Buongiorno a tutti.
Sono Gianpiero Nieddu, il veterinario &
16;esperto' di Aquaportal.
Lo scopo di questa scheda, e delle altre che seguiranno, è quello di raccogliere le esperienze che molti di noi hanno vissuto nell'affrontare una determinata malattia in acquario.
Per questo motivo, di volta in volta, troverete una breve descrizione della malattia, dall'agente eziologico (la causa) al decorso, dai sintomi alla diagnosi, ecc. ci saranno delle fotografie (da internet o scansite da libri) per aiutare il riconoscimento.
Detto questo, sarebbe per tutti utile che ognuno di voi descrivesse la propria esperienza completandola di terapie utilizzate, decorso clinico della malattia, ecc. magari qualche fotografia&
30; in modo da raccogliere le varie esperienze.
Non userei questo spazio per domande e risposte (per questo aprirei specifici topic) ma solo per avere una panoramica dove ognuno potrebbe attingere idee e aiuti indiretti per affrontare un certo problema.
[b:42b924efcc]linfocistosi[/b:42b924efcc]
-Generalità: La Linfocisti è causata da un iridovirus ed è la prima malattia virale isolata e studiata nei pesci.
Si tratta di un virus molto grosso (180
0 nm).
Colpisce una gran varietà di pesci (più di 125 specie), d'acqua dolce o salmastra, d'allevamento o selvatici, d'acqua fredda o tropicale.
Raramente causa la morte del soggetto colpito ed il maggior danno è la produzione di lesioni esterne che rendono il pesce inutilizzabile.
-Diagnosi: Questa malattia può essere diagnosticata istologicamente. Le cellule infette presentano un nucleo allargato, inclusioni citoplasmatiche basofile e una capsula ialina che circonda la cellula. Generalmente è sufficiente l'osservazione del soggetto, ma se è necessaria una diagnosi più approfondita, le sezioni di tessuto sopra descritte sono una valida conferma.
-Sintomatologia: presenza di puntini di varie dimensioni, da bianchi a rosa, soprattutto su pelle e pinne, ma anche in bocca; raramente sono presenti sulla superficie sierosa di organi interni.
Fasi iniziali della malattia si evidenziano con il corpo del pesce come coperto di granelli piccolissimi di farina, che più tardi s'ingrandiscono.
-Fattori predisponenti: stress recenti.
-Morbilità: la trasmissione si realizza attraverso la rottura delle lesioni, da cui fuoriescono innumerevoli virus.
Molto probabilmente i pesci sono portatori sani che manifestano la malattia in caso di stress (pesca, manipolazioni, ecc.).
Alcuni soggetti colpiti e curati possono ripresentare poi la malattia, mentre altri sono resistenti ai successivi incontri con questa patologia.
-Trattamento: isolamento dei soggetti colpiti, trattamento chemioterapico profilattico. Dato che non c'è un trattamento specifico, può essere importante considerare che il pesce può essere colpito da infezioni secondarie, ed è quindi fondamentale tenere sotto protezione il soggetto colpito mediante un trattamento adeguato.
-Vitalità del virus: resiste in acqua al di fuori del pesce per circa una settimana.
-Periodo d'incubazione: può essere molto lungo (da settimane a mesi).
-Note: pare che il virus venga inattivato a 60°C; quindi, la disinfezione della vasca vuota può essere effettuata con vapore.