faccio un pò l'avvocato del diavolo per mettere un pochino di sale nella minestra oltre che in vasca
ieri sera proprio dopo aver visto l'apertura di questa discussione sono andato a rileggere il pensiero di uno degli acquariofili più seguiti, almeno nella prima parte del "percorso formativo": Alessandro Rovero.
Sia da quello che ha scritto nel libro, che da quello che ho avuto modo di leggere online ho notato che lui fa prima di tutto una distinzione.
Rocce marine importate direttamente e rocce marini prese in un negozio locale quindi in teoria trattate per la vendita.
Rocce Marine Importate
Vengono sicuramente da un viaggio non di pochi minuti ma più probabilmente di qualche giorno, all'asciutto ovviamente.
In casi come questo, il periodo di buio totale (escluso la luce dell'ambiente) per un periodo indicativo di tempo è necessario, le rocce devono spurgare tutti quei micro organisimi che essendo entrati a contatto con l'aria sono morti, e dare modo a tutta la fauna di riprendersi.
Inoltre aggiunge che in caso si volesse creare un acquario marino con sabbia, prima andrebbero spurgate le rocce poi sifonato i residui e infine aggiunta la sabbia.
Opinione personale
In caso di una situazione delle rocce del genere, personalmente penso che un periodo indicativo (mese) di buio sia necessario, insieme ad un buon movimento per permettere alle rocce di "riprendersi".
Rocce marini prese in un negozio locale
Ipoteticamente avessimo un negozio attrezzato, con un corretto metodo di spurgo delle rocce, un viaggio di un breve lasso di tempo non comporta una danno tale da dover effettuare un periodo così lungo di buoi.
Nel libro da come tempo indicativo una settimana per far assestare le rocce, dopo di che inizia a illuminare.
Aggiungo, anche se è in parte OT, che il percorso per portare le luci a regime lo fa molto differente da quello che consigliamo noi, cioè 2 ore ogni 3 giorni, in modo da portare il fotoperiodo al 100% in due settimane.
Opinione personale
Personalmente supporto questa filosofia, se so, da dove vengono le rocce, se so come sono state trattate e se so come e in quanto tempo mi sono arrivate non vedo il motivo, dopo aver controllato i valori di no3 e po4 di non cominciare a dare luce.
Questione esplosione algale
Dando per assodato il fatto di misurare almeno gli no3 e i po4 prima di andare a dare luci, non vedo il motivo per cui si debba considerare il tempo come valore primario.
Se dopo 8 giorni ho no3<5 e po4<0.05 perchè non posso cominciare a dar luce?
Con valori del genere l'esplosione algale non ce l'avrai comunque no?
Invece di dare un tempo indicativo, 5 10 30 giorni, non potremmo dare una misura indicativa? no3<5 po4<0.05 esempio.
Ultima considerazione
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Quote:
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inevitabile che si posizioni una roccia "sotto sopra" dove prima era col lato rivolto in piena luce ora è al buio e viceversa.....
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secondo me questo pensiero non è completamente esatto, mi spiego.
Avremmo sempre un disposizione delle rocce diversa da quella precedende, ma tranne in casi particolari per esigenze funzionali , o per motivi estetici, il "verso" delle rocce è sempre quello.
Quando prendete in mano una roccia viva, avrete sempre notato, che è riconoscibile la zona buia da quella illuminata, nella zona buia si vedono sempre dei policheti e altra fauna bentonica che ti fa capire come deve essere posizionata la roccia.
Secondo me il "verso" non va mai cambiato, deve essere lo stesso, e dovrà essere sempre considerato al momento della costruzione della rocciata.