Secondo me raga dobbiamo fare un ragionamento di semplice buon senso prima di tutto.
Ci provo, poi mi dite la vostra:
1 - l'oceano è immenso. Se volessimo approssimarne la densità di popolazione, per un rametto di corallo lungo 1 cm servirebbe una vasca grande come una piscina olimpionica.
2 - i coralli prosperano in virtù della simbiosi, in cui le zooxantelle beneficiano degli scarti dell'ospite (nitrati, fosfati e materiale organico) mentre l'ospite si ciuccia il surplus di zuccheri prodotto dalle zooxantelle (e a volte se le magna pure direttamente).
3 - (che discende da 1 e 2) le nostre vasche sono enormemente più "grasse" ed eutrofiche dell'oceano, nonchè enormemente più popolate se guardiamo il rapporto acqua/animali, quindi la simbiosi è influenzata in modo preponderante da quello che fa l'acquariofilo, cioè dalla gestione.
Da questo a mio avviso scaturiscono due problemi:
A - la stabilità del sistema è estremamente precaria
B - è davvero difficile se non impossibile per noi sapere con esattezza quanti nutrienti abbiamo in vasca e, soprattutto QUALI essi siano... i nostri test sono davvero rudimentali.
In vasca inoltre manca del tutto o quasi il nutrimento planctonico, mentre l'organico (ad esempio cacca dei pesci) è sovrabbondante.
Da qui ognuno poi fa il bilancio energetico della sua vasca in cui gli
input sono luce, calore, movimento, mangime, calcio e magnesio e gli
output sono i cambi, lo schiumato, l'organico esportato via macroalghe o sifonature.
Ogni bilancio è differente e inoltre lo stesso bilancio subisce continue evoluzioni ed aggiustamenti... insomma non esiste una ricetta, è un bel casino!
...ma se fosse facile non ci piacerebbe così, o no?!?