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Vecchio 10-03-2016, 13:52   #1
CharlieG
Protozoo
 
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Dubbi primo acquario tropicale dolce - tenerif 67

Buongiorno a tutti!

Innanzitutto faccio i complimenti a chi di dovere per lo splendido lavoro che svolgete nella gestione di questo sito e forum per le tante informazioni che condividete con gli utenti. Mi chiamo Charlie, sono originario di Wolverhampton in Inghilterra, sono Italiano da parte di madre e Inglese da parte di padre. Ho scoperto da poco questo Forum e ho deciso di iscrivermi per conoscerne di più sul mondo dell’acquariologia. Spero di essere nella sezione giusta in cui aprire questa discussione, in caso contrario vi prego di indicarmi altrimenti e se sto dimenticando qualche passaggio fondamentale prima di aprire qualsiasi discussione. Inoltre, mi scuso in anticipo per la lunghezza del testo e per i numerosi quesiti che vi pongo.

Attualmente ho un acquario 100 litri attivo da cinque anni, con all’interno un pesce rosso cometa di circa 15-18 cm (inclusa la coda). Le mie esperienze di acquariofilo si sono sempre limitate all’allevamento di pesci rossi e al massimo, per breve tempo, di gambusie in un piccolo acquario 40 litri che oggi utilizzo come vasca per la quarantena. Tuttavia, come da oggetto della discussione, sono da poco entrato in possesso di un acquario Askoll Tenerif 67 usato e mi sto interessando al mondo dei pesci tropicali. A tale proposito, desidero elencarvi alcuni dubbi che mi sono posto a riguardo.

So che 67 litri non sono molti, considerato anche il fatto che una volta inserito l’arredo il litraggio disponibile diminuirà, ma purtroppo al momento non posso permettermi una vasca di dimensioni maggiori. Parlando del mio Tenerif 67, con esso sono in possesso di un filtro Askoll BioVita (del quale ho sentito pareri negativi circa la sua efficienza), compreso di pompa, di una spugna per la filtrazione meccanica, un sacchetto di cannolicchi ceramici porosi per la filtrazione biologica, due altre spugne di dimensione più piccola per un’ulteriore filtrazione meccanica da inserire all’interno della vaschetta-percolatore situata sopra il vano dedicato i cannolicchi. In “dotazione” vi era anche un riscaldatore Askoll ThermoActiv 240-240V, 50Hz, 45W, da collocare nel suo apposito scompartimento nel filtro; e le seguenti due lampade neon: Askoll Aqua-Glo 15W (fitostimolante); Philips TLD 15W/54. Inoltre, posseggo del ghiaietto comune con granelli di circa 4-5 mm, già utilizzato dal vecchio proprietario dell’acquario.

I miei quesiti dunque sono i seguenti.

1 - Partiamo dal presupposto che mi sto interessando a un acquario all’interno del quale, se possibile, vorrei non avere piante. Non ho nulla in contrario ai bellissimi acquari arredati con piante, ma con l’occhio critico da architetto qual sono, preferirei addentrarmi in un aquascape di sole rocce. Ne ho già qualcuna della quale ho già valutato la non provenienza calcarea. A tale proposito mi chiedo se ciò sia possibile e, in tal caso, vorrei sapere quali specie pesci posso introdurre in acquario e come mi devo comportare con le lampade di cui sono in possesso. Vi sarà utile sapere che, nonostante non abbia ancora fatto un test sulla mia acqua di rete, credo proprio che sia piuttosto dura, ma, nel caso, sono disposto anche ad ammorbidirla.

2 - A - Entrando meglio nel dettaglio della fauna del mio acquario, per quanto riguarda pesci che richiedono di essere allevati in gruppo, e che prediligono acque tenere e acide, mi piacciono sia alcune specie di Barbi (valuterei specie meno aggressive del B. Tetrazona come ad esempio B. “Odessa”), Rasbora Heteromorpha, Paracheirodon Innesi e Paracheirodon Axelrodi. Chiaramente queste sono linee di massima, poiché conosco bene cosa comportano le dimensioni del mio acquario. Come mi posso comportare se scegliessi di mantenere acque tenere? È vero che è meglio non allevare Barbi con pesci con coda a velo, per via della loro indole non troppo pacifica?
2 - B - Per quanto riguarda pesci che prediligono acque più dure, ma che non necessariamente devono essere allevati in gruppo, Poecilia Reticulata e il genere Xiphophorus (Maculatus o Helleri) hanno catturato la mia attenzione. Come mi conviene agire, a tal proposito, se opto per acque dure?
2 - C - Per ciò che concerne pesci da fondo non mi è chiaro come comportarmi. So che la famiglia dei Botia, raggiunge dimensioni considerevoli e predilige essere allevato con suoi simili, quindi deduco che B. Macracantha nel mio acquario non possano assolutamente starci, giusto? Se fossero invece dei B. Sidthimunki, sarebbe possibile? Anche se il mio fondo non è sabbioso? Se sì, in che quantità? Inoltre non ho idea di quale tipologia di acqua prediligano. D’altro canto, do che la grande famiglia dei Corydoras predilige essere allevata con altri simili in acque dure, ma se non sbaglio richiede fondali sabbiosi. Vi prego illuminatemi sui pesci da fondo!
2 - D - Mentre, per quanto riguarda mangiatori di alghe, il Chrossocheilus Siamensis so che predilige acque tenere e acide, ma raggiunge anch’esso dimensioni importanti. Come la vedreste voi se prendessi in considerazione degli Otocinclus? Se si quanti? Altri consigli circa i mangiatori d’alghe?

3 - So che per ammorbidire un’acqua dura è bene tagliarla con acqua distillata o di osmosi, mentre per indurire un’acqua tenera bisogna aggiungere sali. Per rendere un’acqua acida è bene filtrarla con della torba, mentre per renderla alcalina si può miscelare con bicarbonato di sodio. Detto questo, come ci si regola per quanto riguarda le quantità? Dove posso trovare una schema o una tabella che mi spieghi come fare in base alla mia qualità dell’acqua?

4 - Parliamo della maturazione del filtro. Ammettiamo che io abbia optato per una tipologia d’acqua (dura o tenera/acida o alcalina), abbia sistemato l’arredo (solo rocce, niente piante), abbia composto il filtro e abbia riempito la vasca d’acqua.
4 - A - Devo trattare l’acqua con biocondizionatore subito o poco prima di inserire i pesci a filtro maturo?
4 - B - Aggiungo l’attivatore batterico o no? Al momento sono in possesso di uno scaduto dal 2007 che era del vecchio proprietario dell’acquario: è meglio comprarne uno nuovo o cosa succede se uso quello scaduto?
4 - C - Come mi devo comportare con la luce durante il processo di maturazione se non ho piante all’interno?
4 - D - Come matura il filtro se all’interno della vasca non vi sono esseri viventi (flora e fauna) che producono sostanze di scarto utili ad alimentare la colonia batterica? Ho letto alcuni consigli circa l’inserimento di piccole quantità di mangime nel filtro/nella vasca da lasciare decomporre, in modo tale da far crescere il numero di batteri. Se ciò è vero, con quale frequenza devo farlo?
4 - E - Una volta che il filtro è maturato, dopo circa un mese dalla messa in opera dell’acquario, prima di immettere i pesci in vasca va fatto un cambio parziale d’acqua oppure posso inserire i pesci tranquillamente?

5 - Per quanto riguarda l’inserimento dei pesci in acquario a filtro maturo, mi chiedevo se tutti i pesci scelti andassero inseriti nello stesso momento, o se fosse preferibile acquistarne alcuni di un determinato “genere” prima o dopo di altri di altro “genere”. Ad esempio, so che i vari Paracheirodon (Innesi/Axelrodi) hanno bisogno di un filtro particolarmente maturo, quindi è consigliabile inserirli ad acquario attivo da diversi mesi.

Vi chiedo scusa i molteplici quesiti, ma come vedete, nonostante abbia letto e ricercato parecchio, ho ancora molti dubbi, che posso chiarirmi solamente con persone esperte come voi e non prendendo in parola ciò che mi può venire detto dai negozianti, di cui ho imparato a fidarmi poco. Vi ringrazio per la vostra competenza, la vostra disponibilità e pazienza e, in attesa di una vostra gentile risposta vi auguro una buona giornata.

Cordiali saluti

Charlie
CharlieG non è in linea   Rispondi quotando
 
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