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Vecchio 07-12-2018, 11:20   #6
ilVanni
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L'acido acetico, che io sappia, è uno degli acidi organici più semplici, ed è un "mattone" di quasi tutti i metabolismi, animali, vegetali, batterici, ecc. ecc. (mi scuso per le eventuali imprecisioni, ma non sono "del ramo").

Però bisognerebbe chiedersi se sia fruibile dalle piante (e credo di no). Faccio un esempio: per un batterio responsabile della fermentazione, l'acido acetico è il punto di arrivo (il batterio parte dagli zuccheri, ne trae energia ossidandoli ad alcool e poi li fa diventare aceto, e la catena finisce qui). Per noi (in quanto eucarioti, e anche qui "con le pinze" perché lo so per sentito dire) l'ossidazione degli zuccheri arriva fino alla CO2 (il ciclo "si chiude").

Premesso questo, se dai luce e CO2 ad una piante, essa ne gode. Se la dai a me, non me ne faccio di nulla. Idem per l'acido acetico: se lo dai ad organismi capaci di trarne energia, lo utilizzano, altrimenti no (o magari per loro è già un "prodotto di scarto").

Prima di "sperimentare", IMHO dovresti stabilire se teoricamente la cosa ha un senso, altrimenti è come sperimentare la macumba o la benedizione della vasca.
Dire "ho una bella vasca" non significa nulla. Dovresti fare un controllo tra 2 (o un numero statisticamente rilevante) di vasche con la stessa gestione, in cui l'unica variabile sia il dosaggio di acido acetico (ossia un gruppo di controllo "cieco"). E anche lì, i "vantaggi" potrebbero venire dal fatto che semplicemente l'aceto viene degradato a CO2 dai batteri, e fruito dalle piante come CO2 (quindi un processo ben differente da quello del "carbonio liquido").

Naturalmente, sto solo elencando delle perplessità, non è che voglio "smontare" nessuno.
Altre perplessità:
- perché proprio acido acetico? Lo zucchero (glucosio) è un composto del carbonio (ed ha legami con maggiore energia), ma non mi risulta che uno possa "nutrire" una pianta a glucosio.
- perché scomoderebbero la glutaraldeide se bastasse un composto del carbonio più comune? Basterebbe non dirlo in etichetta (come molti fanno con la glutaraldeide, oppure utilizzandone una forma molecolare alternativa non meglio specificata: il ben noto "isomero" di glutaraldeide, ma non si sa quale, né se essere un isomero ne cambi le proprietà).

Per sintetizzare, credo che il giochino funzioni solo con alcuni composti che entrano nella catena della fotosintesi (quindi NON l'acido acetico, che segue vie diverse, in differenti strutture della cellula vegetale). Ma naturalmente IMHO.
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