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Come materiale filtrante potresti usare della lana di perlon che devi per qualche giorno tenere in un filtro collegato alla vasca principale per arricchirla dei necessari batteri. E' scocciante pero' credo sia l'unico sistema veramente efficace. Per pigrizia e per impegni l'anno scrso ho perso un magnifico imperator che non ho tolto dalla vasca principale sperando nell'efficacia delle cure alternative: ho provato di tutto, termoterapia, estratti d'aglio, malaleuca, iodio....
E' assolutamente imperdonabile che un esserino muoia per colpa nostra. Curo quest'obbi da tanti anni e ti assicuro che le malattie devono essere trattate in modo efficace e quando ancora il pesce e' in discrete condizioni. Sovrainfezioni batteriche renderebbero quasi certamente inefficace qualsiasi trattamento. Fatti coraggio ed affronta rapidamente il problema. In bocca al lupo.
il fatto è che mangia anche il granulato, il tutto con vitamine, si trova già in una vaschetta di quarantena di 60 litri molto matura, ho la lampada uv, doso iodio lugols 2 gocce la mattina e 2 la sera, metto le gocce di melaluca. Ho iniziato a mettere anche alcuni ml di acqua ossigenata. La densità l'ho diminuita a 1.023 e la sto scendendo. Ora fare l'operazione drastica di metterla in una vaschetta preparate di corsa col solfato potrebbe pure essere uno stress eccessivo per questo pesce. Sono molto combattuto
Se non sei ancora sicuro sul da farsi inizia a mettere in maturazione la lana di perlon e prepara un'altra vaschetta. Eventualmente hai un piano B pronto per l'evenienza. L'infestazione cutanea da protozoi, cellule eucariote e quindi non batteri, potrebbe essere paragonata ai pidocchi della cute contro cui il sistema immunitario non puo' nulla. L'infestazione inoltre danneggia fortemente l'epitelio consentendo l'ingresso di batteri in massa. Non conosco la fisiopatologia dei pesci ma in letteratura non mi risultano casi di guarigione da vera infestazione sostenuta da oodinium o criptocarion. I cosiddetti " puntini " che periodicamente affliggono i nostri acanturidi non determinandone la morte non credo siano dei dinoflagellati. Il mio Leuco al variare della temperatura manifesta dei piccoli puntini rilevati e di forma allungata che vanno e vengono senza danno apparente. Questa patologia, forse sostenuta da miceti, puo' essere trattata con metodi meno aggressivi. Ho salvato il mio Leuco dal criptocarion, che ritengo essere meno virulento dell'oodinium, utilizzando una soluzione di solfato di rame preparata da un amico farmacista per bagni a permanenza. Il piccolo pesciolino, che manifestava anche un interessamento delle branchie, si e' ripreso in pochi giorni ed ora e' bello grosso e particolarmente vivace. Credo purtroppo che il tuo " amico " mangi abbia poco significato prognostico. Probabilmente, al momento, l'infestazione non ha ancora comportato lesioni gravi cutanee o a livello dell'epitelio branchiale. Spero di sbagliarmi e di poter leggere buone notizie al mio rientro domenica prossima.
Ho ritovato l'edizione del "74" di De Gaaf: la soluzione di base e' composta da 4 g di CuSO4 penta idrato (solfato di rame) in 1 litro di acqua distillata piu' 0,25 g di acido citrico cristallino, da conservare al buio. Dosaggio: 1 ml per 4 litri di acqua. Per mia esperienza ridosa, in un acquario senza sabbia corallina, 0,5 ml per 4 litri al giorno per i successivi 7 gg. Successivamente puoi ridurre a 0,25 per altri 7 gg. Il pesciolino puo' considerarsi guarito solo dopo 28 gg in assenza di manifestazioni cutanee, spero di ricordare correttamento il ciclo vitale del parassita.
Ciao.
Se non sei ancora sicuro sul da farsi inizia a mettere in maturazione la lana di perlon e prepara un'altra vaschetta. Eventualmente hai un piano B pronto per l'evenienza. L'infestazione cutanea da protozoi, cellule eucariote e quindi non batteri, potrebbe essere paragonata ai pidocchi della cute contro cui il sistema immunitario non puo' nulla. L'infestazione inoltre danneggia fortemente l'epitelio consentendo l'ingresso di batteri in massa. Non conosco la fisiopatologia dei pesci ma in letteratura non mi risultano casi di guarigione da vera infestazione sostenuta da oodinium o criptocarion. I cosiddetti " puntini " che periodicamente affliggono i nostri acanturidi non determinandone la morte non credo siano dei dinoflagellati. Il mio Leuco al variare della temperatura manifesta dei piccoli puntini rilevati e di forma allungata che vanno e vengono senza danno apparente. Questa patologia, forse sostenuta da miceti, puo' essere trattata con metodi meno aggressivi. Ho salvato il mio Leuco dal criptocarion, che ritengo essere meno virulento dell'oodinium, utilizzando una soluzione di solfato di rame preparata da un amico farmacista per bagni a permanenza. Il piccolo pesciolino, che manifestava anche un interessamento delle branchie, si e' ripreso in pochi giorni ed ora e' bello grosso e particolarmente vivace. Credo purtroppo che il tuo " amico " mangi abbia poco significato prognostico. Probabilmente, al momento, l'infestazione non ha ancora comportato lesioni gravi cutanee o a livello dell'epitelio branchiale. Spero di sbagliarmi e di poter leggere buone notizie al mio rientro domenica prossima.
Ho ritovato l'edizione del "74" di De Gaaf: la soluzione di base e' composta da 4 g di CuSO4 penta idrato (solfato di rame) in 1 litro di acqua distillata piu' 0,25 g di acido citrico cristallino, da conservare al buio. Dosaggio: 1 ml per 4 litri di acqua. Per mia esperienza ridosa, in un acquario senza sabbia corallina, 0,5 ml per 4 litri al giorno per i successivi 7 gg. Successivamente puoi ridurre a 0,25 per altri 7 gg. Il pesciolino puo' considerarsi guarito solo dopo 28 gg in assenza di manifestazioni cutanee, spero di ricordare correttamento il ciclo vitale del parassita.
Ciao.
hai centrato il problema, la diagnosi esatta... se fosse criptocarion allora rischierei una terapia aggressiva ma se sti puntini sono invece una cosa diversa? Ho un amico che ha preso il secondo achilles che arrivò, ieri mi ha detto che lo ha messo in una vaschetta col solfato, quindi ora controllo che risultati ottiene...
eccolo oggi, nulla di rilevante di nuovo, non sta fermo davanti le pompe e non si gratta, appetito normale. Sto continuando ad dare melaleuca e iodio. Il compagno arrivato con lui e che ieri era stato messo in trattamento col solfato non ce l'ha fatta ...
Io quando ho avuto problemi di puntini sono riuscito sempre a superarli con olio di melaleuca 1 goccia ogni 10 litri per almeno 15 - 20 giorni!!
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"io credo che, in particolare, un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi tra di loro, troppo diversi" (Massimo Troisi)
Mi spiace tanto!!
Cmq, non gettare la spugna...la speranza è l'ultima a morire!!
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"io credo che, in particolare, un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi tra di loro, troppo diversi" (Massimo Troisi)