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Vecchio 25-01-2010, 19:00   #2
Paolo Piccinelli
Pesce pagliaccio
 
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Andrea, mi laureo in biologia e torno!!!



Io vorrei proporre, prosaicamente e dal basso della mia ignoranza in materia, due spunti di discussione che mi hanno sempre interessato e che ritengo di utilità immediata:

- hai perfettamente spiegato che la durata del fotoperiodo è variabile a seconda del bilancio energetico della vasca (numero e tipo di piante, co2, fertilizzazione, potenza luminosa, temperatura, etc.): esiste un minimo/massimo per la durata del fotoperiodo oltre il quale è opportuno non scendere/salire e, in caso, perchè?

- chiaramente non esiste "lo spettro perfetto", ma quale conformazione di spettro e quale temperatura di colore ritieni più adatta all'acquario piantumato d'acqua dolce e, se è lecito, perchè? (facciamo magari una breve casistica?)




Infine, hai tutta la mia gratitudine per avermi fatto comprendere "il metodo Dennerle" di cui non mi ero mai spiegato la motivazione... avevo capito che come "antialghe" è un bluff, ma non capivo come un'azienda così seria lo proponesse

Quote:
E per questo inoltre che alcune case, tempo fa (ma forse ancora ora), proponevano la famosa interruzione del fotoperiodo, per far crescere meglio le piante e scongiurare il pericolo alghe (sempre in acquari “estremi”). Infatti, ponendo la vasca temporaneamente in penombra, non facciamo altro che fare in modo che l'O2 venga consumata ed il rapporto CO2/O2 si ''riassesti'' per ottimizzare al meglio la fotosintesi.
Ma tutto questo, vale per le piante come per le alghe. Quindi tale metodo può servire per migliorare ULTERIORMENTE la crescita delle (molte) piante, quando queste sono già in forma e le condizioni ambientali sono “dopanti” (tanta luce, tanta CO2, tanta fertilizzazione……). Ma non serve assolutamente per sconfiggere le alghe o guarire piante malconce.
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Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro
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