Ciao a tutti,
non ho scritto per un pò perchè volevo essere sicuro degli esiti dei vari provvedimenti presi, che sono stati vari. Comunque ecco qui la storia di quello che è successo in questi giorni.
Situazione Platy:
il platy colpito da idropisia è stato sottoposto al trattamento col neofuradantin contemporanamente al botia (ma in un altra vasca di quarantena per ovvi motivi), la risposta a questo farmaco è stata neutra, nel senso che l'idropisia si è bloccata ma non è regredita. Non avendo avuto l'effetto desiderato dopo un paio di giorni di osservazione l'ho trattato con l'ambramicina che ha avuto questo effetto: dopo 2 giorni si era sgonfiato e sembrava guarito, ma putroppo il terzo giorno di trattamento ha smesso di alimentarsi si è gonfiato nuovamente ed il 4 giorno di trattamento è deceduto.
Nel frattempo mi ero messo in contatto con l'istituto zooprofilattico di brescia chiedendo espressamente le analisi sul Platy per cercare i batteri della tubercolosi se fosse deceduto, quindi grazie anche al fatto che proprio la mattina in cui è deceduto dovevo recarmi a Brescia per lavoro, gli ho conferito il campione dal quale l'autopsia e le analisi al microscopio hanno escluso completamente la presenza di micobatteri o parassiti, quindi la diagnosi è stata che la causa della morte è da imputare ad una ectasia della cistifellea con ogni probabilità dovuta a batteri del ceppo Aeromonas. Quindi la diagnosi effettuata qui sul forum sulla patologia e sulle cause della stessa erano state assolutamente corrette, e io mi sono tolto il dubbio di avere i batteri della tubercolosi in vasca.
Situazione Botia:
Il Botia ha superato con successo il secondo trattamento con il neofuradantin terminato il giorno 19 settembre e dopo 4 giorni di osservazione ho notato che non aveva più macchie nell'occhio soggetto a esoftalmo, contemporanemente in tutto questo tempo non ho avuto altri casi di batteriosi in vasca, per cui il giorno 24 settembre l'ho reinserito nella vasca, dove ho anche la possibilità di osservarlo meglio. un leggero esoftalmo è ancora presente ma il comportamento è buono, infatti appena introdotto ha fatto fuori un paio di melanoides (vedi video allegato). La mia intenzione è di monitorarlo e se l'esoftalmo dovesse ripeggiorare trattarlo col Rivamor del quale mi sono munito nel frattempo.
In ogni caso a medio termine dovrò trovare una nuova casa al Botia con suoi simili, per evitare che le condizioni di stress lo espongano a nuove patologie simili.
http://www.youtube.com/watch?v=vVyMgiyQv6o
Grazie a tutti