Discussione: una mezza pazzia ...
Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 04-10-2013, 00:07   #32
forti
Guppy
 
Registrato: May 2005
Cittā: Salerno
Acquariofilo: Dolce/Marino
N° Acquari: 2
Etā : 64
Messaggi: 426
Foto: 0 Albums: 0
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati):
Grazie (Ricev.):
Mi piace (Dati):
Mi piace (Ricev.):
Mentioned: 3 Post(s)
Feedback 0/0%
Invia un messaggio tramite Skype a forti

Annunci Mercatino: 0
Se non sei ancora sicuro sul da farsi inizia a mettere in maturazione la lana di perlon e prepara un'altra vaschetta. Eventualmente hai un piano B pronto per l'evenienza. L'infestazione cutanea da protozoi, cellule eucariote e quindi non batteri, potrebbe essere paragonata ai pidocchi della cute contro cui il sistema immunitario non puo' nulla. L'infestazione inoltre danneggia fortemente l'epitelio consentendo l'ingresso di batteri in massa. Non conosco la fisiopatologia dei pesci ma in letteratura non mi risultano casi di guarigione da vera infestazione sostenuta da oodinium o criptocarion. I cosiddetti " puntini " che periodicamente affliggono i nostri acanturidi non determinandone la morte non credo siano dei dinoflagellati. Il mio Leuco al variare della temperatura manifesta dei piccoli puntini rilevati e di forma allungata che vanno e vengono senza danno apparente. Questa patologia, forse sostenuta da miceti, puo' essere trattata con metodi meno aggressivi. Ho salvato il mio Leuco dal criptocarion, che ritengo essere meno virulento dell'oodinium, utilizzando una soluzione di solfato di rame preparata da un amico farmacista per bagni a permanenza. Il piccolo pesciolino, che manifestava anche un interessamento delle branchie, si e' ripreso in pochi giorni ed ora e' bello grosso e particolarmente vivace. Credo purtroppo che il tuo " amico " mangi abbia poco significato prognostico. Probabilmente, al momento, l'infestazione non ha ancora comportato lesioni gravi cutanee o a livello dell'epitelio branchiale. Spero di sbagliarmi e di poter leggere buone notizie al mio rientro domenica prossima.
Ho ritovato l'edizione del "74" di De Gaaf: la soluzione di base e' composta da 4 g di CuSO4 penta idrato (solfato di rame) in 1 litro di acqua distillata piu' 0,25 g di acido citrico cristallino, da conservare al buio. Dosaggio: 1 ml per 4 litri di acqua. Per mia esperienza ridosa, in un acquario senza sabbia corallina, 0,5 ml per 4 litri al giorno per i successivi 7 gg. Successivamente puoi ridurre a 0,25 per altri 7 gg. Il pesciolino puo' considerarsi guarito solo dopo 28 gg in assenza di manifestazioni cutanee, spero di ricordare correttamento il ciclo vitale del parassita.
Ciao.
forti non č in linea   Rispondi quotando
 
Page generated in 0,12781 seconds with 14 queries