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Vecchio 24-08-2021, 15:50   #1
rjalex
Batterio
 
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Ultimo tentativo o mi arrendo

Gentili amiche ed amici,
bentrovati. Intanto perdonatemi per questo post che sarà lungo e forse noioso.

Vengo da una famiglia di acquariofili con mio papà che ne teneva di veramente belli, sempre acqua dolce, poi miei fratelli maggiori e zii. Veramente tutti belli e bravissimi. Principalmente biotopi amazzonici oppure sudest asiatico, fittamente piantati con pochi esemplari belli ed in salute. Mi ricordo da bambino di rimanere li affascinato a guardare gli scalari di zio Giancarlo deporre le uova ed i colori meravigliosi dei piccoli branchi di neon di mio fratello Riccardo.

Io negli anni ho tentato tre volte di seguirne le orme credendo di essere forte delle mie conoscenze biologiche (sono laureato in medicina) e preso un poco in giro dai miei fratelli e zii più esperti partire sempre bene ma poi inevitabilmente scontrarmi dopo un anno o due con catastrofi tipo proliferazioni incontrollabili di cianobatteri e dopo aver combattuto invano regolarmente vedermi a regalare tutto a qualche amico o parente.

Ciononostante la passione è sempre rimasta sotto le braci e 4-5 anni fa son ripartito con la vasca di cui vi parlerò ora:

Juwel mi pare da 120 litri con vetro anteriore curvo, lampade Dennerle Trocal T5 e T8, filtro Eheim professionel 4+ con riscaldatore integrato, impianto CO2 della CO2Art, timers, additivi EasyLife, fondo fertile (non ricordo più quale) e varie ed eventuali (misuratori durezza e chimica, timers etc).

Questo acquario l'avevo piantato fittamente con una roccia lavica ed un paio di bei legni di supporto per delle anubias ed ospitava un piccolo branco di una 25na di trigonostigma, due coppie di Cory arcuatus e più in la una coppia di Apistogramma Ramirezi.

Routine settimanale di misurazioni ed additivi, rabbocco con acqua osmosi dal negozio e relativa soluzione per il GH.

All'inizio per almeno un anno un trionfo. bollicine di ossigeno dalle piante che crescevano benissimo, rasbora, pardon trigonostigma (vecchie abitudini) che deponevano le uova, insomma contento.

Poi problemi con il lavoro ed i figli e purtroppo con la pandemia ho completamente trascurato la vasca ed è iniziato un declino che mi ha portato ad avere alghe, ciano e piano piano la scomparsa della maggior parte dei pesci (primi ad andare i Ramirezi, poi i Cory, ora sopravvivono solo 5 Trigonostigma). Le piante con qualche alga ma tutto sommato quelle malissimo non starebbero.

Ora tenere la vasca così non mi va più. Mi dispiace per i pesci, mi dispiace per l'estetica e devo decidere se riesco a ripartire con qualcosa veramente a bassa manutenzione (come dicevo causa COVID il lavoro è sfinente e temo che ne avremo ancora per un pò) oppure se cercare qualche appassionato a cui regalare tutto quanto e liberarmi.

Un amico che lavora in un negozio nella sezione acquari mi ha stupito dicendomi "perché non fai un allestimento senza piante ed usando acqua di rubinetto (certamente de-clorata) con pochi pesci e lo tieni acceso solo qualche ora la sera" ... lui è bravo per quello che vi chiedo se quella possa essere una strada, in quanto per me fondi inerte, no piante e silicati dell'acqua di casa ad istinto dovrebbero essere una minaccia non una soluzione.

Insomma amici intanto grazie per esservi sciroppati la lettura. Attendo vostri pareri se mi sarà possibile ripartire con un qualunque allestimento a bassa manutenzione ordinaria oppure arrendermi.

Buona salute e vasche felici a tutti.
rjalex non è in linea   Rispondi quotando
 
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