Domanda più che legittima e ti rispondo molto volentieri
Premetto dicendo che a me, visto che come ho detto a inizio conferenza io non sono nessuno e non ho pretese di sapere "cosa è giusto fare" ogni volta, piacerebbe avere anche questo tipo di confronti o dibattiti con voi, al fine di migliorarci sempre. Per questo motivo se pensate che quello che scrivo siano fandonie, ditelo e fateci presente in che modo migliorereste la cosa
Detto questo io son partito da una considerazione:
Conosco un noto acquariofilo (Marco V. indovinate un pò chi è?!
) che possiede dei pesci riproducendoli annualmente (non parlo di killi annuali) di generazione in generazione, sempre tra esemplari dello stesso ceppo, da ben più di 10 anni, senza riscontrare problemi o tare genetiche.
Chiaramente questo è solo un caso e non può essere preso come regola generale, però mi ha dato un'idea del lasso di tempo in cui si può allevare in autonomia, senza riscontrare problemi.
Della serie: per almeno 5 anni (stima del tutto personale e spannometrica) sto bene con i miei pesci.
Se qualcuno ad ogni modo dovesse per una qualsiasi ragione arrivare a riscontrare un impoverimento genetico, il primissimo passo da fare è sentire cosa si può fare consultandoci con i ragazzi "selezionatori", dato che loro di queste cose ci campano, in seconda battuta si fa ricorso al famoso "ring" in cui spero entreremo di diritto anche noi ben presto, e in seguito, ad un determinato meeting che sia in Germania, Scozia, Belgio o Ungheria, si parte e tramite l'associazione si portano in italia altri esemplari tankraised provenienti da altri allevatori.
In questo modo si possono avere "rinsanguamenti" (esiste sta parola?! :°D) senza andare a fare altri import.
In questo senso AIB deve fungere da banca dati e da centralino con l'estero.
Mi rendo conto che sto sognando ad occhi aperti, ma se nessuno inizia, sta cosa non si avererà mai