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Il termoriscaldatore ha termostato a bimetallo. Vi è una bandella costituita da due lamine sovrapposte di metalli con dilatazioni termiche molto diverse, quindi al variare della temperatura la bandella si piega e, al di sotto della temperatura impostata, fa un contatto che porta corrente alla resistenza riscaldante. Oggi quasi tutti i termoriscaldatori hanno invece termostati elettronici. Con i prezzi odierni dei componenti elettronici conviene, anche se è più complesso, sia come costo di realizzazione che come facilità di taratura in fabbrica.
Resta il fatto che quelli a bimetallo sono molto longevi anche perchè estremamente semplici e come diceva Henry Ford circa un secolo fa "quel che non c'è non si rompe"