Apistogramma trifasciata (Eigemann & Kennedy, 1903)
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Actinopterygii
Ordine: Perciformes
Famiglia: Cichlidae
Sottofamiglia: Geophaginae
Genere: Apistogramma
Attualmente si possono ascrivere a questo gruppo le seguenti sottospecie:
A.trifasciata haraldschultzi e A.trifasciata maciliensis vanno considerate come sinonimi.
Questa specie risulta moderatamente pacifica se confrontata con A.borelli, ma sicuramente molto più gestibile rispetto ad altre specie in cui l’aggressività è particolarmente spiccata (A.cacatuoides, A.agassizii).
Vista la moderata aggressività (attenzione, parliamo pur sempre di ciclidi) permette l’allevamento di questa specie in vasche di dimensione di minimo 60/70cm.
E’ una specie molto allevata e apprezzata nel panorama acquariofilo, facilmente riproducibile e rustica, questo ha fatto si che sia presente su molti listini risultando di facile reperibilità.
Attenzione agli acquisti, può capitare che pesci allevati in acqua basica abbiano un pinnaggio meno sviluppato di specie allevate in acqua tenera, non si tratta quindi di due varietà (pinne corte e lunghe) ma una condizione dovuta a diversi metodi di accrescimento, non è un evento raro, ma un fatto comune anche ad altre specie di Apistogramma.
Una condizione di allevamento idonea in acqua acida e torbata (per le specie che ne necessitano) favorisce non solo una migliore salute, ma anche un pinnaggio più sviluppato e una colorazione migliore.
Caratteristiche
In questa specie i maschi hanno, in fase di crescita, un notevole sviluppo delle membrane (dalla seconda alla quarta) nella pinna dorsale spesso con prolungamenti di differente lunghezza.
Una fascia longitudinale inizia da dietro l’occhio e si estende fino all’inizio della pinna caudale che risulta arrotondata.
Mancano invece una macchia laterale, la macchia caudale e fasce ventrali, è presente la tipica fascia nera che dall’attacco superiore della pinna pettorale si estende sul ventre fino al primo raggio della pinna anale.
Apistogramma A204 il cosiddetto blue trifasciata
Apistogramma trifasciata A205 pescato nella provincia di Formosa (Argentina)
foto di Stefan Körber
Apistogramma trifasciata Rio Guaporè
Apistogramam trifasciata "Pantanal"
Apistogramam trifasciata "Pantanal" red fin
Distribuzione
Endemico dei sistemi fluviali in Bolivia, Brasile, Paraguay e Argentina, in particolare Rio Guaporé, Rio Paraguay.
Habitat
I biotopi di questa si caratterizzano di acque chiare e in alcuni casi bianche con un livello di torbidezza notevole che comporta una scarsa visibilità, con valori che vanno da 6,9 a 7,9ph misurati nei mesi di luglio e agosto con durezze basse (1/2kh 1/4gh), con conducibilità tra i 15/100µS (valori misurati nei mesi di luglio-agosto da Horst Linke e Wolfgang Staeck) riportati nel libro "Ciclidi nani americani I".
zona rivierasca del Rio Guaporé
zona rivierasca del Rio Guaporé
Pantanal zona Brasiliana
Rio Paraguay
Dimensione massima raggiunta
Il maschio si attesta sui 6/7cm la femmina è più piccola, circa 3,5/4 cm.
Dimensione minima vasca
Sono adatti ad un'acquario di comunità, anche se la configurazione ideale è una vasca a loro dedicata o al massimo con compagni di vasca tranquilli come loricaridi (otocinclus) e corydoras di piccole dimensioni, per una coppia è consigliata una vasca di 70/90lt lunga 70cm.
Arredamento vasca
Il substrato ideale è sabbia sugar size, essendo della sottofamiglia dei geophagini tende a scavare e prendere la sabbia facendola passare poi tra le branchie.
Come arredamento possono essere inseriti sassi e pietre che saranno utilizzate come zona di deposizione, piante e radici forniranno zone d’ombra e di riparo.
Temperatura
24/27°.
Valori di ph
6/7.5.
Valori di kh
<8.
Alimentazione
Pesce rustico e adattabile in acquario accetta un pò di tutto, è importante per il loro benessere variare il più possibile la dieta offrendo pellet, fiocchi proteici e vegetali, vivo e surgelato, la dieta deve essere ricca e varia.
Compatibilità
E' un ciclide con aggressività extraspecifica non molto accentuata (ma si fanno rispettare), possono convivere con altri ospiti che devono comunque essere robusti per reggere gli attacchi della femmina con prole, per cui i compagni di vasca ideali sono piccoli loricaridi, corydoras di piccole dimensioni, ed eventualmente dei caracidi (questi ultimi se non si punta alla riproduzione).
Dimorfismo sessuale
Il dimorfismo è molto accentuato, i maschi sono più grandi e snelli, presentano una colorazione più marcata e una maggiore estensione delle pinne specie pelviche e dorsale, le femmine risultano più piccole, meno colorate e con pinne più corte la pinna anale è in genere smussata.
Allevamento e Riproduzione
Sono pesci di facile allevamento, si dimostrano rustici e adattabili, anche la riproduzione non è troppo difficoltosa, se la vasca è abbastanza lunga (oltre gli 80cm) il setup ideale sarebbe un trio o comunque un piccolo harem di 1m+n f.
Il rituale del corteggiamento sono piuttosto interessanti: il maschio corteggia la femmina con numerose parate in cui mostra al massimo l’estensione delle pinne a cui fanno seguito inseguimenti, il rituale prosegue fino a che la femmina non si concede e decide di riprodursi.
La riproduzione avviene al riparo di una noce di cocco, ma può avvenire anche all’aperto se la femmina non ritiene sicura il riparo scelto.
le femmine non sono molto prolifiche in genere depongono circa 60/70 uova, con una conducibilità bassa la % di uova schiuse aumenta.
I piccoli una volte schiuse le uova (circa 72h a seconda della t°) vengono tenuti dalla femmina all’interno della noce, circa 5/7gg dopo finiscono il sacco vitellino e la madre li sposta all’esterno e pronti per essere alimentati con naupli di artemia.
Durante al giornata la madre sposta la covata per tutta la vasca solo durante la notte questi vengono ricondotti all’interno della tana.
Per stimolare la riproduzione sono importanti una corretta alimentazione, una buona acqua con ph <7, una bassa conducibilità (100/250µS) e l'innalzamento di un paio di gradi della t°.
Alcuni topic che potrebbero interessarvi:
Il topic di MarZissimo in cui troverete interessanti spunti sull’allevamento
http://www.acquariofilia.biz/showthr...po+trifasciata
Il topic di Panta rhei in cui ci sono dei bei video su quelli che sono i miei esemplari
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=413673
La mia esperienza personale
Attualmente stò allevando un trio di Apistogramma trifasciata (1M+2F wild e f1) che spulciando in internet sembrerebbero “Rio Guaporè” (posterò a breve foto in un sito estero per aver maggior certezza) che mi sono stati ceduti dal buon Panta rhei (grazie ancora sono splendidi) alcuni mesi fa.
La vasca che li ospita è la vecchia vasca dei Betta channoides (attualmente sono in vacanza in un vascone esterno) di dimensione 76x30x40h fondo in sabbia sugar size, filtro d’amburgo, il tutto allestito con legni, ciottoli di fiume, piante epifite, emerse e ½ noci di cocco.
La vasca
I valori con cui li allevo sono molto gestibili, ph 6.7/6.8 kh3/4 gh5/6 cond 100µS e t° ambiente (28°), cambi settimanali del 30% non uso ferilizzanti e filtro su torba nella misura di 1gr/lt.
Appena arrivati nella nuova casa sono bastate poche settimane perché si dessero da fare, il maschio ha cominciato sin da subito con parate mettendo in mostra gli splendidi colori e il pinnaggio nella sua massima estensione.
Il maschio
Il corteggiamento è durato diversi giorni con inseguimenti e parate in successione verso la femmina adulta, la femmina piccola è rimasta da parte senza essere attaccata mai violentemente.
La deposizione è avvenuta presumibilmente attorno al 27/06, il 3/07 la femmina ha portato fuori la nuvola di circa 40/50 avannotti.
La femmina con i piccoli
Da subito ho iniziato a somministare naupli appena schiusi ¾ volte al giorno, la durata delle cure parentali da parte della madre è durata circa 18gg ritenendoli oramai autosufficienti li ha allontanati accettando di nuovo le avance del maschio.
Nel mentre anche al 2° femmina si è riprodotta, deponendo però su di una foglia di anubias quasi a pelo d’acqua, dopo circa 7gg altri 30 avannotti erano in giro per la vasca.
uova appena deposte e fecondate
larve con ancora il sacco vitellino
Negli ultimi giorni di cure parentali anche la 1° femmina ha portato fuori la 2° covata con altri 40/50 piccoli guizzanti, le due femmine con prole in contemporanea in vasca non hanno manifestato eccessiva aggressività gli scontri sono stati pochi e sporadici caratterizzandosi per confronti a distanza e inseguimenti ai piccoli cresciuti della 1° femmina che si avvicinavano alla nuova prole.
piccoli di 18gg
attualmente ho circa 70 piccoli di varie misure (da +1cm a pochi mm) che vengono alimentati con naupli, dafnie, enchitrei e ogni tanto piluccano il cibo che sfugge ai genitori (granulare jbl, shg, dupla e elos).
Spero di non avervi annoiato troppo
per qualsiasi consiglio/critica/chiarimento sono disponibile