Discussione: Channa care ...
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Vecchio 07-07-2015, 01:05  
T_M
Guppy
 
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Channa care ...

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Maledetto il giorno che ti ho incontrato...
Furono i giorni delle asiatica, poi passarono gli andrao (Ex sp. Assam).
Ma l'interesse per il "loro" comportamento non è mai cessato. Anzi.
La contingenza porta ad aver casa invasa dalle vasche, sempre troppe rispetto al dovuto, ma mai quanto necessario. Soprattutto in termini di misure.
Motivo per cui vedevo spesso passar davanti gli occhi le occasioni di acquisire i pesci giusti dalle persone giuste, senza però poter far nulla, per la cronica mancanza della quantità d'acqua corretta.
Passa Ranco, passa Piacenza, il 90 % delle vasche subisce cataclismi derivanti dal prelievo dei pesci da esporre in fiera, tranne le due tre vasche indenni da manomissioni, causa la momentanea assenza di pinnuti.
Una di queste, ormai stabile e matura, pronta teoricamente per dei macrostoma o altri betta di medesime dimensioni, rimane vuota per ritardo di arrivo dei nuovi coinquilini...
Sarà il caso, sarà il destino, mentre sono per strada per consegnare dei pesci per il betta show di Ranco, una delle solite intense telefonate con Riccardo (socio AIB), mi consegna il ruolo di papà di cinque esemplari di Channa gachua "Assam".
Gli esemplari erano arrivati un anno prima tramite un allevatore europeo che li aveva riprodotti e sono stati per un anno in una delle vasche di Riccardo.
Arrivati di pochi centimetri hanno avuto un primo sviluppo l'estate scorsa per poi "riposare" durante l'inverno alla temperatura a loro congeniale, anzi necessaria, di 18 gradi circa, diminuendo il metabolismo e di fatto riducendo la loro attività.
L'arrivo nella mia vasca è coinciso con l'aumento delle temperature, il ripristino della piena attività, e quindi una richiesta di maggior cibo per sostenere il ritrovato metabolismo.
Ecco quindi in vasca i cinque esemplari, incredibilmente docili e gregari, perfettamente a loro agio nella colonia iniziale.
Un esemplare più grande di circa 10 \12 cm, due appena più piccoli sui 10 cm circa ed altri due minori di circa 7 8 cm.
La presenza in vasca è uniforme, nessun territorio tra i presenti rivendicato, di fatto una perfetta gestione gregaria.
Anche durante la somministrazione del cibo, vivo o raramente congelato, tutti gli esemplari si cibano correttamente, senza prevaricare gli esemplari minori.
Il cibo principe sono le tarme della farina, proteiche, necessarie per ripristinare la loro attività.
Dopo un periodo iniziale, le livree cominciano a prender forma, e la confidenza della vasca porta gli esemplari maggiori a scurirsi molto, tanto da rendere chiaro il motivo per cui spesso sul web vengono chiamati Black Assam.
Passano i giorni e la attività è ormai nel pieno della forma, e finalmente cominciano a vedersi le prime suddivisioni di ruolo nella colonia.
L'esemplare maggiore, chiaramente il maschio, dalla dorsale ben in evidenza, si prende il centro vasca, i due minori, senza subire angherie si ritagliano il loro spazio, mentre iniziano le prime scaramucce tra i rimanenti due esemplari.
Tutte gli scambi di convenevoli generalmente avvengono la notte, con ampi salti fuori dalla vasca, fino che un mattino trovo uno dei due rivali ampiamente squamato e spinnato , mentre l'altro ( che poi scoprirò essere l'altra) tronfio di fianco all'esemplare Alpha.
A questo punto inizia ad esserci un chiaro e definito setup.
I due esemplari sottomessi (cmq tranquilli e mai patiti) la rivale sottomessa che deve invece spesso girare al largo , e il maschio e femmina Alpha a centro vasca.
Una attenta osservazione porta a carpire nella futura coppia piccoli cenni con la testa, strusci, incroci, rincorse.
In attesa di veder le prime bozze dell'abbraccio pre riproduttivo, una sera, durante la somministrazione del pasto con tarme vive, noto che il maschio , di solito il primo ad accorrere al lauto pasto, rimane in disparte in mezzo alle radici, fermo immobile.
Il dubbio diventa certezza quando il gg successivo osservo chiaramente (per un occhio allenato) il maschio incubare.
Al terzo gg come da attesa, vengono rilasciati i piccoli.
Chiaro il loro destino , con gli altri esemplari in vasca.
Ma questo è il segnale aspettato e cercato. La coppia è formata.
Rimuovo i tre esemplari in eccesso, e ricomincio nell'alimentazione proteica per la neocoppia.
Finalmente riesco ad ammirare in pieno i loro comportamenti riproduttivi.
Il maschio che cerca la femmina, la femmina che rimane in disparte per qualche gg fino alla corretta maturazione, e poi, di notte il nuovo accoppiamento.
Giorno seguente il maschio nuovamente in incubazione.
Tre giorni ed il rilascio.
E poi l'inizio delle splendide cure parentali. Con maschio e femmina che alternano le parental care.
I primi gg, con gli avannotti con sacco vitellino , il maschio è molto presente, radunando i piccoli in uno degli angoli in superficie della vasca, aspirando e espellendo dalle branchie gli indisciplinati che si allontanano. La femmina nel frattempo scandaglia il fondo nella ricerca di eventuali dispersi.
Al riassorbimento del sacco vitellino finalmente le cure prendono il sopravvento e maschio e femmina si alternano nel portare a spasso per la vasca gli avannotti, seguendo un preciso e scadenziato percorso (anche nell'orario).
Poi arrivano le chicche, con le metodologie degli adulti per trovare cibo per i piccoli.
Tramite il loro muco, dando codate alle radici e piante galleggianti per smuovere le dafnie presenti, e soprattutto con le fatidiche feeding eggs.
Che altro dire....
I piccoli crescono, in tre settimane siamo ai due cm, nessuna perdita pur non provvedendo praticamente mai a somministrare artemie ma lasciando il grosso agli adulti e somministrando ogni tanto quello che le vaschette esterne propongono come vivo homemade.
Pesci splendidi, complessi nel loro comportamento, che non chiedono altro che una vasca adeguata alle loro esigenze, con anfratti e territori, acqua stabile e matura, buona vegetazione, alimentazione adeguata possibilmente viva.
Così riescono ad offrire il loro meglio, fatto di comportamenti prima in colonia e poi di coppia, per esaltarsi nelle cure parentali.
Il pensar di veder tutto limitato al solo accudimento di un singolo pesce come ultimamente di moda, rappresenta credo una mancanza di rispetto nei confronti di questi splendidi pesci.

Qualche dato tecnico mai come in questo caso poco interessante.
Vasca 80x40x40 circa, filtro interno amburgo lento ricircolo, lampada led 6 w.
Fondo sabbia sugar size misto ghiaino mescolato a foglie di quercia e catappa.
Numerosi legni in vasca, vegetazione affidata a semplici microsorum, demersum e galleggianti varie.
STOP.
Cambi d'acqua? ancora da fare.....




























Feeding time:
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Fry
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Parental care & feeding eggs
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Feeding eggs
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