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Vecchio 15-07-2011, 13:52   #1
erisen
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Acquariofilo Nano dell'anno 2011

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-- Pesci in nano e picoreef, con litraggio inferiore ai 50 lt? --

ciao a tutti ragazzi!

il titolo del topic dovrebbe essere decisamente più lungo, ma dobbiamo risparmiare spazio
la domanda corretta sarebbe:
' è possibile allevare con successo uno o più determinati tipi di pesci, in picoreef con litraggi inferiori a 30 - 40 lt netti? '
in particolare concentrando l'attenzione sul classico e famoso pesce Nemo, l'amphiprion ocellaris.

Tra le innumerevoli regole d'oro dell'acquariologia, c'è il 'divieto' - da molti accanitamente sostenuto 'a priori' - di allevare piccoli pesci in litraggi nferiori ai 40 - 50 litri netti.

ma quante persone hanno realmente provato ad allevare pesci in acquari molti piccoli e per lungo tempo, tanto da poter dire che ne sono inadatti e condannati a un lento deperimento e con atroci sofferenze?

insomma.... quanti al di là di 'convenire sulla parola' con le regole e i dogmi propinati da esperti e 'passanti'.... quanti al di là di leggere trattati di aquariologia e articoli in rete per poi 'decidere di trovarsi d'accordo a priori', hanno provato a constatare di persona ciò che sostengono con tanta fermezza?

io credo che per il nanoreef c'è molta disinformazione.
chi parte con l'idea che il nanoreef sia un anello di passaggio 'economico e poco impegnativo' per fare esperienza in vista di un reef più grande.... secondo me parte col concetto 'sbagliato e controproducente', che probabilmente lo condurrà a risultati poco soddisfacenti e ad incontrare continui problemi e intoppi.
il nanoreef:
- non è economico (ovviamente non paragonandolo a un 1000 litri)
- necessita di prodotti e sistemi di qualità
- necessita di costanti cure, dato che il suo equilibrio è più facile da compromettere in tempi molti brevi
- quindi posti tutti i punti precedenti.... si possono allevare con successo e immensa soddisfazione, coralli come sps, lps, azooxantellati e tridacne anche in un cubo da 20 litri netti come il mio.
io ne sono la prova, con i miei due picoreef (lo dico assolutamente senza presunzione e spavalderia, ma solo per condividere un traguardo e per dire che è possibile per me come per altri)

ma dopo questa digressione fuori tema..... torniamo ai pesci....


io riporto la mia esperienza, che va oltre le pagine stampate o in rete... e che va oltre le regole d'oro precedentemente citate.
se avessi ascoltato tali regole, non avrei una tridacna di 12 cm in un cubo da 30, non avrei 3 pesci, non avrei tutto quello che ho realizzato con fatica e pazienza.... ma con successo e soddisfazione.
(avrei il portafogli più gonfio, quello si ....!!)

nel mio caso ho un piccolo pesce pagliaccio in 20 litri, da ormai più di 3 anni e con lui uno pseudocheilinus exantenia (e di recente ho inserito un ocellaris black, che si è perfettamente integrato ed è stato accettato dagli altri due).

ma concentriamoci, per esempio, sul mio ocellaris di 3 anni e mezzo:
è coloratissimo, vivacissimo, risponde agli stimoli, ha una livrea uniforme e brillante, non ha parassiti, è proporzionato nelle dimenzioni anatomiche (quindi non presenta segni di presunto 'nanismo indotto')
Dato che non posso chiedere al pesce 'se è felice o se soffre' e che probabilmente il suo avanzamento intellettivo è tale che le sue sofferenze psichiche siano nettamente trascurabili rispetto a quelle fisiche... allora direi che obbiettivamente - e a lungo termine - sta bene.


infatti direi che 3 anni e più, sono un tempo sufficientemente lungo per affermare che un ocellaris in 20 litri vive dignitosamente e senza andare incontro a malattie, deperimenti e atroci sofferenze come molti sostengono - per lo meno questa è la mia esperienza.



il senso del topic è discutere pacificamente e civilmente di questo tema, da persone adulte, corrette e coerenti, possibilmente cercando di non giudicare o criticare i punti di vista altrui, ma accettarli e rispettarli perchè - benchè ognuno di noi abbia un proprio pensiero a cui ancorarsi più o meno saldamente - l'acquariologia non è una scienza esatta e quando parliamo di esseri viventi......... 'nemmeno Dio garantisce nulla'

ci tengo a risottolineare un paio di cose:
- siamo tutti d'accordo che ci sono una marea di scritti a riguardo, ma preferibilmente io sono come San Tommaso.... voglio sperimentare con mano prima di ripetere 'a pappagallo' se una cosa è così o meno.
quanti di voi sostengono che un ocellaris in 20 litri soffre, ha realmente sperimentato se è così, al di la della sua propria sensazione o intuizione?

- magari concentriamo anche l'attenzionesul neofita, che abbagliato dal fascino del 'pesce Nemo' eppure con poca esperienza..... potrebbe mandare all'aria il suo nanoreef non per le sofferenze del pesce, ma per 'i danni' provocati dal suo metabilismo in litraggi così bassi e assommato all'inesperienza dell'acquariofilo....

grazie a tutti, ricordiamoci di essere civili mi raccomando, sennò chiudono il topic !!
erisen non è in linea  
 
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