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Vecchio 03-10-2006, 21:44   #20
Rama
Stella marina
 
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La durata della "maturazione" secondo me è soggettiva in ogni signola vasca ed è influenzata da mille piccoli particolari che entrano in gioco nella formazione del proprio equilibrio bio-chimico.
Non si può dire, o meglio, mi sembra errato definire e quantificare un tempo "standard" per considerare la vasca matura, anche perchè la vasca stessa muta le sue condizioni nel corso degli anni, anche se in maniera sempre più "soft" via via che si consolida la cosiddetta stabilità.

Per l'avvio di una vasca personalmente preferisco di gran lunga le rocce fresche a quelle già spurgate, anche se questo implica un allungamento dei tempi e può causare in certi casi vere e proprie lotte con le alghe infestanti.
Questo perchè oltre agli organismi utili, si riesce ad importare una schiera di ceppi batterici utili più varia e meno selezionata rispetto a quella che si può trovare in una roccia viva "vecchia".

Con il tempo si avrà comunque una selezione dei ceppi dominanti, ma se si riesce ad alimentare la flora batterica cercando di non portare la stessa ad avere elementi limitanti per la crescita (nutrimento completo quindi per autotrofi, etrotrofi, chemiotrofi, fotosintetici, ecc...) si potrà disporre di un maggior numero di ceppi, che spesso si rivelano utili nei vari passaggi intermedi del ciclo di Krebs, e che spesso in un sistema chiuso possono essere soppiantati da altre famiglie ad accrescimento più rapido ed invasivo.

Cambi d'acqua secondo me sotto questo punto di vista fanno peggio che meglio, in quanto tendono a modificare le condizioni necessarie a insturare un equilibrio. Un discorso a parte invece andrebbe fatto sull'influenza del quantitativo di ammoniaca e nitrito che potrebbe avere un innalzamento tale da compromettere la sopravvivenza di quella biodiversità che cerchiamo di importare, e quindi potremmo considerare altri fattori che potrebbero esserci di aiuto in questo caso senza dover effettuare cambi d'acqua ravvicinati. Nel mio caso ho cercato di tamponare il più possibilie il fenomeno immettendo sabbia viva e alghe nel refugium ancor prima di inserire le rocce. Alghe superiori come le caulerpe e la chaetomorpha sembra che riescano a sfruttare l'ammonio stesso prima che venga trasformato in nitrito, e addirittura per il fosfato sono in grado di secernere sostanze in grado di "slegare" l'ortofosfato o di utilizzarlo nella forma organica.

Altri sistemi per il contenimento dei naturali innalzamenti di composti tossici per gli organsmi, potrebbero essere passaggi forzati e rapidi in setacci molecolari come le zeoliti, ma questo credo sia un capitolo riservato a chi già in partenza decida di utilizzare particolari metodi di gestione come Zeovit o Xaqua ad esempio, ma che nel caso di una classica gestione con metodo berlinese classico siano più nocive che altro.

Il discorso sulla luce è secondo me diventato ormai un consiglio cautelativo, in quanto senza di essa il sistema non parte. Lo spunto che ha dato ik2vov comunque potrebbe essere discusso ed ampliato in maniera molto vasta, perchè se è vero che col buio si genera una selezione automatica di parassiti o comunque ospiti "sgraditi" fotosintetici, è anche vero che insieme a loro si perdono anche quelli graditi (ci sarebbe a questo punto da considerare in quale senso il gioco valga la candela...).
Per quello che mi direbbe la mia testa se dovessi far partire una vasca ora, accenderei le luci al massimo nel giro di una settimana, ma, sempre per convinzioni personali, la vasca che farei partire sarebbe comunque prevista di refugium ed altri sistemi che interagirebbero nella mineralizzazione, ossidazione e riduzione dei composti... quindi parlando di classico berlinese il discorso andrebbe rivisto, e magari i tempi allungati anche in funzione del tipo di rocce, del grado di sporcizia, organismi morti, nutrienti ecc...

Sul discorso di aggiungere batteri, sinceramente al momento non sono troppo convinto, anche se l'ho fatto...

Di vitale importanza ritengo che sia il movimento, per consentire la minor sedimentazione possibile e permettere alle rocce uno spurgo rapido.

Sul discorso schiumazione, mi viene da pensare che forse in fase iniziale sarebbe meglio un passaggio molto rapido, per avere un ossigenazione ed un ossidazione veloce anche se non "aggressiva"... la rimozione del particolato con questo sistema potrebbe non essere efficace, ma a questo si potrebbe ovviare con una successiva regolazione.

Prima che mi odiate, interrompo questo soliloquio per lasciare spazio a tutti.
__________________
Ciao, Ramarro -28

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