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Vecchio 26-03-2020, 11:30   #1
Derry67
Batterio
 
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BIOTOPO amazzonico libera interpretazione

Buongiorno acquarifili che non siete altro.
Presento la mia vasca BIOTOPO amazzonico.
Utilizzerò spesso questa indicazione, BIOTOPO, a voi piacendo, parlando della mia vasca, sperando con ciò di non irritare le vostre conoscenze, e non intaccare la vostra pazienza; in altre parrocchie virtuali spocchioso borioso e arrogante personaggio simil amministratore di un gruppo facebook ne ha messo in dubbio l’utilità e la possibilità di utilizzo del termine.

Certo esiste anche "Tematico" ma a mio giudizio quest'ultimo non rispetta l'impegno e l'attenzione spasmodica che si impiega nella ricerca e nello studio sistematico di specie viventi che abitano gli ambienti che vogliamo ricostruire.
Sappiamo tutti che la possibilità di copiare all’interno delle nostre vasche un ambiente acquatico originale è praticamente impossibile. Ci possiamo però avvicinare lavorando sui valori dell’acqua, con le specie animali e vegetali , insomma cercando di ricreare nel limite del possibile ,l’area, la zona, il fiume o anche lo stagno in cui vive una determinata flora e fauna cosicchè questi ambienti si possano identificare come “BIOTOPI”.

Scusate l’excursus, fondamentale per un minimo di chiarezza.

Nasco acquariofilo nel 2000 quando in visita ad un centro giardinaggio mi imbatto in un betta, non uno qualunque, un betta splendens da esposizione
Da quel momento un escalation.
Parto con una vaschetta di 20 litri, passando nel giro di qualche mese ad un acquario Juwell 180 fino all’attuale da 350 litri circa di costruzione artigianale con vetro frontale stondato per una visione ottimale anche da diverse angolazioni.
Con quest’ultimo passo dal dolce al marino. Sono stati 5 anni di impegno assoluto e intenso che mi ha regalato immense soddisfazioni e cocenti delusioni a seguito di errori di gestione. Metodo che poi mi ha dato le maggiori soddisfazioni è stato il DSB puro, senza filtro, con la sump dedicata a vasca di refugium. Ciò ha dato come risultato dei pesci in perfetta forma, coralli duri ottimamente estroflessi con colori spettacolari, in crescita continua tanto da dover taleare con frequenza quasi come fosse un giardino fiorito, una vastità coralli duri SPs, LPS,molli e Spugne spettacolari tanto che il mio negoziante ogni volta che andavo a fargli visita voleva vedere le foto della mia barriera. Che tempi.
Ometto di ricordare il tragico momento in cui tutto è finito. Una tragedia. A solo pensiero mi fa male ancora adesso.





Oggi, dopo diversi anni di fermo a causa della cocente delusione dovuta allo stop forzato del mio acquario marino, ritorno e mi getto nella mischia.
La vasca è sempre lei, di ritorno dall’esperienza marina 120x55x55 , filtro interno da 50 x 15 x 55, una sump di circa 50 lt posta nella parte inferiore del mobile, quest’ultimo autocostruito dallo scrivente.
Illuminazione affidata ad una plafoniera sfiligoi da 250 Watt gestita con il vecchio ma ancora efficientissimo computer ACSL, che esegue ancora puntualmente alba tramonto giornate nuvolose fasi lunari e tanto altro, anch’essa reduce dalla precedente avventura corallinesca.






Durante le festività natalizie riscatta la scintilla, voglio ripartire.

Comincio a progettare; voglio imbastire una vasca BIOTOPO amazzonico che, con calma ed estrema gradualità(seeee), avvicinandomi ai valori corretti, mi permetta di rimettere in vasca discus di origine wild.




La vasca, ferma da qualche anno, esige una ri-siliconatura totale che mi impegna per almeno una settimana.
Voglio uno sfondo, che sia il più realista possibile fatto con materiale adatto e che con il passare del tempo non inquini l’acqua .
Abbandono da subito l’idea del fai da te, voglio qualcosa di inarrivabile bello e reale.
Mi informo, cerco, ricerco, navigo e mi imbatto nell’azienda “aquadecor” che costruisce sfondi e accessori in materiale neutro e flessibile dall’aspetto cosi naturale da lasciare senza parole.

Per farla breve dopo un mese circa ne vengo in possesso.



Nel frattempo mi dedico alla preparazione della parte tecnica.
Oggi in sump lavora una pompa Eheim 1000 tarata a 400 l/h circa un pò rumorosa, troppo per i miei gusti, la sostituirò nel breve con una Sicce di pari potenza e prevalenza.
All’interno sono costipati cannolicchi in quarzite, filter balls e cannolicchi di diversa specie e consistenza provenienti dalla vecchia gestione, spugne di diversa porosità e lana di roccia, un sacchetto con 300 gr di torba mi abbassa il valore del ph rendendomi l’acqua color “rio Nanay”. Nel filtro interno stesso materiale con una pompa eheim compact 600 l/h tarata a 400 che “butta” direttamente in vasca.Tra uno e l'altro qualcosa come 10 kg di materiale ; un cuore filtrante degno di accogliere a tempo debito i tanto desiderati dischi Wild.
In sump ho costruito un coperchio in plexiglass in modo da avere meno evaporazione possibile e ho ricoperto i lati con fogli di poliuretano espanso per una minore escursione termica.

La temperatura viene gestita da un termostato programmabile a doppio relè Inkbird 310T-B al quale è collegato un riscaldatore da 400 watt. Nei periodi di caldo estivo ci sarà la possibilità di collegare le ventole di raffreddamento che verranno gestite dallo stesso termostato.

Il ph metro KK moon con misurazione continua tiene monitorati i valori con sonda immersa in vasca.
Sensore di allagamento connesso alla rete con invio allarmi tramite sms.
Le pompe e il termostato sono gestiti da una ciabatta multipresa intelligente, sicuramente molto più di me , che in wifi gestisco da remoto con la app di riferimento.

Alexa echo dot, alla bisogna e con una semplice richiesta vocale, mi permette di ascoltare i suoni della natura mentre mi soffermo ad ammirare il mio BIOTOPO, una chicca che consiglio a tutti, sembra di essere immerso nella foresta tropicale.

Fase di riempimento e di allestimento il giorno 28/29 febbraio .








Il fondo : 40 kg di sabbia beige quarzifera per filtri da piscina completamente inerte granulometria da 04 a 06 mm, molto bella che consiglio a tutti,i miei futuri cory mi ringrazieranno, ricoprono 8 kg di haquoss amazon base e 6 kg di probidio aqua terra plus con batteri della stessa casa per l'innesco della filtrazione del fondo.
In vasca gli arredi sono composti da radici e legni recuperati in riva al fiume Serio, bolliti il giusto in modo da non perdere tutti i tannini ma tanto da permettermi almeno di bonificarli dalla presenza di eventuali batteri e muffe non desiderate, a seguire ho inserito foglie di catappa , di noce e di betulla.






Probidio start up in partenza e settimanalmente mi ha permesso di iniziare e concludere il picco dei nitriti dopo soli 5 giorni e solo per i tre giorni successivi, da allora nitriti e nitrati assenti.

Pothos, Spathiphyllum, Acuba japonica, chlorophytum bichetii sono le mie piante emerse ma con le radici ben piantate in acqua, lemna minor ed Echinodorus Bleheri chiudono il cerchio del verde; all'inizio non volevo mettere piante ma poi ho considerato che tutto aiuta a tenere pulita la colonna d’acqua e comunque l'occhio vuole la sua parte.

Questo è il risultato finale il tutto a vostra cortese valutazione.



Ultima modifica di Derry67; 26-03-2020 alle ore 14:47. Motivo: errori grammaticali
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