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Vecchio 18-04-2015, 09:27   #8
Jack68
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Ah! Perbacco.. come ti capisco. Io non vivo da solo, ma con una moglie e due pargoli di 2 anni e 4 mesi ed un unico reddito, che vengono prima di qualsiasi altra cosa.

Per quanto mi riguarda (lo so che per questo potrei venire criticato), ho cercato di economizzare al massimo nel mantenimento del mio acquario. Niente impianto di osmosi, Co2, controller elettronici e fertilizzanti. Allevo pesci rossi ornamentali in una vasca da 240 lt lordi senza riscaldatore ed allestita con pietre e qualche legno raccolto al fiume. Sto pensando di eliminare anche il biocondizionatore che uso nei cambi, a favore di una decantazione al naturale.

Dentro ci ho messo due anubias e della valllisneria gigante che sembrano lentamente progredire. Ti confesso che al momento ho interrato delle pastiglie fertilizzanti nel fondo ed uso un fertilizzante liquido in dosi molto diminuite rispetto a quanto prescritto( fino ad esaurimento ed a somministrazioni sempre più lontane). Questo perchè temo che le piante venivano abboffate di queste sostanze prima che le acquistassi e chiaramente venendo meno il nutrimento avrei avuto poche possibilità di tenerle in vita. Ma la mia idea è di "disintossicarle" gradualmente dai fertilizzanti commerciali per tentare di abituarli gradualmente al protocollo "pesci rossi". Non cresceranno così rigogliose e rapide ma probabilmente si nutriranno di tutte le sostanze presenti nella vasca in simbiosi con i pesci. Ai pesci offro un alimentazione variegata e naturale, oltre ai mangimi commerciali.

Per le luci ho usato lampade ES di bassa potenza, cercando di posizionarle in modo da illuminare la vallisneria e lasciare in leggera penonmbra le anubias. Ti direi di non fare troppo affidamento al classico criterio litro/watt. Le tabelle secondo me sono anche utili ma bisogna tener conto di altri fattori, quali ad esempio l'altezza della vasca, la luce deve raggiungere il fondo con una buona intensità ed inoltre parrebbe che non sia necessario illuminare interamente la vasca.

Il ricorso al fai da te poi permette di fare buoni risparmi, anche se chiaramente alcuni risultati non possono essere paragonabili a quelli commerciali. Purtroppo non è una questione di volontà, ma di necessità. Ottenere un acquario sostenibile che comunque dia delle soddisfazioni ed alimenti la nostra passione.
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