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Vecchio 13-03-2009, 17:33   #30
luca2772
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1- Cosa succede nel filtro meccanico, cosa nel biologico e come variano le cose al variare dei materiali usati e della velocità di passaggio acqua (a prescindere da quello che sta fuori)

Proverò ad essere sintetico
basic level
Un filtro meccanico è costituito da un supporto con porosità sufficientemente piccola da fermare contro di se le particelle in sospensione nel fuido che lo attraversa.
Classico esempio, la lana di perlon. Altro esempio, la bustina del tea per infusione (trattiene le foglioline ma non gli olii e le essenze)

Pro: consente in modo semplice di eliminare buona parte del particolato visibile
Contro: è soggetto ad intasamento tanto più rapido quanto più è elevata la velocità di transito e quanto più fine è la "maglia"

Alla lunga, anche un filtro meccanico viene colonizzato e diventa un

filtro biologico è una qualunque superficie lambita dall'acqua (che trasporta ossigeno e nutrienti) su cui si moltiplicano i batteri (ma non solo).
Per essere efficace è meglio se presenta una grande superficie in un piccolo spazio e non si possa compattare nel tempo.
Il classico esempio sono i famosi cannolicchi, la cui forma cilindrica consente di spezzare il flusso in una miriade di fiumiciattoli rallentando la velocità di transito, in modo di dare il tempo ai batteri di cibarsi.

E' come essere ad un self-service con i piatti su un tapis roulant: se è troppo rapido non riusciamo a pranzare

Un ottimo supporto alternativo è la spugna a cellule aperte (usata nei Juwel come unico supporto). Un altro ancora, che ha un costo ridicolo e presenta una enorme porosità è il lapillo vulcanico reperibile nei garden.

mid level
La porosità del supporto consente ai batteri di annidarsi all'interno degli alveoli.
L'acqua (e i nutrienti) raggiungono gli alveoli solo per diffusione, in modo estremamente lento: i primi strati di batteri usano l'ossigeno, ma all'interno del granello il tasso di saturazione scende e l'ambiente diviene anaerobo. Abbiamo creato delle "isole di denitrificazione".
Il processo richiede molti mesi ed un convenientemente basso flusso, al pari dell'amburgo.



F1 level
E' possibile (lo scrivo solo come nota a margine, ma rientra nei metodi di conduzione "astrusi" e "arcani", quindi non alla portata dei neofiti) ottenere il filtraggio meccanico senza uno stadio meccanico propriamente detto.

Prendiamo ad esempio un piccolo acquario "stand alone": il Mirabello 30.
Leviamo la cartuccia di perlon e inseriamo nel vano libero due spugne a grana grossa ricambio del Pratiko.
Tariamo la portata a metà, allestiamo nel modo consueto ed attendiamo...
Dopo 6-8 mesi riduciamo la portata gradualmente fino ad 1/4 o meno.
Siamo a circa 0.7-0.9 ricambi/ora. Una portata decisamente bassa.
Bene: scopriremo che non vi è particolato in vasca, che la pompa non perde portata e che le spugne non richiedono pulizia.

Cosa è successo?
A queste bassissime velocità di attraversamento le particelle si fermano sulla superficie delle spugne e vi si decompongono prima di raggiungere la pompa. I nitrati non salgono, il pH si inchioda a 6.8 e non c'è verso di smuoverlo. Dopo quasi un anno e mezzo, i fosfati iniziano a regredire, e si forma una sabbietta nera impalpabile sul fondo del filtro...

Mi fermo o facciamo tutti un fuori pista
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La vita è come il motocross: ti spezzi la schiena ma non vai da nessuna parte!
luca2772 non è in linea   Rispondi quotando
 
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