuendo quantità e varietà di animali, è possibile aumentare la stabilità delle vasche, diminuendo la manutenzione...
Di questo ne sono convinto....se mettessimo in rapporto la micro-biomassa (vermi, anfipodi, ecc..) con la macro-biomassa (coralli, pesci), il risultato sarebbe proporzionale, ovviamente, al numero di individui: se diminuisse la macro-biomassa, è vero che i vermi e gli altri organismi di sabbia e rocce comincerebbero a moltiplicarsi, ma avrebbero un limite: lo spazio colonizzabile (oltre ai nutrienti)....dato, quindi, che non possiamo gestire i microrganismi, è su quelli "più grandi"che si può agire: se si riempisse la vasca, mettiamo, solo di coralli (lasciamo stare i pesci per adesso), in breve avverrebbe un decremento di nutrienti, ossigeno, ecc...che non permetterebbe o renderebbe difficile, una qualche azione di salvataggio o ripristino da parte del sistema, in caso di una perturbazione (intesa come imprevisto)..
Con un numero ridotto di organismi non avremmo questo problema, se non che a lungo termine, quando anche questi coralli si espanderanno troppo, SE avranno nutrimento a sufficienza (quindi se qualcuno desse loro mangimi, ecc..)....è chiaro che in questo caso sarebbe necessaria la mano dell'uomo, ad esempio togliendo coralli troppo grandi: ci ritroveremmo nè più nè meno come se la vasca l'avessimo riempita da subito e continuremmo a lottare per mantenere quella sorta di equilibrio che tiene in vita la vasca....
Meno organismi "gestibili" significa più risorse per il sistema e, quindi, tornando alla tesi iniziale, maggiore resistenza e resilienza...
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"Lei non vede il pericolo insito in quello che fa? Il problema è che non c'è voluta nessuna disciplina per ottenerlo...Voi avete letto quello che gli altri hanno fatto e di lì siete partiti..." Ian Malcolm
Jonny85, non ne sono molto convinto.
Come diceva anche rama in un precedente intervento, anche se mettessimo solo rocce vive avremmo una popolazione così variegata e così instabile che si evolve nel tempo che è difficile prevederne gli sviluppi.
La maturazione in acquario marino è completamente diversa dall'acqua dolce perchè ci sono in ballo una quantità di processi che non è possibile ricreare se non con il tempo.
Perchè di colpo scompaiono i ciano e ti ritrovi con delle alghe che non avevi mai visto e poi di colpo vengono sostituite da altre?
Perchè ogni vasca è una storia a sè?
Se avviassimo più vasche, una vicina all'altra, con le stesse caratteristiche e con la stessa attrezzatura pensi che dopo qualche mese saranno identiche nella popolazione?
Io sono sicuro che ognuna sarebbe diversa dall'altra.
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La terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra.
Qualunque cosa capiti alla terra, capita anche ai figli della terra. (Capriolo Zoppo)
non sono molto daccordo,sul paragonare un dolce a un marino,nel senso in un'acquario dolce cosa si mette? pesci e piante.....ora se con un marino allestito come un dolce avremmo pesci e alghe...lascia ch ci sia tutta la microfauna che si vuole,ma reggerebbe quanto un dolce secondo me.
Il nostro problema è che abbiamo tanti animali in più che crescono respirano e mangiano,che sia poi solo una specie di acropora o che siano 100, sempre e comunque invaderanno tutto lo spazio vitale disponibile,e come è ovvio che sia più la vasca è piena più i rischi aumentano,così come diminuiscono le possibilità in caso di quasti di soppravivenza.
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Tu num me rompe' er ca', no, no, tuà... a muà... non m'hai da rompe' er ca'!
Come diceva anche rama in un precedente intervento, anche se mettessimo solo rocce vive avremmo una popolazione così variegata e così instabile che si evolve nel tempo che è difficile prevederne gli sviluppi.
non credo sia difficile prevederne gli sviluppi, direi che è impossibile prevederne gli sviluppi, ma finché parliamo di microfauna la situazione è diversa rispetto alla macrofauna...i microrganismi che si sviluppano durante la maturazione e dopo sono completamente fuori controllo mentre pesci e coralli vengono inseriti coscientemente...
In più le popolazioni di microrganismi oscillano anche per molto tempo proprio perché sono centinaia di specie diverse e competono moltissimo, ma se le condizioni ambientali non variano alla fine si stabilizzano e ricominciano ad oscillare solo se le condizioni cambiano di nuovo (temperatura, salinità...)
è comunque improbabile che scompaiano delle specie
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Perchè di colpo scompaiono i ciano e ti ritrovi con delle alghe che non avevi mai visto e poi di colpo vengono sostituite da altre?
sono normali oscillazioni delle diverse popolazioni, ma salvo qualche eccezione non scompare nulla, rimane tutto lì e a cambiare è la quantità di individui per specie...se i ciano sparissero del tutto sarebbe probabilmente una catastrofe e le alghe che apparentemente li sostituiscono non è che vengono fuori per generazione spontanea, stanno li fin dall'inizio e all'improvviso quando diminuisce la popolazione di un competitore hanno modo di espandersi e quindi diventano visibili...
Questo è un discorso relativo non solo agli acquari, ma negli acquari avvengono, in piccolo, le stesse cose che avvengono in mare...le successioni avvengono e basta, non sono controllabili...
Per i coralli avviene la stessa e identica cosa, l'unica differenza è nel fatto che essendo visibili sono più controllati, ma se esplode la popolazione di una specie di corallo o esplode la popolazione di cianobatteri il risultato finale non è molto diverso...e in entrambi i casi l'esplosione può essere causata da una variazione minima...